mattafaluga

ciao a tutti! Voglio prima di tutto ringraziarvi perche senza le vostre testimonianze sarei impazzita, invece la mia terapia prosegue con gioia, successo e un bel randolone per lo psi.Ora ci stiamo avviando verso la fine,non subito però! Per rispondere a Nello: non posso generalizzare, perche credo che le motivazioni dell'innamoramento dipendano da quelle per cui si va in terapia.Io prima di innamorarmi dello psi ci sono andata per un anno e già aveva conquistato la mia stima e il mio affetto da paziente.Nel mi caso si tratta di un coetaneo di sesso opposto, perciò la situazione è apparentemente più a rischio per la questione attrazione sessuale, ma secondo me c'entra poco, infatti non ho fantasie sessuali con il mio psi(ok occasionalmente si, ma poco) ma mi sento innamorata.Penso a lui se capita qualcosa di bello,penso a lui se non penso a nulla, noto come si veste, se si profuma e se mi racconta qualcosa di suo trovo interessanti anche cose che normalmente non considererei tali.Ma se ci pensi come potrebbe essere altrimenti?il tuo psi è li per te, ti ascolta e ti capisce(o almeno ci prova), talvolta si emoziona con te o ti dice che si è preoccupato per una tua reazione nella seduta precedente,si interessa di come stai e si ricorda di cio che dici.magari si trova bene con te e non lo nasconde e ti fa sentire apprezzato anche se ti mostri nel tuo lato piu paranoico.Se segui i suoi consigli spesso le cose migliorano e quando gli racconti dei tuoi progressi ti dice che è solo merito tuo.Come si fa a non volergli bene?Io talvolta penso al mio psi e mi commuovo... Però per me il transfer è stato fondamentale.Fino ad allora mi sentivo come se andassi a fare due chiacchiere con un amichetto per ridere un pò.Ora ho capito che tipo di relazione abbiamo, anche se trovo difficile spiegarlo, direi che è medico-paziente ma è molto riduttivo e si capisce solo quando si va in terapia ( si accettano suggerimenti!), la rispetto e me la godo per quello che è.E il motivo principale è che io voglio bene al mio psi e voglio che la nostra relazione sia soddisfacente per entrambi.Potrei dire che ho desiderato che lui fosse fiero di me,percio mi sono davvero impegnata e affidata e ad un certo punto ho scoperto che ero diversa.Che nella mia mente c'erano pensieri diversi!Se ci penso mi viene la risata isterica... Certo, non è stato cosi all'inizio.Quando mi è venuto il dubbio di avere la cotta per lo psi ho negato, razionalizzato, combattuto.Poi mi sono dovuta arrendere, ho passato una settimana a rivedermi in terapia e la seduta successiva ero isterica.Ma avevo letto il forum e ho deciso di seguire i consigli di ariel e froggy e compagnia bella (del resto che altro potevo fare?ero davvero disperata.Pensavo di dover lasciare la terapia e ritrovarmi peggio di prima). E' stato buffo, pesante e liberatorio e dopo un' altra settimana in cui mi sono rivista in seduta 24 ore su 24 mi sono sentita meglio.Ma c'è voluto perche mi stabilizzassi, lui è stato bravo a non farmi sentire una poverina (basta violini però, è il suo lavoro!)e ora riesco anche a parlarne con lui senza usare( tanti )eufemismi. Ora sono così entusiasta che lo consiglierei a tutti, e lui apprezzerebbe,ma uno psi non è un parrucchiere... comunque se qualcuno dovesse notare un miglioramento potrei dire che sono stata brava ma "c'ho pure avuto un gran c#@o" ,se penso che l'ho beccato con la mutua. Per me la terapia fin'ora è stata un'ottima esperienza, molto più d'uso pratico di quanto pensassi.Dal prossimo incontro ridurremo il numero delle sedute mensili da 4 alle 2, l'ho proposto io perchè ormai non ho più tanto bisogno di lui per capire cosa è giusto per me e lui sembrava cosi compiaciuto che mi sono sentita come se fosse stato mio padre a farmi i complimenti perchè avevo fatto bene qualcosa. ok, ora ho finito. Spero che questo pippone sia utile a qualcuno come questo forum lo è stato per me. Consiglio:se qualcosa vi opprime, cercato qualcuno che vi ascolti e vi permetta di diluirlo. Baci