Anche io anni fa ho vissuto l'esperienza del panico e dell'ansia costante.
All'improvviso ho inizato ad avere paura di tutto ciò che mi stava intorno, persino dei miei familiari (ignari del mio problema).
Ad un certo punto ho iniziato a non uscire più di casa, evitavo i luoghi pubblici, le feste (anche quelle di famiglia), non prendevo più treni e bus e non riuscivo più neanche a guidare da sola, avevo sempre bisogno di avere qualcuno con me. Parlare di questo mio stato mi terrorizzava, avevo vergogna e mi metteva ansia ma un giorno che ero a casa da sola guardandomi allo specchio ho avuto paura di me stessa, così tanta paura che sono corsa alla porta e sono uscita fuori casa terrorizzata, come se nello specchio avessi visto un mostro.
Questo episodio mi ha dato la forza di parlarne con il mio medico (del resto facevo la segretaria nel suo studio, in quel periodo!). E' stato difficile parlarne perchè temevo di non essere compresa o di essere presa alla leggera ed invece sono stata indirizzata da un neuropsichiatra.
Anche io ero contraria ai farmaci, avevo paura di una dipendenza, ma sono stata in terapia farmacologica per un paio di anni e mi sono salvata
All'inizio è stato indispensabile il trattamento farmacologico perchè ero troppo stressata e provata, psicologicamente e fisicamente (avevo perso 10kg in un mese!!)
Poi un giorno ho deciso di sospendere la terapia perchè mi sentivo bene e volevo farcela da sola e così feci, contro il parere del neuropsichiatra.
Cosa dire? Ce l'ho fatta ed oggi il panico è solo un brutto ricordo
Non temere i farmaci perchè tante volte servono e ti salvano la vita.
Ricorda: il panico non esiste, è uno scherzo del nostro cervello.
Un piccolo consiglio, se posso permettermi: non cercare di programmare sempre ed il tutto e sii meno critica verso te stessa e la vita. La perfezione non esiste... proprio come il panico.
Spero di esserti stata un pochino di aiuto.
In bocca al lupo.