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datango

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messaggi di datango

  1. mettiamola così, credo anche ci sia qualche teoria che però non so citare...io credo che senza l'ambiente circostante noi saremmo solo le nostre strutture mentali...ma vuote! le esperienze le riempiono di contenuto.

    MMMmmm strutture mentali ma anche qualche cosa di altro tipo il corpo, io aggiungo anche i metamodelli che si generano tra il sentire a livello corporeo e l'emozione a livello mentale...

  2. .... per me noi uomini siamo come quelle piante, e cresciamo in base a ciò che abbiamo intorno (ciò che per mio sono i condizionamenti)

    noi diventiamo quello che siamo, delle persone uniche nelle nostre specificità, proprio per i condizionamenti, proprio per tutto il percorso che ci ha portato fin qui..

    Non sono d'accordo su questo passaggio Juditta, e per argomentare il mio disaccordo (ri)cito Lacan: il nostro io (condizionato) è completamente illusorio, tutto cio che siamo è completamente inconscio.

  3. ...ho capito però cio che volevo comunicarmi credo, ed hai ragione , spesos l'incoscio agisce nascosto...

    Ok mio credo tu sia riuscito a intuire qualcosa sui meccanismi inconsci...

    Ti volevo far notare anche un altra dinamica...

    Invece di stare su quella intuizione, ti sei affrettato ad affermare ...

    ma non è tanto l'azione dovuta ad un condizionamento ad impedire il contatto con la verità, con cio che è, un contatto diretto...ma direi "come" vivi l'azione, se è presente l'attore pensante o meno.

    Invece è proprio una mente condizionata (che deve essere efficace\avere successo\essere accettato) che da luogo ad un gesto condizionato (una comunicazione efficace\che riscuota successo\ e sia accettata) ad impedire il contatto con la realtà e il contatto con le emozioni stimolate da essa (la realtà). Nel momento in cui quella mente sente minacciata la sua sopravvivenza dalla realtà e dai sui stimoli (intuizioni) mette in campo resistenze, anchesse inconsce che tendono a ristabilire una condizione di omeostasi (stabilità dell'io)

    Il contatto con la verità di cio che è passa attreverso l'osservazione e il riconoscimento di queste dinamiche che danno forma al famigerato io, una volta osservate abbiamo la possibilità di operare su di esse per non esserne più agiti.

    La questione è però meno competitiva di quanto possa sembrare se vediamo la cosa da ques'altro punto di vista: abbiamo tutti quanti un certo livello di condizionamenti, ed essi sono fondamentali per garantire la sopravvivenza nella realtà in cui siamo calati, tuttavia possiamo riconoscere quei condizionamenti che legano il nostro modo di essere in continua evoluzione all'io che tenta di preservare la sua sopravvivenza rimuovendo eventuali dissidi interni generati da un essenza che cerca di emergere ed essere riconosciuta.

    Se qualcosa non ti è chiara ti prego di farmelo notare.

  4. bhè ho cercato di esprimermi nel modo più comprensibile, direi per aver successo nella comunicazione....

    Perdonami se insisto, credo che siamo sulla strada giusta...

    La mia domanda:

    ...hai un idea del perchè ti sei sentito di dover essere efficiente?

    voleva semplicemente farti prendere contatto con il condizionamento inconscio che ti agisce e per il quale tu hai necessità di sentirti efficace per avere successo ed essere compreso.

    Ti ribadisco che io non necessito di una risposta tantomeno di una risposta immediata eventualmente, prenditi tutto il tempo che puoi.

  5. ma qui si parla di condizionamenti di cui si è coscienti ..

    perchè secondo me il condizionamento probelmatico è quello profondo che anche se riesci a scoprire non puoi evitarlo proprio perchè profondo.

    cioè alcune cose le introiettiamo e le facciamo nostre.. sradicarle poi non è cosa cois' facile o scontata.

    Concordo con quanto scritto da Left, riuscire ad osservare un meccanisco incoscio di condizionamento non è scontato o facile, occorre la volontà di affrontare un lavoro su se stessi, l'essere aperti alla relazione e concedersi di mettere in discussione quello che siamo.

  6. ho cercato di esprimere una mia sensazione nel modo migliore che consoco, per farlo ho usato la memoria ovviamente come per scrivere in italiano e per comunicare....

    se sono stato efficente non lo so, sicuramente sono stato attento , immerso in quello che scrivevo, non so pormi questa domanda , non riesco a rispondere....efficente sarebbe il mio scritto se tu avessi compreso, inefficente in caso opposto..

    mentre scrivevo non mi sentivo in nessun modo, ero totalemte al 100 per 100 attento allo scrivere...

    spero di averti risposto chiaramente, e spero che tu non veda una non risposta ,ma una buona precisazione.

    Hai cercato di esprimere la tua sensazione nel modo migliore (efficiente) che conosci, hai un idea del perchè ti sei sentito di dover essere efficiente?

  7. qui forse ho fatto confusione io , perdonami..

    io , ora, mentre sono, sono immerso nel presente, lo vivo, senza interpretarlo, vedo i condizionamenti che la mia mente mi pone in essere, ma compreso il meccanismo non li ascolto, e si placano , si fermano...cosa resta l'agire...io sono l'agire...

    ma lo ero anche ieri...e lo sarò domani.....

    usare io ho fatto , io sono stato per me è normale, lo faccio sempre, lo trovo anche corretto...

    quando dico che non sono il mio passato intendo questo....

    sento una musica.....chi sente....potrebbe essere il passato che associa interpreta e ascolta, condizionato da suo sapere...

    oppure non c'è nessuno che ascolta, c'è l'ascolto, c'è la musica, e ti immergi in essa, attento ma non giudicante non come uno che paragona....

    in questo senso sono "adesso" nell'ascolto, non il mio passato.....Ora se dico Mio non ascoltava, con Mio intendo tutto l'accumulo di esperienze conoscenze ecc..ecc... e dico una verità (ovviamente potrebbe essere una mia illusione..ma a livello razionale hai capito cosa intendo)...

    quando io e te parliamo e io dico una cosa tu puoi ascoltare in due modi .....dall'adesso in te o con Daniele...in che senso..

    puoi ascoltare per "imparare" cosa sto dicendo in modo da comprendere il fatto che dico e "toccare con mano" "sentire in te" la cosa (poi poterbbe essere che uno dica , dopo, non l'ho trovata vera, ma ho capito cosa intendessi, ho ascoltato)...oppure puoi ascoltare facendo paragoni con cio che sai...dicendo è vero, non è vero , qui non concordo.....e mentre nel primo caso saresti "ascolto" nel secondo c'è Daniele che ascolta....e mentre nel primo caso comprenderesti cio che io volevo esprimere perfettamente (ripeto senza che cio implichi nessun accordo o disaccordo) nel secondo avresti interpretato la cosa e non è possibile una chiare comprensione , diciamo che mentre nel primo caso avresti un rapporto diretto con cio che io intendevo nel secondo lo avresti con un'idea da te formulata su una cosa non compresa totalmente.

    Scrivendo questa risposta come ti sei sentito? efficente o non efficente?

  8. Mio vorrei farti notare una cosa. Hai evitato di rispondere alla domanda che ti avevo posto, hai comunque argomentato dimostrandoti efficiente ma così facendo ti sei allontanato da quanto ti avevo richiesto: rileggere quello che avevi scritto e osservare ciò che ne emergeva a livello emotivo. Io credo che l'efficienza a volte non faccia il paio con l'entrare in contatto con le proprie emozioni, anzi è un astuto stratagemma della mente per evitare questo contatto.

    Adesso provo a riformulare...

    Hai affermato che tu non sei il tuo passato quindi trovi più corretto parlare di te in terza persona riferendoti al passato.

    La domanda è:

    Parlare di te al passato in prima persona (ad esempio: io ho fatto, io sono stato...etc) cosa implica a livello emotivo per te?

    P.S.: Puoi anche non darmi una risposta immediata.

  9. ... ovvio , l'ho scritto io ma io non sto parlando di questo, non ti seguo , mi sono perso....

    non mi pare di aver negato che io di adesso non sono l'io di ieri....anche se l' ieri è un idea , come fatto...

    io ora rileggo è ora rileggo prima ho scritto....ma scusa non seguo cosa mi hai detto , non ho capito, stiamo parlando di cose diverse forse....

    Mio vorrei farti notare una cosa. Hai evitato la domanda che ti avevo posto, hai comunque risposto argomentando e dimostrandoti efficiente ma così facendo secondo me ti sei allontanato da me e da quanto ti avevo richiesto: rileggere quello che avevi scritto e osservare ciò che ne emergeva a livello emotivo. Io credo che l'efficienza a volte non faccia il paio con l'entrare in contatto con le proprie emozioni, anzi è un astuto stratagemma della mente per evitare questo contatto.

    Adesso provo a riformulare...

    quando una cosa non è me, uso la terza persona.

    nessuno , in te e la stessa che parla. :Batting Eyelashes: (battuta contenente verità)

    Quando dico Mio è condizionato, cosa intendo? intendo L'idea di me che ho io o altri , l'idea fatta di passato, esperienze, paure, idee, ideologie, desideri, progetti, speranze....ma io non sono tutto ciò, questo in me non ha gestione nell'azione...dunque se parlo di questo dico "mio"..

    Hai affermato che tu non sei il tuo passato quindi trovi più corretto parlare di te in terza persona riferendoti al passato.

    La domanda è:

    Parlare di te al passato in prima persona (ad esempio: io ho fatto, io sono stato...etc) cosa implica a livello emotivo per te?

  10. Ciao adesso mi hai fatto arrabbiare perdavvero...

    TU HAI IL DIRITTO DI SCRIVERE E MAGARI SCRIVERE ANCHE COSA SBAGLIATE O GIUSTE, COSE CHE INSULTANO O CHE ADULANO DI ARRABBIARTI O DI RESTARE CALMO.

    IL SENSO DI COLPA E' QUALCOSA CON CUI DOBBIAMO CONVIVERE TUTTI MA NON E' DETTO CHE LE COSE NON POSSANO CAMBIARE ANCHE QUEL POCO DA SENTIRCI UN LEGGERMENTE SOLLEVATI DA QUESTA VALLE DI LACRIME.

    Se ti senti di voler staccare goderti il mondo non virtuale, ti do un consiglio: fallo.

  11. no , non rimuovere, capire come agisce, come crea gusti, come interpreta, come giudica, e cosa non può fare : essere.

    su come posso affermarlo che dire.....pensa alla sensazione di "bagnato" (quello è pensare) poi corri in bagno e bagnati una mano ( quello è il fatto)...come fai ha riconoscere la differenza....? Lo senti , per vero....

    io non nego la funzione della mente, essa rende vivo il corpo tramite le sensazioni, ma la mente non è solo contenuto...essa è anche presente con le sensazioni, con la "presenza" dell'adesso....

    no sul tempo e il pronome personale non c'è ovviamente differenza, non sono Osho che parlava dicendo "colui che parla afferma.."

    se l'ho fatto era ,per me , per rendere il discorso più chiaro...null'altro.

    Bhe! l'hai scritto tu che il mio passato non esiste più sicchè...

    Prova a fare un esperienza mio, torna su con la pagina e rileggi quello che hai scritto qualche ora fa, sembra scritto da te o da un' altra persona?

    P.S. puoi anche stare sulla risposta più tempo del necessario, non mi servono neanche troppe spiegazioni, mi basta anche un accenno di quello che emergerà quando lo farai.

  12. quando una cosa non è me, uso la terza persona.

    nessuno , in te e la stessa che parla. :Batting Eyelashes: (battuta contenente verità)

    Quando dico Mio è condizionato, cosa intendo? intendo L'idea di me che ho io o altri , l'idea fatta di passato, esperienze, paure, idee, ideologie, desideri, progetti, speranze....ma io non sono tutto ciò, questo in me non ha gestione nell'azione...dunque se parlo di questo dico "mio"...per non dire sempre "contenuto" ...

    Mi stai dicendo che per non essere condizionato cerchi di rimuovere il passato?

    Affermi che il passato non ha gestione nell'azione, questa cosa come fai a realizzarla come vera?

    Se parli di te al passato in prima persona pensi che possa influire su questa gestione?

    Se ti va puoi rispondere a tutte e tre le domande, a me sta bene anche se non mi risponderai subito .

  13. probabilmente è il concetto di 'naturale' che io intendo in modo differente

    ho anche detto che non è naturale usare anticoncezionali, ma secondo te è contronatura?

    Ma infatti è il tuo modo leggittimo di concepire cio che è "naturale", è un tuo discorso soggettivo che messo in contraddizione su un forum in cui risultano pareri opposti non si puo rendere realtà condivisa quindi oggettiva, la vita prosegue lo stesso :Ying Yang: .

  14. certo, potrebbe.. ma a questo punto se così fosse, starebbe intervenendo su ciò che è naturale per permetterne l'estinzione :O

    Eddaje co sto naturale, magari è contro natura che tu ti continui a riprodurre, nel senso dato che la natura non può fornirci un parere chiaramente intelleggibile da noi esseri umani, quindi come fai a determinare che lei sia daccordo sull'argomento riproduzione naturale-innaturale, non ti sembra una realtà soggettiva cioè riferita eventualmente solo a noi esseri umani?

  15. l'eterosessualità è naturale anche perchè è grazie ad essa se non ci siamo ancora estinti.. segue il corso della natura..

    l'omosessualità non è naturale, ma intendo per la natura stessa, non per la società.

    e con 'non naturale' non intendo 'contronatura', che invece ha un significato negativo...

    In effetti la natura secondo me, potrebbe non avere il disegno che illustri tu Mirtilla e magari sta facendo di tutto affinche noi ci si estingua e ci si levi di torno per ristabilire un equilibrio. Immagina se esistessero ancora i dinosauri che casino ci sarebbe per sopravvivere co quei bestioni che girano a zampa libbera :icon_rolleyes: .

    L'estinsione (la morte) è un fatto naturale anche se ci rende un po tristi e angosciati.

  16. allora mio, visto che hai aperto l'argomento, che ci hai propinato in tutti i topic, e qui non siamo ot, ti facci notare un pò di cosine:

    1. ti sei reso conto che quando ti chiediamo se sei condizionato, non riesci a scrivere "si sono condizionato" ma "mio lo è"??? Mi pare al quanto particolare, non mi metto a fare analisi da strapazzo ma mi pare riassumere il succo di tutto il discorso fatto e del perchè fai così incazzare le persone con questo argomento!!!! Rifletti!

    Quoto, stavo anche io per chiedere a Mio è cosciente del fatto che parla di se in terza persona. :icon_rolleyes:

  17. comunque sia vorrei ricordare che in un forum tutti gli utenti possono intervenire nella discussione come e quando desiderano.

    se una discussione è personale va fatta in mp.

    questo non per difendere mio .. che non ne ha bisogno ..

    ma solo per dire la mia.. sulla questione intromettersi .

    Grazie Leftfield sempre puntuale negli interventi, secondo me assomigli un po' troppo alla redazione nelle tue modalità di scrittura. Comunque:

    Se una persona si intromette in una discussione per provocare io credo sia leggittimo da parte di chi si sente provocato sottolineare inopportunità di questa persona, è un mio pare naturalmente.

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