rapporto tradizionalmente ritenuto asimmetrico

[madmath 0]

Premetto di non essere sicuro di aver scelto la sezione giusta, mi presento. Mi chiamo Fabio e ho 40 anni, sono un matematico e insegno da almeno dieci anni nella scuola pubblica oltre alle lezioni private. Dovrei lavorare all'interno dell'università ma purtroppo si sa come vanno i concorsi e quant'altro in questo paese. Lo scorso giugno ho conosciuto una ragazza su un forum che ora ha diciassette anni ed è nata una relazione dopo diversi mesi di mail e messaggi reciproci. Il problema è la differenza di età, il sottoscritto ha quarant'anni suonati anche se molto giovanile (soprattutto nello spirito). Mi chiedo se al netto di ogni visione ideologica (tradizioni e religione non secondari) abbia un senso continuare una tale relazione. Da parte della mia compagna cresce una certa ansia per l'aver dovuto mentire fino ad ora ai suoi genitori per paura di ritorsioni (lei è particolarmente innamorata). Dal punto di vista legale non vi sarebbero problematiche (neppure legate all'eventuale attività sessuale visto che l'età del consenso è stabilita a sedici anni) ma la cosa mi turba non poco tenuto presente i possibili - scontati - commenti da parte sia dei genitori sia da amici sia da conoscenti dell'una e dell'altra parte. Sottolineo che la mia compagna è perfettamente in grado di decidere in merito alla sua sfera affettiva. Vi scrivo poiché sono particolarmente amareggiato dalle risposte di alcuni psicologi da lei conslutati (in maniera anonima) in merito alla possibilità di raccontare della relazione ai propri genitori. In particolari alcune ho visto risposte quali:

"[..] La relazione che è nata da questa conoscenza è molto negativa prima di tutto per la differenza di età, siete di due generazioni diverse, poi per il fatto che lui è di un'altra città e questo non ti permette di sapere con chi hai veramente a che fare. Probabilmente sei entrata in crisi perché lui ti chiede di fare l'amore e tu giustamente non te la senti. Lui ti dice di aspettare l'anno prossimo per parlare con i tuoi perché da minorenne i tuoi genitori possono esercitare una giusta tutela su di te, cosa che non sarà più possibile dal punto di vista legale, dall'anno prossimo; lui sa anche che rischia di essere denunciato in quanto tu sei minorenne [...]"

Va da sè che risposte come questa non sono in linea con il dovere di stabile un rapporto di serenità e rispetto dei propositi di chi consulta lo specialista (codice deontologico ordine degli psicologi). La decisione di rimandare è una delle possibilità che abbiamo discusso insieme. Potrò essere un sognatore cronico ma non sono stupido. Continua poi così:

"Quando esiste una grande differenza di età tra un uomo e una donna la posizione della persona più giovane è quella più fragile, specie se è la donna. Perché rischia di essere spinta ad esperienze anticipate rispetto alla sua età. Il partner più vecchio ha una posizione di dominio che aumenta quando il rapporto è vissuto nella clandestinità. Avresti diritto ad un amore diverso, alla luce del sole, senza conflitti e sensi di colpa verso i tuoi genitori e probabilmente verso i tuoi amici. Non sono mai situazioni che favoriscono la crescita della persona più giovane, ma come minimo la isolano. Ti consiglio di confidarti al più presto con i tuoi genitori. L'aiuto che avrai da loro compenserà sicuramente la loro prima reazione (vederli arrabbiati, essere sgridata, avere dei limiti, delle punizioni…), ti eviterà sicuramente di cacciarti in guai più seri. [...]"

Posizione di dominio? Andiamo bene. E menomale che come docente ho pure dovuto sostenere esami di psicologia dell'età evolutiva..

Altre risposte hanno un tono più disposto al dialogo:

"[...] Il tuo “ragazzo” (termine improprio per un uomo di 40 anni) sarà certamente la brava persona che tu dici, ma la differenza di esperienza e maturità tra di voi è tale da rendere particolarmente asimmetrica ogni interazione e probabilmente rendere difficile anche una tua libera decisione.[...]" perché si insiste sulla asimmetria presunta? Se dovessi parlare di asimmetria tenuto conto dell'esperienza accumulata fra gli adolescenti, eviterei di usarla in questo caso. Proprio recentemente nella scuola dove ho insegnato una ragazza ha tentato il suicidio per amore..ma l'amore non dovrebbe essere così asimmetrico o no? Disporre di maggiore esperienza non configura un genere di asimmetria e non compromette di per sé un rapporto tra persone eterogenee (per non dire diverse sul piano tradizionale, età compresa). Se così fosse il rapporto dialogico tra docente e studente sarebbe impossibile (e di fatto molto spesso lo è, ma per asimmetrie create dal versante opposto...e non solo).

Attendo una risposta perlomeno costruttiva, evitare prediche del tipo esposto. Non pretendo risposte esaustive o ricette della felicità. Non sono il solo ad aver iniziato una relazione di questo tipo. Conosco diverse ragazze di 18 anni che hanno storie con uomini anche di 35 - 45 anni. Naturalmente sarò io ad essere lasciato, ma questa è un'altra storia.

[Aikon 0]

"Da parte della mia compagna cresce una certa ansia per l'aver dovuto mentire fino ad ora ai suoi genitori per paura di ritorsioni".

Non credi che se lei non si sentisse di dover mentire ai suoi genitori la sua ansia diminuirebbe? Non credi che per lei sarebbe una buona cosa?

"Dal punto di vista legale non vi sarebbero problematiche (neppure legate all'eventuale attività sessuale visto che l'età del consenso è stabilita a sedici anni) ma la cosa mi turba non poco tenuto presente i possibili scontati - commenti da parte sia dei genitori sia da amici sia da conoscenti dell'una e dell'altra parte. Sottolineo che la mia compagna è perfettamente in grado di decidere in merito alla sua sfera affettiva."

Hai ampiamente argomentato le ragioni del tuo rapporto con lei: perché ti turberebbe ripeterle anche ai suoi genitori ed ai suoi amici? Se ti ritieni nel giusto non dovresti aver paura dell'emersione della verità.

Sono solo un paio delle tante cose che mi hanno colpito del tuo intervento.

[madmath 0]

"Da parte della mia compagna cresce una certa ansia per l'aver dovuto mentire fino ad ora ai suoi genitori per paura di ritorsioni".

Non credi che se lei non si sentisse di dover mentire ai suoi genitori la sua ansia diminuirebbe? Non credi che per lei sarebbe una buona cosa?

"Dal punto di vista legale non vi sarebbero problematiche (neppure legate all'eventuale attività sessuale visto che l'età del consenso è stabilita a sedici anni) ma la cosa mi turba non poco tenuto presente i possibili scontati - commenti da parte sia dei genitori sia da amici sia da conoscenti dell'una e dell'altra parte. Sottolineo che la mia compagna è perfettamente in grado di decidere in merito alla sua sfera affettiva."

Hai ampiamente argomentato le ragioni del tuo rapporto con lei: perché ti turberebbe ripeterle anche ai suoi genitori ed ai suoi amici? Se ti ritieni nel giusto non dovresti aver paura dell'emersione della verità.

Sono solo un paio delle tante cose che mi hanno colpito del tuo intervento.

Perché mi turberebbe? Io non ho paura. Ma tu credi che possa davvero presentarmi e dire: "Salve ragazzi sono il ragazzo - anzi l'uomo - di vostra figlia..sono intelligente responsabile e mi sbatto da almeno 20 anni.." In questo dannato paese ci si scanna ideologicamente pure per le targhe automobilistiche e tu pensi che si possa in tutta sincerità esporsi ingenuamente così?

Non so cosa pensare..

[Aikon 0]

Ma vedi, se sei convinto che sia un problema di scontro ideologico di questo paese, non comprendo perché questa consapevolezza ti turbi. Se sei in pace con te stesso, il fatto che la gente non capisca non dovrebbe neanche sfiorarti, a mio avviso, ma se tu vuoi vederla come un'ingenuità, sei libero di sentirti prigioniero di certe situazioni...

[madmath 0]

Non mi sento prigioniero di alcunché. Il problema sono le conseguenze che dovrebbe subire la mia compagna stretta tra pressing psicologico (per non dire violenza psicologica subdola) ed abitudini tradizionali che portano sensi di colpa in chi non si sente emancipato (cultura cattocomunista e simili). Potrei andare anche domani a casa sua - dopotutto abbiamo festeggiato il capodanno insieme fino a tarda notte; ma poi? Dovrei sondare anticipatamente le reazioni.

[Drago 0]

Ti dico cosa farei io;

So che sembra "cattivo" come metodo, ma percepisco molto da determinate reazioni, mettila alle strette, per una volta fa che sia lei la persona "matura" a prendere delle decisioni e farsi carico di responsabilità, se lo farà senza pensarci troppo allora ne varrà la pena, altrimenti se è insicura inizierei a rivalutare la tua di scelta..

[madmath 0]

ma scusa puoi immaginare certe scelte a 17 anni? non è realista. E' già ansiosa e devo metterla alle strette? sarebbe come chiedere ad un claustrofobico di rimanere chiuso in ascensore per un pomeriggio intero. Con la possibilità di suonare l'allarme a piacimento però; e magari con le patatine e un po' di riviste pornografiche. Vabbè, l'ironia è un antistress naturale. Altre proposte?

[Drago 0]

Sì che posso immaginarla, in una coppia determinate scelte non sono dettate dal "sesso predominante", se per te è così come farai a conviverci visto che la vedi come una "ragazzina"? Ancora meglio, fra 5-6 anni, come sarà il suo rapporto con il resto del mondo? Come si vedrà lei rispetto a tutto il resto? Negare una fascia d'età non è una buona cosa per l'intera crescita;

Non ho nulla contro la vostra relazione, da esterno non so, però ti invito a pensare alle conseguenze future, il tuo di bene non è detto che sia anche il suo, non sono accuse e non mi permetterei mai..però pensaci! ;)