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Venerdì 29 settembre

La giornata di venerdì ha avuto come tema dominante lo studio teorico del modello dell’ANALISI TRANSAZIONALE. L’A.T. ideata da Berne è un approccio alla comprensione del comportamento umano basata su una ferma fiducia nelle capacita dell’uomo perfettamente in grado di emanciparsi pensando per se stesso e prendendo le decisioni in modo da non perdere mai di vista la propria natura… A tal proposito è interessante riportare la parabola dell’aquila di James Aggrey:

“Una volta un uomo passando per il bosco trovò una giovane Aquila e la portò a casa nel cortile del pollaio, dove l'Aquila imparò presto a cibarsi del mangime e a comportarsi come un pollo. Un giorno passò di là uno zoologo e chiese al proprietario perché costringesse l'Aquila, regina di tutti gli uccelli, a vivere in un pollaio. "Poiché le do da mangiare, le ho insegnato ad essere un pollo, l'Aquila non ha mai imparato a volare", rispose il proprietario e lo zoologo: "Essa si comporta esattamente come un pollo, quindi non è più un'Aquila, tuttavia possiede il cuore d'un Aquila e può sicuramente imparare a volare". Dopo aver discusso della questione i due uomini si accordarono per verificare se ciò era vero. Lo zoologo prese cautamente l’Aquila e le disse: "Tu appartieni all'aria e non alla terra, stendi le tue ali e vola". L’Aquila tuttavia era disorientata, non sapeva chi era e quando vide che i polli beccavano il grano saltò giù per essere uno di loro. Il giorno seguente lo zoologo portò l'Aquila sul tetto della casa e la sollecitò di nuovo: "Tu sei un'Aquila, allarga le tue ali e vola". Ma l'Aquila ebbe paura del suo sé sconosciuto e del mondo e saltò giù nuovamente tra il mangime. Il terzo giorno lo zoologo si alzò presto, prese l'Aquila dal pollaio e la portò su un alto monte. Lassù tenne la regina degli uccelli in alto nell'aria e la incoraggiò di nuovo: "Tu sei un'Aquila, tu appartieni tanto all'aria quanto alla terra. Stendi ora le tue ali e vola". L’Aquila si guardò attorno, guardò di nuovo il pollaio e poi il cielo e continuava a non volare. Allora lo zoologo la tenne direttamente contro il sole e allora accadde che essa incominciò a tremare e lentamente distese le sue ali. Finalmente si lanciò con un grido trionfante verso il cielo.

Può darsi che l’Aquila pensi ancora con nostalgia ai polli, può persino accadere che visiti di quando in quando il pollaio. Tuttavia per quanto si sappia non è mai ritornata e non ha più ripreso a vivere come un pollo. Era un'Aquila sebbene trattata ed addomesticata come un pollo.”

Per comprendere il comportamento e le interazioni umane Berne si è servito del modello degli stati dell’io (GAB)

Uno stato dell’io è un insieme di emozioni atteggiamenti comportamenti e pensieri in reciproca connessione… è in pratica una modalità attraverso cui comunichiamo e manifestiamo la nostra personalità in un dato momento

Sono stati concepiti 3 stati dell’Io:

Iop genitore: Insieme di emozioni pensieri e comportanti modellati sulle figure genitoriali. Si rifà alle norme e regole acquisite nell’infanzia

Io adulto: Risposta diretta al qui ed ora… è lo stato dell’io che ha la funzione mediatrice fra gli altrui due…

Io bambino: Riproposizione di modalità tipiche dell’infanzia. Riguarda in pratica maggiormente la sfera della affettiva ed emotiva.

Gli stati dell’io genitore e dell’io bambino possono prevedere ulteriori suddivisioni…

Assumo connotazioni positiva il:

GENITORE NORMATIVO: “contiene il bambino fornendo regole e norme di comportamento essendo nello stesso tempo flessibile

GENITORE AFFETTIVO:Capace di rispondere in modo empatico al bisogno di amore ed affetto del bambino

Assumono invece connotazione negativa il

GENITORE PERSECUTORE: pone regole rigide di cui pretende l’assoluto rispetto; è pronto a punire il bambino ma molto meno a fornire amore e comprensione

GENITORE SALVATORE: Rende difficile l’emancipazione del bambino sostituendosi spesso ad esso nell’affrontare i problemi

Per quanto riguarda lo stato dell’io bambino assumono connotazione positiva il

BAMBINO ADATTATO:capace di gestirsi e regolare il proprio comportamento in base alle norme più o meno condivise

BAMBINO LIBERO:Capace di riconoscere ed esprimere liberamente le proprie emozioni e la propria creatività…

Connotazione invece negativa il

BAMBINO SOTTOMESSO:ha una modalità di comportamento essenzialmente passiva mettendo da parte completamente le proprie esigenze

BAMBINO RIBELLE: Poco capace di regolamentare il proprio comportamento, si oppone con decisione alle norme impostegli

Fra i diversi stati dell’Io si possono avere confluenze o si può addirittura arrivare all’eliminazione più o meno temporanea di uno dei tre..

Confluenze si possono avere:

Fra lo stato dell’io genitore e lo stato dell’io adulto: In questo caso si possono generare pregiudizi..

Fra lo stato dell’io adulto e lo stato dell’io bambino: Possono sorgere le idee fisse…

Le esclusioni:

Esclusioni dell’io Genitore:si genera un comportamento dettato principalmente dall’impulsività ed emotività..

Esclusione Io bambino:distacco affettivo mancanza di coinvolgimento emotivo, rigidità

Eliminazione dell’io adulto: Mancanza di integrazione fra il polo emotivo e quello normativo. È in genere il caso più grave che può portare anche a gravi psicopatologie….

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Venerdì 29 settembre

La giornata di venerdì ha avuto come tema dominante lo studio teorico del modello dell’ANALISI TRANSAZIONALE. L’A.T. ideata da Berne è un approccio alla comprensione del comportamento umano basata su una ferma fiducia nelle capacita dell’uomo perfettamente in grado di emanciparsi pensando per se stesso e prendendo le decisioni in modo da non perdere mai di vista la propria natura… A tal proposito è interessante riportare la parabola dell’aquila di James Aggrey:

“Una volta un uomo passando per il bosco trovò una giovane Aquila e la portò a casa nel cortile del pollaio, dove l'Aquila imparò presto a cibarsi del mangime e a comportarsi come un pollo. Un giorno passò di là uno zoologo e chiese al proprietario perché costringesse l'Aquila, regina di tutti gli uccelli, a vivere in un pollaio. "Poiché le do da mangiare, le ho insegnato ad essere un pollo, l'Aquila non ha mai imparato a volare", rispose il proprietario e lo zoologo: "Essa si comporta esattamente come un pollo, quindi non è più un'Aquila, tuttavia possiede il cuore d'un Aquila e può sicuramente imparare a volare". Dopo aver discusso della questione i due uomini si accordarono per verificare se ciò era vero. Lo zoologo prese cautamente l’Aquila e le disse: "Tu appartieni all'aria e non alla terra, stendi le tue ali e vola". L’Aquila tuttavia era disorientata, non sapeva chi era e quando vide che i polli beccavano il grano saltò giù per essere uno di loro. Il giorno seguente lo zoologo portò l'Aquila sul tetto della casa e la sollecitò di nuovo: "Tu sei un'Aquila, allarga le tue ali e vola". Ma l'Aquila ebbe paura del suo sé sconosciuto e del mondo e saltò giù nuovamente tra il mangime. Il terzo giorno lo zoologo si alzò presto, prese l'Aquila dal pollaio e la portò su un alto monte. Lassù tenne la regina degli uccelli in alto nell'aria e la incoraggiò di nuovo: "Tu sei un'Aquila, tu appartieni tanto all'aria quanto alla terra. Stendi ora le tue ali e vola". L’Aquila si guardò attorno, guardò di nuovo il pollaio e poi il cielo e continuava a non volare. Allora lo zoologo la tenne direttamente contro il sole e allora accadde che essa incominciò a tremare e lentamente distese le sue ali. Finalmente si lanciò con un grido trionfante verso il cielo.

Può darsi che l’Aquila pensi ancora con nostalgia ai polli, può persino accadere che visiti di quando in quando il pollaio. Tuttavia per quanto si sappia non è mai ritornata e non ha più ripreso a vivere come un pollo. Era un'Aquila sebbene trattata ed addomesticata come un pollo.”

Per comprendere il comportamento e le interazioni umane Berne si è servito del modello degli stati dell’io (GAB)

Uno stato dell’io è un insieme di emozioni atteggiamenti comportamenti e pensieri in reciproca connessione… è in pratica una modalità attraverso cui comunichiamo e manifestiamo la nostra personalità in un dato momento.

Sono stati concepiti 3 stati dell’Io:

Io genitore: Insieme di emozioni pensieri e comportanti modellati sulle figure genitoriali. Si rifà alle norme e regole acquisite nell’infanzia

Io adulto: Risposta diretta al qui ed ora… è lo stato dell’io che ha la funzione mediatrice fra gli altrui due…

Io bambino: Riproposizione di modalità tipiche dell’infanzia. Riguarda in pratica maggiormente la sfera della affettiva ed emotiva.

Gli stati dell’io genitore e dell’io bambino possono prevedere ulteriori suddivisioni…

Assumo connotazioni positiva il:

GENITORE NORMATIVO: “contiene il bambino fornendo regole e norme di comportamento essendo nello stesso tempo flessibile

GENITORE AFFETTIVO:Capace di rispondere in modo empatico al bisogno di amore ed affetto del bambino

Assumono invece connotazione negativa il

GENITORE PERSECUTORE: pone regole rigide di cui pretende l’assoluto rispetto; è pronto a punire il bambino ma molto meno a fornire amore e comprensione

GENITORE SALVATORE: Rende difficile l’emancipazione del bambino sostituendosi spesso ad esso nell’affrontare i problemi

Per quanto riguarda lo stato dell’io bambino assumono connotazione positiva il

BAMBINO ADATTATO:capace di gestirsi e regolare il proprio comportamento in base alle norme più o meno condivise

BAMBINO LIBERO:Capace di riconoscere ed esprimere liberamente le proprie emozioni e la propria creatività…

Connotazione invece negativa il

BAMBINO SOTTOMESSO:ha una modalità di comportamento essenzialmente passiva mettendo da parte completamente le proprie esigenze

BAMBINO RIBELLE: Poco capace di regolamentare il proprio comportamento, si oppone con decisione alle norme impostegli

Fra i diversi stati dell’Io si possono avere confluenze o si può addirittura arrivare all’eliminazione più o meno temporanea di uno dei tre..

Confluenze si possono avere:

Fra lo stato dell’io genitore e lo stato dell’io adulto: In questo caso si possono generare pregiudizi..

Fra lo stato dell’io adulto e lo stato dell’io bambino: Possono sorgere le idee fisse…

Le esclusioni:

Esclusioni dell’io Genitore:si genera un comportamento dettato principalmente dall’impulsività ed emotività..

Esclusione Io bambino:distacco affettivo mancanza di coinvolgimento emotivo, rigidità

Eliminazione dell’io adulto: Mancanza di integrazione fra il polo emotivo e quello normativo. È in genere il caso più grave che può portare anche a gravi psicopatologie….

Passiamo ora all’analisi delle transazioni…Per transazione si indica qualsiasi scambio che avviene tra due o più persone: un dialogo è una serie di transazioni, così come lo può essere uno scambio di gesti di affetto.

L'Analisi Transazionale prende in considerazione queste "transazioni", considerate come unità fondamentali della comunicazione,con particolar riguardo a quelle verbali. Da queste si ricavano informazioni sulle quali è possibile basarsi per una eventuale terapia con lo scopo di eliminare i vari elementi che possono risultare disturbanti nella vita psichica o affettiva di un individuo.

le transazioni sono considerate le unità fondamentali della comunicazione

Si possono avere:

TRANSAZIONI COMPLEMENTARI: Lo stato dell’io a cui ci si rivolge in una determinata persona è lo stesso xche risponde:

Ad esempio: “A che ora inizia le lezione?”

“Alle tre”

In questo caso lo stato dell’io che formulava la domanda e quello che rispondeva erano entrambi adulti….

Altro esempio: “vai a vestirti” (io genitore cyhe si rivolge ad io bambino)

“ok adesso vado” (io bambino che risponde ad io genitore)

Transazioni incrociate:I vettori dello stimolo e della risposta non sono paralleli e lo stato dell’io cui ci si rivolge non è quello che risponde….

Ad esempio: “Non buttare sempre i calzini sul letto”

“e tu metti in ordine i tuoi vestiti…”

TRANSAZIONI ULTERIORI:vengono inviati contemporaneamente due messaggi; uno a livello manifesto, l’altro a livello psicologico più sottile e nascosto… In pratica quel che si dice col canale verbale (ad esempio “certo che sei bravo”) può essere disconfermato o inquinato a livello non verbale (ad esempio usando un tono allusivo o sottilmente ironico)

Sono state individuate tre regole fondamentali della comunicazione:

1 Fin tanto che le transazioni sono complementari la comunicazione può perdurare per un tempo indefinito

2 Quando una transazione è incrociata in genere la comunicazione si interrompe e una o entrambe le persone devono cambiare stato dell’io affinché possa riprendere..

3 L’esito di una comunicazione fondata su transazioni ulteriori è determinata dal livello psicologico (dalla comunicazione non verbale) e non a livello manifesto (comunicazione verbale)… Questo tipo di comunicazione non fa altro che rinforzare i rispettivi copioni esistenti

Carezze

L’uomo per la sua natura sociale ha bisogno costante di stimolazione e riconoscimentoda parte degli altri… del resto sono ben noti numerosi esperimenti sulla deprivazione sensoriale cjhe testimoniano in modo inquivocabile che l’uomo per il suo benessere psicologico non può far a meno di interagite con gli altri..

Le “carezze” che derivano dalle interazioni con gli altri possono essere positive o negative,condizionate (si riferiscono a quello che uno fa )o incondizionate (si riferiscono a quello che uno è)

Facciamo alcuni esempio Bravo oggi hai giocato bene ( positiva condizionata)

Mi piace il tuo modo di essere (positiva incondizionata)

Hai sbagliato a trattare cosi quel ragazzo(negativa condizionata)

Sei stupido (negativa incondizionata)

Come si può ben capire le carezze negative incondizionate sono quelle che ci fanno più male… sono sicuramente da evitare nell’educazione di un bambino in quanto potrebbero ledere l’autostima ed il senso di efficacia ed adeguatezza del ragazzo…

Strutturazione del tempo

Ogni persona decide liberamente in presenza di altri come trascorrere e strutturare il proprio tempo… i diversi modi di strutturare il tempo previsti dall’analiosi transazionale sono i seguenti

Isolamento: in questo caso l’individuo non interagisce con gli altri… non si ha quindi uno scambio di transizioni e le carezze possibili sono solo quelle che ciascuno decide di fare a se stesso..

Rituali: Sono degli scambi e delle interazioni che si basano essenzialmente su regole condivise… ad esempio i saluti hanno spesso una forte componente rituale… le carezze scambiate sono prevedibili

Passatempi: sono sempre presenti delle regole più o meno rigide…. I discorsi possono risultare abbastanza stereotipati… ad esempio conversazioni su tempo, sport e dialoghi familiari.. anche in questo caso la caratteristica è la prevedibilità, anche se un po’ meno accentuata che nei rituali…

I giochi: sono serie di transazioni ripetitive e ambigue, fatte per ottenere carezze. I metodi utilizzati però sono essenzialmente inadeguati… spesso si giunge ad un rafforzamento dei copioni preesistenti e le carezze scambiate sono molto spesso negative

Il lavoro: è un’attività a carattere pratico che ha come risultato un prodotto ben determinato

Intimità:è uno scambio di carezze diretto e potente…. Bisogna evidenziare che l’ intimità non coincide solo col sesso anche se spesso il sesso ne fa parte… Il sesso però può anche essere un rituale, un passatempo, un gioco o un lavoro…

I due modi più soddisfacenti per ottenere carezze sono il lavoro e l’intimità… tuttavia a causa di difficoltà emotive e frustrazioni sul posto di lavoro spesso gli individui ricorrono ad altri mezzi meno efficaci ma più sicuri e prevedibili per ottenere carezze (isolamento passatempi e anche giochi)…

Posizioni di vita

Le posizioni di vita riguardano le convinzioni fondamentali di una persona su di se e gli altri su cui si basano le decisioni ed il comportamento… Le quattro posizioni basilari di vita sono:

Io sono OK tu sei OK: i sentimenti che solitamente ne scaturiscono sono gioia e fiducia, è una posizione positiva che favorisce l’incontro con gli altri

Io sono OK tu NON sei OK:i sentimenti prevalenti possono essere rabbia e sfiducia nei confronti degli altri… è possibile sviluppare posizioni aggressive o di scontro e lontananza rispetto agli altri…

Io NON sono OK tu sei OK: Si sviluppa un sentimento di paura, può prendere il sopravvento una percezione di inferiorità o inadeguatezza

Io NON sono OK tu NON sei OK:Prevale la sfiducia e la tristezza… un senso generale di sconforto, una visione tendenzialmente pessimista…

COPIONE

Per copione si intende il progetto di vita costruito durante l’infanzia e condizionatodai messaggi ricevuti dai genitori e dalle figure di riferimento. Il copione è in stretta relazione con le posizioni di vita prese e costituisce un piano inconscio fortemente strutturato e dettagliato… il copione può tuttavia essere modificato in qualsiasi fase della vita, basta che se prenda coscienza. La “parabola dell’aquila proposta all’inizio ne è un esempio molto significativo…

I definitiva lo scopo che si prefigge l’Analisi transazionale (tramite lo studio delle posizioni di vita, copioni, strutturazione del tempo, carezze, stati dell’io e transazioni) è di ristabilire la spontaneità dell’individuo riportandolo alla sua vera natura, di potenziare le strategie di problem solvine, di integrare le emozioni più autentiche al fine di renderle funzionali per lo sviluppo e il benessere dell’individuo

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Prima di tutto questo ha un nome...  

secondo non so cosa c'entri Aio... terzo non ci conosciamo... chi sei?

vedi come è facile cadere nell'ot e rispondere per le rime?

Oxibi dice che ha qualche problema con la teoria...con la psicanalisi...gli ricorda la madre...ed è arrabbiato con chi spiega le cose solo a parole inmaniera cerebrale...è un suo appunto ai tuoi appunti...il "questo" viceversa è da evitare senza alcun dubbio...ma pure i "pasticciere", "aglio", "napoletano" " immondezzaio", etc etc. non sei daccordo pollicino?

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Appunti universitari, Pollicino?

Secondo me l'analisi transazionale ha i suoi pregi, proprio come "analisi" specie se applicata negli ambiti lavorativi.In ambito scolastico per esempio stati dell'io e giochi vengono spesso tirati in ballo per esemplificare le posizioni possibili nelle relazioni educative. Come intervento terapeutico non lo so, non ne so niente.

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