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Abusi sessuali in terapia


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Un terapeuta, o una terapeuta (molto più raro che avvenga, ma avviene) che vi mette le mani addosso, non vi rispetta in alcun modo, né come donna (o come uomo)né come paziente e, senza alcun dubbio, ha problemi grossissimi da risolvere!

Riporto quanto ho scritto sul sito di Noi Donne...

http://www.noidonne.org/blog.php?ID=03002

Io sono una donna che ha subito abusi sessuali da quello che era il suo terapeuta.

Forse le mie riflessioni vogliono essere un modo poter mettere a frutto ciò che appare sterile, a cercar di cavar fuori dall’inaccettabile, dal mostruoso, perché esula da ciò che dovrebbe avvenire normalmente nella realtà, un che di positivo; testimoniare è un non rassegnarmi al fatto di essere vittima e insieme è anche dire che non devo essere io a vergognarmi per ciò che mi è accaduto, perché è qualcun altro che dovrebbe provare tale sentimento, ammesso che chi compia un’azione del genere sia in grado di vergognarsi.

In me, oltre alla comprensibile rabbia, alberga un profondo senso d’ingiustizia, perché ho l’impressione che, non sempre, gli abusi sessuali commessi da un terapeuta, siano letti, prima di tutto e giustamente, come un crimine contro una persona, anziché come uno “scivolone” professionale.

Abbondano scritti sulla “personalità del terapeuta abusante”, ma alle vittime non giova sapere se chi le ha violate avesse o no una madre “deprivante” o un disturbo narcisistico della personalità -sembrano quasi delle scuse, delle giustificazioni e l’abusante come tali spesso le usa- possono giusto chiedersi come possa essere accaduto che una persona con tali problemi non risolti abbia potuto accedere a una professione così delicata senza che chi fosse addetto alla sua preparazione se ne possa essere accorto, almeno io me lo sono chiesta e ancora me lo chiedo, stupita.

Nel mio caso, va detto, che colui che avrebbe dovuto curarmi ha usufruito, per essere iscritto all’ordine degli psicologi/psicoterapeuti, della sanatoria (cosa di cui non ero assolutamente stata informata) che, evidentemente, fu davvero a maglie troppo larghe come alcuni paventavano all’epoca della stessa. Aggiungo che nella sua homepage si trova scritto che è laureato in psicologia, anche se ciò non è vero, fatto confermato dall’ordine che dovrebbe anche avergli segnalato di provvedere alle dovute modifiche, non effettuate, perciò è evidente che per lui i pazienti sono solo esseri da raggirare, di cui abusare e da truffare e che, ciò che mi ha fatto, l’ha lasciato completamente indifferente o, al limite, solo più sicuro di poter fare tutto ciò che vuole restando impunito.

A chi sostiene che trattasi soprattutto di un problema deontologico, mi permetto dire che è, principalmente e primariamente, un problema ontologico, perché la violenza di un abuso sessuale è rivolta verso un essere, un essere che si trova in una condizione di bisogno, che, invece di cure, riceve una ferita, una nuova ferita, inflitta dall’interno e all’interno del proprio essere, perché in terapia si dischiude la propria anima, la propria intimità. Par quasi che ancora non sia stato recepito che la violenza sessuale è un reato contro la persona, non contro la morale pubblica!

Bollare l’abuso in terapia come una “mascalzonata” potrebbe dar adito a confusione, il termine può essere equivocato ed essere inteso come sinonimo di una marachella, quasi come se si parlasse dell’azione di un bambino inconsapevole e un po’ discolo, come se si volesse liquidare la cosa con un’amichevole pacca sulla spalla. Bisogna essere precisi, l’abuso sessuale è uno stupro - le cose vanno chiamate con il loro nome- è un atto d’indefinibile bassezza e quando lo si compie fra le pareti di uno studio -luogo che dovrebbe essere “protetto” e protettivo per il paziente- non è meno vile di quando è consumato per le strade buie di una città o nella stazione deserta di una metropolitana, forse, ammesso che si possa definire una scala di esecrabilità in tali azioni, è ancora peggiore, perché chi è violato si fida del suo aggressore, ripone in lui fiducia piena. Credo che per qualcuno possa apparire tranquillizzante che sia possibile identificare uno stupratore fra la folla con i criteri fisiognomici lombrosiani, ma non è così, esso (non vedo perché usare egli) può avere un aspetto rassicurante, modi garbati e gentili, frequentare teatri e mostre di pittura.

Provate a sentire ciò che ne pensa la vittima, provate a chiederle se vive ciò che ha subito come il “banale scivolone professionale” del terapeuta, troverete in lei, in me, l’enorme confusione che si ha di fronte a un inaspettato vulnus, profondamente doloroso, inferto da qualcuno cui ci si era affidati totalmente.

L’abuso sessuale in terapia è un delitto, è una violenza sessuale, è un reato penale, per cui si procede d’ufficio, poiché l’abusante agisce nell’esercizio delle proprie funzioni, ma raramente le vittime lo denunciano perché sono manipolate dal loro stupratore, che addossa loro la colpa del suo crimine, dicendo che magari sono state seduttive; perché è immensamente difficile riuscire a pensare che nei successivi dieci anni della propria vita si rivivrà l’accaduto in un’aula di tribunale (iter disumano che accomuna tutte le vittime di violenza), fronteggiando un essere che non si fa nessuno scrupolo a mentire e a raggirare gli altri; perché i sei mesi di tempo entro i quali si può sporgere denuncia dopo che il reato è stato commesso sono troppo pochi perché chi ha subito un abuso riesca a rendersi conto dell’accaduto e ad agire di conseguenza. Ecco, sarebbe necessario che la legge fosse ripensata, proprio per tutte quelle donne che, come me, hanno subito violenza, che fossero prolungati i tempi, non più solo sei mesi, tenendo conto proprio del difficile percorso, lungo e penoso, che la vittima si trova ad affrontare e perché i criminali, sarebbe bello e giusto, non dovrebbero mai avere la strada spianata e la possibilità di compiere nuovamente certe nefandezze.

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Un terapeuta, o una terapeuta (molto più raro che avvenga, ma avviene) che vi mette le mani addosso, non vi rispetta in alcun modo, né come donna (o come uomo)né come paziente e, senza alcun dubbio, ha problemi grossissimi da risolvere!

Riporto quanto ho scritto sul sito di Noi Donne...

http://www.noidonne.org/blog.php?ID=03002

Io sono una donna che ha subito abusi sessuali da quello che era il suo terapeuta.

Forse le mie riflessioni vogliono essere un modo poter mettere a frutto ciò che appare sterile, a cercar di cavar fuori dall’inaccettabile, dal mostruoso, perché esula da ciò che dovrebbe avvenire normalmente nella realtà, un che di positivo; testimoniare è un non rassegnarmi al fatto di essere vittima e insieme è anche dire che non devo essere io a vergognarmi per ciò che mi è accaduto, perché è qualcun altro che dovrebbe provare tale sentimento, ammesso che chi compia un’azione del genere sia in grado di vergognarsi.

In me, oltre alla comprensibile rabbia, alberga un profondo senso d’ingiustizia, perché ho l’impressione che, non sempre, gli abusi sessuali commessi da un terapeuta, siano letti, prima di tutto e giustamente, come un crimine contro una persona, anziché come uno “scivolone” professionale.

Abbondano scritti sulla “personalità del terapeuta abusante”, ma alle vittime non giova sapere se chi le ha violate avesse o no una madre “deprivante” o un disturbo narcisistico della personalità -sembrano quasi delle scuse, delle giustificazioni e l’abusante come tali spesso le usa- possono giusto chiedersi come possa essere accaduto che una persona con tali problemi non risolti abbia potuto accedere a una professione così delicata senza che chi fosse addetto alla sua preparazione se ne possa essere accorto, almeno io me lo sono chiesta e ancora me lo chiedo, stupita.

Nel mio caso, va detto, che colui che avrebbe dovuto curarmi ha usufruito, per essere iscritto all’ordine degli psicologi/psicoterapeuti, della sanatoria (cosa di cui non ero assolutamente stata informata) che, evidentemente, fu davvero a maglie troppo larghe come alcuni paventavano all’epoca della stessa. Aggiungo che nella sua homepage si trova scritto che è laureato in psicologia, anche se ciò non è vero, fatto confermato dall’ordine che dovrebbe anche avergli segnalato di provvedere alle dovute modifiche, non effettuate, perciò è evidente che per lui i pazienti sono solo esseri da raggirare, di cui abusare e da truffare e che, ciò che mi ha fatto, l’ha lasciato completamente indifferente o, al limite, solo più sicuro di poter fare tutto ciò che vuole restando impunito.

A chi sostiene che trattasi soprattutto di un problema deontologico, mi permetto dire che è, principalmente e primariamente, un problema ontologico, perché la violenza di un abuso sessuale è rivolta verso un essere, un essere che si trova in una condizione di bisogno, che, invece di cure, riceve una ferita, una nuova ferita, inflitta dall’interno e all’interno del proprio essere, perché in terapia si dischiude la propria anima, la propria intimità. Par quasi che ancora non sia stato recepito che la violenza sessuale è un reato contro la persona, non contro la morale pubblica!

Bollare l’abuso in terapia come una “mascalzonata” potrebbe dar adito a confusione, il termine può essere equivocato ed essere inteso come sinonimo di una marachella, quasi come se si parlasse dell’azione di un bambino inconsapevole e un po’ discolo, come se si volesse liquidare la cosa con un’amichevole pacca sulla spalla. Bisogna essere precisi, l’abuso sessuale è uno stupro - le cose vanno chiamate con il loro nome- è un atto d’indefinibile bassezza e quando lo si compie fra le pareti di uno studio -luogo che dovrebbe essere “protetto” e protettivo per il paziente- non è meno vile di quando è consumato per le strade buie di una città o nella stazione deserta di una metropolitana, forse, ammesso che si possa definire una scala di esecrabilità in tali azioni, è ancora peggiore, perché chi è violato si fida del suo aggressore, ripone in lui fiducia piena. Credo che per qualcuno possa apparire tranquillizzante che sia possibile identificare uno stupratore fra la folla con i criteri fisiognomici lombrosiani, ma non è così, esso (non vedo perché usare egli) può avere un aspetto rassicurante, modi garbati e gentili, frequentare teatri e mostre di pittura.

Provate a sentire ciò che ne pensa la vittima, provate a chiederle se vive ciò che ha subito come il “banale scivolone professionale” del terapeuta, troverete in lei, in me, l’enorme confusione che si ha di fronte a un inaspettato vulnus, profondamente doloroso, inferto da qualcuno cui ci si era affidati totalmente.

L’abuso sessuale in terapia è un delitto, è una violenza sessuale, è un reato penale, per cui si procede d’ufficio, poiché l’abusante agisce nell’esercizio delle proprie funzioni, ma raramente le vittime lo denunciano perché sono manipolate dal loro stupratore, che addossa loro la colpa del suo crimine, dicendo che magari sono state seduttive; perché è immensamente difficile riuscire a pensare che nei successivi dieci anni della propria vita si rivivrà l’accaduto in un’aula di tribunale (iter disumano che accomuna tutte le vittime di violenza), fronteggiando un essere che non si fa nessuno scrupolo a mentire e a raggirare gli altri; perché i sei mesi di tempo entro i quali si può sporgere denuncia dopo che il reato è stato commesso sono troppo pochi perché chi ha subito un abuso riesca a rendersi conto dell’accaduto e ad agire di conseguenza. Ecco, sarebbe necessario che la legge fosse ripensata, proprio per tutte quelle donne che, come me, hanno subito violenza, che fossero prolungati i tempi, non più solo sei mesi, tenendo conto proprio del difficile percorso, lungo e penoso, che la vittima si trova ad affrontare e perché i criminali, sarebbe bello e giusto, non dovrebbero mai avere la strada spianata e la possibilità di compiere nuovamente certe nefandezze.

ho letto tutto di un fiato... ci ho messo un po a stare dietro questo discorso molto articolato.... ma alla fine ho capito cio che hai scritto. l'abuso fatto da un terapeuta, sconvolge ancora di piu la persona. xke? x il semplice fatto che quella persona si era totalmente affidata all abusante quindi poi diventaq ancora piu difficile riuscire ad interagire con gli altri xke si ha paura di chiunque si ha attorno. io sono stata in terapia da uno che sembrava avesse in ultimo degli atteggiamenti mica tanto belli.. ha tentato un avicinimento, e io mi sono allontanata immediatamente e non sono mai piu tornata. ha tentato di avvicinarsi per un semplice motivo... voleva farmi rivivere il mio abuso passato circa 10 anni fa, voleva farmelo rivivere tale uguale xke diceva che solo cosi potevo superare questo trauma. sono rimasta scioccata!!!

e cosi, oltre a non essere riuscita ancora a parlare di quello che mi era successo in passato, ora non riesco manco a fidarmi dei terapeuti. avevo iniziato dopo con una donna, ma alla fine ho dato dentro primo, perchè lei nno si interessava... nel senso che se la chiamo e le dico che sto male, non mi caga di striscio oppure risponde con terapia di gruppo.... secondo, non riesco a fidarmi nonostante sia una donna xke ho paura che non riesca ad aiutarmi. soprattutto in ultimo, è un mese che non frequento piu il gruppo proprio xke lo ritengo inutile.. io ho bisogno di sedute individuali e gli l ho pure detto, (anche se dovrebbe capirlo da sola data la situazione poichè non ho solo l abuso da affrontare, ma anche i problemi familiari dovuti alla mia adozione e scoperta delle origini mia di 3 mesi fa).... ma niente, non mi da retta.. le dico che sono ai limiti ma niente, non risponde.... oppure risponde con messaggi senza significato.. diciamo che è molto superficiale come terapeuta... e quindi che faccio? niente... me ne sto per conto mio e.. tirero finche potro..... poi... quando non riusciro piu a tirare... boh.. non lo so. cmq, per uqanto riguarda le violenze, concordo con te che 6 mesi non siano sufficienti... io ho realizzato l abuso esattamente dopo circa 10 anni... e di fatti ho sempre avuto problemi relazionali con gli uomini... quindi... credo che non ci debba essere un limite!!!!

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Ciao Silvana,

per me è stato fondamentale trovare sostegno in un centro anti-violenza, in cui ho fatto e faccio terapia individuale -le sedute ora sono più diluite nel tempo- avrei voluto partecipare ai gruppi di auto aiuto, ma problemi di gestione del mio tempo non me lo hanno permesso. Mi ricordo il primo incontro, definiamolo esplorativo, che ebbi con una delle volontarie del centro, mi disse che lì potevo stare tranquilla perché quello era "un luogo protetto", abbozzai un sorriso un po' amaro, perché lo stesso termine era stato utilizzato dallo pseudoterapeuta da cui ho subito abusi, ma in questa seconda occasione è stato ed è vero, io ho trovato un luogo protetto. Anche io vengo da un precedente abuso a cui si è sommato quello del terapeuta, per cui posso comprendere la tua diffidenza, ma fortunatamente le persone non sono tutte uguali, di questo sono assolutamente convinta.

Non ti fidi della tua terapeuta? Forse si tratta di "resistenze" oppure è possibile che tu debba seguire quello che il tuo istinto ti dice, che forse non sia adatta a te e magari è quello il motivo per cui non riesci a parlarle.

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Forse si tratta di "resistenze" oppure è possibile che tu debba seguire quello che il tuo istinto ti dice, che forse non sia adatta a te e magari è quello il motivo per cui non riesci a parlarle.

hai proprio centrato il problema... "resistenza". ce l ho sempre avuta, mi difendo sempre diciamo.. nel senso che quando si toccano certe cose del mio passato, mi chiudo a riccio. 2 anni che vado in terapia tra uno e l altro e nessuno di loro è mai riuscito a farmi aprire!! a maggio ragione da quando è successo quello con il vecchio terapeuta. è come dire.. un ragazzo chiuso e freddo, che d improvviso gli capita qualcosa che rafforza questa sua chiusura e freddezza... io ne sono stra consapevole, ma allo stesso tempo non riesco a lasciarmi andare... neanche a me stessa, figuriamoci alla terapeuta....... gia son cosi di mio, poi se ci si mette pure la figura sulla quale ti affidi totalmente... è finita. vado avanti per la mia strada come riesco..

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Io sono una donna che ha subito abusi sessuali da quello che era il suo terapeuta.

L'abuso sessuale in terapia è un delitto, è una violenza sessuale, è un reato penale, per cui si procede d'ufficio, poiché l'abusante agisce nell'esercizio delle proprie funzioni, ma raramente le vittime lo denunciano perché sono manipolate dal loro stupratore, che addossa loro la colpa del suo crimine, dicendo che magari sono state seduttive; perché è immensamente difficile riuscire a pensare che nei successivi dieci anni della propria vita si rivivrà l'accaduto in un'aula di tribunale (iter disumano che accomuna tutte le vittime di violenza), fronteggiando un essere che non si fa nessuno scrupolo a mentire e a raggirare gli altri; perché i sei mesi di tempo entro i quali si può sporgere denuncia dopo che il reato è stato commesso sono troppo pochi perché chi ha subito un abuso riesca a rendersi conto dell'accaduto e ad agire di conseguenza. Ecco, sarebbe necessario che la legge fosse ripensata, proprio per tutte quelle donne che, come me, hanno subito violenza, che fossero prolungati i tempi, non più solo sei mesi, tenendo conto proprio del difficile percorso, lungo e penoso, che la vittima si trova ad affrontare e perché i criminali, sarebbe bello e giusto, non dovrebbero mai avere la strada spianata e la possibilità di compiere nuovamente certe nefandezze.

Io sono una donna che ha subito abusi sessuali, ripetuti, dall'infermiere professionale del reparto psichiatrico, tutte le volte che faceva il turno di notte... (per tre ricoveri coatti nell'arco di un anno)

L'abuso sessuale nei reparti psichiatrici è un delitto, è una violenza sessuale, è un reato penale... ché la vittima non denuncerà mai perché, rintronata di psicofarmaci, sa di non essere creduta...

Lo stesso si deve dire per le prostitute e le tossicodipendenti. Queste ultime sono alla mercé di ogni tipo di abuso, anche dalle forze dell'ordine stesse che dovrebbero tutelarle, perché colpevoli di "andarsele a cercare"....

La psicolabile, la prostituta e la tossicodipendente, sono tre categorie di donne senza diritti!

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hai proprio centrato il problema... "resistenza". ce l ho sempre avuta, mi difendo sempre diciamo.. nel senso che quando si toccano certe cose del mio passato, mi chiudo a riccio. 2 anni che vado in terapia tra uno e l altro e nessuno di loro è mai riuscito a farmi aprire!! a maggio ragione da quando è successo quello con il vecchio terapeuta. è come dire.. un ragazzo chiuso e freddo, che d improvviso gli capita qualcosa che rafforza questa sua chiusura e freddezza... io ne sono stra consapevole, ma allo stesso tempo non riesco a lasciarmi andare... neanche a me stessa, figuriamoci alla terapeuta....... gia son cosi di mio, poi se ci si mette pure la figura sulla quale ti affidi totalmente... è finita. vado avanti per la mia strada come riesco..

Premetto che io non conosco la tua situazione, per cui posso fare solo delle ipotesi, prendile come tali, posso anche sbagliarmi. E' possibile che la terapeuta che ti segue adesso pensi che il gruppo di auto aiuto possa esserti di ausilio per aprirti perché sei in una situazione di parità, in cui condividi con altre, pur diverse da te, una situazione, una vicenda dolorosa, che vi accomuna. E' utile, a volte illuminante, vedere come ognuna, di fronte a un forte trauma, reagisce, sfruttando i propri mezzi, che ognuna di noi ha e che la terapia, sia essa individuale o di gruppo, ci aiuta a scroprire e a valorizzare. Nel gruppo la sudditanza psicologica, la disparità che esiste sempre con il terapeuta, che è comunque una figura di autorità, non la si ha e questo può favorire l'apertura. Io non penso che sia finita, non so che cosa ti abbia detto il precedente terapeuta, ma so che quello da cui ho subito abusi ha sfruttato contro di me ciò che gli avevo detto in terapia, era andato a rittivare, o forse meglio a rinfocolare, tutta una serie di sensi di colpa che mi portavo dietro e, in genere, i terapeuti abusanti attuano questi comportamenti meschini, perché a loro interessa il potere e che la loro vittima si autocolpevolizzi per scaricare su di lei il peso dei loro gravissimi errori.

Non penso che sia finita perché comunque hai trovato il coraggio di andare da un altro terapeuta e, anche se può apparire solo il primo passo, è un passo grandissimo, hai il coraggio di confrontarti con altre donne, lo stai facendo anche su questo forum, per cui è evidente che vuoi cambiare la situazione, riconosciti questa grande forza, te lo meriti!

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Io sono una donna che ha subito abusi sessuali, ripetuti, dall'infermiere professionale del reparto psichiatrico, tutte le volte che faceva il turno di notte... (per tre ricoveri coatti nell'arco di un anno)

L'abuso sessuale nei reparti psichiatrici è un delitto, è una violenza sessuale, è un reato penale... ché la vittima non denuncerà mai perché, rintronata di psicofarmaci, sa di non essere creduta...

Lo stesso si deve dire per le prostitute e le tossicodipendenti. Queste ultime sono alla mercé di ogni tipo di abuso, anche dalle forze dell'ordine stesse che dovrebbero tutelarle, perché colpevoli di "andarsele a cercare"....

La psicolabile, la prostituta e la tossicodipendente, sono tre categorie di donne senza diritti!

No, nessuno è senza diritti, ci sono esseri, pavidi e privi di scrupoli, che cercano di convincere le vittime di questo, questa è la loro forza. Tutti abbiamo dei diritti se c'è qualcuno che non li rispetta la colpa è la sua, non la nostra. So che la paura di non essere creduti è una delle maggiori, anche perché dall'altra parte c'è qualcuno, l'abusante, che ti ripete che non sei credibile e so anche che, spesso, le prime a colpevolizzarci siamo noi vittime, che cadiamo nel meccanismo perverso di chi ha abusato di noi, che vuole che viviamo l'abuso come una nostra colpa, che ci sentiamo delle reiette, dei paria, ma sono loro a essere i mostri. Ottenere giustizia in un'aula di tribunale è difficile perché i giudici non sono Dio e le aule di tribunale non sono il Paradiso, ma ciò che si può fare e riappropriarsi di sè stesse e riconoscere bene i ruoli, che spesso, grazie alla manipolazione dell'abusante, si confondono. Purtroppo se un chirurgo sbaglia a operare l'errore, la negligenza, l'imperizia, l'incapacità sono tangibili, in questi casi no.

Io, nel mio caso è servito moltissimo, posso consigliarti di cercare appoggio in un centro anti violenza, perché,almeno in quello in cui sono io, esiste anche l'assistenza legale, nel caso si decida di intraprendere la via della denuncia, che è una di quelle possibili.

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Premetto che io non conosco la tua situazione, per cui posso fare solo delle ipotesi, prendile come tali, posso anche sbagliarmi. E' possibile che la terapeuta che ti segue adesso pensi che il gruppo di auto aiuto possa esserti di ausilio per aprirti perché sei in una situazione di parità, in cui condividi con altre, pur diverse da te, una situazione, una vicenda dolorosa, che vi accomuna. E' utile, a volte illuminante, vedere come ognuna, di fronte a un forte trauma, reagisce, sfruttando i propri mezzi, che ognuna di noi ha e che la terapia, sia essa individuale o di gruppo, ci aiuta a scroprire e a valorizzare. Nel gruppo la sudditanza psicologica, la disparità che esiste sempre con il terapeuta, che è comunque una figura di autorità, non la si ha e questo può favorire l'apertura. Io non penso che sia finita, non so che cosa ti abbia detto il precedente terapeuta, ma so che quello da cui ho subito abusi ha sfruttato contro di me ciò che gli avevo detto in terapia, era andato a rittivare, o forse meglio a rinfocolare, tutta una serie di sensi di colpa che mi portavo dietro e, in genere, i terapeuti abusanti attuano questi comportamenti meschini, perché a loro interessa il potere e che la loro vittima si autocolpevolizzi per scaricare su di lei il peso dei loro gravissimi errori.

Non penso che sia finita perché comunque hai trovato il coraggio di andare da un altro terapeuta e, anche se può apparire solo il primo passo, è un passo grandissimo, hai il coraggio di confrontarti con altre donne, lo stai facendo anche su questo forum, per cui è evidente che vuoi cambiare la situazione, riconosciti questa grande forza, te lo meriti!

certo, ho voglia eccome di cambiare questa vita! l unica cosa... è che i gruppi dalla mia terapeuta sono praticamente dei ritrovamenti un volta a settimana per parlare di xxxxxxx.. del tipo.. cos hai cucinato stasera o cos hai fatto oggi o come va a lavoro.. e io non ho ne tempo ne denaro da spendere inutilmente!! la terapia di gruppo servirebbe a quello, ma li è solo perdita di tempo.... sono gia 2 anni che ho deciso di andare in terapia, ma la situazione non cambia di una virgola.. anzi,no, cambia in peggio!! per questo ritengo che sia inutile parlare in terapia... nonserve a nulla. io mi impegno ogni giorno a stare meglio, ma non è facile per nulla soprattutto quando hai il mondo che ti rema contro (il mondo inteso come la famiglia e amici piu stretti in assoluto) e sai xke? xke siamo capaci tutti ad adossare le colpe agli altri per non sentirci male noi.. e questo è quello che fanno i miei con me... lo fanno senza rendersene conto, ma xxxx, è dura è!!! io ritengo che di terapeuti veramente bravi ce ne siano versmente pochi.. e trovarli non è cosi facile... non si possono cambiare 1000 terapeuti x trovare quello che lavora veramente bene!!! per il semplice fatto, che dopo un po ci si stanca e ogni volta devi ripartire da zero per instaurare un rapporto di fiducia con esso... mi piace quando dici "a loro interessa il potere".. si credono chissachì solo perchè hanno studiato psicologia... ma detto francamente, io leggo un sacco di libri di psicologia e mi è capitato di andare da una psicoteraputa (che mi dissero che era molto molto brava) e non sapeva manco cosa fosse l Io madre o xxxxxxx varie... me lo chiedeva a me!!! quindi... mmm.... terapeuti... solo su carta!!!

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certo, ho voglia eccome di cambiare questa vita! l unica cosa... è che i gruppi dalla mia terapeuta sono praticamente dei ritrovamenti un volta a settimana per parlare di xxxxxxx.. del tipo.. cos hai cucinato stasera o cos hai fatto oggi o come va a lavoro.. e io non ho ne tempo ne denaro da spendere inutilmente!! la terapia di gruppo servirebbe a quello, ma li è solo perdita di tempo....

Allora, continuo a fare ipotesi e prendile come tali, le cose sono due se la ritieni una perdita di tempo continui ad andarci per evitare di cambiare realmente le cose, oppure non la ritieni una perdita di tempo e attualmente sei solo scoraggiata e non sai come far funzionare la cosa.

sono gia 2 anni che ho deciso di andare in terapia, ma la situazione non cambia di una virgola.. anzi,no, cambia in peggio!! per questo ritengo che sia inutile parlare in terapia... nonserve a nulla. io mi impegno ogni giorno a stare meglio, ma non è facile per nulla soprattutto quando hai il mondo che ti rema contro (il mondo inteso come la famiglia e amici piu stretti in assoluto) e sai xke? xke siamo capaci tutti ad adossare le colpe agli altri per non sentirci male noi.. e questo è quello che fanno i miei con me... lo fanno senza rendersene conto, ma xxxx, è dura è!!!

Ci si incolpa a vicenda, nelle famiglie capita spesso, magari prima o poi si prende la decisione di mettersi seduti attorno a un tavolo dicendo "tu hai sbagliato questo, io ho sbagliato quest'altro, ora che cosa possiamo fare?", tendenzialmente sarebbe la soluzione migliore, oppure ci si saluta e ci si sente solo per le feste comandate, molto brevemente, per telefono. I legami di sangue non sottintendono che ci si debba piacere obbligatoriamente e una parte di vissuto comune, qualora le strade si dividano, non necessariamente è la premessa perché si desideri frequentarsi per tutta la vita, soprattutto se in passato ci sono stati fatti gravi o traumatizzanti.

io ritengo che di terapeuti veramente bravi ce ne siano versmente pochi.. e trovarli non è cosi facile... non si possono cambiare 1000 terapeuti x trovare quello che lavora veramente bene!!! per il semplice fatto, che dopo un po ci si stanca e ogni volta devi ripartire da zero per instaurare un rapporto di fiducia con esso...

è anche vero che se non trovi un terapeuta bravo, o con cui ti senti in sintonia, non ti sentirai mai a tuo agio e se ti senti a tuo agio è molto più facile aprirsi.

mi piace quando dici "a loro interessa il potere".. si credono chissachì solo perchè hanno studiato psicologia... ma detto francamente, io leggo un sacco di libri di psicologia e mi è capitato di andare da una psicoteraputa (che mi dissero che era molto molto brava) e non sapeva manco cosa fosse l Io madre o xxxxxxx varie... me lo chiedeva a me!!! quindi... mmm.... terapeuti... solo su carta!!!

Qui mi hai frainteso, io non penso che ai terapeuti, psichiatri in generale, intesi come categoria, interessi "il potere", agli abusanti interessa "il potere". Non si diventa abusanti in funzione di una data professione, ma la si sceglie perché grazie ad essa si può esercitare il proprio "potere" su qualcuno. Si possono avere ruoli di potere senza per questo sottomettere gli altri, se si è persone equilibrate, fortunatamente, funziona così. Io non demonizzo la categoria, lungi da me -una delle persone a cui sono più legata è uno psichiatra e all'epoca sbagliai a non fargli presenti le mie perplessità sulla terapia che stavo facendo, ma verso il proprio terapeuta si tende a essere protettivi- vi sono, purtroppo, degli incompetenti e, sfortunatamente, grazie alla sanatoria che vi fu nel 1989, ci si può inmbattere in qualcuno che è davvero psicologo/terapeuta solo sulla carta.

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Mamma mia che situazioni e la cosa peggiore è che ciò succede con gli addetti al lavoro. Il che sinceramente non mi stupisce più da quando faccio volontariato nelle case famiglie. Gli ambienti cosiddetti utili, sono circondati da gente (che ha studiato per il prossimo) che hanno loro stessi problemi gravi alle spalle e si nascondono dietro una categoria di studi umani. Ed è più facile che trovi violentatori, pedofili,abusanti nascosti dietro la maschera del sorriso. Però voglio essere ottimista e credere che ci siano persone che questi lavori li fanno seriamente. Certo, direte voi '' a spese nostre'' perchè è come una scatola a sorpresa.E questi posti non dovrebbero essereuna lotteria ma un luogo sicuro dove porre i propri problemi.Invece la realtà è altro.Quando vi ho letta ho pensato ad un nome Antonella Filati , la trovate su facebook con la pagina''liberiamo tutti i bambini''. Antonella potrebbe essere di aiuto a senzapadroni, in cui ne ho lette un pò la sua storia. Anche a te cara piccola Silvia. Perchè tratta di case famiglie che maltrattano e li denuncia, di madri a cui sono state strappati i figli, di figli che non hanno mai conosciuto i genitori. E tutti hanno una storia e tutti hanno solidarietà in quel posto. Andateci è come un raggio di sole in una tempesta buia. Ma fa bene al cuore. Ve la consiglio. Per il resto che dire....in bocca al lupo per tutto e soprattutto regola n°1 AUTOSTIMA ,non fatevela fregare da altri.

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ok, avevo frainteso.. ehehe cmq andare alla terapia di gruppo non lo ritengo perdita di tempo.. ma in quel gruppo specifico dove vado io SI SI E SI... nno si puo andare li e parlare di xxxxxxx.. allora ci troviamo al bar che è meglio cosi non si spendono manco soldi.... per il resto concordo con te. l unica cosa... mm... il fatto di sedersi e fare ""riunione di famiglia", da me non esiste.. ci ho provato infinite volte, ma la situazione è veramente schifosa!!! si voltano altrove oppure si incazzano e non mi danno retta..mi fanno sentire stupida ed inferiore come se io non sapessi nulla della vita a differenza loro che credono di sapere tutto e lo dicono anche con molta facilità.... e io sinceramnete dtesto chi crede di sapere tutto... e infatti proprio xke credono di essere dei geni, la situazione fa schifo!! si credono di essere chissà chi solo xke mia madre medico e lui liutaio... capite? cioè... sono ricchi, fanno lavori difficili ed importanti e quindi sanno tutto e sono i piu intelligenti e guai se cerchi di farli ragionare su qualcosa... non ci provate nemmeno altrimenti sono xxxx!!! no no... non so che dire davvero... Vi@letta... autostima.. mm... con loro che mi fanno sentire cosi..va un po persa direi... ma di certo, da loro sto imparando veramente tanto!!!! adesso andrò a vedere su facebook, grazie infinite!!! io vorrei tanto vedere quello che ha abusato di me... vorrei guardarlo in faccia... e farlo sentire na merda solo fissandolo!!!! ma non so se è una buona idea....

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ok, avevo frainteso.. ehehe cmq andare alla terapia di gruppo non lo ritengo perdita di tempo.. ma in quel gruppo specifico dove vado io SI SI E SI... nno si puo andare li e parlare di xxxxxxx.. allora ci troviamo al bar che è meglio cosi non si spendono manco soldi.... per il resto concordo con te. l unica cosa... mm... il fatto di sedersi e fare ""riunione di famiglia", da me non esiste.. ci ho provato infinite volte, ma la situazione è veramente schifosa!!! si voltano altrove oppure si incazzano e non mi danno retta..mi fanno sentire stupida ed inferiore come se io non sapessi nulla della vita a differenza loro che credono di sapere tutto e lo dicono anche con molta facilità.... e io sinceramnete dtesto chi crede di sapere tutto... e infatti proprio xke credono di essere dei geni, la situazione fa schifo!! si credono di essere chissà chi solo xke mia madre medico e lui liutaio... capite? cioè... sono ricchi, fanno lavori difficili ed importanti e quindi sanno tutto e sono i piu intelligenti e guai se cerchi di farli ragionare su qualcosa... non ci provate nemmeno altrimenti sono xxxx!!! no no... non so che dire davvero... Vi@letta... autostima.. mm... con loro che mi fanno sentire cosi..va un po persa direi... ma di certo, da loro sto imparando veramente tanto!!!! adesso andrò a vedere su facebook, grazie infinite!!! io vorrei tanto vedere quello che ha abusato di me... vorrei guardarlo in faccia... e farlo sentire na merda solo fissandolo!!!! ma non so se è una buona idea....

Silvana ma tu eri piccolina quando è successo, suppongo?. Non conoscevi sta persona?. Non ricordi nulla di lui?.

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Silvana ma tu eri piccolina quando è successo, suppongo?. Non conoscevi sta persona?. Non ricordi nulla di lui?.

no no ricordo eccome!!! era lo zio di una mia compagna di classe delle medie. si io avevo.. 11 anni e lui ne avra avuti almeno almeno un 40 se non piu...ma da quelle volte la non l ho piu visto. non abita qui nel mio paese... è successo a casa di sua nonna (della compagna di classe). andavo da lei per studiare insieme e giocare... anche lei ha detto che si ricordava.. io sinceramente non ricordo molto. ricordo solo 2 episodi ma lei ha detto che è successo caro mio 2 volte... mah... poi sua mamma mia ha raccontato che questa mia amica in quel periodo tornava a casa e piangeva la sera. io giuro non ricordo praticamente nulla!!! ma il viso di lui un po lo ricordo.. ricordo piu che altro l odore e la sagoma di uqell uomo. ricordo bene 2 episodi come fosse oggi. ovviamente dopo la miliardesima volta, lo dissi a mia madre e li non andai piu. ma poi.. ho proseguito per la mia vita tranquillamnete. lo sognavo solo di notte tutte le notti almeno per qualche anno.. ma niente di che. poi io non so xke a 16 anni, volevo stare con un uomo piu grande di me. lo trovai, uscimmo per un po insieme di nascosto da tutti (uomo divorziato con bambini). ma quando tento un approccio potente, io gli dissi no vattene e scappai di corsa. da li fini tutto e andai avanti per la mia vita. questa cosa non riesco a capirla molto bene.. il fatto che io poi sia uscita con un uomo piu grande e poi l ho rifiutato in quel momento.. boh... non riesco a capire... qualcuno mi ha detto xke è successo, ma io nno so... mi sembra cosi strano...

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Mamma mia che situazioni e la cosa peggiore è che ciò succede con gli addetti al lavoro. Il che sinceramente non mi stupisce più da quando faccio volontariato nelle case famiglie. Gli ambienti cosiddetti utili, sono circondati da gente (che ha studiato per il prossimo) che hanno loro stessi problemi gravi alle spalle e si nascondono dietro una categoria di studi umani. Ed è più facile che trovi violentatori, pedofili,abusanti nascosti dietro la maschera del sorriso. Però voglio essere ottimista e credere che ci siano persone che questi lavori li fanno seriamente. Certo, direte voi '' a spese nostre'' perchè è come una scatola a sorpresa.E questi posti non dovrebbero essereuna lotteria ma un luogo sicuro dove porre i propri problemi.Invece la realtà è altro.

Fai benissimo ad essere ottimista perché io, nonostante tutto, la penso come te!

A mio avviso anche il fattore "scatola a sorpresa" potrebbe essere ridimensionato, maggiori controlli e maggior preparazione alla base, durante la fase di formazione, non escluderebbero del tutto il problema, gli psicopatici sono bravi nell'ingannare il prossimo e anche gli addetti ai lavori, ma andrebbe a diminuire sensibilmente il problema. Alla fine della fiera lo pseudoterapeuta in cui mi sono imbattuta è uno di quelli che sono saliti sulla diligenza "sanatoria", non solo senza aver la laurea in psicologia (è medico, ma ha lavorato in un reparto di medicina interna) ma senza neppure aver terminato la scuola di psicoterapia, tanto è vero che non è inserito negli elenchi speciali dell'ordine dei medici come psicoterapeuta perché la sua preparazione non venne ritenuta idonea. Non dico che se non avesse usufruito della sanatoria e avesse avuto un corso di studi "normale" qualcuno si sarebbe accorto di trovarsi di fronte a un narcisista patologico e a un bugiardo patologico, ma la possibilità c'è!

Per il resto che dire....in bocca al lupo per tutto e soprattutto regola n°1 AUTOSTIMA ,non fatevela fregare da altri.

Hai ragione, io sono abbastanza irritata per aver ricevuto dallo "pseudo" una fattura con un numero inferiore di sedute rispetto a quelle effettuate, in cui annulla la precedente recante quello esatto (è pur vero che, per lungo tempo, mi aveva mentito sul numero delle stesse e io gli avevo creduto solo ed unicamente perché ritenevo impossibile che si potesse arrivare a un tale livello di disonestà). Già che ha fatturato con anni di ritardo, almeno questo se lo poteva risparmiare. Comunque gli ho inviato una raccomandata con ricevuta di ritorno e, a mia tutela, ho chiesto informazioni a chi di dovere su come procedere di fronte a questa ennesimo raggiro.

Ecco questo può essere comunque un buono spunto per riconoscere uno psicologo/terapeuta non affidabile: non vi fa le fatture! Questo è già di per sè un abuso e una forte mancanza di rispetto, perché si è ben consapevoli che, non sempre, dall'altra parte, vista la naturale soggezione, si ha il coraggio di dire, di fronte a una mancata emissione, che si vuole la fattura!

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io vorrei tanto vedere quello che ha abusato di me... vorrei guardarlo in faccia... e farlo sentire na merda solo fissandolo!!!! ma non so se è una buona idea....

Io l'ho fatto con lo pseudoterapeuta, gli ho detto tutto quello che pensavo di lui, parlandogli per quasi due ore (non pensare a chissà quale generosità, semplicemente temeva, a seguito della richiesta di un documento, che lo denunciassi alla Guardia di Finanza, per cui mi chiese di vederci). Lui ha 25 anni più di me e una figlia che ha pochi anni meno di me, gli ho chiesto che cosa avrebbe fatto se un terapeuta avesse fatto a lei ciò che lui ha fatto a me, la risposta è stata che lo avrebbe ammazzato...ma in lui non c'era e non c'è, comunque la minima traccia di pentimento, te lo posso assicurare, certe persone non hanno la minima percezione del male che fanno agli altri, sono come i coccodrilli: piangono perché non riescono a ingerire il boccone, non perché provano pietà per la vittima! Resta solo la soddisfazione di averlo inchiodato alle sue responsabilità, senza scusante alcuna, di averglielo detto, di avergli mostrato che ora so con chi ho a che fare!

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Io l'ho fatto con lo pseudoterapeuta, gli ho detto tutto quello che pensavo di lui, parlandogli per quasi due ore (non pensare a chissà quale generosità, semplicemente temeva, a seguito della richiesta di un documento, che lo denunciassi alla Guardia di Finanza, per cui mi chiese di vederci). Lui ha 25 anni più di me e una figlia che ha pochi anni meno di me, gli ho chiesto che cosa avrebbe fatto se un terapeuta avesse fatto a lei ciò che lui ha fatto a me, la risposta è stata che lo avrebbe ammazzato...ma in lui non c'era e non c'è, comunque la minima traccia di pentimento, te lo posso assicurare, certe persone non hanno la minima percezione del male che fanno agli altri, sono come i coccodrilli: piangono perché non riescono a ingerire il boccone, non perché provano pietà per la vittima! Resta solo la soddisfazione di averlo inchiodato alle sue responsabilità, senza scusante alcuna, di averglielo detto, di avergli mostrato che ora so con chi ho a che fare!

certo, immagino che loro non si pentirebbero mai di cose come queste... lo immagino.... io non sono pero sicurissima di volerlo vedere... non so se farebbe beno o no. xke la differenza è che io non l ho piu visto da anni.... e quindi non so se sia cosa giusta o no.......

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certo, immagino che loro non si pentirebbero mai di cose come queste... lo immagino.... io non sono pero sicurissima di volerlo vedere... non so se farebbe beno o no. xke la differenza è che io non l ho piu visto da anni.... e quindi non so se sia cosa giusta o no.......

Io ti direi, d'istinto, che non è una cosa giusta!

Allo stato attuale io non ho la minima intenzione di rivedere, di confrontarmi con le persone che mi hanno fatto del male, provo per loro solo un fortissimo senso di schifo, di disgusto.

Per un lungo periodo ho sperato e creduto, perché questo mi aveva detto, che lo pseudoterapeuta fosse in supervisione e in analisi, visto ciò che mi aveva fatto, o almeno che stesse rivedendo certi suoi comportamenti, che avesse avviato un percorso di riabilitazione, ma erano solo le solite fandonie che racconta e che spaccia per vere! La prova è stata proprio la creazione dell'homepage in cui scrive di avere un laurea che non possiede, imbrogliando i potenziali pazienti, significa non aver proprio capito che questi ultimi meritano rispetto e sincerità!

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Silvietta scusami per la mia insistenza.Hai detto che lo hai detto a tua madre, che la tua compagana anche sapeva e ti ha detto che era successo due volte.Quindi anche con lei è successo? e anche la madre di lei lìè venuto a sapere?.Ma ad un tratto slittano gli anni nella tua spiegazione e tutto svanisce. Non si sa ò'iter dopo che molte hanno saputo. Tua madre che ti ha detto?, ti è stata vicina?. La signora con sua figlia come si è comportata?.Ovviamente niente denunce da parte delle mamme. Equesto qui in giro a continuare le sue porcate..........mi auguroo che sia messo molto male sinceramente, che la vita lo abbia ripagato di tutta la sua cattiveria.Ripagata in male, ovvio.

Etu chiara, hai parlato di questo con il tuo abusante? se non ho capito male, ma come hai fatto ad avere tutto sto coraggio? e lui ti ha risposto tranquillamente?. No ma dico , ma siamo impazziti????, questi gironzolano ancora indisturbati?????? . sONO SENZA PAROLE, delusa e amareggiata che ancor succedono queste cose in silenzio , dietro le quinte, senza che questi vengano disturbati e senza che si vergognino neanche. Lo dimostra il fatto che ti spiega la cosa come se fosse stato un'altro, con una freddezza spaventosa.

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Silvietta scusami per la mia insistenza.Hai detto che lo hai detto a tua madre, che la tua compagana anche sapeva e ti ha detto che era successo due volte.Quindi anche con lei è successo? e anche la madre di lei lìè venuto a sapere?.Ma ad un tratto slittano gli anni nella tua spiegazione e tutto svanisce. Non si sa ò'iter dopo che molte hanno saputo. Tua madre che ti ha detto?, ti è stata vicina?. La signora con sua figlia come si è comportata?.Ovviamente niente denunce da parte delle mamme. Equesto qui in giro a continuare le sue porcate..........mi auguroo che sia messo molto male sinceramente, che la vita lo abbia ripagato di tutta la sua cattiveria.Ripagata in male, ovvio.

Etu chiara, hai parlato di questo con il tuo abusante? se non ho capito male, ma come hai fatto ad avere tutto sto coraggio? e lui ti ha risposto tranquillamente?. No ma dico , ma siamo impazziti????, questi gironzolano ancora indisturbati?????? . sONO SENZA PAROLE, delusa e amareggiata che ancor succedono queste cose in silenzio , dietro le quinte, senza che questi vengano disturbati e senza che si vergognino neanche. Lo dimostra il fatto che ti spiega la cosa come se fosse stato un'altro, con una freddezza spaventosa.

mia madre lo sapeva, xke glie l ho detto io ma non la prima volta. la mia amica, mi ha detto che è successo piu di 2 volte mentre io ne ricordo solo 2... lei sapeva xke mi vedeva strana e vedeva che sparivo di colpo dal salone dove stavamo insieme. sparivo e con me spariva anche lui che stava nel salone insieme a noi e sua nonna. ma io ripeto, non ricordo le altre volte, me lo ha detto lei circa 6 mesi fa xke sono andata a parlarle e mi ha detto cosi. e sua mamma mi ha detto che anche lei sapeva xke vedeva tornare a casa sua figlia che piangeva o stava cmq male. la sua famiglia,non ha detto nulla.. la mia amica inizialmente mi stava vicina poi mi sono allontanata io da loro. la sotria degli anni seguenti, era con un altro uomo sempre molto piu grande di me.. e si, ho avuto il coraggio di dirgli di no quando cerco di andare oltre e lui ci rimase di merda a tal punto che ogni tanto ancora oggi lo incontro in giro e non mi saluta neanche piu. ma son stata io a cercarlo questo qua!! sono stata io e non so il motivo... mentre con lo zio della mia amica, è stata una cosa dove io non potevo fare altro che stare a quello che mi diceva di fare... xke eravamo in una stanza soli in 4 mura e ricordo che mi snetivo male, ma non riuscivo a dire di no xke avevo paura di qualsiasi reazione e quindi stavo ai suoi giochi sporchi. mia madre.. non ha fatto nulla. voleva sporgere denuncia ma la famiglia della mia amica, ha chiesto di non farlo poichè viviamo inu n piccolo paese e avevano paura di rovinarsi la reputazione per colpa di uno che non reputano piu manco come parente. ma.. non mi ha mai portato in terapia ne niente mia madre... mai, xke io sembravo normale anche se, i primi mesi, facevo incubi notturni da paura!!! ma, dall esterno nessuno poteva immaginare cosa fosse successo... xke ero normalissima. come sono ora per dire.. cioè.. io sono fatta cosi, non do mai da vedere alla gente che sto male o che ho passato momenti difficili.. e quindi la gente fa piu fatica a capirmi. questo è sempre stato un problema mio molto grande!! grande xke non riesco a lasciarmi andare, e quindi nenache a farmi aiutare!!!

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mia madre lo sapeva, xke glie l ho detto io ma non la prima volta. la mia amica, mi ha detto che è successo piu di 2 volte mentre io ne ricordo solo 2... lei sapeva xke mi vedeva strana e vedeva che sparivo di colpo dal salone dove stavamo insieme. sparivo e con me spariva anche lui che stava nel salone insieme a noi e sua nonna. ma io ripeto, non ricordo le altre volte, me lo ha detto lei circa 6 mesi fa xke sono andata a parlarle e mi ha detto cosi. e sua mamma mi ha detto che anche lei sapeva xke vedeva tornare a casa sua figlia che piangeva o stava cmq male. la sua famiglia,non ha detto nulla.. la mia amica inizialmente mi stava vicina poi mi sono allontanata io da loro. la sotria degli anni seguenti, era con un altro uomo sempre molto piu grande di me.. e si, ho avuto il coraggio di dirgli di no quando cerco di andare oltre e lui ci rimase di merda a tal punto che ogni tanto ancora oggi lo incontro in giro e non mi saluta neanche piu. ma son stata io a cercarlo questo qua!! sono stata io e non so il motivo... mentre con lo zio della mia amica, è stata una cosa dove io non potevo fare altro che stare a quello che mi diceva di fare... xke eravamo in una stanza soli in 4 mura e ricordo che mi snetivo male, ma non riuscivo a dire di no xke avevo paura di qualsiasi reazione e quindi stavo ai suoi giochi sporchi. mia madre.. non ha fatto nulla. voleva sporgere denuncia ma la famiglia della mia amica, ha chiesto di non farlo poichè viviamo inu n piccolo paese e avevano paura di rovinarsi la reputazione per colpa di uno che non reputano piu manco come parente. ma.. non mi ha mai portato in terapia ne niente mia madre... mai, xke io sembravo normale anche se, i primi mesi, facevo incubi notturni da paura!!! ma, dall esterno nessuno poteva immaginare cosa fosse successo... xke ero normalissima. come sono ora per dire.. cioè.. io sono fatta cosi, non do mai da vedere alla gente che sto male o che ho passato momenti difficili.. e quindi la gente fa piu fatica a capirmi. questo è sempre stato un problema mio molto grande!! grande xke non riesco a lasciarmi andare, e quindi nenache a farmi aiutare!!!

Ho da sempre anche io lo stesso problema, non riuscire a lasciarmi andare. Pensa te che non mi sono mai confidata con un'amica se non ogni tanto in forum del genere e neanche al 100%. Spero che tu non farai questa fine, nel senso che non verrai intrappolata in una rete dove non ne puoi più uscire. Sei giovane, quindi forse riuscirai o riusciranno a far in modo che tu ti possa lasciare andare un pò. Anche se poi, hai una sensibilità molto più spiccata di tanti che sono folkloristici nelle loro manifestazioni. Il fatto che tu abbia cercato un'uomo molto più grande , lo capisco sai. Quello che non capisco è st'altro porco che avrebbe fatto sesso con te tranquillamente a 16 anni.Forse hai intuito all'ultimo che sarebbe stato fine a se stesso e che tu ne avresti perso diventandone solo un corpo. Cosa che fino a quando stavi con lui, speravi in qualcosa di più affettivo, protettivo, ma poi ne è uscito fuori da maschio cane selvaggio e questo allontanarti ti ha protetta da lui per te stessa.Il comportamento di tua madre non lo capisco davvero o meglioo lo capisco ma lo nego questo tipo di personalità. Apparenza prima di tutto. Tutto basato e costruito sull'apparenza,perchè all'interno c'è il vuoto. E anche lei è rimasta intrappolata in questa rete dell'apparenza che ne è divenatata carattere. Le esperienze ti costruiscono/distruggono il carattere. Cerca di non sembrare fredda (so bene che non è cosi) , fallo con carezze che dai , con sorrisi è una specie di autoterapia per non diventare come tua madre. Che ti sembra, magari dentro è sensibilissima ma va oltre , non si sofferma più a guardare e a parlare con le sue proprie emozioni fino a dimenticarle. Ed è per questo che litigate sempre, lungi da lei metterla davanti ai suoisentimenti, tu invece ogni tanto pretendi umanità da parte sua, ma esserlo per lei ,ormai è sofferenza. Ma tu da figlia e da ragazza di 20 anni è cosi che devi essere. Non calpestare la tua persona mai, non ne dare il diritto a nessuno di farlo ma rispondi sempre con umanità ,anche se il tuo corpo duro e freddo ti dà un segnale di allarme che devi affrontare.

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mia madre lo sapeva, xke glie l ho detto io ma non la prima volta. la mia amica, mi ha detto che è successo piu di 2 volte mentre io ne ricordo solo 2... lei sapeva xke mi vedeva strana e vedeva che sparivo di colpo dal salone dove stavamo insieme. sparivo e con me spariva anche lui che stava nel salone insieme a noi e sua nonna. ma io ripeto, non ricordo le altre volte, me lo ha detto lei circa 6 mesi fa xke sono andata a parlarle e mi ha detto cosi. e sua mamma mi ha detto che anche lei sapeva xke vedeva tornare a casa sua figlia che piangeva o stava cmq male. la sua famiglia,non ha detto nulla.. la mia amica inizialmente mi stava vicina poi mi sono allontanata io da loro. la sotria degli anni seguenti, era con un altro uomo sempre molto piu grande di me.. e si, ho avuto il coraggio di dirgli di no quando cerco di andare oltre e lui ci rimase di merda a tal punto che ogni tanto ancora oggi lo incontro in giro e non mi saluta neanche piu. ma son stata io a cercarlo questo qua!! sono stata io e non so il motivo... mentre con lo zio della mia amica, è stata una cosa dove io non potevo fare altro che stare a quello che mi diceva di fare... xke eravamo in una stanza soli in 4 mura e ricordo che mi snetivo male, ma non riuscivo a dire di no xke avevo paura di qualsiasi reazione e quindi stavo ai suoi giochi sporchi. mia madre.. non ha fatto nulla. voleva sporgere denuncia ma la famiglia della mia amica, ha chiesto di non farlo poichè viviamo inu n piccolo paese e avevano paura di rovinarsi la reputazione per colpa di uno che non reputano piu manco come parente. ma.. non mi ha mai portato in terapia ne niente mia madre... mai, xke io sembravo normale anche se, i primi mesi, facevo incubi notturni da paura!!! ma, dall esterno nessuno poteva immaginare cosa fosse successo... xke ero normalissima. come sono ora per dire.. cioè.. io sono fatta cosi, non do mai da vedere alla gente che sto male o che ho passato momenti difficili.. e quindi la gente fa piu fatica a capirmi. questo è sempre stato un problema mio molto grande!! grande xke non riesco a lasciarmi andare, e quindi nenache a farmi aiutare!!!

Ho da sempre anche io lo stesso problema, non riuscire a lasciarmi andare. Pensa te che non mi sono mai confidata con un'amica se non ogni tanto in forum del genere e neanche al 100%. Spero che tu non farai questa fine, nel senso che non verrai intrappolata in una rete dove non ne puoi più uscire. Sei giovane, quindi forse riuscirai o riusciranno a far in modo che tu ti possa lasciare andare un pò. Anche se poi, hai una sensibilità molto più spiccata di tanti che sono folkloristici nelle loro manifestazioni. Il fatto che tu abbia cercato un'uomo molto più grande , lo capisco sai. Quello che non capisco è st'altro porco che avrebbe fatto sesso con te tranquillamente a 16 anni.Forse hai intuito all'ultimo che sarebbe stato fine a se stesso e che tu ne avresti perso diventandone solo un corpo. Cosa che fino a quando stavi con lui, speravi in qualcosa di più affettivo, protettivo, ma poi ne è uscito fuori da maschio cane selvaggio e questo allontanarti ti ha protetta da lui per te stessa.Il comportamento di tua madre non lo capisco davvero o meglioo lo capisco ma lo nego questo tipo di personalità. Apparenza prima di tutto. Tutto basato e costruito sull'apparenza,perchè all'interno c'è il vuoto. E anche lei è rimasta intrappolata in questa rete dell'apparenza che ne è divenatata carattere. Le esperienze ti costruiscono/distruggono il carattere. Cerca di non sembrare fredda (so bene che non è cosi) , fallo con carezze che dai , con sorrisi è una specie di autoterapia per non diventare come tua madre. Che ti sembra, magari dentro è sensibilissima ma va oltre , non si sofferma più a guardare e a parlare con le sue proprie emozioni fino a dimenticarle. Ed è per questo che litigate sempre, lungi da lei metterla davanti ai suoisentimenti, tu invece ogni tanto pretendi umanità da parte sua, ma esserlo per lei ,ormai è sofferenza. Ma tu da figlia e da ragazza di 20 anni è cosi che devi essere. Non calpestare la tua persona mai, non ne dare il diritto a nessuno di farlo ma rispondi sempre con umanità ,anche se il tuo corpo duro e freddo ti dà un segnale di allarme che devi affrontare.

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un altro uomo sempre molto piu grande di me.. e si, ho avuto il coraggio di dirgli di no quando cerco di andare oltre e lui ci rimase di merda a tal punto che ogni tanto ancora oggi lo incontro in giro e non mi saluta neanche piu. ma son stata io a cercarlo questo qua!! sono stata io e non so il motivo...

Se è vero che nei primi momenti della nostra vita noi immagazziniamo.... nella tua ricerca di un uomo maturo ci può essere il bisogno (insaziabile) di essere accettata da quel padre che ti ha abbandonata...

:off_topic: lo so, scusate...

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No, nessuno è senza diritti, ci sono esseri, pavidi e privi di scrupoli, che cercano di convincere le vittime di questo, questa è la loro forza. Tutti abbiamo dei diritti se c'è qualcuno che non li rispetta la colpa è la sua, non la nostra. So che la paura di non essere creduti è una delle maggiori, anche perché dall'altra parte c'è qualcuno, l'abusante, che ti ripete che non sei credibile e so anche che, spesso, le prime a colpevolizzarci siamo noi vittime, che cadiamo nel meccanismo perverso di chi ha abusato di noi, che vuole che viviamo l'abuso come una nostra colpa, che ci sentiamo delle reiette, dei paria, ma sono loro a essere i mostri. Ottenere giustizia in un'aula di tribunale è difficile perché i giudici non sono Dio e le aule di tribunale non sono il Paradiso, ma ciò che si può fare e riappropriarsi di sè stesse e riconoscere bene i ruoli, che spesso, grazie alla manipolazione dell'abusante, si confondono. Purtroppo se un chirurgo sbaglia a operare l'errore, la negligenza, l'imperizia, l'incapacità sono tangibili, in questi casi no.

Io, nel mio caso è servito moltissimo, posso consigliarti di cercare appoggio in un centro anti violenza, perché,almeno in quello in cui sono io, esiste anche l'assistenza legale, nel caso si decida di intraprendere la via della denuncia, che è una di quelle possibili.

Dicendo che alcune categorie di donne sono senza diritti, intendevo dire che le stesse o non possono o non sono in grado di avvalersene (perché non credute, o troppo fragili, o povere e sole)... quindi la sostanza non cambia...

Vorrei anche segnalare le donne vittime di "culti abusanti". In alcune sette "religiose" i lider manipolano indisturbati donne, ragazze, bambine e neonate abusandole psicologicamente, economicamente e fisicamente, sotto la tutela delle leggi che regolano "la libertà di culto" in Italia! Il tutto viene fatto nel nome di dio!!!

D'altro canto, ne vogliamo parlare? stiamo ancora aspettando che venga riformulata la legge sul "plagio", tolta (se non ricordo male) nel lontano '86, perché, com'era impostata era difficile da applicare...

In buona sostanza, oggi, "se tu sei stata manipolata, la colpa è tua che ti sei fatta manipolare"!!! Evvai!!!

Unica eccezione: essere dichiarati incapaci di intendere e volere al momento del fatto!!! (bella presa in giro, no?)

Nel frattempo: o ti fai giustizia da sola o ti fai lobotizzare!!! :80:

P.S. 'sta cosa del condono non la sapevo... è scandalosa!

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Ho da sempre anche io lo stesso problema, non riuscire a lasciarmi andare. Pensa te che non mi sono mai confidata con un'amica se non ogni tanto in forum del genere e neanche al 100%. Spero che tu non farai questa fine, nel senso che non verrai intrappolata in una rete dove non ne puoi più uscire. Sei giovane, quindi forse riuscirai o riusciranno a far in modo che tu ti possa lasciare andare un pò. Anche se poi, hai una sensibilità molto più spiccata di tanti che sono folkloristici nelle loro manifestazioni. Il fatto che tu abbia cercato un'uomo molto più grande , lo capisco sai. Quello che non capisco è st'altro porco che avrebbe fatto sesso con te tranquillamente a 16 anni.Forse hai intuito all'ultimo che sarebbe stato fine a se stesso e che tu ne avresti perso diventandone solo un corpo. Cosa che fino a quando stavi con lui, speravi in qualcosa di più affettivo, protettivo, ma poi ne è uscito fuori da maschio cane selvaggio e questo allontanarti ti ha protetta da lui per te stessa.Il comportamento di tua madre non lo capisco davvero o meglioo lo capisco ma lo nego questo tipo di personalità. Apparenza prima di tutto. Tutto basato e costruito sull'apparenza,perchè all'interno c'è il vuoto. E anche lei è rimasta intrappolata in questa rete dell'apparenza che ne è divenatata carattere. Le esperienze ti costruiscono/distruggono il carattere. Cerca di non sembrare fredda (so bene che non è cosi) , fallo con carezze che dai , con sorrisi è una specie di autoterapia per non diventare come tua madre. Che ti sembra, magari dentro è sensibilissima ma va oltre , non si sofferma più a guardare e a parlare con le sue proprie emozioni fino a dimenticarle. Ed è per questo che litigate sempre, lungi da lei metterla davanti ai suoisentimenti, tu invece ogni tanto pretendi umanità da parte sua, ma esserlo per lei ,ormai è sofferenza. Ma tu da figlia e da ragazza di 20 anni è cosi che devi essere. Non calpestare la tua persona mai, non ne dare il diritto a nessuno di farlo ma rispondi sempre con umanità ,anche se il tuo corpo duro e freddo ti dà un segnale di allarme che devi affrontare.

no, non mi faro mai calpestare! mai. mai piu. Io con lei cerco sempre di rispondere con umanità, sempre!! ma poi ricevo risposte che o mi allontano o rispondo male. ad ogni azione c è una reazione e lei deve capire questo. deve capire che dall altra parte c è un essere umano al di la che sia sua figlia o meno, al mondo si vive cosi. tu fai, io ricevo, io ti rispondo.. e ti rispondo in base a cio che mi dici o fai o chiedi. Io, non riesco piu a non essere fredda!!! anni fa ero normale, facevo tutto quello che fanno le persone. ma ora, non ci riesco piu. e soprattutto se mi impegno a ad essere cosi, cioè ad essere piu dolce etc, sento proprio che faccio uno sforzo disumano... fino qualche tempo fa riuscivo ancora a sforzarmi ogni tanto. ora non piu. non ci riesco, mi stanca, mi fa diventare piu nervosa, e il mio corpo agisce di conseguenza. infatti, gia da 3 mesi se non piu ho la psoriasi da stress... non riesco fisicamente!!! non ci riesco piu!! forse solo se mia madre fosse piu NORMALE COME PERSONA, riuscirei appena appena di piu, ma con tanto tempo e tanta fatica!!! per farti un esempio, proprio ieri sera, è venuto un mio amico a casa mia (uno che lavora con me) xke stiamo facendo un lavoro.. mia madre lo ha visto e non lo ha praticamente neanche salutato e poi le ho detto "vai a letto che sei stanca" e lei ha alzato subito la voce da incazzata.... tu immagina come io ci sono rimasta.. con quel mio amico li... cioè... mi è salito un nervoso che l avrei ammazzata!!!! rispetto dove ca*** sta??? e poi, ti incazzi xke ti ho detto una cosa simile????? guarda è una situazione insostenibile!!!! insostenibile!"! e se continua cosi, io do giu da matta!! ora sono buona buona, ma se continua cosi, le cose finiscono MOLTO MALE!!!!!! io ho provato a chiamare la mia terapeuta e fissare un appuntamento ma lei insiste con sti cavoli di gruppi... a me non servono a niente i gruppi, io ho bisogno di andare da lei in privato xke è una situazione talmente a rischio, che con il gruppo non si risolve!!! ma lei niente da fare.... e io non so piu davvero cosa fare.....

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Se è vero che nei primi momenti della nostra vita noi immagazziniamo.... nella tua ricerca di un uomo maturo ci può essere il bisogno (insaziabile) di essere accettata da quel padre che ti ha abbandonata...

:off_topic: lo so, scusate...

puo essere.... puo essere....

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