Questo è un argomento che ha suscitato la curiosità e l'attrazione di psichiatri, scrittori e giornalisti(soprattutto la grande varietà di oggetti collezionati).
Diciamo che la personalità del collezionista traspare dal modo di in cui egli si approccia all'oggetto collezionato. Un tratto di questa personalità è la spiccata discrezione nel rivelare la collezione, addirittura alcuni collezionisti si nascondono dietro la propria collezione.
In un recente studio ho letto che il "collezionare" è un modo per pensare a se stessi, in un modo assolutamente proprio e segreto, viene considerato come una medicina in grado di dare equilibrio e rivelare la personalità del collezionista.
Sempre da questo articolo "Giovani o anziani, a tutti i collezionisti è comune quell'ingenuo senso della "meraviglia", quell'entusiasmo' infantile della scoperta che ne fa accettare i lati più spigolosi o misogini. Pretesto per evadere, per possedere, per esprimersi, per compensare, per comunicare, condividere, distrarsi, istruire o istruirsi, per essere se stessi in un mondo e in un modo assolutamente segreti, una collezione è spesso rivelatrice della personalità del collezionista la cui storia è quella dell'evoluzione della società attraverso l' arte o l' artigianato."
Il motivo per cui una persona raccoglie "armi" ed un'altra "bambole" è molto complesso e tocca svariate tipologie di origine caratteriale..