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alicia

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  1. alicia

    Come si aiuta?

    Molto dipende anche dall'età, secondo me. Se è una persona adulta non sarà semplice farla cambiare, se è ragionevole bisogna farglielo capire anche buttandola sullo scherzo e se non basta con un bel discorso serio...Ma le persone di questa fatta è difficile che capiscano per mia esperienza. Inoltre bisogna vedere la gravità del problema anche dalle situazioni in cui vuole essere assecondata. Si pone dei limiti? Nel senso che rispetta e da importanza ai sentimenti e alla volontà degli altri o non le importa proprio niente o quasi?
  2. alicia

    Dilemma

    Se non frequentando più questa ragazza riesci col tempo a dimenticarla allora fallo ma se pur non frequentandola continui a pensarci e soprattutto ad averla nel cuore e magari a soffrire allora ti consiglio di portare avanti l'amicizia ma senza sperare in nient'altro. Cerca di valutare i pro e i contro e come sei fatto, come hai reagito in passato, se senti di poter cambiare non commettendo di nuovo gli stessi sbagli. In ogni caso guardati intorno, potrebbe capitarti un'altra persona altrettanto valida, non lasciartela sfuggire.
  3. Non voglio sembrare polemica ma sinceramente non credo di essere io a non accettarmi o a voler essere chissà chi. E neanche non godo delle compagnie che riesco a trovare, anzi al contrario le faccio fruttare al massimo sennò resterei sola ma per dire sola! Fare i confronti è umano e i primi a farlo sono proprio gli altri che mi tengono a una certa distanza perchè non ho i requisiti giusti forse. Io cerco solo di mettermi in discussione e di capire cosa dovrei fare per sentirmi parte di questa società e avere dei legami, delle persone che fanno parte della mia vita e essere anche benvoluta sul lavoro e in altri posti.
  4. alicia

    INIZIA LA SCUOLA....

    Ciao Stellina, può non essere facile per te questa situazione ma c'è poco da dire e da fare, il tuo compagno ha un figlio e questo comporta dei doveri da parte sua. Eri consapevole di questo quando hai scelto proprio lui? Quando hai deciso di conviverci? Fossi in te sarei disposta ad accettare una situazione del genere solo se compensata da un forte sentimento o almeno da un uomo che per maturità ed esperienze di vita supera tutti gli altri. Fai un bilancio e scegli se trovare la maturità dentro di te o lasciare quest'uomo ma penso che spetti solo a te trovare la soluzione migliore.
  5. Non ho capito esattamente cosa vuoi dire, forse che io non sono quella che vorrei essere e cioè il motore? Sono un semplice bullone e passo inosservata? Può essere una teoria...Vorrei solo capire dove sbaglio, perchè per me è tutto così complicato e devo vivere senza l'affetto di nessuno. Come faccio ad accettarmi nella mia piccolezza se nessuno mi vuole?
  6. alicia

    solitudine

    ti capisco anche io sono del 79 e si può dire che sto come te, nessun ragazzo mi piace apparte due che ho conosciuto dandomi tanto da fare uscendo e portando avanti tante attività perchè volevo appunto aprirmi e cambiare la mia vita. ma queste persone si sono comportate molto molto disonestamente verso di me e ora ho davvero paura, perchè devo sforzarmi tanto a seguire i buoni consigli come quelli sopra? per poi prendere altre batoste?quando lo sforzo è unilaterale credo che difficilmente si possa parlare di rapporti di coppia.io spero che qualcuno riesca e tirarmi fuori dal mio tunnel perchè da sola stavolta sento che nn posso farcela. forse semplicemente nn sono capace di attrarre un uomo o forse è il mio destino di dover stare sola, in fondo le zitelle sono sempre esistite e forse la società dovrebbe solo aiutarmi ad accettarlo. in fondo non siamo tutti omologati a dover rispecchiare certi standards, la vita è fatta di diversità e penso che anche persone come noi hanno diritto a sentirsi validi e degni di rispetto e amicizia, quindi non soli. se vuoi scrivimi pure.
  7. sono pienamente d'accordo. nn saprei cosa altro aggiungere
  8. Oggi parlando con mio fratello mi sono trovata a tirare fuori alcune mie problematiche e cioè per farla breve il fatto che le mie amicizie si contano e trovo molto difficile, direi impossibile trovarne di nuove. Onestamente sono molto chiusa, per quanto sono un tipo sempre sorridente, gentile nei modi, disponibile, dall'altra parte non trovo argomenti di conversazione o comunque evito di tirare in ballo argomenti che vedo non interessano a nessuno. Inoltre parlo pochissimo di me stessa mentre vedo che la gente dice tutto di sè anche cose piuttosto personali. Ci sono diversi motivi che mi impediscono di parlare di me, ad esempio mi vergogno della mia famiglia formata da me e miei fratelli e quando accenno la situazione mi vengono poste molte domande sui miei genitori e sulle motivazioni del fatto che tre giovani ragazzi vivano da soli e trovo molto arduo spiegarmi come riterrei opportuno fare e rischio spesso di esser fraintesa. Poi non ho cose belle da raccontare come vacanze, acquisti, scelte importanti, una storia d'amore... Semplicemente ho una vita vuota e mi imbarazzano le domande delle persone che chiedono 'perchè' come se fosse scontato che a una persona normale tutto ciò viene naturale. Inoltre non ho interessi particolari di cui parlare. Ad esempio miei fratelli suonano la chitarra e altri strumenti e scrivono canzoni e sono piuttosto bravi e per loro la situazione è un poco diversa. Tanti ragazzi della zona li hanno identificati some musicisti che vivono per la musica e per loro questo è l'argomento di conversazione e incontro. In qualche modo hanno un'immagine pubblica che li giustifica un tantino. Così con mio fratello parlavamo del fatto che dall'esterno io sembro non avere un'identità personale e questo mi fa giudicare con sospetto dalle persone che perciò non mi considerano. Siamo giunti alla conclusione che un pò tutti hanno cucito addosso un personaggio più o meno vero e gradito che mostrano agli altri anche nel più penoso dei casi del ragazzo che va per discoteche, fuma, beve e via dicendo. Come per fare altri esempi la donna sposata e sistemata, il musicista, la suora missionaria o la mancata velina del quartiere. Secondo voi è così? C'è un punto da cui partire per cambiare la mia situazione?
  9. alicia

    dipendenza affettiva

    Ciao Kiara, è proprio vero anch'io ho l'impressione che tutti leggano sulla mia faccia la scritta 'SONO SCEMA' addirittura al lavoro mi sono dovuta sentire dire dal capo (un vecchio viscido) parole come 'svegliati' eppure del mio lavoro non possono lamentarsi, eppure devono infierire, lo sento che è solo per quello, ma cosa ho che non va? Per me sta diventando un incubo.Ti scriverò, grazie cara.
  10. alicia

    dipendenza affettiva

    Grazie a tutti per le risposte. Vorrei fare una domanda: come si fa a capire quali sono le "proiezioni delle nostre subidentità" e quale è il procedimento per reintegrarle? Per esempio anche il tipo di partner che ci capita o che scegliamo può essere frutto di queste proiezioni? Per esempio io che mi imbatto spesso in persone che già hanno un'altra donna (inizialmente a mia insaputa) e pur scoprendo dopo che sono dei bugiardi continuo ad amarli, a vivere nell'illusione, non riuscendo a staccarmi da loro e dal ricordo di una parola carina, facendomi del male soffrendo ogni giorno e colpevolizzandomi dell'averli mandati a quel paese al momento della scoperta o di altre mancanze di rispetto al limite dell'umano. E questo per mesi e anni rovinandomi la vita e la possibilità di fare altre cose più costruttive. Il mio caso potrebbe (uso il condizionale) essere dovuto a proiezioni delle figure dei miei genitori, in particolare mio padre che mi ha sempre tenuto nascosto tutto? E l'altra donna potrebbe essere mia madre o la donna di mio padre che non conosco?
  11. alicia

    dipendenza affettiva

    Ciao a tutti, Ricercando su internet parole inerenti a problemi che sento miei e che ho accennato in un mio precedente messaggio, è saltato fuori questo che definirei disturbo psicologico chiamato dipendenza affettiva che sono davvero convinta di avere dopo averne letto i "sintomi". Mi interessa sapere cosa bisogna fare quando si è accertato di soffrirne, in cosa consiste la terapia psicologica? Bisogna "combattere contro se stessi" all'insegna del nn farsi mettere i piedi in testa da nessuno? Soffrendo come pazzi perchè si resta soli (nel mio caso almeno ci resterei alla grande!)... O prendendo atto di essere in qualche modo dei deboli, delle persone fragili, manipolabili ecc. occorre isolarsi sotto una cortina protettiva? O ancora ci si deve arrendere e dire:"Ok ho questo problema, senza il signor x mi sento morire quindi mi lascerò calpestare a mò di tappetino pur di rimanergli incollata."? Però farlo consapevolmente, sapendo che si è in qualche modo malati?
  12. alicia

    SFOGATEVI.

    mando a fanc... le donne che usano i figli per farsi sposare e gli uomini che seguono solo l'istinto e si fanno abbindolare da queste. A fanc... tutti quelli che denigrano l'amore che sia per persone, animali o idee. Quelli che hanno creato le trappole di questa società tipo il matrimonio e quelli che sanno usarle abilmente per rovinare la vita alla gente
  13. alicia

    il suicidio

    Ho vissuto molti momenti in cui avrei voluto morire ma non avrei mai avuto il coraggio di suicidarmi per tanti motivi e credo che possa aiutare pensare che tutto finisce, che ogni cosa deve fare il proprio corso secondo natura o secondo la volontà di Dio o anche secondo le Leggi dell'Universo. Perfino il dolore finisce. Se chiudi un attimo gli occhi e pensi all'infinito te ne rendi conto per un istante. Credere inoltre di dover affrontare ogni giornata con coraggio come un soldato che va incontro alla sua battaglia. Trovare questo coraggio in noi davanti a ogni evento doloroso. E pensare che nessuno sa cosa ci aspetta dopo la morte. Essa pone davvero fine alla sofferenza o continueremo a "sentire" ma su un piano diverso? E chi l'ha detto che la morte pone davvero fine alla vita? Per chi crede nella reincarnazione il suicida nella vita successiva andrà incontro agli stessi problemi da cui è voluto scappare. Anzi avrà un karma più negativo. Un altra cosa su cui riflettere è lo spaventoso gesto di violenza verso se stessi che accompagna il suicidio, penso che coloro che mettono fine alla propria vita sul serio sono travolti da una violenza che onestamente mi fa paura. Un conto è dirlo e un altro è fare i fatti.
  14. alicia

    amore e affetti in genere

    questo per me significa solo dover accettare di restare sola.
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