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korg

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  1. Ciao Iron Maiden (gran bel nick :) ) ti consiglio di rivolgerti ad un professionista, io credo che un problema come il tuo abbia ampi margini di miglioramento. Anche se sono nessuno per dirlo. Comunque devi prendere il toro per le corna e farlo. Anche se coi tuoi genitori non hai un gran dialogo, se sono persone intelligenti ti aiuteranno immediatamente (i miei sono così: ci parliamo poco ma ci vogliamo un gran bene e ci aiutiamo in caso di difficoltà). Purtroppo non posso indicarti nessuno, non essendo di Napoli. ciao e in bocca al lupo
  2. Non ho consigli da darti, se non quello di lottare fino alla fine, e di non arrenderti, se non altro per far sì che i tuoi amati figli siano un giorno in grado di affrontare la vita con tutte le armi a loro disposizione. E per te, perché devi pensare anche a te, segui tutti i consigli che ti stanno dando gli altri, sperò che tu possa trovare un po' di serenità.
  3. korg

    psicologo o psicoterapeuta?

    Ho scritto un topic qualche tempo fa, dal quale è cambiato poco o niente. Per chi non riuscisse a trovarlo dico solo che a causa di vecchi eventi ed errori sono rimasto completamente solo, con conseguente perdita totale dell'autostima e della fiducia verso il futuro. Vado avanti per inerzia e ho dei grandi momenti di crisi. -Vorrei provare ad intraprendere una terapia, ma non ho idea di quale tipo di professionista cercare: psicologo? o psicoterapeuta? Ho cercato info su internet, ma ho trovato paginate di descrizioni delle due discipline, che in realtà non mi hanno levato molti dubbi. -Qualcuno magari sa indirizzarmi verso una persona specifica nella città di Firenze? magari dandomi qualche informazione sulla persona in questione (e i contatti, tutto tramite pm o mail ovviamente) Vorrei evitare di cercare un nome a caso su internet... grazie, spero qualcuno mi aiuti.
  4. korg

    perdere tutto

    mio, chi ti dice che non sia in pace con me stesso? Mi ritengo estremamente in pace ed equilibrato, ma è proprio pensandoci razionalmente, che questa situazione mi fa star male... Prima di tutto perché nessuno è in grado di sopportare l'odio delle persone più care... e oltretutto nella mia situazione si mischia la frustrazione per il dover pagare dei vecchi errori che dovrebbero non interferire più con la mia vita (da qui la sfiducia verso il futuro, che non potrà che vedere il ripetersi di tutto questo), alla rabbia per esser stato "fatto fuori" da persone a cui non andavo a genio.
  5. korg

    perdere tutto

    grazie per le risposte giunte fin qui. sono sempre stato capace di gestire la solitudine, ma il pensiero delle persone con cui ho trascorso l'infanzia che mi evitano o fanno battute su di me, mi toglie la forza di svolgere una qualsiasi attività. Erano amicizie che davo per scontate, che pensavo di avere al mio fianco fino alla mia morte... persone che conosco da 20 anni. Grazie agli hobby di cui sopra (la musica più di altri) avevo fatto alcune amicizie nuove che per me erano un segno di speranza e di fiducia per il futuro... dovermi allontanare da loro (prima che siano loro a farlo, o anche solo per non vedere gli amici in comune) è la peggiore delle pugnalate, un senso di fallimento totale che mi toglie ogni speranza per il futuro. Quello che voglio dire, è che quando ti levano la dignità, quando la tua autostima è talmente assente da cominciare a pensare di non essere più questa grande persona che dentro di te sai essere, è difficile superarlo. Puoi superare anche la morte di un caro, ma non il suo rifiuto improvviso. Puoi anche accettare il fatto che il destino non ti abbia riservato una gran quantità di amici, ma non il fatto che quelli là fuori che ti conoscono adesso siano felici di non vederti, quando sai di esser sempre stato un buon amico per loro e che lo saresti stato anche in futuro. e quanto vorrei riuscire a scrivere quello che ho in mente, ma rileggendo, ogni frase assume un significato diverso da quello che vorrei dare.
  6. korg

    perdere tutto

    Ho 24 anni, e ho perso tutti gli amici: non erano amicizie da poco, alcuni di loro li ho conosciuti alle scuole elementari, altri nel corso degli anni. Una cosa è certa: erano dei grandi rapporti, un gruppo solido composto da persone intelligenti... mi ritenevo fortunato. Non erano tanti, ma quelle dieci persone che pensi non si trovino tutti i giorni. Parte integrante della mia vita. E' successo però, che nel giro di poco tempo siano state messe in giro voci sul mio conto dalle uniche due persone che non frequentavo più per dissapori passati. Voci che sono in parte montate ad arte, e in parte si riferiscono ad alcuni miei errori commessi in passato, che speravo di essermi lasciato alla spalle, ma a quanto pare sono sempre lì. Fatto sta che sono rimasto solo. In un primo tempo i rapporti si erano raffreddati fino all'inverosimile (mi hanno evitato per un paio di settimane), gettandomi nella disperazione. Successivamente ho notato un graduale riavvicinamento da parte loro nei miei confronti, quasi come a dire “non gettiamo via la sua amicizia”, ma come potete capire, non riesco a portare avanti amicizie che poggiano su queste basi, dove il rapporto non è più alla pari. Una cosa è certa, non penso di meritarmi questo, non ho fatto torti a nessuno, neanche a loro. Vi prego di scusarmi se non entro nei particolari spiegandovi cosa è successo, ma sarebbe troppo lunga. Non mi hanno comunque mai parlato sinceramente, e quando ho pregato uno di loro di farlo, la risposta è stato uno sfuggente “non so di cosa stai parlando”. Forse nei loro panni mi comporterei allo stesso modo, non li biasimo, non è facile neanche per loro presumo. Vi prego però di immaginare la mia situazione: mi ritrovo solo a dover abbandonare qualsiasi hobby e passione, alle quali tengo tantissimo e grazie alle quali ho conosciuto anche altre belle persone esterne al gruppo (che ancora mi sono amiche)... dovrò defilarmi per sempre anche da loro, visto che avendo amicizie in comuni finirei per perdere anche queste nuove , e non potrei sopportarlo un'altra volta. Ogni giorno devo fronteggiare questa situazione, scappare da ogni conoscenza passata, il terrore di farne di nuove. I miei coetanei hanno generalmente ben altri problemi: io sono morto a soli 24 anni. Potete immaginare quale sia il mio stato d'animo: distrutto, completamente svuotato, sì, la morte è l'unico mio desiderio... Risoverei troncando con tutti loro, troncando anche le nuove amicizie relative ai miei hobby e alle mie passioni (e sarebbe una vera pugnalata)... ma cosa mi rimane di fronte? Soltanto il baratro. Non c'è una via d'uscita, se non lo stare da solo per il resto della mia vita: non ho opportunità lavorative che mi possano far cambiare aria, e non sono neanche uno capace di fare amicizia in due minuti. Devo solo fuggire da tutti loro, e dovrò farlo per sempre. Io non odio la vita, mi piacerebbe tantissimo viverla, ma la mia è ormai andata. Posso soltanto rimanere solo nella vergogna di aver perso tutte le persone a me più care, senza meritarlo, e di non avere più un futuro. p.s: scusate se a tratti non sono stato chiaro, ma non è facile metter tutto questo per scritto. E' una situazione complicata da capire per chi ne è al di fuori... non so bene nemmeno perché scriva qui, forse la disperazione. ciao
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