sforzi disperati di evitare un reale o immaginario abbandono;
un quadro di relazioni interpersonali instabili e intense, caratterizzate dall’alternanza tra gli estremi di iperidealizzazione e svalutazione;
alterazione dell’identità: immagine di sé e percezione di sé marcatamente e persistentemente instabili;
impulsività in almeno due aree che sono potenzialmente dannose per il soggetto (quali spendere oltre misura, sessualità promiscua, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate etc.);
ricorrenti minacce, gesti, comportamenti suicidari o comportamento automutilante;
instabilità affettiva dovuta a una marcata reattività dell’umore (es. episodica intensa disforia o irritabilità e ansia, che di solito durano poche ore e, soltanto più raramente più di pochi giorni);
sentimenti cronici di vuoto;
rabbia immotivata ed intensa o difficoltà a controllare la rabbia (es. frequenti accessi di ira o rabbia costante, ricorrenti scontri fisici etc.);
ideazione paranoide o gravi sintomi dissociativi transitori, legati allo stress.
Fonte wikipedia
Mio pensiero:
evitare di fossilizzarsi troppo su questi quadri clinici peraltro più volte rivisti e corretti.
Saluti