Ombra 0 Share Inserito: 14 marzo 2011 secondo voi il suicidio é un atto di coraggio o di viltà? È l’ultimo atto di amore per la vita, oppure l’estremo gesto di rifiuto della vita stessa, considerata come un peso non più sopportabile? Il suicida agisce in uno stato di raptus oppure programma accuratamente la sua morte fino all’attimo in cui decide di passare all’azione? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
don Giovanni Tenorio 0 Share Inserita: 14 marzo 2011 Dipende dalle culture e dai periodi storici.Per i Samurai giapponesi era un atto nobile,così come nel mondo classico.Poi,la diffusione del Cristianesimo lo fece retrocedere a un atto ignobile contro Dio;:tant'è che fino al Concilio Vaticano II i suicidi non potevano avere un funerale religioso.E se non ricordo male anche Schopenhauer lo considerava un atto di sconfitta nei confronti della forza di volontà. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
don Giovanni Tenorio 0 Share Inserita: 14 marzo 2011 Secondo me è un atto di profondo rifiuto per la vita e proprio per questo,anche di immenso coraggio.Proprio per queste caratteristiche,è anche un'azione meditata molto a lungo ed è presente in quelle fasi della vita di transizione,come l'adolescenza o la mezza età. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 14 marzo 2011 secondo voi il suicidio é un atto di coraggio o di viltà? È l'ultimo atto di amore per la vita, oppure l'estremo gesto di rifiuto della vita stessa, considerata come un peso non più sopportabile? Il suicida agisce in uno stato di raptus oppure programma accuratamente la sua morte fino all'attimo in cui decide di passare all'azione? onestamente non saprei... direi che sono questioni che riguardano il suicida. Però, a parer mio, l' idea del suicidio è qualcosa che a volte aiuta a mantenersi in vita, per assurdo. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ombra 0 Autore Share Inserita: 14 marzo 2011 secondo me è un'atto di profondo coraggio , nn so è periodo che ci penso molto, perchè!? credo che quando una persona sente di aver esaurito il suo :Straight Face:percorso Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Stauffenberg 0 Share Inserita: 14 marzo 2011 se lo vorresti fare per non soffrire è un paradosso, tu vuoi vivere in pace e per questo ti levi la vita? Invece secondo me il fatto di pensarci è legato al tuo desiderio di vivere felicemente e questo non è un obbiettivo impossibile, difficile forse, ma non impossibile. Quello che ha detto Ransie è vero, Hermann Hesse e Nietsche dicevano la medesima cosa. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ransie 0 Share Inserita: 14 marzo 2011 sì va be' Pat, però non idealizzarla 'sta cosa... il suicidio è fine a se stesso, quando una persona se ne va se ne va, non ha più nulla da raccontare sul suo gesto e forse se fosse stata in grado di esplicitarne i motivi non sarebbe neanche più ricorso al suicidio . Quindi, tocca a chi resta inventarsi delle palle per cercare di dare un senso alla cosa, giustificarla o renderla razionale... ma son palle, manca l' interessato. Detto questo, l' idea del suicidio, non è per forza qualcosa di cui spavertarsi, perchè se resta un' idea, una sorta di piano di fuga, sempre accessibile ma sempre rimandabile funziona per alleviare un po' il peso dello stare in vita. E' un espediente qualunque... Concludendo, io trovo che bisognerebbe provare a sbarazzarsi dell' ansia dello stare bene a tutti i costi. Accettare che il malessere, la tristezza, la solitudine e parenti annessi fanno parte dell' esistenza e contrariamente alla "felicità" sono sentimenti o stati d' animo molto più comprensibili e affidabili. Certo, senza affezionarcisi troppo,in fondo non ce ne è neppure bisogno. Sono quelle presenze che abitano il quotidiano con la discrezione dell' arredamento, quello che conosci da sempre perchè la casa è tua. Ogni tanto puoi disporlo in maniera differente o dar via quel mobiletto orrendo che prima o poi ti mancherà. Scrivo non senza un minimo di vergogna o di imbarazzo, proprio quello che sta ora spingendo la mano per trascinare e cancellare tutto... Resisto! Pat, per quanto comprensibilmente ti possano sembrare tutte stronzate, sappi che non sei l' unica ad avere certi pensieri e che non è poi tanto male... In realtà, la cosa più figa è quando riesci a prendertene gioco... e ridere di se stessi. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ospite marco il pianista Share Inserita: 14 marzo 2011 secondo voi il suicidio é un atto di coraggio o di viltà? È l’ultimo atto di amore per la vita, oppure l’estremo gesto di rifiuto della vita stessa, considerata come un peso non più sopportabile? Il suicida agisce in uno stato di raptus oppure programma accuratamente la sua morte fino all’attimo in cui decide di passare all’azione? é un atto di disperazione, una liberazione, una fuga. Un modo vigliacco per non affrontare i problemi, orgoglio per non chiedere aiuto, chi intende suicidarsi non ne parla direttamente, lancia dei messaggi sottintesi di aiuto e di addio, credo che in quel momento siano felici, perchè stanno mettendo fine alla loro sofferenza, mi riferisco a persone che soffrono atrocemente, poi potrebbe esserci quello di un momento di follia intensa, che ti porta a compiere questo folle gesto, comunque stanno le cose la VITA è SACRA, NON VA GETTATA VIA COSì, è UN DONO DI DIO, E VA RISPETTATA. questo e ciò che penso. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ombra 0 Autore Share Inserita: 14 marzo 2011 sì va be' Pat, però non idealizzarla 'sta cosa... il suicidio è fine a se stesso, quando una persona se ne va se ne va, non ha più nulla da raccontare sul suo gesto e forse se fosse stata in grado di esplicitarne i motivi non sarebbe neanche più ricorso al suicidio . Quindi, tocca a chi resta inventarsi delle palle per cercare di dare un senso alla cosa, giustificarla o renderla razionale... ma son palle, manca l' interessato. Detto questo, l' idea del suicidio, non è per forza qualcosa di cui spavertarsi, perchè se resta un' idea, una sorta di piano di fuga, sempre accessibile ma sempre rimandabile funziona per alleviare un po' il peso dello stare in vita. E' un espediente qualunque... Concludendo, io trovo che bisognerebbe provare a sbarazzarsi dell' ansia dello stare bene a tutti i costi. Accettare che il malessere, la tristezza, la solitudine e parenti annessi fanno parte dell' esistenza e contrariamente alla "felicità" sono sentimenti o stati d' animo molto più comprensibili e affidabili. Certo, senza affezionarcisi troppo,in fondo non ce ne è neppure bisogno. Sono quelle presenze che abitano il quotidiano con la discrezione dell' arredamento, quello che conosci da sempre perchè la casa è tua. Ogni tanto puoi disporlo in maniera differente o dar via quel mobiletto orrendo che prima o poi ti mancherà. Scrivo non senza un minimo di vergogna o di imbarazzo, proprio quello che sta ora spingendo la mano per trascinare e cancellare tutto... Resisto! Pat, per quanto comprensibilmente ti possano sembrare tutte stronzate, sappi che non sei l' unica ad avere certi pensieri e che non è poi tanto male... In realtà, la cosa più figa è quando riesci a prendertene gioco... e ridere di se stessi. oggi ne ho parlato lungamente con la psi, ma questo nn mi ha dato conforto....io credo di nn voler morire ma nn voglio nemmeno vivere così! la psi dice che è un momento di forte depressione ....grazie alle palle altrimenti andavo da lei! cmq penso che sia un atto di coraggio senza paragoni "decidere" la propria fine, con una bella lettera da addio per far sentire in colpa tutte le persone intorno a te ....che nel momento del bisogno ti hanno ignorata era solo un mondo di rendervi partecipi dei miei pensieri Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Stauffenberg 0 Share Inserita: 14 marzo 2011 e se uno non ci crede in Dio? Nè nella sacralità della vita? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ombra 0 Autore Share Inserita: 14 marzo 2011 e se uno non ci crede in Dio? Nè nella sacralità della vita? io penso che diventerò un mucchietto di polvere....e basta nn credo in nessuna sacralità della vita! la vita va vissuta da vivi ....da morti eè la fine di tutto Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 14 marzo 2011 oggi ne ho parlato lungamente con la psi, ma questo nn mi ha dato conforto....io credo di nn voler morire ma nn voglio nemmeno vivere così! la psi dice che è un momento di forte depressione ....grazie alle palle altrimenti andavo da lei! cmq penso che sia un atto di coraggio senza paragoni "decidere" la propria fine, con una bella lettera da addio per far sentire in colpa tutte le persone intorno a te ....che nel momento del bisogno ti hanno ignorata era solo un mondo di rendervi partecipi dei miei pensieri scusa patrina, ma se accanto a te ci sono delle persone che hanno la colpa di non starti vicino nel momento del bisogno...forse potresti considerare la scelta di lasciarle senza bisogno di fare del male a te stessa. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ombra 0 Autore Share Inserita: 14 marzo 2011 scusa patrina, ma se accanto a te ci sono delle persone che hanno la colpa di non starti vicino nel momento del bisogno...forse potresti considerare la scelta di lasciarle senza bisogno di fare del male a te stessa. ma tu cosa pensi, che sia un'atto di coraggio? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 14 marzo 2011 no, se tra le motivazioni c'è quella di far sentire in colpa gli altri non credo sia un atto di coraggio. a quel punto ci vuole più coraggio a fare scelte difficili che ci allontanano da quelle persone che sono complici della nostra sofferenza. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ombra 0 Autore Share Inserita: 14 marzo 2011 no, se tra le motivazioni c'è quella di far sentire in colpa gli altri non credo sia un atto di coraggio. a quel punto ci vuole più coraggio a fare scelte difficili che ci allontanano da quelle persone che sono complici della nostra sofferenza. sei troppo equilibrata per me! il discorso degli altri è una cosa a parte....una punizione che si meritano! la domanda era : è viltà o coraggio togliersi la vita? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ombra 0 Autore Share Inserita: 14 marzo 2011 bis Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
juditta 0 Share Inserita: 14 marzo 2011 io non ce la faccio a valutare la questione suicidio in questi termini... per me è un atto di disperazione. Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ombra 0 Autore Share Inserita: 14 marzo 2011 io non ce la faccio a valutare la questione suicidio in questi termini... per me è un atto di disperazione. ma tu ci hai mai pensato? Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Stauffenberg 0 Share Inserita: 14 marzo 2011 Pat secondo me non ti farebbe male guardare questo film e rifletterci Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ombra 0 Autore Share Inserita: 14 marzo 2011 domani lo guardo tutto con calma ! baci stauff Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ombra 0 Autore Share Inserita: 15 marzo 2011 secondo voi il suicidio é un atto di coraggio o di viltà? È l’ultimo atto di amore per la vita, oppure l’estremo gesto di rifiuto della vita stessa, considerata come un peso non più sopportabile? Il suicida agisce in uno stato di raptus oppure programma accuratamente la sua morte fino all’attimo in cui decide di passare all’azione? tirando le conclusioni , sono l'unica che crede sia un'atto di coraggio Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Stauffenberg 0 Share Inserita: 15 marzo 2011 Pat, nella tua situazione, secondo me non è un atto di coraggio, ma un idea distorta che nasce dal tuo amore per la vita. Perchè invece non guardi al tuo desiderio di vivere e cerchi di migliorare le cose che non vanno ? Sai, io, quando stavo male, pensavo che la morte sarebbe stata la soluzione instantanea a tutti i problemi. In realtà li avrei solo elusi scatenando per giunta chissà quanto dolore negli altri. Poi mi son reso conto che quelli che vedevo come problemi insormontabili erano questioni che potevano essere affrontate tirando fuori la rabbia, la determinazione a superare tutte le difficoltà. In fondo, la vita è un gioco e non si dovrebbe prenderla troppo sul serio, vai avanti e gioca le tue carte fino in fondo. Al suicidio ci potrai pensare quando avrai 150 anni e ne avrai viste tante che il mondo non ti interesserà più, quando sarai diventata troppo saggia. Ma per ora metti l'idea nel cassetto e rimanda Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ombra 0 Autore Share Inserita: 15 marzo 2011 ma io nn voglio morire al momento.....è solo una delle tante fisse che mi vengono Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Stauffenberg 0 Share Inserita: 15 marzo 2011 Lo so, è successo anche a me, io immaginavo perfino la scena di un film in tema, cioè le parole mi ronzavano in testa. Poi è arrivata una cartella esattoriale per una multa e sono tornato alla vivificante realtà mondana Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Ombra 0 Autore Share Inserita: 15 marzo 2011 Lo so, è successo anche a me, io immaginavo perfino la scena di un film in tema, cioè le parole mi ronzavano in testa. Poi è arrivata una cartella esattoriale per una multa e sono tornato alla vivificante realtà mondana io tutte le notti immagino o vari modi di farla finita, poi arriva il mattino a vado a lavorare Quota Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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