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Io, lei, il suo passato, il presente, le mie ossessioni


RDJ

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Ciao, torno a scrivere sul forum dopo mesi. Avevo partecipato raccontando il mio modo di vivere un po' al limite e alcuni "disastri sessuali" ( http://www.psiconline.it/forum/index.php?/topic/11909-disastro-sessuale/). I problemi sessuali sono sostanzialmente risolti, ho continuato a vedere la ragazza in questione e stiamo insieme da 7 mesi.

I problemi ora sono altri, e provo a sintetizzarli:

  1. non riesco a venire a patti con la sua vita precedente a me
  2. ci sono zone grigie che lei volutamente lascia e io non so come leggerle
  3. ossessività da parte mia
  4. non capisco quanto è alto il suo coinvolgimento
  5. non so se questa storia ha senso in ottica futura

Un po' di "scenario" per capire chi siamo.

Lei: sulla quarantina (dirò poi perchè non specifico), del sud e al nord da una decina d'anni. Indipendente, autonoma, "forte" (problemi economici e di lavoro affrontati da sola). Lascia casa e la sua città più che per trovare un lavoro, che aveva, per il suo desiderio di indipendenza, di farsi la sua vita lontana soprattutto da una madre poco affettuosa, iper-ansiosa e iper-critica (sono rimasto basito quando mi ha raccontato che le diceva "non presentare mai le tue amiche ai fidanzati perchè se poco poco sono più belle o magre di te, te li portano via"). Al nord vive la vita della trentenne single stile Sex and the city: amiche come lei, locali, uomini, storielle brevi e più lunghe, avventure. E' il faro del gruppo di amiche, specie se più giovani: quella che sa come trattare gli uomini, sa accalappiarli se li vuole e sa mollarli se se lo meritano.

Io: più piccolo, ho 36 anni. Sempre vissuto con i miei e sempre nella stessa città. Disastro totale in termini di relazioni con le donne: adolescenza passata tra sogni d'amore e voli della fantasia ma anche masturbazione compulsiva e tonnellate di porno. Prima volta sessuale a 25 anni, prima relazione a 27, iniziata per giunta via internet e finita dopo 7 mesi per esasperazione di lei. Ci rimango sotto due anni, poi mi scuoto e capisco che voglio fare anch'io sex and the city, ma ci riesco solo in parte. Vivo un paio di avventure l'anno, e con queste donne non ho minimamente relazioni, nel senso che le frequento solo ed esclusivamente per andarci a letto, come fossero prostitute. Tutto ciò dura poco di solito, un paio di mesi al massimo, poi si stufano e mi mandano a quel paese, e io non faccio niente per alzare il livello della storia. Tranne con una con cui a più riprese va avanti per tre anni.

Purtroppo devo dire che negli ultimi otto anni nella vicenda entrano anche le prostitute e i trans. Con le prime qualche rapporto in auto ogni tanto, con i secondi anche incontri in locali equivoci, anche se solo una volta rapporti completi. Negli ultimi due anni prima di conoscerla, degenero: rientri alle otto di mattino sempre più frequenti nel weekend, alcol a fiumi, un paio di rapine subite dai trans. Sembra tutto molto improntato all'autolesionismo.

Veniamo alla nostra storia. Inizio come al solito, senza nessuna voglia di impegnarmi. E' maggio tra l'altro, e l'estate è alle porte. La tradisco infatti, nelle prime settimane, solo una volta e solo per qualche bacio con un'amica di amici. Poi mi rendo conto che in realtà voglio lei, e anche quando si presenta l'occasione di liberarmi (grossa arrabbiatura sua per mancanza di coinvolgimento), non lo faccio e decido di investire sulla relazione. Infatti lei mi piace, ci sto bene e mi dico: perchè no?

Arrivano le vacanze, che facciamo separate perchè a me sembra presto dopo due mesi e mezzo. Quindi lei a casa poi al mare in Europa, io dall'altra parte del mondo con un viaggio di gruppo misto. La tradisco verso la fine della vacanza, questa volta per del petting, ma esclusivamente perchè dopo una ventina di giorni ero molto voglioso e sono venuto subito, altrimenti sarebbe stato un rapporto completo. Ritorno e il rapporto cresce costantemente, andiamo verso l'autunno come una coppia vera e propria.

In ottobre ho una crisi pazzesca dovuta al suo passato. Conosco infatti alcune sue amiche e capisco davvero com'era quando andavano nei locali, il fatto che la vedessero come quella esperta con gli uomini ("maestra"), e vado fuori di testa. Viene fuori che una sua amica aveva la teoria del "pool", cioè diversi uomini da frequentare e da cui scegliere, non averne uno solo. Lei invece è quella che parla di "surplus", cioè ad esempio di un uomo con cui si fa gran sesso e nulla più, che da solo non basta ma che può essere un'aggiunta interessante alla relazione con quello "fisso". Voglio dire, scusate la franchezza ma io ho sempre usato un termine ben preciso per le donne con queste idee e comportamenti.

Le dico che non riesco a gestire questo suo - si spera passato - modo di vivere, e che mi sento inadeguato rispetto agli uomini che ha avuto (immaginati da me, per altro, non che me ne abbia parlato). Non riesco a gestire la tensione quando andiamo nei locali, anche perchè si avvicinano una serie di tizi che evidentemente ha conosciuto in passato per salutarla, io non so se sono amici, o ex, o che altro e vado fuori. Faccio quasi a botte con uno. Lei rimane paziente, non è una che dà fuori di matto. Mi tranquillizza, mi dice che il passato è passato e che con me sta bene e non ha mai cercato diversivi.

Il rapporto va quindi avanti, e cresce. Cresco anch'io, prendendo la decisione di uscire di casa per andare a vivere da solo (non a convivere con lei però per ora). Cambio anche alcuni atteggiamenti, ad esempio pre-estate per una piccola cosa di lavoro mi ero dimostrato tesissimo e nervoso anche con lei. I problemi della vita, capisco stando con lei, sono in realtà altri.

Ad oggi, siamo ormai una coppia e come tale viviamo e ci presentiamo. Una cosa che ci contraddistingue è il "richiamo della notte": mentre tante coppie si ritirano e fanno vita tranquilla, noi restiamo i due pazzi di prima, sempre in giro per locali più di certi single.

Alla luce di quanto sopra, dettaglio i 4 punti dell'inizio:

1) con lei sto bene, e capisco la vita è anche figlia del caso e dell'imprevisto. Però nei miei piani (sogni?) ho sempre pensato a una ragazza per me che fosse brava, non una mezza scatenata. E' facile pensare che conta l'oggi e non ieri, più difficile metterlo in pratica. Lei poi, non so quanto apposta e quanto no, sembra voler sottolineare questi aspetti. Due esempi: racconta che prima dell'attuale città è stata in altra sempre al nord ma solo qualche mese. Divideva l'appartamento con madre e figlia ma una volta terminato decide che non starà più in condivisione perchè lì "non ci poteva portare gli uomini" (ma cosa sei, una escort?). Di fatto sembra che poi in quei mesi abbia avuto una sola storia, quindi quello che dice fa anche pensare a una sorta di "costruzione del personaggio". L'altro esempio è che ammette serenamente di non sapere con quanti uomini è stata a letto. A me sembra pazzesco, ma anche qui non so se è vero o se ci gioca. Ogni tanto saltano fuori aneddoti come quello in cui una sera fece la lap dance, c'era in pratica una professionista e lei che ripeteva le mosse, spero vestita! Mi rendo conto che forse ho quest'inquietudine verso di lei perchè poi di fatto quello che sicuramente ha tradito sono io, e allora proietto su di lei questa cosa. Magari l'ha fatto anche lei, ma non lo so, io invece di sicuro.

Lei poi è ferma sostenitrice dell'importanza dell'appagamento sessuale e del sesso in una storia. Io sono cresciuto con un approccio più pudico (falso forse, perchè detto da uno che andava coi trans farebbe ridere) e a volte l'importanza che lei dà al sesso mi spaventa, credo abbia chiuso delle storie in passato anche solo per questo motivo, e mi pare folle.

2) le zone grigie. Ad esempio io, a sette mesi di storia con lei, non ho ancora saputo da lei quanti anni ha. Ogni tanto la stuzzisco ma resiste, anche con scene patetiche in viaggio, con lei che nasconde la carta d'identità alla registrazione in albergo. Il motivo è evidente, almeno credo: paura che vista la sua età io me la dia a gambe levate. Comunque incrociando due dati so quanti ha, o 40 o 41. Sul resto, torniamo al punto 1. Io sono il primo a sostenere che per quieto vivere e sanità mentale è opportuno non raccontarsi ogni dettaglio del proprio passato, ma non capisco se sono troppo ansioso io o se questa persona ha davvero motivo di tenermi nascoste delle cose. Io all'inizio ho raccontato balle enormi (che avevo vissuto da solo, che avevo avuto due storie lunghe), ma a fin di bene, per evitare che mi considerasse sfigato o al contrario poco serio e inaffidabile. Lei ha atteggiamenti strani, tipo non ritirare mai la posta e avere sempre la casella piena: ritira solo le buste della banca. Ma il resto? Non ti interessa sapere cosa arriva? O forse eviti per non trovare spiacevoli notizie che sai che devono arrivare? E' strano anche che riceva notifiche giudiziarie e mi dica serenamente "mi sa che è successo qualcosa, continuano ad arrivare". Ora, siccome so quanto è razionale e precisa escludo categoricamente che non sappia davvero che succede, è solo che non me lo vuole dire.

Cosa faccio, passate le feste la metto di fronte a un aut-aut su tutti questi temi? Le dico che per me è una questione di rispetto e condivisione e se non si apre di più io la lascio?

3) l'ossessività da parte mia, spesso in forma di gelosia.

Ultimo episodio, proprio ieri. Lei è al sud per le feste, anche se faremo il 31 insieme al nord. Mi aveva detto che c'era una festa di Natale alla quale avrebbe partecipato. Tutto bene, a differenza di altre volte penso di poter gestire la cosa tranquillamente. La sera della festa ci sentiamo e va ancora bene, chiedo con chi va, e risponde con sua sorella e il fidanzato, più la sorella del fidanzato. La festa in questione non è come pensavo un ritrovo natalizio per un brindisi e poco più, ma proprio un festone danzante-notturno in tenuta splendida, tipo con 1000 persone. Vado a dormire ancora tranquillo, al mattino trovo un suo sms delle 02.30 che mi dice che non ci crederò ma ho incontrato una che frequenta un locale dove andiamo anche noi qui. E lì metto insieme i pezzi e cominciano i problemi. Una festa in posto così grande e dispersivo, con una coppia e una single piuttosto grande di età, facciamo 50. Ciò significa che la mia ragazza avrà girato anche da sola e ballato anche da sola, so che lo fa. Io non ho grossi dubbi sulla sua fedeltà, ma l'idea che in una serata terminata così tardi chissà quanti si siano avvicinati per parlarle, magari abbiano lasciato il numero, o chiesto il suo, o l'abbiano fatta ballare, mi fa ammattire. E il risultato è che ieri per evitare di sentirla ho spento il telefono tutto il giorno. Alla sera l'ho chiamata io e mi ha detto che cercava di chiamarmi dal pomeriggio ed era preoccupata che fosse successo qualcosa, mandandomi anche un messaggio su facebook. Io ho fatto finta di avere problemi con il telefono e l'operatore (cosa avallata da alcuni inconvenienti successi nei giorni precedenti), e che non l'avevo affatto spento. Ho tenuto in piedi questa teoria, ma durante il giorno ho guardato sempre facebook e la mail....se una è davvero preoccupata scrive subito, bombarda di messaggi. non ne manda uno solo alla sera...

Durante la telefonata non sono riuscito a contenermi e ho manifestato che c'erano dei problemi legati alla festa...lei ci rideva un po' sopra...

Adesso voglio lasciar passare il capodanno e poi riguardo a queste feste/serate, per le quali avevamo già discusso, o non ci va più o ci va, si prende la responsabilità, ma non me lo dice almeno non ci sto male. Io ovviamente sono disposto a fare altrettanto. Mi intristisce pensare che sono arrivato a vederla come quelle coppie che ho sempre criticato, dove si va avanti per "privazione": tu non fai X e io non faccio Y, perchè a me dà fastidio X e a te Y...però se devo starci male non vedo alternative, io non sono capace di immaginarla ballare in un locale senza di me e senza un "muro" verso gli approcci di altri...

L'ossessività è anche informatica, ad esempio. Siamo amici su facebook solo da poco, per scelta di entrambi, e mi sono letto tutta la sua bacheca dal 2008, per darvi un'idea. Da quando ci conosciamo non ci sono post che mi riguardino, neanche indiretti (le classiche espressioni di felicità per la storia in corso, o per una persona nuova che piace, cose che negli anni passati c'erano). Quindi o non li ha scritti, e non va bene, o li ha scritti e li nasconde a me come utente per evitare di mostrare questa sua "debolezza" o chissà che altro. Mi ritrovo spesso a cercare in rete metodi per entrare nel suo account facebook e mail. Non si deve fare ed è illegale, lo so, ma non resisto, anche se non l'ho ancora fatto. Voglio sapere cosa dice di me alle amiche, se ha amici con cui flirta, se gli ex si rifanno vivi, se addirittura mi tradisce. Dalla lettura della sua bacheca provo un'invidia pazzesca per quella vita che ha fatto, libera e indipendente, fuori di casa e con amici con cui fare serate pazzesche, amici che io non ho mai avuto, essendo loro molto più tranquilli di me.

Mi ritrovo, e mi spavento, ad avere paranoie francamente assurde: che lei in realtà ha un figlio da mantenere che non vive con lei (ed ecco il perchè delle difficoltà economiche), oppure che è sieropositiva e non mi dice niente, oppure, ma questa è durata il tempo di capire che se ha le mestruazioni è impossibile, che è diventata donna ma nasce uomo e questo spiegherebbe il suo carattere e la sua testa "maschile".

Quando sono con lei sto bene, ma quando non siamo insieme, anche solo perchè sono le ore di lavoro, vado via di testa e inizio a pensare come sopra.

4) il suo coinvolgimento. Non capisco quanto è dentro questa storia, e per me è fondamentale saperlo. La risposta che mi dò è che per come è fatta, se non era dentro mi aveva già salutato da un pezzo. Ogni tanto ha degli slanci significativi: quando l'ho invitata a cena per il suo compleanno, in un post chic a lume di candela, mi ha guardato e mi ha detto "ti ho cercato tanto...soprattutto negli ultimi 10 anni". Mi ha fatto un grande piacere, è come dire che sono IO quello che vuole. In seguito mi è venuta la lettura "cattiva", cioè "sono stata con mezzo mondo", ma voglio tener buona la prima.

In generale, tra i due sono io il più affettuoso, lei non tanto. Va anche detto che qualche dubbio potrebbe averlo anche lei su di me. Ad esempio giovedì siamo usciti con amici in noto locale dove si balla, lei però doveva alzarsi presto venerdì e quindi non poteva fermarsi. Verso la una (non prestissimo quindi!) la riaccompagno ma, complice l'alcol e il mio desiderio di "fare serata", le dico tranquillamente che torno al locale da solo, cosa che faccio. Una volta là capisco la xxxxxxx e le possibili conseguenze. L'avesse fatto lei apriti cielo, quello è il locale al centro di numerose paranoie da parte mia e che io stesso ho definito "da acchiappo, dove non ha senso andare solpo per ballare". Mi scuso profusamente, fatto sta che venerdì ci vediampo per gli auguri di Natale e lo scambio de regali, e lei non ha un biglietto. E me lo dice serenamente. Ci resto male, anche se non lo dò a vedere, ma ne parleremo dopo le feste. Per me era anche un momento per fare il punto su noi due, infatti nel mio biglietto, breve e non melenso perchè non avrebbe apprezzato, le ho scritto che per me è importante e in sintesi la ringraziavo di tutto. Lei niente. Ma voglio dire, non hai niente da dirmi? O non vuoi lasciare tracce scritte? O sei arrabbiata per la sera prima? Se non è una decisione ma proprio un modo di essere mi domando se a me va bene stare con una persona così fredda o che ha un modo di comunicare il suo affetto così diverso dal mio.

Un altra spia di scarso coinvolgimento è a mio parere la reattività quasi inesistente quando qualcosa non va. Ammetto di avere pochi filtri e di esternare quasi sempre e quasi in tempo reale i miei malumori. Quando succede, o quando si è trattato di più di un malumore, lei è sempre rimasta calmissima, quasi esterna alla situazione, e non ha dato seguito. Voglio dire, ma ti colpiscono queste cose o no? Ad esempio con la storia della festa di Natale...lei dice che io ho tenuto il telefono spento perchè ero arrabbiato a causa della festa. Lei ha provato ha chiamarmi e si è preoccupata. Ecco, da una persona interessata alla nostra storia, io oggi mi aspetterei una mail, una telefonata, una reazione indiretta su facebook (classico esempio: postare una canzone triste), invece mai niente. Lei lascia correre, non torna su quanto è successo, anzi lo fa ma con il tritacarne dell'ironia. Una mia incazzatura per qualcosa diventa sempre una battuta su cui scherzare. Ammetto che ciò funziona spesso, perchè mi fa vedere le cose per quello che sono, spesso piccolezze, però diamine io vorrei anche una reazione più partecipe. Perchè, come per il biglietto di Natale, o non provi emozioni ed è gravissimo, o le lasci correre e non condividi il tuo dispiacere/sofferenza/ansia con me ed è altrettanto grave, perchè io non ho mai un riscontro su come stai vivendo la storia.

5) penso che a causa della sua età se si vuole costruire qualcosa bisogna muoversi presto. Sto parlando di famiglia. Ma io voglio davvero mettermi con una con cui se tutto va bene avrò un figlio quando avrà 43 anni? Mia mamma mi ha avuto a 40 e no grazie, sono già troppi. Con lei sto bene, penso che sarebbe anche una brava mamma, ma c'è quel problema. Inoltre, voglio davvero dovermi sbrigare tanto? Con una sui 27-30 potrei costruire in qualche anno la storia, con convivenza, matrimonio e poi un bimbo, ma così questi piani non si possono fare. Ammesso e non concesso che lei lo vorrebbe, cosa a cui dò poche chances.

E c'è un altro problema, dimostrato dal ritorno al locale dell'altra sera: voglio davvero fermarmi adesso che ho appena cominciato a capire come funziona con le donne? Intendo dire, e io quegli anni da sex and the city che hanno fatto lei e i suoi amici/che quando li faccio? Mai? Peccato però, mi spiacerebbe!

Questo è quanto. Ho un po' di dubbi come vedere e non so come gestirli. Voglio però sottolineare che sto imparando tanto da questa storia, sto crescendo e diventando un uomo che si prende delle responsabilità, in grado di capire che il lavoro è una cosa seria, che la vita è fatta anche di bollette, panni da stirare, soldi da gestire.

Se non vi siete spaventati dalla lunghezza e siete arrivati fin qui mi piacerebbe sentire qualche parere e sono pronto a dare tutti i chiarimenti del caso.

grazie e buone feste!!!

RDJ

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  • 4 weeks later...

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ciao RDJ

mail lunghissima ma letta tutta!

ho notato una sfilza incredibile di motivi per cui non stare con questa persona e solo due righe alla fine sul perche' vivere questa storia con lei che riguardano aspetti pratici della vita che non dipendono da un rapporto di coppia ma da una crescita individuale.

Se i tuoi sentimenti sono da commisurare sulle critiche sono decisamenti di grossa portata diversamente mi sorgono spontanee una serie di domanda: nn credi che ci siano una serie di preconcetti legati alla coppia e alla famiglia che forse non appartengono poi tanto nemmeno a te? .... mi chiedo anche se hai esternato a lei tutte queste innumerevoli perplesità o se sono dubbi che stai alimentando nel silenzio e nel tuo vedere, senza alcun confronto, le cose solo dal tuo punto di vista e solo con le interpretazioni che ne dai tu.

Un saluto

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