Ragazza: nichilismo esistenziale

[Sorano 0]

Salve a tutti. Scrivo qui per la prima volta, per vedere se trovo aiuto o consiglio.. si tratta della mia ragazza.

Ha 18 anni; a 13 anni fu innamorata di un tossicodipendente che morì di overdose quando lei aveva quasi 16 anni. è stata violentata a 15 anni da uno sconosciuto.

certo, abbastanza turbolento come passato. (sto solo cercando di non disperare).. comunque sia ha incontrato me, e a sentire lei ora è una persona diversa.

il problema però insolubile rimane: a lei pesa immensamente ogni attimo della vita sulla terra. non solo la SUA vita, ma la vita in generale, poichè essa non ha senso (per questo il titolo è "nichilismo esistenziale"). Questo le pesa così tanto da piangere spesso, dicendomi "almeno l'amore, almeno dio! io ci ho provato, ci ho provato veramente! ammiro le persone che riescono a credere in qualcosa, ma io proprio non ce la faccio, niente ha senso! niente!!", e perpetrando l'idea di un suicidio collettivo o di una "bomba al centro della terra".

Riguardo all'idea di suicidio, disse di essere troppo vigliacca: così ha iniziato da quando aveva 16 una serie di azioni per morire lentamente. come fumare ad esempio. mi ha detto che se non avesse conosciuto me, avrebbe speso i soldi guadagnati per comprarsi l'eroina (di cui il suo antico amore morì) perchè almeno quella la farebbe sentire bene, le farebbe dimenticare la sofferebnza e l'inutilità.

si lamenta che niente può distrarla da questi pensieri: non l'alcol perchè le fa nausea e giramenti di testa, non il sesso poichè dice che non sente mai nulla più di un po' di solletico ("proveresti mai piacere orgasmico se ti accarezzassi il braccio, la fronte o un gomito?").

L'unica cosa che mi ha detto darle senso alla sua vita sono io. dopo qualche mese (siamo assieme da meno di un anno) mi ha detto che solo con me il suo tempo ha senso.

A casa la faccenda non è disastrosa, ma insomma. famiglia normale... ma padre terribilmente dispotico, egoista, continuamente pronto a lanciare frecciatine sui punti deboli della mia ragazza. super di chiesa. sempre pronto all'ira (parlo di IRA. quella vera. come un alcolista, solo che lui nonj è alcolista, nè fuma, è molto gentile con le persone in generale.. ma è comunque così. inutile dire che la mia ragazza lo odia. al tempo stesso dice che non si sentirà mai adulta fino a che suo padre non la ascolterà da persona a persona, invece di ascoltarla come si annuisce ad una bambina di 3 anni come fa sempre e ha sempre fatto).

Beh! sta di fatto che io la amo, profondamente... conosco le insidie del nichilismo, e il dolore di un genitore che non comprende.. ma io ne sono uscito. so bene che la vita non ha senso, che nessuno riuscirà mai a capirmi per come sono veramente e che parlare di "amore" non ha senso in quanto è solo un costrutto. Ma sto bene lo stesso, vivo comunque, sono capace di sentirmi vivo.

Lei invece... se potessi, la tirerei fuori da quella famiglia. ma non si può.

Il secondo grande problema è la sua ansia: ansia per qualunque cosa, costante. un costante senso di angoscia, che si traduce in ogni istante nella percezione dell'inutilità della vita.

Secondo me è un disturbo d'ansia, sulla quale poi ha costruito e basato il suo nichilismo... è che.. non so più cosa fare.

inizio a non farcela più.. è difficile, ma non voglio abbandonarla. le ho parlato di psicologia, ma lei è convinta che nessuno può aiutarla: dice che il problema non sta nel "modo di vedere le cose" ma nell "cose stesse" : una persona può andare dallo psicologo per stare meglio poichè riuscirebbe a vedere le cose con una prospettiva diversa. lei invece dice che il suo problema, se è un problema o se è semplicemente verità, è che le cose stesse non hanno senso. e non cambierà mai nulla (fatalismo TOTALE), anche se lei cambiasse prospettive, le cose rimarranno sempre come sono e come sono sempre state: inutili. dice sempre che faccio male a stare con lei perchè prima o poi si toglierà a vita.

Non ha amici. ha conosciuto bellissime persone (amici miei) con cui si trova bene, ma afferma che in presenza di qualunque altro essere umano lei si ritrova impacciata, si sente ridicola, di peso, inutile, fastidiosa.
ovviamente si trova perennemente e patologicamente grassa, anche se non lo è. Come ciliegina sulla torta, ha due sorelle più piccole (una di 17 e una di 14 anni) magre, e lei non fa altro che dire quanto lei sia brutta e quanto fighe siano le sue sorelle.

Come faccio a continuare a tenere botta? le mie difese stanno iniziando a cedere..

[L.E.D. 0]

Ciao Sorano, dal mio punto di vista la tua ragazza ha ragione sull'inutilità della vita ecc... Il problema mi sembra però di capire è che lei questa "semplice" verità non l'accetta e quindi ne soffre parecchio... Ma non è proprio per questo che esistiamo in fondo? Per dare un senso a quello che un senso non ha e nessuno ha garantito che questo sia facile o indolore... Ti ha detto "l'unica cosa che dà un senso alla mia vita sei tu" e un altro una volta ha scritto "il senso cercalo nelle relazioni che intraprendi e non nelle cose che fai": é una ragazza illuminata la tua! Esserlo, ossia vedere le cose per quello che sono e non per come si vorrebbero che fossero, comporta però sempre un prezzo da pagare in sofferenza... Tu stagli vicino come hai fatto finora! Non hai bisogno di "difese" o altro per farlo... Prova piuttosto a vedere l'accettare il suo nichilismo esistenziale come una"prova d'amore" richiesta da parte sua

[Cadaverina 0]

Accidenti, la tua ragazza ne ha passate parecchio, essere un po' "mentalmente scombussolata" mi sembra ovvio, e come minimo dovrebbe fare un salto da uno psicolgo. O avrebbe già dovuto farlo, dopo lo stupro!

Sai una cosa? Condivido con lei la speranza di un "suicidio di massa". Il mondo sta andando a catafascio per colpa degli uomini, ma non di TUTTI.

Non tutti gli uomini hanno la stessa mentalità. La mia "speranza" è un'estinzione di massa alla quale sopravviviAMO (sì, mi ci metto dentro) in pochi, i classici pochi ma buoni che non pensano solo ad arricchirsi e a fare del male al prossimo, ma amano la Natura e il nostro pianeta e sperano in un mondo migliore, e sperano di azzerare tutte le nefandezze fatte fin'ora e ripartire da capo. Certo non possiamo far abbattere un cataclisma sul nostro pianeta schioccando le dita (secondo me basta aspettare qualche anno ), ma nel frattempo possiamo "prepararci": imparare a coltivare la terra, conoscere la natura, gli animali, magari fare volontariato in un canile, nella protezione animali, con i disabili... qualcosa che ci avvicini al prossimo e alla natura.

Di' alla tua ragazza di tenersi pronta, di allenarsi fisicamente e mentalmente (di distrarsi coltivando l'orto e facendo volontariato ): la fine è vicina davvero ma nel frattempo possiamo essere un minimo felici proprio preparandoci a come sarà dopo

Discorso molto FLOWER POWER, eh?

[Sorano 0]

Grazie LED :) vederla da questo punto di vista potrebbe aiutarmi :)

@Cadaverina: eh, ho provato a parlarle di psicologi... ma oltre ad avermi detto che "se mio padre lo scopre, mi butta fuori di casa", lei è convinta che non serva a niente... mmm... questo perchè non ha mai avuto nessuno che ascoltasse i suoi discorsi e li accettasse (con grande sofferenza, ma ci sono riuscito senza altri problemi) probabilmente.. e anche perchè ritiene di basare tutto il suo pensiero in modo completamentelogico, razionali e inconfutabile (si è fatta addirittura un diagramma mentale per spiegare l'inutilità dell'esistenza.. ha provato a spiegarmelo, ma siccome la interrompevo ogni due minuti per comprendere a fondo ogni passaggio, non è mai andata oltre la seconda freccetta :D)
Sì, mi piace il flower power :D

[Cadaverina 0]

Interessante!

Anch'io non ho una simpatia sviscerata per gli psicologi, ma perché ho avuto una brutta esperienza in passato con la terapia cognitivo-comportamentale.

Ma mi sono trovata benissimo con una pranoterapeuta...

Lavora sui chakra (conosci gli tsubo di Kenshiro, vero? Stessa cosa ), si parla di vite passate....

E conosci la PNL? Non è psicologia classica. Anzi, credo che non sia proprio catalogata come psicologia. I PNL sono coach mentali, in pratica.

Comunque la sua analisi dettagliata del perché l'esistenza fa schifo (in poche parole) non è mica lavoro da poco! Ci sono filosofi che hanno basato lunghe ed elaborate teorie sullo stesso concetto. Perché non scriverci un libro? Almeno la tiene occupata e la impegna

[Sorano 0]

vero? è parecchio complessa.. una volta mi pare mi abbia accennato a " non voglio scriverle, perchè quando le scrivi le cose diventano vere." . Ha detto qualcosa sul "non perdere quel piccolo barlume di umanità, il quale so essere un'illusione come lo è l'amore... ma se non avessi quello, non starei con te"

E' comunque già abbastanza impegnata, ha iniziato a studiare medicina xD

[Cadaverina 0]

Sorano...... una che vede l'umanità prossima a disintegrarsi o comunque se lo augura...... NON STUDIA MEDICINA!

I medici aiutano il prossimo, vivono di speranza e ottimismo e devono infonderlo ai pazienti!

La tua ragazza ha passato delle cose bruttissime e ne porta i segni. Probabilmente li porterà per sempre, ma ha QUEL BARLUME DI UMANITA'. E' una filosofa. Complicata, traumatizzata e magari un po' depressa. Ma diventerà una DOTTORESSA, altro che il mio consiglio di lavorare come volontaria con gli handicappati

[Sorano 0]

Ah no no no, fidati. io sono ormai infermiere, e l'associazione "medico=lavora per fare del bene" è falsa. così come per gli infermieri.... certo, non sto dicendo che quest'associazione non c'è mai :) però in molti casi la risposta è "certo, so che sto facendo del bene... ma il mio è un lavoro, non è una missione! potessi avere un lavoro più tranquillo con lo stesso guadagno, sceglierei quello".

Lei studia medicina perchè le interessa molto.... l'alternativa sarebbe stata lettere, ma non ha nessuna intenzione di finire a fare la segretaria nell'ufficio di suo parde.. o di raccogliere tabacco e patate, come una sua amica laureata in lettere da 5 anni xD

[Cadaverina 0]

Non riesco a concepire la medicina come "unica alternativa", perché conosco alcune persone che c'hanno provato e hanno mollato, da tanto è difficile. Ci vuole intelligenza, costanza e una volontà di ferro. Non mi sembra una facoltà che uno sceglie perché massì è meglio che lettere, perché una volta laureata il lavoro (SE lo trovi) è duro. Hai a che fare con gente che soffre e spesso la loro vita dipende da te.

Mi sembra che tutto questo stride con come la descrivi ma forse sono io che non colgo qualcosa.