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generazione 30 enni disoccupati


niko81

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Salve a tutti, sono un ragazzo di 30 anni abito in Trentino con i genitori perchè sono disoccupato da 2 anni ho iniziato a lavorare 18 anni ho cambiato molti lavori ho fatto l'operaio, il carpentiere, l'imbianchino, falegname, l'artigiano, il cameriere/barista. esperienze lavorative nè ho molta però è da due anni che non lavoro e devo fare il mantenuto, e questo mi pesa moltissimo. Non vi ho detto una cosa io sono nato in India e sono stao addottato e questo è un handicap per me perchè la gente che mi vede pensa subito questo è un marrocchino immigrato e quando scoprono che sono italiano ci rimangono male perchè devono assumerti in modo regolare non in nero se ti assumono IO SONO LA NUOVA GENERAZIONE ITALIANA non riconosciuta dalla società civile o meglio non tutta, io oltre al problema del lavoro che hanno i ragazzi della mia generazione devo aggiucerci anche questo...........voi cosa nè pensate?

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Holà, un altro trentino! 67.gif Di che zona sei? Io sono della val di Fiemme.

Riguardo a quello che chiedi, penso che il fatto che tu fatichi ad avere accesso al lavoro perché

non abbastanza extracomunitario è decisamente sintomatico di quanto si giochi al ribasso ...

Tra l'altro non so se hai notato ma da diverso tempo c'è l'abitudine di portare gli immigrati come

esempi virtuosi alla c.d. "parte peggiore dell'Italia" che invece sarebbe precaria o disoccupata solo

perché "non ha voglia di faticare". Stiamo attenti perché 'sti mercanti da quattro soldi finiranno

per mettere gli uni contro gli altri a menarsi tra di loro...

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Holà, un altro trentino! 67.gif Di che zona sei? Io sono della val di Fiemme.

Riguardo a quello che chiedi, penso che il fatto che tu fatichi ad avere accesso al lavoro perché

non abbastanza extracomunitario è decisamente sintomatico di quanto si giochi al ribasso ...

Tra l'altro non so se hai notato ma da diverso tempo c'è l'abitudine di portare gli immigrati come

esempi virtuosi alla c.d. "parte peggiore dell'Italia" che invece sarebbe precaria o disoccupata solo

perché "non ha voglia di faticare". Stiamo attenti perché 'sti mercanti da quattro soldi finiranno

per mettere gli uni contro gli altri a menarsi tra di loro...

parli della guerra tra poveri?

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si

non sopporto la guerra tra poveri, quando sento arrivano gli immigrati portano via il lavoro a noi italiani, 50 anni fà si diceva lo stesso dei meridionali. Mi ritengo una persona fortunata perchè io ho provato la povertà vera e so cosa vuol dire avere fame andare in giro scalzo perchè nn puoi permetterti dele scarpe poi sono stato aiutato dalle suore che mi hanno dato da mangiare da dormire poi sn stato addottato quindi nn posso lamentarmi altri bambini nn hanno avuto la stessa fortuna mia..........no alla guerra tra poveri

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mi puoi raccontare la tua storia? sei disoccupato?

grazie per il video, so cosa prova quel ragazzo è frustrante sapere che le nostre vite sono in mano a queste agenzie che ci trattano come oggetti.

poi c'è il nostro ministro Brunetta che ci definisce l'Italia peggiore lui non sa cosa vuol dire a 30 anni non poter costruire la proria famiglia pensare al futuro perchè questo condiziona anche la mia vita privatza.........scusa per lo sfogo

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mi puoi raccontare la tua storia? sei disoccupato?

Non esattamente... tecnicamente sono "inattivo" (senza lavoro e che non lo cerca).

Te la faccio breve perché annoia anche me, figuriamoci gli altri...

Ho iniziato a lavorare a 17 anni, facendo il piano economico per un paio di estati,

poi sono andato in val di Non a raccogliere mele, poi per qualche anno ho fatto il

bagnino (non come quelli di baywatch, eh! nella vita reale i bagnini lavano i cessi..).

Tutte queste cose d'estate... nel frattempo ho studiato e mi sono laureato in

ingegneria elettronica, dopodiché ho trovato lavoro in un'azienducola a Milano, ci

sono rimasto per qualche anno, giusto il tempo di lanciarla nella ionosfera...

il rinculo del lancio mi ha proiettato nella fase VI del modello di Ege dove son rimasto.

Inizialmente ero un po' riluttante, ma poi un po' alla volta ci si adatta a tutto.

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grazie per il video, so cosa prova quel ragazzo è frustrante sapere che le nostre vite sono in mano a queste agenzie che ci trattano come oggetti.

poi c'è il nostro ministro Brunetta che ci definisce l'Italia peggiore lui non sa cosa vuol dire a 30 anni non poter costruire la proria famiglia pensare al futuro perchè questo condiziona anche la mia vita privatza.........scusa per lo sfogo

Guarda Niko, sicuramente quelle agenzie sono una piaga sotto molti aspetti (non ultimo quello delle false

offerte di lavoro che pubblicano per motivi commerciali e che alimentano il mito per cui ce n'è per chiunque

ha voglia), però tieni conto di una cosa: tra i vari canali di ingresso al lavoro costituiscono un canale

relativamente piccolo, quindi si può benissimo starne alla larga senza andare ad incidere troppo sulle

proprie possibilità di trovare lavoro (e senza perdere tempo provando a navigare canali "secchi" e nei

quali si va incontro a prese in giro e umiliazioni che certo non aiutano).

Avendo fatto diversi lavori probabilmente sai già quali sono i canali che funzionano di più e quelli che

funzionano di meno, comunque qui c'è una tabellina che forse può tornare utile per orientarsi:

http://miojob.repubblica.it/notizie-e-servizi/dossier/dettaglio/imprese-canali-utilizzati-per-assunzioni/3589612

Come puoi vedere, i canali che danno possibilità maggiori sono quelli che passano attraverso le conoscenze,

dirette o indirette. Quindi è meglio cercare di curare quelle che perdere tempo a inseguire consigli spesso

basati più su un'idea pubblicitaria (e fasulla) del mondo del lavoro, che sul mondo del lavoro reale.

Spero tanto che questa indicazione ti possa tornare utile. Mi dispiace sempre molto quando vedo qualcuno

abbattuto per questi motivi...

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Guarda Niko, sicuramente quelle agenzie sono una piaga sotto molti aspetti (non ultimo quello delle false

offerte di lavoro che pubblicano per motivi commerciali e che alimentano il mito per cui ce n'è per chiunque

ha voglia), però tieni conto di una cosa: tra i vari canali di ingresso al lavoro costituiscono un canale

relativamente piccolo, quindi si può benissimo starne alla larga senza andare ad incidere troppo sulle

proprie possibilità di trovare lavoro (e senza perdere tempo provando a navigare canali "secchi" e nei

quali si va incontro a prese in giro e umiliazioni che certo non aiutano).

Avendo fatto diversi lavori probabilmente sai già quali sono i canali che funzionano di più e quelli che

funzionano di meno, comunque qui c'è una tabellina che forse può tornare utile per orientarsi:

http://miojob.repubblica.it/notizie-e-servizi/dossier/dettaglio/imprese-canali-utilizzati-per-assunzioni/3589612

Come puoi vedere, i canali che danno possibilità maggiori sono quelli che passano attraverso le conoscenze,

dirette o indirette. Quindi è meglio cercare di curare quelle che perdere tempo a inseguire consigli spesso

basati più su un'idea pubblicitaria (e fasulla) del mondo del lavoro, che sul mondo del lavoro reale.

Spero tanto che questa indicazione ti possa tornare utile. Mi dispiace sempre molto quando vedo qualcuno

abbattuto per questi motivi...

mi sa che non hai capito.

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Era per dire che le vostre vite non sono nelle mani delle agenzie, a meno che non le mettiate voi.

Le agenzie basta evitarle e le mani finiscono per mettersele addosso tra di loro...

Sarebbe diverso se il grosso del lavoro passasse attraverso di loro, ma così non è: è solo una

piccola parte. Molto meno di quanto esse stesse vogliono far credere per invitare la gente a

mettersi nelle loro mani perché è su questo che fanno affari.

Poi chiaro che questo non implica che andando per altre vie è tutto rose e fiori... anzi...

(magari t'ho dato l'impressione di sostenere questo... in tal caso mi scuso: non lo penso).

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Era per dire che le vostre vite non sono nelle mani delle agenzie, a meno che non le mettiate voi.

Le agenzie basta evitarle e le mani finiscono per mettersele addosso tra di loro...

Sarebbe diverso se il grosso del lavoro passasse attraverso di loro, ma così non è: è solo una

piccola parte. Molto meno di quanto esse stesse vogliono far credere per invitare la gente a

mettersi nelle loro mani perché è su questo che fanno affari.

Poi chiaro che questo non implica che andando per altre vie è tutto rose e fiori... anzi...

(magari t'ho dato l'impressione di sostenere questo... in tal caso mi scuso: non lo penso).

mi hai fatto un discorso cm se avessi 20 anni, cmq non ho voglia di fare polemica ti auguro di nn trovarti mai nella mia situazione ciao

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mi hai fatto un discorso cm se avessi 20 anni, cmq non ho voglia di fare polemica ti auguro di nn trovarti mai nella mia situazione ciao

E' vero, scusa... forse mi sono lasciato trarre in inganno dai "cm" e dai "cmq".

Grazie dell'augurio!

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  • 2 weeks later...
VI^ Fase : dell'esclusione dal mondo del lavoro.

A questo punto il lavoratore mobbizzato si dimette e/o si fa licenziare oppure ricorre al prepensionamento, quando non ricorre al suicidio, come nei casi più estremi, ben descritti da Leymann o non è preso da un raptus omicida verso il suo mobber più rappresentativo e da lui considerato responsabile di tutti i suoi mali.

@Ste

Se posso chiedere...

1. Con quali delle quattro "ipotesi" sei uscito dal mondo del lavoro?

2. Se non erro, attualmente la legge italiana contempla il mobbing ma... è di difficile applicazione!: come può un dipendente distrutto sotto tutti i profili portare in causa un'azienda?

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Di quelle lì direi... "si fa licenziare" (anche se non capisco perché quando si parla di mobbing

si abbonda con i riflessivi... :Straight Face: ).

Sulle cause non sono molto esperto... però tieni conto che le "società" sono oggetti inventati

apposta per pararsi il culo, quindi...

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  • 8 months later...
 
  • 6 months later...
 
  • 4 weeks later...

Salve a tutti, sono un ragazzo di 30 anni abito in Trentino con i genitori perchè sono disoccupato da 2 anni ho iniziato a lavorare 18 anni ho cambiato molti lavori ho fatto l'operaio, il carpentiere, l'imbianchino, falegname, l'artigiano, il cameriere/barista. esperienze lavorative nè ho molta però è da due anni che non lavoro e devo fare il mantenuto, e questo mi pesa moltissimo. Non vi ho detto una cosa io sono nato in India e sono stao addottato e questo è un handicap per me perchè la gente che mi vede pensa subito questo è un marrocchino immigrato e quando scoprono che sono italiano ci rimangono male perchè devono assumerti in modo regolare non in nero se ti assumono IO SONO LA NUOVA GENERAZIONE ITALIANA non riconosciuta dalla società civile o meglio non tutta, io oltre al problema del lavoro che hanno i ragazzi della mia generazione devo aggiucerci anche questo...........voi cosa nè pensate?

Vai tranquillo è tutto regolare

Sono nella tua stessa situazione, pur essendo italiano. Quindi ti chiarisco subito che la tua situazione non è dovuta ad una questione razziale, ma ad una questione logica.

Anche io, come te, ho fatto una miriade di lavori diversi. Sono diplomato ragioneria, ho fatto: magazziniere, facchino, addetto impianti sportivi, 4 anni di una università che non ho concluso, poi impiegato in un call center, poi impiegato contabile in 4 aziende di cui 2 multinazionali potentissime.

Risultato? 32 anni e disoccupato.

Cause? I contratti a termine, ovviamente.

20 o 30 anni fa un ragioniere si inseriva in un'azienda e ci restava a vita, a meno che l'azienda non fallisse.

A riprova di ciò ho visto con i miei occhi persone di quasi 60 anni che lavoravano come impiegati/e in multinazionali e non sapevano manco usare un pc, alcuni avevano perfino difficoltà ad utilizzare un software di posta elettronica, altri manco sapevano fare un copia incolla, e nemmeno parlare la lingua inglese.

Eppure erano tutti assunti a tempo indeterminato 20 o 30 anni prima.

Capisci il dramma.

Io che possiedo un ottimo standing, ho inviato 300 email al giorno, migliorato procedure, mi sono prestato anche a chiarire problematiche in orari extra lavorativi a dei responsabili fancazzisti ed umanamente deplorevoli di quasi 50 anni, sostenuto telefonate in inglese con banche e dipendenti esteri di mezzo mondo, dai paesi Europei fino all'India (sì perché il mio penultimo lavoro è stato esternalizzato quasi totalmente in India) ad Auckland Nuova Zelanda, eccetera eccetera, sono disoccupato.

Ho anche incontrato qualche personaggio famoso che partecipava a qualche meeting aziendale e che, sorpreso e sconcertato, mi ha chiesto: "Ma come mai ti hanno messo qui?"

Siamo stati sfigati, che vuoi che ti dica.

E' il sistema.

Ora restano due soluzioni.

La prima sarebbe tornare indietro nel tempo a quando avevo 18 anni e laurearsi in economia o ingegneria con il massimo dei voti, ma se la mia famiglia era nel vuoto culturale ed economico in cui immagino sia la tua sarebbe quasi impossibile, oltre al fatto che tornare indietro nel tempo E' IMPOSSIBILE.

La seconda è rimboccarsi le maniche e cercare di lavorare come impiegati sfruttati, prendersi una laurea al più presto prima dei 40 facendo poi qualche master di specializzazione, altrimenti al giorno d'oggi è praticamente impossibile fare un lavoro appagante

Quindi vai tranquillo, sei la classica persona che non ha potuto fare delle scelte consapevoli a causa di problemi culturali ed economici di famiglia, non è colpa tua, a prescindere che tu sia indiano

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  • 3 weeks later...

Visto che sai l'inglese, michele, perchè non provi a cercare lavoro all'estero? io ti consiglio Londra, io ci ho vissuto e là si può fare carriera, si è considerati per ciò che si fa e non per l'età o la raccomandazione. Nel cv inglese per esempio non si mette nè l adata di nascita nè l'età. In Italia ormai per chi ha capacità non c'è nulla. Solo per chi non sa fare niente c'è posto, basta conoscere qualche politico ed ecco che ti danno il posto. Le cose sono andate a peggiorare col tempo.

A te Niko dico che altrove non si hanno problemi del genere. Io quando lavoravo a Londra ho visto che gli ambienti professionali sono multietnici. Qui in Italia invece non c'è proprio la considerazione per chi viene da paesi stranieri. Ecco perchè poi ti ritrovi ad esser trattato male. E' una cosa bruttissima da vivere sulla propria pelle.

Io posso capirti benissimo perchè già quando io parlo e capiscono che non sono veneta mi guardano male qui. Quindi so cosa significa esser trattati diversamente. Purtoppo l'italia per molte cose è ancora indietro. E con la crisi le cose non migliorano affatto.

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