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modificare la realtà


pber

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Premesso che: realtà = "ciò che percepisco della realtà"

Forse riuscirò a capire tutti i miei pensieri che tendono a modificare la realtà, per qualche oscuro fine interno.
Ma mi piacerebbe sentire il parere di altri, nel caso in cui qualcosa mi sfugga.

Spesso minimizzo o ingigantisco per mantenere intatta l'immagine che io ho di me stesso.
Entrare in contatto con fatti, opininioni, che implicano una riduzione della mia immagine non mi piace. Se riesco a rielaborare a mio modo i fatti e le opinioni posso ottenere il mio scopo più facilmente.
Non dispongo di un'immagine di me così solida: mettermi troppo spesso in discussione ho paura che danneggerebbe qualcosa dentro di me. Avrei da perdere più di quanto potrei guadagnare.

Quando mi trovo in una condizione di sofferenza il primo pensiero è trovare aiuto all'esterno, amici, forum di discussione. Ho bisogno di farlo subito (ecco il ricorso all'email) e non di aspettare la prima occasione. Del resto
la mia vita sociale è più ridotta di quella di un criceto in gabbia.
Allora scrivo molto, poi cancello molto, alla fine mando pochissimi messaggi.
Ma mentre scrivo, produco, cosa accade?
Ebbene, se decido di NON mandare i messaggi è segno che quei messaggi erano sbagliati (irragionevoli, fuori luogo, inopportuni, ...). Questo mi conforta perchè significa che funziono bene.
Ma significa anche che per lunghi periodi io "stavo dentro" ad uno stato di alterazione della realtà. Perchè non mi accorgo subito che un tal messaggio non è praticabile? E me ne accorgo solo dopo averlo redatto?
Evidentemente, in quel periodo, avevo modificato la realtà.

paranoia. Diciamo che ieri ho postato un msg che parla di X.
E che oggi leggo un msg che parla di X.
Può accadere (e accade spesso) che la mia immaginazione mi metta in allarme.
Potrebbe essere che quel tal sito web abbia dei meccanismi... o che qualcuno
mi sta mandando quel messaggio allo scopo di ... in una parola: paranoia.
Ne sono vulnerabile.
Ho ipotizzato che gli stessi meccanismi mentali che producevano le mie frequenti "partenze per la tangente", meccanismi che ho imparato a gestire con la critica (come nel paragrafo prec.), continuano a lavorare in sottofondo.

per ora basta
grazie e buona giornata

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Ciao pber, è una leggera tendenza alla sindrome di truman, ma lungi da te esserne coinvolto sia chiaro, ne sei consapevole. Sai quando succede? Quando si cerca di Definire troppo ciò che ti sta intorno. Tu ritieni che tale sito non debba parlare di tale argomento (definizione forzata senza fondamento) quindi ti sembra straordinario, strano che ne parli, e inizi a fare congetture che sia tutto rivolto a Te. E’ effettivamente un lavoro di sottofondo perché il proprio essere ha Bisogno, fuori dalla ragione discorsiva, di riconoscimento e importanza. Il modo per farlo smettere e non degenerare è trovare l’importanza nel posto giusto, altrimenti la psiche attiva questi sistemi di compensazione “disperati”.

Chiudo con il dirti che succede a tutti in un modo o nell’altro, tranquillo. Saluti pber :)

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Quando di cerca di definire troppo ciò che ti sta intorno...

Mi suona familiare. Potrei essere io.
Andrò a vedermi "truman" (senza appassionarmici).

grazie joho
 

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...ho letto. Era proprio the Truman Show!

Si sono io. Infatti vedere quel film mi ha fatto stare malissimo.
Quasi quanto leggere America di Kafka.

Ci ho sempre vissuto dentro quella mania. Passeggio per strada, faccio la spesa al supermercato e mi sentro perennemente spiato e giudicato. Del resto osservo molto, troppo, le altre persone. Immagino sia un riflesso di ciò.

a te come va la vita joho?
troppa solitudine o troppa ressa (come nel mio caso)? :-)

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Eh, maluccio. Troppa solitudine, ma non per mancanza di amici (per quello mi importa relativamente) quanto per quella sessuale e affettiva. Quella mi manca troppo. Alla mia famiglia sto parecchio antipatico e ormai posso rimediare poco quindi non mi supporta granché. Mentre un partner è quasi diventato un sogno, non riesco a trovare una persona compatibile anche abbassando di molto i miei standard...

La speranza è l’ultima a morire...

 

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ciao!
beh la cosa dell' abbassare gli standard non è molto carina. Però io lo feci, quindi dovrei solo stare zitto.

Ma tu lo sai perchè non trovi un partner? hai almeno un sospetto o brancoli nel buio pesto?

 

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a distanza di tanti anni io ricordo delle ragazze, che mi piacevano,
e con le quali non riuscivo a comunicare (non comunicavo con nessuno).
La cosa buffa è che, allora, interpretavo il loro comportamento in un modo.
Ora, nel ricordo, capisco che mi dicevano tuttaltro.
Allora penso che quelle che ricordo io sono solo una piccola parte di tutte le
ragazze con cui ero entrato in contatto, per poco o anche per molto.
Quindi anche con queste vale la questione che succedevano delle cose,
ma io non me ne accorgevo.
E dio sa se ho sofferto la solitudine.

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