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Rain

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messaggi di Rain

  1. Uhm...ce ne sono persone che si sentono come te, forse più di quanto immagini. Non amo molto il primo freud, ma la sua intuizione sulla pulsione di vita e di morte la trovo sempre adeguata. Sembra che la pulsione di morte abbia coperto il te stessa. Quello che non ho mai capito è se questa è una scelta o una cosa involontaria. Per me è una scelta, un piacere inconscio nello stare male, nel non dover mettersi alla prova, nel non dover soffrire più per cause esterne, nel non dover più rendere conto a se stessi. Ci si adagia nel propio dolore, nella propria malinconia che diventa compagna e complice, nella propria solitudine...perchè è ovvio in questo circolo privato di dolore non c'è davvero posto per gli altri. Perchè si sceglie di morire? Io mi son detta che visto che sono nata, tanto vale darsi una mossa :) la vita è un'ooportunità che va sfruttata...la morte arriverà cmq prima o poi...per lei c'è sempre tempo. Si da meno importanza alla vita, perchè così non si ha più paura di perderla...

    Tu che ne pensi?

  2. Io non mi amo particolarmente a livello estetico, e un tempo nemmeno a livello interno...ma miglioro ogni giorno, grazie a chi ha visto meglio di me.

    Io credo che tu possa trovare qualcuno che ti apprezza più di te stessa e magari sarà lui ad aprirti gli occhi su quanto sei bella...certo, sarebbe meglio per te riuscirci un po' anche da sola.

    Abbi fiducia

  3. Uhm...è una cosa difficile l'amore. A volte è legato a dei bisogni, quando questi bisogni scompaiono, la coppia si distrugge. Hai detto che sai stare da sola, uhm permettimi di avere qualche dubbio...di fatto non hai mai lasciato...

    Forse senti di poter spiccare un balzo ora...forse hai una catena che ti trattiene...lui. Sono 3 le alternative:

    1 fai il balzo con lui, e crescete insieme...ciò significa lavorare molto assieme e attendere molto tempo, ma se riesce è molto bello

    2 salti da sola, magari più avanti troverai chi sta vicino alla pari...la cosa più semplice e forse la più sensata.

    3 salti cmq e poi spetta a lui decidere come comportarsi...magari salta anche lui o magari resterà a terra...e qui i sensi di colpa che non dovresti avere.

    Ogni persona è com'è o la si accetta o la si lascia...questo vale anche per se stessi...non aver paura di essere come sei, fallo liberamente...non incupirti, non aver paura...se ti ama ti accetterà, se no non vale davvero la pena.

    Baci

  4. non sono d'accordo. si agisce secondo coscienza. il perdono non si deve a nessuno. non mi chiamo Giovanni Paolo II.

    il mio obiettivo è liberare la mente dalle *violenze* che ho subito. ognuno è a sè. il perdono dev'essere sentito e ci si arriva dopo un percorso. nessuno deve restare impunito

    la violenza sui bambini, sia fisica che psicologica, qualsiasi tipo di violenza non l'accetto. è una mia prerogativa.

    Si non si deve, mi sono espressa male, ma è consigliabile. La punizione? Concetto strano...che si ricava dalla punizione, se l'altro non capirebbe comunque...non è simile alla vendetta? Forse intendi che con la punizione si riconosce socialmente il crimine....allora sono da'ccordo e deve esserci, ma al di là di ciò non credo comporti molto altro a livello psicologico...in linea di massima ci si pente indipendentemente dalla punizione.

    Che tuo padre si penta o meno può facilitare o meno il percorso di perdono, ma non lo rende impossibile...più lo odi, più le botte resterenno vive nella tua mente.

    Strano che tu ti sia rintanato in casa...proprio dove vive tuo padre...il posto più pauroso che secondo me tu potevi trovare...ribadisco...dentro di te, secondo me, tu lo vuoi vicino...altrimenti lo avresti già perdonato...almeno dimenticato...

  5. credo che chi leggerà quello che ho scritto penserà che sono una ragazza viziata ed egoista' date=' che non penso che lui sta male e che magari non agisce per suo volere... cose dette e ridette...

    [/color']

    Ciao! Scusami se ti sembrerò dura...

    Mia madre ha sempre sofferto di crisi depressive, mai gravi ma ora ho capito che è lei la profonda egoista e che c'è solo quando le situazioni si fanno critiche (che è già tanto lo ammetto)..nella vita di tutti i giorni pensa solo a se stessa nonostante si spacchi la schiena per lavorare e rassettare casa...è solo una copertura....In più rifiuta qualsiasi consiglio...e quando ho bisogno di parlare...alla fine torna sempre su i suoi problemi...a volte mi sento ferita...ma come? sono io la figlia e sono i che ho bisogno di sostegno...e alla fine cosa ne ricavo?!?! Che sono davvero egoista...se io ho diritto al sostegno anche lei ha il diritto di star male...è un ragionamento assurdo. Credo la cosa sia più complessa...i genitori sono esseri umani, la cosa che bisogna affrontare è questa...sono fallibili e molto, come noi!

  6. ho bisogno di perdonarlo, non per lui, ma per me stesso... ho capito che il perdono rende liberi... decisamente più chi lo dà che chi lo riceve...

    Lo credo anche io fermamente

    " S. : se il perdono fosse un percorso a senso unico sarebbe tutto molto più semplice....ma la realtà consiste in perdoni e arrabbiature e riperdoni e riarrabbiature in omnia secula seculorum. "

    Anche questo è vero, ma si arriva ad un punto in cui, credo, ti rendi conto che tutte le arrabbiature e tutti i perdoni si possono riassumere in uno.

    Il perdono va concesso indipendentemente dal fatto che il perdonato ci chieda scusa, esso ci fa tornare padroni di noi stessi, ci rende liberi e indipendenti da sterili attribuzioni di colpa...L'odio è solo un modo per rimanere legati a chi si vuol bene.

  7. Mi viene in mente un altro pensiero...per caso prendi la pillola?

    A me crea delle ansie depressive e ipocondrianche...l'ho scoperto quando dopo un mese che la prendevo avevo crisi di pianto, mi sentivo vuota, arrabbiata e incredibilmente giù di morale...ma la vita era quella di sempre...probabilmenta enfatizza qualcosa che c'è sotto ma che nella normalità si sa gestire...

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