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juditta

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messaggi di juditta

  1. si, ma nell'esempio in questione, mica tutti i dipendenti erano "il capitano". forse si potrebbero paragonare le diverse reazioni di diversi capitani, ma come si possono paragonare le reazioni diverse di un capitano e di un sottufficiale (per esempio)? tra i due ci sono differenze di esperienza di esperienza, ruolo, grado, stipendio, responsabilità, che inevitabilmente condizionano i loro schemi di reazione.

  2. ma sei sicuro che quello del "no è problema mio" sia no schema di persone aziendali? a me sembra più no schema da comunisti via, soprattutto se al posto di qualcun'altro ci mettiamo colui che non può essere (piu) nominato :D:

    beh, potrebbe essere anche lo schema di colui che non può essere nominato, se al posto di qualcun'altro ci mettiamo i comunisti o i giudici comunisti. :pardon:

  3. sicuramente è vero che ti sei attaccata troppo velocemente a quest'uomo con cui non è successo nulla, praticamente...

    ma è anche vero che tu sei stata con lo stesso uomo per molti anni. mi sembra anche abbastanza normale che tu non sia abituata a gestire emotivamente queste situazioni di approccio e corteggiamento con annessi due di picche e delusioni.

    è la prima volta da una vita che ti rapporti con queste emozioni!

    secondo me è ottimo materiale da portare in terapia, per parlarne con la tua psi, e imparare col suo aiuto a gestire le tue emozioni in queste situazioni.

  4. patri tu in questo momento stai attraversando un periodo molto difficile che metterebbe a dura prova anche l'equilibrio di persone senza problemi psicologici. ovvio che anche se stai facendo una cura ne risenti... nessuna cura psicologica può annullare il dolore per la fine di un rapporto! è una fase che attraverserai e supererai... forse in questa fase ti si acuiscono certi tuoi problemi o sintomi, proprio perchè sei vulnerabile, ma non vuol dire che le cure che stai facendo non siano efficaci.

    :Four Leaf Clover:

  5. sono vecchio anch'io (ma solo anagraficamente).

    ma tu avevi problemi di depressione? complimenti per la forza che hai dimostrato per esser riuscita ad affrontare tutto da sola..ma adesso sei "guarita"? quanto tempo fa avevi iniziato la terapia? come mai hai 20000 (!) messaggi al tuo attivo? :-)

    grazie per l'aiuto cmq

    ahahah :LMAO: ti stai preoccupando? :LMAO:

    con calma poi rispondo... sono iscritta da un po' di anni, e la buona parte dei messaggi che ho scritto sono nei topic dei giochi o di cazzeggio :D:

  6. mi sa di no. beh ero già abbastanza grande (ma non so quanti abbia tu), e per la situazione in cui mi trovavo, i miei problemi erano oscurati dagli enormi problemi di chi mi stava accanto. oppure se ne accorgevano e non sapevano come intervenire. i miei genitori, nella loro fragilità, non si sono mai accorti, o non hanno mai saputo intervenire... non per cattiveria, eh! ma proprio perchè non avevano gli strumenti.

  7. ma anche fosse come dici tu... fondamentalmente a te cosa frega di quello che pensano i medici?

    a me nulla... anche perchè so che non tutti i medici la pensano così.

    sull'esempio che fai... insomma, non c'è bisogno che tu dichiari al tuo medico di soffrire di una "grave malattia psicologica", gli puoi semplicemente dire che hai un periodo di confusione, che senti che parlare con uno psi ti potrebbe chiarire le idee, e che conti sulla sua discrezione e correttezza professionale.

    non devi entrare nel dettaglio dei tuoi problemi con lui...

    oppure se ti sembra impossibile cambialo.

    ma se non fai questi passi la sensazione è che tu stia cercando delle scuse (inconsce!!!) per non intraprendere questo percorso. e non ti dico nemmeno di forzarti... forse non sei pronto. ti porto il mio esempio, io feci col mio psi alcune sedute, ma in quel momento "non ero pronta", praticamente fuggii dalla terapia, giustificandomi con le difficoltà economiche, forse non glielo dissi nemmeno di persona,non ricordo... sono tornata da lui 4 anni dopo. i problemi che non volevo affrontare ormai erano ingestibili e dentro di me ho preso finalmente la decisione di affrontarli. prima non ero pronta! certo mi spiace aver sprecato quei 4 anni... te lo racconto per dirti che lo posso capire, se non sei pronto!

  8. e glielo dici, che tu come adulto vuoi la tua privacy per quanto riguarda le tue questioni di salute.

    è sacrosanto!

    sul fatto che i medici la pensino così... abbiam capito la mentalità di tuo padre, ma sei così sicuro che la mentalità diffusa tra i medici sia questa? quanti medici hai effettivamente visto comportarsi così? non è che si tratta sempre dei soliti, tuo padre compreso?

    no, perchè proprio tra gente che lavora con la sofferenza, ci rimarrei davvero male a scoprire una cosa del genere! ci rimarrei male per loro, intendo! al giorno d'oggi semmai c'è una maggiore sensibilità su quanto malati gravi avrebbero bisogno di supporto psicologico, poi purtroppo per motivi economici questa cosa non si può concretizzare, ma io non sento questo clima negativo che senti tu.

  9. ma non è vero quello che dici tu!!! che i medici di base abbiano questo pregiudizio! da dove trai questa convinzione? :o:

    e il conflitto di interessi dov'è? ascolta stivisso, se la pensi così, cambia medico IMMEDIATAMENTE! perchè se domani tu dovessi avere un problema di salute che vuoi tenere per te, chessò perchè non vuoi far preoccupare tuo padre, oppure perchè è imbarazzante, per es. problemi di erezione, non perchè penso tu ne possa mai soffrire, ma perchè immagino sia un problema che non vorresti che un tuo compagno di corso possa sapere... e allora che fai, non ne parli col tuo medico, perchè lui lo potrebbe dire al figlio???

    no, no che non glielo può dire, è illegale. illegale, hai capito?

  10. ho capito, ho capito...

    ti posso dire, perchè ci sono passata, che tu ingigantisci molto il peso e il significato di questa cosa. un medico di base, proprio per il proprio lavoro sa benissimo che ci sono tante persone che hanno difficoltà psicologiche più o meno gravi. non è per lui una rivelazione, ne un fatto raro, strano.

    non c'è niente di disdicevole a dire "sto attraversando un periodo di difficoltà, sa consigliarmi uno psicologo competente?"

    niente per cui provare vergogna o imbarazzo. io credo che un medico di base sia più accogliente su questi temi, di tanta altra gente.

    poi anch'io non vado in giro a dire di fare psicoterapia, ma in questo mio silenzio ci sono più questioni personali che altro, perchè poi incontro altre persone che ne parlano con serenità e mi dico "ma vedi che stupida io? cosa c'è da nascondere?"

  11. un buon approccio sarebbe quello di chiedere ad amici o al medico di base a chi rivolgersi, ma questa- per motivi che non mi dilungo a spiegare- è una soluzione che non posso adottare;

    sai che invece questa è un ottima idea? perchè non puoi? il tuo medico di base è tenuto alla riservatezza nel caso tu parlassi di questo con lui.

    col mio psi una volta si parlava della predisposizione al suo lavoro, gli raccontavo di una neolaureata che conosco e che non mi sembra per niente predisposta, e lui mi diceva che la selezione la fanno i pazienti, che tanti fanno la scuola di psicoterapia, affittano una stanza, mettono la targhetta fuori dallo studio, ma se non ci sono le capacità durano molto poco... mi disse che la sua carriera come psicoterapeuta ingranò grazie ai medici di base della sua città, che constatando i miglioramenti nei suoi pazienti, iniziarono a inviargli persone.

    ora continuo a leggere...

  12. Permettimi di spiegare.

    La mia voleva essere una provocazione, si, ma non un'offesa!

    Codardia= mancanza di coraggio.

    Da altri post, dove non lesini disapprovazione per uomini che lasciano famiglia con figli adolescenti, credevo tu avessi le idee molto chiare in proposito.

    Prendila come un invito alla coerenza...

    Ma se qualcosa mi sfugge, il che può essere, sarò contenta di discuterne in modo costruttivo... :Hug:

    se metti tutte le storie nello stesso calderone, come puoi pensare di essere costruttiva?

    e il fatto che io non abbia argomenti per aiutare costruttivamente in questo topic non ti da il permesso di darmi della codarda=persona senza coraggio. impara a rispettare le persone invece di farti prendere dalla fretta e appioppare loro il tuo insindacabile giudizio come hai fatto con serena e con me.

    mi spieghi cosa c'entra la storia del marito di patrina, che aveva una relazione extraconiugale e ha abbandonato la moglie e i figli, svuotando il conto corrente, e non garantendo presenza costante coi figli... con la storia di un uomo che ha iniziato una relazione dopo la separazione, e che comunque vedendo la sofferenza dei figli prova a tornare sui suoi passi, nonostante l'amore sia finito non solo per lui ma anche per la moglie che ha un altra relazione?

    mo' me lo spieghi tu perchè dovrei valutare due storie diverse nella stessa medesima maniera.

    non è proprio mia abitudine valutare le situazioni in base a pregiudizi personali.

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