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untitled

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  1. Non puoi capire quanto ti sento vicino leggendo quello che mi hai scritto. Grazie di cuore. A presto. Ric
  2. Ricciolo, per favore, stammi vicino, aiutami se puoi. Non mi serve a niente fare dei monologhi. Ho un bisogno disperato di parlare. Provo a spiegarti il mio problema. Vivo costantemente con un disagio mentale, sono frustrato da una vita. Vorrei parlare con le persone intorno ma le vedo come al di là di un vetro insonorizzato. Non so che tipo di messaggio formulare, questo crea una barriera che mi isola dalle persone. Sono isolato da una vita. I miei genitori soffrono del mio stesso disturbo e credo che me lo abbiano trasmesso. Mi hanno cresciuto nel silenzio, nella comunicazione implicita, nell’indifferenza. Sono lavorativamente inseriti nella società ma non credo che siano felici. Non mi hanno mai parlato apertamente. Penso che non si rendano conto del loro problema. Non ho mai avuto il coraggio di parlar loro di queste cose. Non mi sono mai sentito capito. Non ho mai pensato che fossero in grado di capire. Nella vita sociale sono costantemente costretto a recitare e ad indossare una maschera, a ridere nonostante il mio disagio profondo. Questo malessere mi ha sempre portato ad isolarmi perché la solitudine non mi ha mai imposto di indossare una maschera ma il mio isolamento è rimasto tale. Non sono mai riuscito a divertirmi. Il mio disagio me lo ha sempre impedito. Non ho mai avuto dei veri amici non essendo mai stato capace di creare un ponte tra me e gli altri. Questa forma di isolamento ha fatto sì che io lasciassi le prime ragazze con cui sono stato perché non mi sentivo capito fino in fondo e non riuscivo inevitabilmente ad andare avanti anche se volevo loro molto bene. Non so cosa sia il sabato sera, il mio disagio me lo ha fatto dimenticare. Se puoi, aiutami a liberarmi da questo disagio. A confronto, il problema delle meretrici è ben poca cosa. E’ una delle possibili conseguenze. Come ho detto in uno dei miei post precedenti, il problema va risolto alla radice e questa volta, dopo molti anni di dolore, riesco a parlarne con una lucidità e tranquillità di cui non sono mai stato capace. Ricciolo, sinceramente, a me le prostitute non spaventano più, io ho un problema più grave. Aiutami a risolverlo, parlami. Ric
  3. Ricciolo, come ho ripetuto a me stesso questa mattina, dobbiamo imparare a parlare con le persone. Dobbiamo riuscire a conoscerle. Vedere lati che prima non vedevamo. Andare con una prostituta significa aver abbandonato l'idea di conoscerla, perchè per definizione una prostituta ti dà solo il corpo, non si mostra per quello che è realmente come persona e forse non lo mostra neanche a se stessa. Forse la russa, in fondo, è una persona con dei traumi irrisolti che cerca di annegare la disperazione nel guadagno più sfrenato. Sono sempre più convinto che il modo più efficace per contrastare la propria tendenza ad usare solamente il corpo delle donne è quella di riuscire a parlarci e vedere la sua interiorità. Ieri pensavo che l'indifferenza di mio padre quando ero in tenera età mi ha costretto a rifugiarmi in un mondo di silenzio fatto di oggetti, che erano i miei giochi. Dopo vent'anni mi sto accorgendo che la modalità è la stessa. Vedo le persone come degli oggetti con cui non si può comunicare. Il desiderio di avere dei rapporti sessuali mi ha reso un puttaniere. Ma comincio a sentire che questa parola non è più adatta a definirmi perchè sto scoprendo che con le persone si può anche parlare e le si può conoscere. Lo so, probabilmente molti diranno che sto scoprendo l'acqua calda. Per me, che sono stato allevato nell'indifferenza e in rapporti fatti di poco dialogo e di affetto espresso solamente in modo materiale e monetario, è una grande scoperta. Sto guarendo, lo so.
  4. Tu non sei un porco al 100 %. L'aspetto carnale è solo una parte di te. Tu desideri altro, lo dimostra il fatto che sei qui a scrivere. Non sto dicendo che non ti piace il corpo delle donne ed interagire con esso, sia chiaro, è una cosa normalissima. Permettimi di usare una parola molto comune ma di così difficile comprensione per una persona come me e, credo, anche come te ed altri che soffrono dello stesso disagio. AMICIZIA. Non voglio cercare di dare una definizione, è difficile per me. Io ho capito che innanzitutto è quella che cerchiamo. Poi ovviamente ci piace anche il corpo femminile e cerchiamo di soddisfare bisogni carnali Ma abbiamo anche bisogni diciamo, spirituali, di cuore, mentali, chiamiamoli così. E vogliamo naturalmente soddisfare anche quelli, forse prima di ogni altro. Non riuscendo a stabilire una comunicazione con gli altri, non ci resta che nutrirci dell'aspetto meramente fisico, carnale. Abbiamo solo quello e ci sentiamo morti se anche quello ci viene in qualche modo negato. Così ci ritroviamo ad andare a mignotte perchè non c'è di meglio. Io non credo che la russa sia tua amica, c'è un rapporto di simbiosi, ma non c'è "dare senza volere nulla in cambio". Io ti aiuto perchè è questa la mia ricompensa e in più sto aiutando me stesso. A me queste persone che guadagnano così tanti soldi vendendo il corpo fanno profondamente schifo. Non è giusto, il denaro non va guadagnato in modo immorale. Si creano delle fortune sulle debolezze altrui, sono delle sfruttatrici. Fanno leva sulle dipendenze altrui e ancor più schifo fanno quelli che guadagnano offrendo loro protezione. Non c'è lavoro più ignobile delle organizzazioni che governano la prostituzione. Purtroppo so di essere stato un cliente assiduo di prostitute che ha in qualche modo alimentato questa organizzazione, ma quando sono venuto a conoscenza di quale genere di organizzazione ci può essere dietro alla prostituzione, ho desiderato ardentemente annientarli ed essere un giustiziere. Ho perso molte battaglie, la prostituzione non mi avrà per sempre e non vincerà la guerra. Guarirò in qualche modo dalle mie debolezze e troverò quello di cui ho realmente bisogno. Sperimenterò l'amicizia nella mia vita e solo dopo aver capito che cos'è, potrò sperimentare l'amore fisico, perchè solamente riuscendo ad essere prima amico di una donna posso amarla anche fisicamente. Se me la scopo e basta, non imparo nulla sull'amicizia. Lavora su questo ricciolo. Ti sono vicino e tu non allontanarti per favore, almeno fino a quando avremo le idee più chiare. Con affetto. Ric
  5. Sinceramente, il concetto di violenza non mi passa neanche per l'anticamera del cervello. Anzi, questi problemi, dipendenze, squilibri, manie, come uno le vuole chiamare, impongono anche una grande umiltà, pazienza, introspezione, comprensione, se se ne vuole uscire. Inoltre, dopo uno dei segoni che mi sto sparando ultimamente ho quasi male ai genitali e non ho certamente le forze e l'umore adatto per fare del male, spaccare una cabina del telefono o accoltellare un tifoso fuori da uno stadio di calcio, cose che ci tengo a precisare non sono mai state nella mia indole e mai lo saranno. Squilibrati sì, ma violenti proprio mai.
  6. Qua si muore dal caldo, si taglia col coltello. Oltre a questo caldo, oggi ho avuto le palle in fiamme! :-) Poi non ho saputo resistere, mi sono fatto un giro su un sito di troie e ho fatto qualche telefonata. Devo farmi anche solamente un giro, non ce la faccio. Mi piace curiosare, fantasticare. Poi alla fine non combino niente perché so che il sesso mi dà poco. Ho una voglia pazza di preliminari, di baci, di carezze, il solito bocca-figa mi ha stancato da tempo. Non c'è più gusto. Ho bisogno di amore fisico, di unire il contatto al sentimento. Ho ricominciato a massacrarmi di seghe. Che tristezza. Non ne posso più. Vado a riattaccarmi al telefono celeste e rompo un po' le palle al mio caro Dio che è in cielo per vedere se mi libera da queste torture.
  7. Chiamami "Ric", è più veloce da scrivere e più carino da pronunciare. Solo tu puoi aiutarti realmente, la soluzione la devi trovare tu. Cerca di capire cosa vuoi, abbi pazienza con te stesso. Continua a fare quello che fai ma magari inizia a dosare, sforzati di fare cose più sane e di inserirle gradualmente nella tua vita. Parla con qualcuno di cui ti fidi e con cui ti puoi aprire. Inventati qualcosa da fare, un hobby, leggi, suona, studia, costruisci... Servi gli altri. Magari non rinunciare completamente al sesso, continua a scopartela che non è poco, ma passa più tempo con te stesso, consolati, parlati, guardati allo specchio, che so, prega, ascoltati, inizia un discorso con te stesso, inizia a risolvere il problema in qualche modo, ci sarà pure qualcosa di fondo che ti da fastidio e devi trovarlo. Forse in passato hai subito dei traumi, devi scoprire cosa ti fa fare le cose che fai oggi. Se lei non ti capisce, trovati qualcuno che ti capisca, che ti ascolta. Trovati un bravo terapeuta, tanto i soldi non ti mancano e puoi fare anche tre sedute a settimana, io ne facevo al massimo due quando ero proprio scoppiato ma ho mai avuto i tuoi soldi. Comprati il sesso e comprati anche la terapia. Parla. Sii sincero con te stesso. Parla. Non raccontarti della balle. La soluzione si trova. Il cammino è lungo ma io ho una gran fiducia che le soluzioni esistono. Cambierai. Lo so. Ma devi sforzarti. Poi probabilmente ricadrai. Ma poi ti rialzerai, capirai cosa ti ha fatto cadere e andrai avanti. Se non ci metti un anno, ce ne metterai due, oppure tre, oppure quattro, cinque, ma alla fine ce la farai. Non possiamo rimanere sempre gli stessi per sempre. Ogni giorno che passa ci rafforziamo, partiamo da un gradino più in alto. Non metterti in croce. Il pensiero di abbandonare la russa ti distrugge? Affrontalo con gradualità, abituatici. Io ti aiuto con piacere. Vedi? Prima di trovarti non sapevo che era piacevole aiutare le persone con problemi simili. Vedi che si impara sempre dalla vita? Un abbraccio.
  8. Neanche io ho voglia di masturbarmi a vita, ma la masturbazione è per me una valvola di sfogo non indifferente che mi permette di svuotare le palle senza andare a scaricare in una mignotta. Ti confesso che a volte masturbarsi dà un piacere superiore a quello che si può provare scopando con una mignotta che non ci mette passione. La russa probabilmente è molto brava a scopare ed anche per questo fai fatica a levartela di torno. Io una volta ho trovato una lituana con cui ho avuto dei preliminari da favola con tanto di baci tenerissimi e ci tenevamo per mano accarezzandoci mentre la riportavo dove l'avevo caricata. E' stato lì che ho capito il piacere dei preliminari e ho dato meno importanza alla penetrazione senza però escluderla ovviamente, sarebbe una follia. Capisco che una donna che ci sappia fare col sesso e coi preliminari diventi un'ossessione. Io personalmente sono stufo di andare a troie già da un anno a questa parte, voglio passione e soprattutto voglio amore fisico all'interno di una relazione affettiva e di dialogo. Non mi attira poi più di tanto nemmeno scoparmi una strafiga con una quinta soda di reggiseno. Preferisco guardare un bel pornazzo e spararmi un segone galattico :-) Ultimamente sono arrivato a considerare troppo brevi le scopate a pagamento. E poi sono sempre più convinto del bisogno di parlare con la propria donna e di farci l'amore dopo aver raggiunto un'intesa. Caro ricciolo, io spero che tu ti stacchi da sta cavolo di russa, che arrivi a stancarti, a cambiare atteggiamento, a desiderare qualcosa di meglio. Fai qualcosa per far crescere questo desiderio perchè è l'unica cosa che puoi fare. "Resistere" non serve. Se una pianta non la asporti alla radice, prima o poi ricresce. Lavora sul desiderio. Già il fatto che cominci a stancarti è positivo, ci vorrà del tempo, ma sei già sulla strada per cambiare. Probabilmente te la scoperai ancora altre volte, ma in te c'è già il seme del cambiamento, coltivalo, nutrilo. E vedrai che desidererai qualcosa di più, vorrai cambiare. Lo sperma, buttarlo dalla finestra o in un preservativo che poi accartocci in un fazzoletto, per me è lo stesso. Scopa se vuoi scopare. Solo così puoi arrivare a stancarti. Non metterti in croce, abbi pazienza con te stesso, ci vuole tempo, tempo, tempo, datti tempo. Non so dove sono gli altri del forum, per ora mi basti tu, sono contento di aiutarti per quanto mi è possibile. Io son qua e molto probabilmente ancora per molto altro tempo, perchè non è che si guarisce in due settimane. Questo forum sta diventando per me una sorta di terapia, è importante confrontarsi, tirare fuori le cose.
  9. noi esseri umani siamo veramente spirito e carne, siamo due cose distinte in un unico corpo e con desideri così diametralmente opposti. anche il corpo, come lo spirito, ha bisogno di essere ascoltato e dobbiamo provvedere al soddisfacimento dei suoi bisogni. questo discorso perchè sono reduce da una semplice ed inattesa pugnetta che per un attimo mi ha imposto la sua logica semplice e tutti i pensieri ispirati che ho fatto in questi giorni mi sono sembrati vani. quando meno te lo aspetti, ti ritrovi con l'uccello in mano, nel bel mezzo di pensieri che hanno poco a che vedere col sesso. di positivo c'è che il corpo mi riporta anche alla realtà. se fossi fatto solamente di materia grigia, probabilmente sarei con la testa fra le nuvole già da tempo. la ruota gira.
  10. Concordo con questa frase. Noto anche io persone che vivono tranquille. Altre invece sono disturbate e scoppiate. Penso che certe persone facciano meno fatica a sentirsi felici di altre e nella vita hanno subito compreso cose che altri, come me, devono studiare, scoprire, riconoscere strada facendo. Penso che molti siano felici senza saperlo. Altri, come me, vivono esperienze difficili e cercano la felicità perchè non la provano per una serie di motivi caratteriali e/o ambiental. Devono quindi scoprirla, individuarla. Ma quando la troviamo, sappiamo bene cosa è perchè conosciamo bene l'infelicità. Siamo diventati consapevoli. Si apprezza una cosa solo dopo averla persa e poi ritrovata.
  11. Non fa una piega quello che dici, molto forte, ti esprimi molto bene, del resto se una cosa piace, piace e le parole per descriverla vengono naturalmente. Non posso negare che una bella donna, nel senso fisico del termine, per un uomo sia la cosa più bella che possa esistere. Quante volte mi sono trovato ad esclamare fra me e me "Dio quanto è bella la figa!" Anche se devo fare una precisazione: niente di più bello dei Preliminari, con la P maiuscola. Il sesso rivitalizza ed in passato l'ho usato molto perché non avevo nessuno con cui parlare e sentirmi vivo ed in famiglia non mi cagavano, mi davano solo da magiare, mi pagavano i testi scolastici, il motorino, il computer e mi chiedevano quanto avevo preso nel compito di matematica, per carità, persone a cui voglio bene ma che non sento amiche fino in fondo e con cui non ho mai parlato sinceramente ed a cuore aperto. Ma ho un sogno nella vita. Voglio amare. Voglio parlare con la mia donna, voglio capire ed essere capito. Voglio conoscerla dentro e conoscere anche ogni centimetro del suo corpo. Voglio prima "leccare" il suo cuore, poi la figa per ore. Io non riesco ad essere solamente un animale. Io ho una mente, un cuore, un'anima. Io non accetto che la vita sia solo sesso. Io continuo a sognare.
  12. Perdonate l'ennesimo monologo, ma non posso fare a meno di aggiungere questo spunto di riflessione. Oggi sono stato travolto da un'ondata di cosce, fondoschiena e minigonne essendomi semplicemente recato in centro per comprare una cosa. L'unico aggettivo che mi è venuto in mente per definirmi è stato quello di SQUILIBRATO. In seguito sono approdato ad un concetto nuovo che considero un interessante spunto di riflessione e che desidero condividere. Il concetto della RUOTA CHE GIRA. Il desiderio carnale fa parte di un ciclo di bisogni che si susseguono secondo un ordine, una rotazione. Non so esattamente elencare gli elementi di questo ciclo e non so bene in che ordine collocarli. In base alla mia piccola esperienza però posso dire che prima con una donna ci si parla, ci si vive delle cose durante il giorno e alla fine della giornata, dopo la fase affettiva, c'è una parte più carnale che non è fatta di solo sesso, ripeto che prima c'è stata tutta una serie di fasi, è un momento di amore fisico. Questo è il mio punto di vista. Non voglio sostenere la validità di quello che dico ma solo far notare l'ossessione del sesso alla luce di quello che ho detto riguardo al ciclo. Ora, se uno nella testa ha solo il sesso, le cosce, i fondoschiena e le tette è inevitabile che ci sia uno SQUILIBRIO di fondo. Mancano degli elementi. Perchè quando si fa sesso con una prostituta, poi ci si sente vuoti? Perchè magari uno cerca tutta la parte affettiva prima e l'amore fisico poi, con i soldi trova solo il sesso perchè l'affetto non è che si trova al supermarket e alla fine uno è vuoto, con le palle svuotate ma il vuoto dentro l'anima. Bisogna riuscire a completare il ciclo e mente la ruota gira ci devono essere tutti gli elementi pronti per essere vissuti e giocati, spero di spiegarmi. E' bello ascoltare una canzone solo se prima c'è uno stato d'animo adatto per apprezzarla. E' bello fare l'amore con una donna se prima c'è stato un vissuto comune, delle esperienze condivise, delle parole dette, dei sentimenti che ti fanno abbracciare forte la persona con cui stai avendo un rapporto. Io la vedo così. E' una ruota che gira. Perdonate il monologo ma queste cose le scrivo come mi vengono in questo momento della mia vita. Forse sono scritte male, magari le scriverò meglio collaudandole. Sento che c'è qualcosa di vero e per questo lo condivido sperando di non avervi annoiato. Grazie
  13. Certo che mi faccio sentire, ne usciremo insieme da questo cavolo di dipendenza! Io questa volta sono più determinato di prima ad uscirne e mi sono già rimboccato le maniche. Questo forum mi fa sentire meno solo e aiutando gli altri, in realtà aiuto me stesso. D'ora in poi voglio condividere tutti quei pensieri, consigli, perle di saggezza e cose che imparo su me stesso in questo tentativo di scrollarmi via di dosso questa malattia. Voglio riuscire ad autoregolarmi e ad imparare a cavalcare l'onda della vita senza farmi travolgere ma riuscendo a stare sulla tavola con eleganza e padronanza. Bisogna compiere un processo di autoanalisi profonda, riuscire a comprendere il proprio mondo complesso, ascoltare i propri bisogni, imparare a comunicare con se stessi, capire di cosa abbiamo realmente bisogno. Io ho capito che bisogna avere pazienza, che ci vuole tempo con se stessi, che bisogna andare alla radice ed analizzarsi in modo dettagliato, capire ad esempio il motivo per cui dopo che andavo a puttane, smettevo di ascoltare musica per alcuni giorni. Capire quei sensi di colpa, capire quella bassa autostima, capire perchè odiavo i puttanieri ma non riuscivo ad odiare me stesso che facevo le stesse cose, capire perchè anche i padri di famiglia vanno a puttane. Non riesco ancora a rispondere a tutte queste domande ma so che bisogna procedere per gradi e con pazienza e minuziosità. Dietro ogni cosa c'è un perchè. Sono anche profondamente convinto che ci troviamo di fronte ad una dipendenza, una scarsa capacità di controllarsi. La prima cosa da fare è CAMBIARE ATTEGGIAMENTO. Io non sono un cristiano convinto e nemmeno uno che va in chiesa regolarmente, ma le parole di Cristo sull'adulterio sono veramente una verità colossale: SE TU DESIDERI UNA DONNA, ANCHE SE NON CI VAI, HAI GIA' COMMESSO ADULTERIO NEL TUO CUORE. Perchè vi dico questo, e lo dico a me stesso? Perchè ragazzi miei cari, non serve smettere di andare a puttane se non si è CONVINTI. Se ci volete andare, ma per diana, ANDATECI!!! Se volete, e se voglio smettere di drogarmi, questo deve partire da dentro di me, devo arrivare a smettere di provare il desiderio di drogarmi. Deboli tentativi non servono ad un cavolo (anche se quella parola che il forum mi cancella in automatico dopo aver pubblicato sarebbe molto più appropriata). Il cambiamento deve essere a livello radicale di desiderio, bisogna decidere di smettere. Caro ricciolo, ti seguo con interesse. Sono contento che la russa se ne sia andata, questo è un aiuto ma ricorda che se la desideri ancora sei spacciato!!! Devi cambiare dentro. E non te lo dico per sentirmi superiore, le ho dette prima a me stesso. Coraggio. C'è qualcosa di meglio nella vita. Il richiamo della figa è una cosa naturale, bisogna riuscire a darle la giusta collocazione nella vita senza comportarsi come animali stupidi. E noi siamo anche esseri umani. Ce la faremo, ma dobbiamo crederci e sforzarci. Aiutiamoci, sarà più facile. Scrivete, se avete qualcosa di importante da dire altrimenti se non potete fare altro continuate ad andare a prostitute, se lo desiderate fatelo. Tre anni senza bancomat mi hanno reso meno dipendente ma poi mi sono accorto che il mio atteggiamento non era cambiato. Ora è cambiato e lo si capisce quando si raggiunge una propria determinazione interna. Io prego anche molto e chiedo umilmente di essere aiutato a liberarmi dalle mie dipendenze. Questo forse per alcuni è una cosa ridicola, non lo escludo, a me aiuta molto ed è una carta che quotidianamente mi gioco perchè credo che Qualcuno lassù mi possa aiutare in un modo che ancora non comprendo. Certo, bisogna anche rimboccarsi le maniche e scendere in campo. Fare il monaco di clausura aiuta inizialmente ma poi bisogna affrontare il richiamo della foresta.
  14. con l'arrivo dell'estate è arrivata anche l'ossessione della figa... non si possono fermare i desideri carnali, penso però che si possano regolare e c'è un unico modo, avere rapporti basati sul dialogo, poi senz'altro bisogna anche fare l'amore, ma senza parole, senza affetto si casca facilmente nella trappola del sesso. Penso che la noia e la mancanza di dialogo e di manifestazioni di affetto siano dei fattori scatenanti di tali dipendenze e ossessioni. Penso che ci si possa imbarcare di una prostituta ma sono solo bagliori, una persona bisogna conoscerla a fondo, parlarci, vedere se si riesce a creare una cornice affettiva. Le prostitute non amano per definizione essendo lì per i soldi. Magari possono apprezzare il proprio modo di fare sesso ma l'amore nasce in altri contesti. Torno da una vacanza di due settimane in cui mi sono masturbato solo una volta. Al mio ritorno la solita ossessione e sono arrivato a masturbarmi fino a 4 volte in un giorno, un record! Poi l'inevitabile voglia di andare a mignotte... ma poi prima di mettermi qui a scrivere, ho pensato che non ha senso andarci... perchè non smettere per sempre?! Perchè andarci, poi non andarci, poi andarci di nuovo, poi non andarci?! Basta!!! L'unico modo per smettere è smettere!!! Bisogna cambiare atteggiamento, e cambiarlo alla radice! Alla radice! Bisogna DECIDERE di non andarci più. Non ci sono cure, l'unica è la forza di volontà, il cambiamento di animo e soprattutto regolare i propri bisogni. Io non dico di astenersi dalla figa come fanno i preti (che poi alla fine trombano lo stesso) bisogna solo imparare a dosare e a non essere più ossessionati. Bisogna introdurre cose sane come la parola, l'affetto, l'amicizia, il servizio verso gli altri, il sano lavoro (non quello che stressa). E se proprio si hanno i maroni gonfi, una sana pugnetta e xxxxxxxxxxx, il buon Dio ci ha dato le mani anche per questo, per fortuna, ma basta mignotte, basta, bisogna essere convinti, non c'è altra maniera. Se proprio non c'è altro modo di sentirla, vabbè, andiamoci, ma poi basta, esistono vie più sane e più equilibrate e bisogna trovarle. Non dico che sono capace di fare le cose che ho detto ma sicuramente iniziare a farsi la predica è il primo passo.
  15. ciao, io da circa 6 anni frequento l'ambiente del sesso a pagamento. ora ho 30 anni. all'inizio ero molto solo, non avevo amici ed un pessimo rapporto con i genitori e devo ammettere che le prostitute erano tutto ciò che avevo e mi hanno permesso di sentirmi vivo. fin dall'inizio però mi sono messo molto in croce e sono stato assalito dai sensi di colpa e sentivo che la mia vita non stava andando per il verso giusto. non nego di aver goduto anche molto, altrimenti perchè si andrebbe a prostitute? ma poi ovviamente bisogna fare i conti con il fatto che non ci si accontenta di una banale scopata, bisogna proprio dire che le prostitute fanno finta di godere, c'è pochissima passione, ecc. ho letto in alcuni post che alcuni si meravigliano del fatto che ci siano persone che vanno a prostitute... io personalmente non sono nemmeno capace di avere degli amici e dei sani rapporti, per cui andare con una prostituta ogni tanto è l'unica valvola di sfogo che si può avere. beato chi è in grado di sfogarsi in modi più sani e all'interno di rapporti di amore con ragazze normali. me lo auguro vivamente. qualche anno fa, probabilmente in risposta alle mie preghiere disperate, ho trovato in una persona più grande di me un'amicizia che mi ha permesso di arginare il problema delle prostitute e di ritrovare la serenità che non ho mai provato nemmeno grazie alla mia famiglia di origine. credo nel potere della preghiera, certo bisogna crederci, tentare non nuoce, lo so può sembrare tempo perso ma ad insistere con le proprie richieste non c'è nulla da perdere... probabilmente passeranno ancora anni prima di venire a capo dei propri problemi... da circa due anni riesco ad andare a prostitute molto meno di prima, ogni 3-4 mesi circa, insomma due o tre volte all'anno, anche perchè mi sono preso i pidocchi ogni volta e assicuro che non c'è cosa più fastidiosa, ma sicuramente è un bell'incentivo a risolvere il problema... sto cominciando a farvi schifo vero? a me, personalmente, faccio schifo un bel po' ma che ci posso fare? io non sono capace di fare altro... potrei fare un paragone chitarristico... se, ad esempio, suono la chitarra da due anni e tutto quello che riesco a suonare sono i tre accordi del ragazzo della via gluck, come posso pretendere di riuscire a divertirmi? ora che sono passati 10 anni da quando ho iniziato a suonare e sono capace di suonare a whiter shade of pale e di cantarci sopra e di fare persino la parte solista solo con la chitarra senza tastiere o fiati, ora sì che mi diverto e sono contento di me! penso che con i propri problemi personali, come quello delle prostitute, ci vuole tempo e conoscenza di sè e soprattutto imparare a non mettersi sempre in croce! bisogna capire che ci vuole tempo e piangere a lungo sul latte versato non serve. col tempo verrà la comprensione, la vittoria sulla dipendenza, che si può vincere solo trovando qualcosa di meglio. io non riesco a biasimare quelle persone che hanno perso tutto e si sfogano bevendosi una bottiglia di alcool, se l'alcool è tutto quello che hanno in quel momento, allora che se la bevano tutta quella bottiglia! ma poi ci deve essere anche la speranza di trovare qualcosa di meglio di una cavolo di bottiglia di alcool! io personalmente, non so quando verrò a capo dei miei problemi, forse mai, nella peggiore delle ipotesi. ma le cose non possono che migliorare e se non ci metterò 3 anni, ce ne metterò 4, se on ci metterò 4 anni, ce ne metterò 5, ma prima o poi ci arrivo, e starò sempre meno male. il nocciolo di quello che voglio dire è che il senso di colpa è normale, ma non bisogna mettersi in croce e condannarsi per sempre! ci vuole tempo. dopo tre mesi, torno da un scopata, purtroppo, quasi non me ne sono accorto, non me lo aspettavo ed è avvenuto tutto così velocemente, mi tocca tornare in farmacia perchè sarò stato nuovamente infestato, pazienza, ormai so bene come precedere. è la prima volta che vado su un forum dopo esserci andato ed è una delle prime volte che non mi metto in croce come in passato! e di questo sono molto contento perchè nel corso degli anni ho visto dei grossi miglioramenti, so già che ci ricascherò, lo so, ormai ne sono convinto. ma più passa il tempo e più cresce in me una parte sana e questo vizio pian piano so che svanirà. come le sigarette che invece di fumare, guardo mentre bruciano mentre penso ai cavoli miei. e infine, preghiera, preghiera, preghiera, ha già funzionato, lo credo più di prima, e non ci perdo niente!
  16. sono pienamente d'accordo con te. aggiungo che per vincere una dipendenza, l'unico modo è sperimentare che nella vita c'è qualcosa di meglio. ad esempio, per smettere di fumare non basta leggere sui pacchetti di sigarette che il fumo uccide, bisogna riuscire a capire che il fumo in realtà non serve a niente. ma capisco anche quelle persone che in certi momenti della vita non hanno niente di meglio che fumarsi una sigaretta.
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