E' successo a Salerno, nella "civilissima" italia. I protagonisti di questa vicenda sono una famiglia di bulgari (quelli che notoriamente vengono dall'Est in italia appositamente per rubare, spacciare, stuprare, e chi più ne ha più ne metta) , ed una famiglia di italiani. A voi decidere chi siano i buoni e i cattivi in questa storia.
Dopo non so quanto tempo che questo circo girava indisturbato, finalmente uno spettatore con un rimasuglio di senso civico si è accorto che qualcosa non andava, e ha segnalato alle forze dell'ordine che c'era la possibilità che si verificassero dei maltrattamenti.
La famiglia bulgara era letteralmente schiavizzata, costretta a lavorare per 15-20 ore al giorno, per un compenso di 100 euro settimanali al posto dei 500 pattuiti. Nell'ordine: il padre si occupava di montare e smontare il tendone, la madre doveva cucinare per tutti, e le figlie (che di tanto in tanto venivano violentate) dovevano esibirsi nel seguente modo: la maggiore, 19enne (operata due volte per tumore all'apparato uditivo) passava le sue serate in una vasca di acqua gelida che pullulava di piranha; la minore, 16enne, anche lei in una vasca, nella quale però venivano collocati rettili di ogni specie, anche velenosi.
I proprietari di questa amena attività sono, come detto all'inizio, italiani: Enrico Raffaele Ingrassia, il figlio William, e il genero Gaetano Belfiore. Arrestati tutti e tre, dopo che i carabinieri hanno potuto vedere con i loro occhi gli orrori che venivano perpetrati in questo circo.
Sono tante le volte in cui mi vergogno di essere italiana, e questa è solo l'ennesima...non è grave. E' grave invece che in italia si continui a sparare (per ora solo metaforicamente) contro gli immigrati, quando la maggior parte delle volte sono manovalanza al soldo di più pericolosi delinquenti italiani, ed in questo caso sono solo e semplicemente vittime. Non voglio generalizzare, anzi, mi piacerebbe che prima di classificare le persone per categorie si riflettesse...perchè le persone sono persone, e non sono buone o cattive, delinquenti o oneste in virtù della loro nazionalità o religione.