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Intrappolato


Diego86

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Salve, è la prima volta che cerco di farmi aiutare. Cominciamo dalla mia infanzia. Sono stato operato alla gola a soli 6 mesi e la prima volta che ho parlato è stato a 3 anni.  Ho cominciato a parlare balbettando ma questo non mi ha creato problemi. Alle elementari avevo una maestra che mi dava sempre contro in tutto. Mi tirava i capelli mi umiliava prendendomi in giro davanti ai miei compagni, una volta mi ha premuto anche la testa contro il banco e lo ricordo come se fosse successo ieri. Poi è andata oltre offendendo mia madre e quel giorno me lo ricordo ancora meglio e adesso non me la sento dire cosa è successo, preferisco farlo in messaggio privato se qualcuno è interessato. Praticamente credo di aver subito uno shock quel giorno perché della mia infanzia mi ricordo praticamente solo i momenti brutti e mi sono in qualche modo protetto da tutta la cattiveria subita nascondendo quel bambino ferito nel profondo. Poi è stato un disastro con le relazioni e la scuola. Mi sentivo sempre in colpa perché nella vita il problema ero sempre io e dipendeva da me. In parole povere la rabbia che da bambino mi fece provare quella maestra è ancora dentro di me e non se ne vuole andare creandomi problemi sulle relazioni e su tutte le passioni che avevo. Anche se in apparenza mi giudicano tutti un bravo ragazzo è perché mi limito ad essere superficiale cercando di non  di farmi coinvolgere il meno possibile con i sentimenti. Non sono depresso ma pensavo che il tempo potesse guarire anche le ferite profonde sperando che con la maturità riuscissi a dare un senso a tutta la mia vita. Adesso che ho tanti amici sposati e con figli e mi rendo conto che nella mia vita per quanto fossi innamorato o avrei voluto intraprendere una relazione con una ragazza non riuscivo a relazionarmi. Volevo solo scappare per il motivo che potesse vedere la rabbia nei miei occhi, che mi vedesse dentro. Sono stanco di scappare e di essere così superficiale ma sopratutto vorrei cominciare a vivere. Non ho mai visto un futuro per me, volevo solo percorrere la mia vita il più velocemente possibile e da solo. Non essere riuscito a risolvere i miei problemi è una sconfitta perché ho sempre cercato di darmi le risposte che potessero avere un senso logico per andare avanti. La prima volta che ho parlato della mia infanzia è stato l'anno scorso con il mio migliore amico e l'ho fatto da ubriaco anche, perché mi vergognavo. Ultimamente sto cercando di venirne fuori. Che consigli potreste darmi per trovare un senso a tutte le violenze psicologiche subite da piccolo?

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Ciao Diego, non sono uno psicologo o altro, ma mi ritengo una persona dannatamente forte mentalmente (penso che questo sia un motivo per provare ad aiutarti), e se può farti sentire meglio, sarei più che propenso ad intraprendere una conversazione riguardo il passato.

Ciò che siamo ora è frutto di ciò che abbiamo seminato, o di chi purtroppo, contro la nostra volontà, ha seminato per noi; non è mai tardi per rendersi conto, la strada verso noi stessi è sempre libera, non è impossibile arrivare a stare bene con noi stessi.

Sono sempre disponibile per un confronto,

さよなら (Sayonara)

 

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