Situazione critica con ex fidanzata che minaccia il suicidio.

[Angel747 0]

Buongiorno.

La situazione che sottopongo oggi è critica e forse non nuova per alcuni.

Da ormai un mese io e la mia fidanzata non siamo più insieme ma continuiamo a condividere la casa che abbiamo preso in affitto ormai diversi anni fa, non ci siamo ancora divisi per motivi al momento economici, più che altro suoi, io ho un lavoro e posso permettermi anche più di una casa per fortuna dato che sono un agente immobiliare.

Il fatto è che ieri c'è stato il tracollo perché io ho detto che non possiamo più vivere sotto lo stesso tetto ed ecco che subito lei ha detto che è depressa, che vuole farla finita in modo che io possa vivere il resto dei miei giorni con questo senso di colpa.

Premesso che questa è una vera e propria violenza psicologia nei miei confronti dalla quale devo tutelarmi in qualche modo, le ho anche proposto di rivolgersi ad un consultorio familiare, data la sua depressione, ma ovviamente lei ha rifiutato, ora, non penso ci siano gli estremi per un TSO ma qualcosa devo fare e devo farlo velocemente per me e per lei.

Ora ho esposto a grandi linee quanto sta accadendo, se dovesse essere necessario chiedetemi pure qualunque cosa ma spero che qualcuno sappia darmi qualche consiglio come muovermi in questa delicata situazione.

[Diamante 0]

Sembra una situazione basata su dei ruoli: il tuo quello di genitore/salvatore ed il suo quello di bambina/vittima. Quello che descrivi come ricatto o violenza può per fortuna essere messo in atto solo con la tua complicità. Chiaramente più tu ti poni come genitore affettivo o punitivo più lei si conferma nella regressione ed evita di assumersi la responsabilità delle proprie scelte di vita. Se ti agganci a lei in questo gioco di ruoli la situazione può solo approfondirsi nel senso che hai descritto. Non mi sembra una strategia efficace sollecitare una sua presa di coscienza. Ma puoi essere tu a rompere questo sistema. In molti modi naturalmente, basta prendere consapevolezza di cosa realmente sta accadendo fra di voi. Puoi esplorarlo da solo o meglio con l'ausilio di un terapeuta o di un counselor, limitando se vuoi la tua richiesta al superamento di questo momento ed utilizzando quindi tu stesso quelle risorse a cui lei sembra non voler accedere.

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