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Plutone

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  1. c'è qualcosa che mi sfugge. Se ho capito bene: lui accusa l'ex di non avergli fatto gli auguri e crede che lei non glieli abbia fatti perché è ancora innamorata di lui?? Mi sembra che una donna ancora innamorata avrebbe colto proprio un occasione del genere per riavvicinarsi... Comunque mi sembra un comportamento piuttosto strano. Evita di sentirti in colpa ma cerca di valutare in modo distaccato...
  2. Secondo me, no. il cuckold è una pratica scelta e condivisa dalla coppia, il tradimento è un atto di uno dei due membri della coppia alle spalle dell'altro.
  3. Ciao. Secondo me dovresti concentrarti sul trovare una persona da amare e che ti corrisponda. Sesso e amore sono due cose diverse: e' bello quando coincidono ma non devono farlo per forza. Forse se trovassi una persona giusta potresti lasciarti alle spalle le tue "perversioni" che consideri una malattia e trovare una dimensione nuova.
  4. Se non stavate insieme quando sei stata con un altro non mi sembra un tradimento... comunque una cosa che potrebbe esservi utile e' prenderevi una pausa piu' lunga per chiarirvi le idee e valutare i vostri sentimenti con maggior distacco.
  5. Purtroppo temo che se lui e' anaffettivo un motivo ci sia: o non sente niente per te o non si rende conto delle tue esigenze. In ogni caso le dimostrazioni d'amore non si possono richiedere, devono venire spontaneamente, se lui si sforza ad essere come vuoi tu non risolvi nulla. Forse potrebbe esservi utile prendere una pausa. Buona fortuna
  6. Hai perfettamente ragione, sono consapevole che prima o poi succedera' qualcosa che rompera' l'equilibrio. Ovviamente quando parlavo di "soluzione" intendevo una conclusione del mio stato di frustrazione. Forse su questo punto non sono stato molto chiaro: c'e' chi lo fa a cuor leggero ma per me tradire qualcuno (anche qualcuno che non si ama) e' una cosa che riempie di sensi di colpa e disagio. Oltretutto è anche molto stressante vivere nell'ansia e nell'inganno. Purtroppo credo di non avere la forza di affrontare una separazione, sebbene mi piacerebbe seguire il mio cuore. Alla fine altri sceglieranno per me... non ci sono altre strade. Un saluto
  7. Grazie per la risposta. Io intendevo dire che se lasciassi mia moglie dovrei andare via di casa... non credo ci sarebbero altre soluzioni. Per me sarebbe difficile organizzarmi visto che assisto i miei genitori tutti i giorni. L'altra donna vive in una citta' diversa e non potrei trasferirmi da lei proprio per la mia situazione familiare. Cambiare lavoro a 50 anni non sarebbe facile: io ho una piccola attivita' commerciale nella mia citta' costruita in 30 anni di lavoro. Hai ragione quando dici che "Non ha senso obbligarsi a vivere con una moglie che non si ama solo per avere un tetto sulla testa" pero' quel tetto l'ho pagato anche io con tanto mutuo... Se avessi voluto divertirmi posso assicurarti che non mi sarei fatto tutti questi problemi. Sul coraggio hai ragione: ma non te lo puoi far venire se non ce l'hai...
  8. Ciao, della tua descrizione mi colpisce il fatto che non parli mai di amore... forse dovresti stare a sentire i tuoi sentimenti. se vi amate e avete voglia di stare insieme tutto si sistema, altrimenti diventa complicata ogni cosa. Buona fortuna
  9. Buongiorno a tutti gli amici del forum. Cerchero' di essere breve e limitare il mio racconto agli avvenimenti principali. Sono un uomo sposato di 50 anni, con due figli maggiorenni. Il mio matrimonio e' stato molto difficile, le cause di cio' sono state molteplici. Io venivo da una famiglia benestante piuttosto conservatrice e tradizionalista, probabilmente per l'educazione che ho ricevuto non sono mai riuscito a distaccarmene completamente. Ho sposato una donna autoritaria di cui non ero innamorato dopo che questa e' rimasta incinta del primo figlio. Lei mal sopportava i miei genitori, che a volte sono stati un po' invadenti ma che ci hanno sempre sostenuto economicamente. Da parte mia ho creduto opportuno proteggere l'unione della famiglia, spinto anche dalla paura che mia moglie avrebbe potuto portarsi via i figli, ed ho sopportato tutti i contrasti. La vita di coppia e' stata spesso un inferno a causa dei continui litigi e del carattere estremamente aggressivo (a detta di tutti) di mia moglie; tutto questo fino a circa due anni fa, quando lei ha preso consapevolezza della mia esasperazione, spaventata dalla mia decisione di andare via di casa, e con l'aiuto di una psicologa ha iniziato un percorso di cambiamento molto netto. Da allora la situazione e' radicalmente migliorata: il suo atteggiamento sia nei miei confronti, sia nei confronti dei miei genitori e' divenuto quasi irreprensibile. Il destino pero' mi ha messo davanti ad un problema imprevisto; tre anni fa ho conosciuto ad un corso di lingue un'altra donna della mia eta'. Questa persona e' vedova e abbiamo iniziato a fare amicizia, poi l'amicizia e' diventata molto di piu'... Mi trovo bene con lei (sebbene abiti lontano da me e riusciamo a vederci poco, ci sentiamo di continuo) perche' e' una donna straordinaria, colta e sensibile. Credo di amarla profondamente e non credo sia una colpa. Lei non mi ha fatto mai pressioni o richieste, conoscendo la mia situazione, ed io non l'ho mai illusa. Cio' non toglie che mi piacerebbe poterla frequentare liberamente e condividere del tempo con lei. So che questo non sara' mai possibile, tuttavia non posso fare a meno di sperare. Adesso mi ritrovo con due donne che mi amano ed hanno paura di essere lasciate. Come si fa a scegliere? Come si fa a distruggere una delle due cose? Se andassi via di casa perderei tutto, non saprei nemmeno dove andare a dormire, e dovrei affrontare una slavina di problemi. Se scegliessi di rinunciare all'altra persona sono sicuro che passerei la vita a rimpiangerlo. Per cui vivo giorno per giorno in questo limbo, senza il coraggio di scegliere. Non posso fare altro che stare fermo, in attesa che il destino mi porti qualche novità. Mi piacerebbe ricevere qualche suggerimento anche se una soluzione mi rendo conto che non ci sia. Grazie a tutti per l'attenzione.
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