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Vorrei raccontare la mia storia per avere qualche consiglio.

Cercherò di essere sintetica anche se avrei pagine sull'argomento.

Lavoro da 9 anni in un'azienda pubblica, da quando è arrivato un dirigente (4 anni) la mia vita nell'ambiente di lavoro è diventata impossibile. Questo dirigente è riuscito a creare un ambiente ostile nei miei confronti non solo con suoi comportamenti, ma anche mettendomi contro altri colleghi (quelli che aspirano alla mia posizione). La situazione ormai non è più recuperabile e sto cercando disperatamente un altro lavoro. Ogni giorno mi trovo di fronte ad atteggiamenti scorretti nei miei confronti, continue critiche e pettegolezzi. Ho avuto un demansionamento e il mio lavoro viene ostacolato da una mia collega in tutti i modi, addirittura sottraendomi pratiche dalla scrivania e file dal computer, naturalmente con tacita approvazione del mio superiore. Nell'ultimo anno ho avuto grossi problemi di salute; diagnosi: ansia ciclotimia e disturbo ossessivo compulsivo, senza contare i problemi dovuti alla debolezza fisica. Ho contattato i sindacati da cui mi sento abbandonata, un'associazione contro il mobbing dove mi hanno consigliato di trovare un altro lavoro. Sono stata alla clinica del lavoro e ho contattato un'altra associazione ma tutto va per le lunghissime, questione di molti mesi. Sono un pò scoraggiata e sono giunta alla conclusione che devo trovare un altro lavoro anche se non è facile e non avrei sicuramente le condizioni che ho dove lavoro da 9 anni.

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Ciao Nicoletta, premetto subito che sono solo un semplice utente del

forum e che non sono uno specialista (a scanso di equivoci) ma solo

una persona interessata all'argomento per motivi suoi.

Mi ha incuriosito il fatto che ti sia stato consigliato di cercare un altro

lavoro, perché la maggior parte del materiale informativo che ho

potuto leggere finora di solito lo sconsiglia vivamente, e consiglia di

tenere duro, per vari motivi che sarebbe lungo spiegare (e che se li

spiegassi io rischierei di sbagliare, non essendo appunto un esperto).

Anche nell'altra associazione ti hanno dato lo stesso consiglio?

Poi volevo chiederti anche se ti hanno dato delle indicazioni su come

muoverti nel frattempo, su cosa fare e cosa non fare, almeno come

linea generale.

Un abbraccio.

Stefano.

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Ciao Nicoletta, leggendo la tua storia, vorrei darti un consiglio....

perchè questo argomento, rientra un pò.... nelle "mie corde ".

Anch' io lavoro in un' azienda, però " privata " e ti posso assicurare che

in tutti gli ambienti, bisogna crearsi una propria strategìa, che ti permetta di proteggere la qualità del tuo lavoro, da eventuali attacchi di colleghi pronti a tutto. Devi innanzittutto analizzare bene il problema alla fonte.

Leggendo il tuo post, ho avuto la sensazione che il " tuo problema ", sia in

realtà il dirigente ! Ti ha creato questo ambiente ostile , perchè vuole che tu ti rivolga a lui, perchè sistemi la cosa, per poi chiederti in cambio dei

" FAVORI PERSONALI ". Ti consiglio di essere forte e di non cedere ai ricatti!!!! La situazione si può risolvere anche senza il suo aiuto..... punta sul tuo lavoro, rendilo sempre più efficiente e infischiatene altamente

dei pettegolezzi e delle chiacchere dei colleghi. La loro è tutta invidia!!!!

Anch' io ho avuto un problema con una mia collega.... l' ho affrontata personalmente, ho charito che alcuni atteggiamenti suoi..... andavano

evitati; ho avuto anche l' occasione di inchiodarla dal punto di vista lavorativo.... ma non l' ho fatto.... perchè in fondo mi dispiace.... mi auguro solo che mi lasci in pace! Devo dirti che fin' ora la cosa sta funzionando.

Ti faccio i miei più cari Auguri!!!

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Inanzitutto grazie per le risposte.

Nell'altra associazione per il momento non sono riuscita a parlare con nessuno, mi hanno dato appuntamento a marzo.

Nessuno mi ha dato consigli su cosa fare nel frattempo. Solo il rappresentante sindacale voleva andare a parlare con l'azienda, ma poi non ha più risposto alle mie telefonate sul cellulare e non si è fatto più sentire. Alla clinica del lavoro ci sono andata a novembre ma dovrò aspettare ancora qualche mese. Sono in psicoterapia e gli unici consigli li ho dalla mia psicologa, per il resto vado avanti con l'ansiolitico e fortunatamente ho la famiglia e gli amici che mi sono vicini.

Nicoletta

Ciao Nicoletta, premetto subito che sono solo un semplice utente del

forum e che non sono uno specialista (a scanso di equivoci) ma solo

una persona interessata all'argomento per motivi suoi.

Mi ha incuriosito il fatto che ti sia stato consigliato di cercare un altro

lavoro, perché la maggior parte del materiale informativo che ho

potuto leggere finora di solito lo sconsiglia vivamente, e consiglia di

tenere duro, per vari motivi che sarebbe lungo spiegare (e che se li

spiegassi io rischierei di sbagliare, non essendo appunto un esperto).

Anche nell'altra associazione ti hanno dato lo stesso consiglio?

Poi volevo chiederti anche se ti hanno dato delle indicazioni su come

muoverti nel frattempo, su cosa fare e cosa non fare, almeno come

linea generale.

Un abbraccio.

Stefano.

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Nella prima associazione che ho contattato ho parlato con una persona che molto chiaramente mi ha indicato varie strade, ma citando la sua lunga esperienza e il fatto che sono giovane la soluzione migliore per me sarebbe trovare un altro lavoro. Effettivamente la situazione in tutto questo tempo si è "cronicizzata" e un possibile tentativo di conciliazione con l'azienda sarebbe inutile. Agire legalmente mi porterebbe solo ad un lungo e penoso periodo in cui la mia azienda mi distruggerebbe definitivamente e poi dovrei comunque cambiare lavoro.

Mi ha incuriosito il fatto che ti sia stato consigliato di cercare un altro

lavoro, perché la maggior parte del materiale informativo che ho

potuto leggere finora di solito lo sconsiglia vivamente, e consiglia di

tenere duro, per vari motivi che sarebbe lungo spiegare (e che se li

spiegassi io rischierei di sbagliare, non essendo appunto un esperto).

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Per me non è possibile buttarmi sul mio lavoro e cercarlo di farlo bene perchè mi viene impedito. Mi hanno tolto buona parte delle mie mansioni. Mi impediscono di fare il mio lavoro e mi accusano di non farlo. Con la mia collega è impossibile un dialogo, a volte si alza al mattino e decide di andare dal mio capo con delle lamentele e io devo subirmi un processo nell'ufficio del mio capo davanti ai colleghi cercando di giustificare delle assurdità. Dei pettegolezzi ormai è da tempo che non ci faccio più caso. Mi hanno anche tolto l'ufficio e mi hanno messo in una stanza molto piccola dove ho una scrivania davanti al muro vicino alla mia collega. è impossibile lavorare così.

Ciao Nicoletta, leggendo la tua storia, vorrei darti un consiglio....

perchè questo argomento, rientra un pò.... nelle  "mie corde ".

Anch' io lavoro in un' azienda, però " privata " e ti posso assicurare che

in tutti gli ambienti, bisogna crearsi una propria strategìa, che ti permetta di proteggere la qualità del tuo lavoro, da eventuali attacchi di colleghi pronti a tutto. Devi innanzittutto analizzare bene il problema alla fonte.

Leggendo il tuo post, ho avuto la sensazione che il  " tuo problema ", sia in

realtà il dirigente ! Ti ha creato questo ambiente ostile , perchè vuole che tu ti rivolga a lui, perchè sistemi la cosa, per poi chiederti in cambio dei

" FAVORI PERSONALI ". Ti consiglio di essere forte e di non cedere ai ricatti!!!! La situazione si può risolvere anche senza il suo aiuto..... punta sul tuo lavoro, rendilo sempre più efficiente e infischiatene altamente

dei pettegolezzi e delle chiacchere dei colleghi. La loro è tutta invidia!!!!

Anch' io ho avuto un problema con una mia collega.... l' ho affrontata personalmente, ho charito che alcuni atteggiamenti suoi..... andavano

evitati; ho avuto anche l' occasione di inchiodarla dal punto di vista lavorativo.... ma non l' ho fatto.... perchè in fondo mi dispiace.... mi auguro solo che mi lasci in pace! Devo dirti che fin' ora la cosa sta funzionando.

Ti faccio i miei più cari Auguri!!!

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Capisco. Sai cos'è che mi stupisce? E' che invitare le "vittime"

a cambiare lavoro "data la situazione" è considerato, da diversi

esperti del fenomeno, un atto mobbizzante.

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Ciao Nicoletta,

hai provato a far presente ai tuoi colleghi che quello stesso dirigente che ora vuole togliere te di mezzo potrebbe un domani voler fare lo stesso servizio ad uno di loro?

Ciao :wink:

Non posso dire nulla sui colleghi di Nicoletta, ma ti posso

dire (per averlo chiesto in esperienze personali) che anche

se non sembra spesso i colleghi lo capiscono al volo... e le

loro reazioni mobbizzanti sono spiegabilissime da 'sto fatto.

(Se vuoi dettagli e ne hai la pazienza, leggi il topic "the matrix":

ci troverai anche molto materiale utile per la tua passione da

"criminologa" :wink: ).

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Ciao Nicoletta,

hai provato a far presente ai tuoi colleghi che quello stesso dirigente che ora vuole togliere te di mezzo potrebbe un domani voler fare lo stesso servizio ad uno di loro?

Ciao :wink:

Non posso dire nulla sui colleghi di Nicoletta, ma ti posso

dire (per averlo chiesto in esperienze personali) che anche

se non sembra spesso i colleghi lo capiscono al volo... e le

loro reazioni mobbizzanti sono spiegabilissime da 'sto fatto.

(Se vuoi dettagli e ne hai la pazienza, leggi il topic "the matrix":

ci troverai anche molto materiale utile per la tua passione da

"criminologa" :wink: ).

:grazie del consiglio... :LOL:

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I miei colleghi penso che lo sappiano benissimo, ma sanno anche che possono trarne vantaggio in questo momento. Anche i colleghi con cui ho un buon rapporto cercano di evitare la situazione, ho avuto qualche parola di conforto ma tutti hanno paura ed evitano di avvicinarsi troppo a me.

La mia non sembra l'unica situazione, ma credo che ne sia vittima anche una collega disabile che lavora però in un'altra sede.

Tra l'altro il mio dirigento è un tipo di modi che potrebbero essere messi in discussione. Ricorre facilmente a provvedimenti disciplinari e non è per nulla disponibile a parte per un gruppo ristretto di persone sue fidate. Quando è arrivato la prima cosa che ha fatto è scrivere una circolare ricordando i provvedimenti disciplinari previsti dal contratto.

Ciao Nicoletta,

hai provato a far presente ai tuoi colleghi che quello stesso dirigente che ora vuole togliere te di mezzo potrebbe un domani voler fare lo stesso servizio ad uno di loro?

Ciao :wink:

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I miei colleghi penso che lo sappiano benissimo, ma sanno anche che possono trarne vantaggio in questo momento.

Anche la mia personale esperienza conferma queste (tristi) osservazioni.

E il brutto è che ci riescono davvero... spesso rotolano letteralmente

verso l'alto, e alla lunga ci ritroviamo con una classe dirigente a valor 0.

Nicoletta, non so se può esserti utile, ma in un altro post era stato

segnalato un link alla pagina di un'altra associazione, pagina nella

quale c'è un breve vademecum essenziale:

http://www.mdc.it/index.php?ch=1⊂=22

http://www.helpconsumatori.it/data/docs/MO...G-Vademecum.pdf

Il problema è che la giustizia è ingessata, e forse il vademecum non

ne tiene conto più di tanto, comunque in linea di massima credo sia

fatto bene, per quello che ne posso capire.

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Di nulla... l'ho solo copiato da un altro topic di questo forum.

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Per me non è possibile buttarmi sul mio lavoro e cercarlo di farlo bene perchè mi viene impedito. Mi hanno tolto buona parte delle mie mansioni. Mi impediscono di fare il mio lavoro e mi accusano di non farlo. Con la mia collega è impossibile un dialogo, a volte si alza al mattino e decide di andare dal mio capo con delle lamentele e io devo subirmi un processo nell'ufficio del mio capo davanti ai colleghi cercando di giustificare delle assurdità. Dei pettegolezzi ormai è da tempo che non ci faccio più caso. Mi hanno anche tolto l'ufficio e mi hanno messo in una stanza molto piccola dove ho una scrivania davanti al muro vicino alla mia collega. è impossibile lavorare così.

Ma che azienda è questa ? ???..... Come possono impedire che tu faccia il tuo lavoro ? E' un' azienda pubblica, ci sarà anche un organigramma delle mansioni di ciascun dipendente. Certo devi rendere conto al tuo responsabile di reparto, ma Se tu sei sicura di svolgere bene il tuo lavoro e nonostante tutto ti impediscono di svolgere le tue mansioni, ti consiglio di rivolgerti al responsabile superiore e con prove alla mano, spiega quello che ti è accaduto. Sono sicura che il tuo dirigente verrà richiamato a dovere .... ho l' impressione che abusi un pò troppo della sua carica!

Questo si chiama " abuso d' ufficio " ed è un reato !

Ma la tua collega si lamenta di che cosa ? Se dice delle assurdità, prima o poi, la verità verrà a galla e sarà lei ad essere punita !!!!!

Che dici..... ti piace l' idea? :ciao

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Ma che azienda è questa ? ???..... Come possono impedire che tu faccia il tuo lavoro ? E' un' azienda pubblica, ci sarà anche un organigramma delle mansioni di ciascun dipendente. Certo devi rendere conto al tuo responsabile di reparto, ma Se tu sei sicura di svolgere bene il tuo lavoro e nonostante tutto ti impediscono  di svolgere le tue mansioni, ti consiglio di rivolgerti al responsabile superiore e con  prove alla mano, spiega quello che ti è accaduto. Sono sicura che il tuo dirigente verrà richiamato a dovere .... ho l' impressione che abusi un pò troppo della sua carica!

Questo si chiama " abuso d' ufficio " ed è un reato !

Ma la tua collega si lamenta di che cosa ? Se dice delle assurdità, prima o poi, la verità verrà a galla  e sarà lei ad essere punita !!!!!

Che dici..... ti piace l' idea?   :ciao

Il mio superiore è un dirigente e ho già parlato con il direttore più di una volta...la risposta, ne prendo atto...non ho ancora capito cosa intendeva dire visto che non è successo nulla.

Una volta ho preso un provvedimento disciplinare ingiusto, ho parlato con il direttore e ho provato la mia buona fede parlando di malinteso anche se un collega aveva dichiarato il falso. Mi hanno fatto lo stesso il provvedimento anche se meno pesante. Un direttore non può andare contro un suo dirigente.

La mia collega non verrà mai punita perchè quando mi giustifico con tanto di prove al mio capo, lui cambia discorso e comincia ad accusarmi di altre cose ancora più stupide, l'ultima volta per esempio mi ha accusato di non aver svolto un lavoro affidato ad un'altra persona pronta a testimoniare ma alla quale non è stata chiesta nessuna spiegazione.

Dimenticavo il presidente del CDA è il fratello del mio dirigente.

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I miei colleghi penso che lo sappiano benissimo, ma sanno anche che possono trarne vantaggio in questo momento. Anche i colleghi con cui ho un buon rapporto cercano di evitare la situazione, ho avuto qualche parola di conforto ma tutti hanno paura ed evitano di avvicinarsi troppo a me.

La mia non sembra l'unica situazione, ma credo che ne sia vittima anche una collega disabile che lavora però in un'altra sede.

Tra l'altro il mio dirigento è un tipo di modi che potrebbero essere messi in discussione. Ricorre facilmente a provvedimenti disciplinari e non è per nulla disponibile a parte per un gruppo ristretto di persone sue fidate. Quando è arrivato la prima cosa che ha fatto è scrivere una circolare ricordando i provvedimenti disciplinari previsti dal contratto.  

Ciao Nicoletta,

hai provato a far presente ai tuoi colleghi che quello stesso dirigente che ora vuole togliere te di mezzo potrebbe un domani voler fare lo stesso servizio ad uno di loro?

Ciao :LOL:

Tutto ciò è triste...e mi fa sentire fortunata ad avere un lavoro nel quale, tra alti e bassi, tutto procede civilmente...

Ricordo ancora però la cattiveria gratuita di una mia collega nell'azienda dove lavoravo prima...ma essendomi collega e non superiore potevo almeno combattere ad armi pari...

Immagino sia difficile la tua situazione e immagino anche che trovarti un nuovo lavoro rappresenterebbe per te una certa "salvezza"...ma io ti inviterei a lottare ancora.

E' vero che i tuoi colleghi ora traggono beneficio dalla situazione...ma possibile non capiscano che prima o poi toccherà pure a loro?

L'unica cosa che mi viene in mente è che quando finalmente ho risposto per le rime alla mia collega...lei si è intimorita...e ha allentato un pochino la presa...forse se dimostri ai tuoi colleghi che all'occasione sapresti essere "cattiva" anche tu...magari...

Ciao :wink:

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Il mio superiore è un dirigente e ho già parlato con il direttore più di una volta...la risposta, ne prendo atto...non ho ancora capito cosa intendeva dire visto che non è successo nulla.  

Una volta ho preso un provvedimento disciplinare ingiusto, ho parlato con il direttore e ho provato la mia buona fede parlando di malinteso anche se un collega aveva dichiarato il falso. Mi hanno fatto lo stesso il provvedimento anche se meno pesante. Un direttore non può andare contro un suo dirigente.

La mia collega non verrà mai punita perchè quando mi giustifico con tanto di prove al mio capo, lui cambia discorso e comincia ad accusarmi di altre cose ancora più stupide, l'ultima volta per esempio mi ha accusato di non aver svolto un lavoro affidato ad un'altra persona pronta a testimoniare ma alla quale non è stata chiesta nessuna spiegazione.

Dimenticavo il presidente del CDA è il fratello del mio dirigente.

E' regolare, questa cosa, in un'azienda pubblica? :shock:

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è una di quelle aziende pubbliche privatizzate, dove il capitale è ancora interamente pubblico ma è una spa.

Ormai sembra diventata un'azienda a gestione familiare dove però i soldi gestiti sono pubblici. Non c'è interesse a migliorare il lavoro, basta che le cose vadano avanti e in un servizio pubblico bene o male vanno sempre. Una cosa molto evidente successa dopo la privatizzazione è che c'è molto interesse a tagliare il personale, cosa tra l'altro molto difficile considerando il tipo di azienda. Questa è almeno la situazione della mia azienda.

Il mio superiore è un dirigente e ho già parlato con il direttore più di una volta...la risposta, ne prendo atto...non ho ancora capito cosa intendeva dire visto che non è successo nulla.  

Una volta ho preso un provvedimento disciplinare ingiusto, ho parlato con il direttore e ho provato la mia buona fede parlando di malinteso anche se un collega aveva dichiarato il falso. Mi hanno fatto lo stesso il provvedimento anche se meno pesante. Un direttore non può andare contro un suo dirigente.

La mia collega non verrà mai punita perchè quando mi giustifico con tanto di prove al mio capo, lui cambia discorso e comincia ad accusarmi di altre cose ancora più stupide, l'ultima volta per esempio mi ha accusato di non aver svolto un lavoro affidato ad un'altra persona pronta a testimoniare ma alla quale non è stata chiesta nessuna spiegazione.

Dimenticavo il presidente del CDA è il fratello del mio dirigente.

E' regolare, questa cosa, in un'azienda pubblica? :shock:

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E poi dicono che è il pubblico che invade il privato...

Nicoletta, quella che descrivi è, sostanzialmente... mafia...

... la mafia dei colletti bianchi... esiste davvero...

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In questi giorni sto crollando psicologicamente.

Questa mattina ho avuto una brutta notizia per telefono e sono scoppiata in lacrime (generalmente sono più professionale e ste cose non le faccio, ma sono veramente sotto stress). La mia collega nella scrivania accanto (premetto che ha 40 anni) si è messa a canticchiare come fa di solito quando mi fa uno dei suoi infantili dispetti, poi è arrivato il collega con il quale ha cominciato a fare battutine sul fatto che piangevo.

Dopo il fatto mi sono nascosta in bagno e ho vomitato tutto quello che non ho mangiato oggi.

Ora mi chiedo, al di la che mi rendo perfettamente conto del comportamento infantile dei due, come si fa a essere così cattivi?

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come si fa a essere così cattivi?

Per paura. Solo per paura. Finché tu sei al centro dell'attenzione,

loro sono all'ombra e quindi al riparo.

Nicoletta, stai tenendo nota di tutti questi episodi e di eventuali

prescrizioni mediche? Te lo consiglio vivamente, anche se è uno

sforzo in più. Quando a marzo verrai ricevuta dall'associazione

antimobbing ti saranno molto utili, se non altro per far meno

fatica a spiegare 8che non è facile).

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...non credo si tratti di cercare di ottenere favori personali..piuttosto di mobbing x cercare di costringere ad andar fuori con i propri piedi. Ne ho descritto in un mio libro nel lontano 2000 che ancora mi richiedono xè c'è anche un floppy per fare un'autovalutazione della situazione. Io sono sempre x confronta con i dati e fatti e non con ipotesi poko probabili.

Alcuni sindacalisti fanno proprio come tu hai descritto, ne ho 1 anke ora a La Spezia.

Cmq sentirò gli sviluppi. L'unica cosa nn dimetterTi se sei burnout (pure questo misura il floppy, se non hai + risorse di coping. Rivolgiti ad un legale del lavoro... e se posso aiutarTi scrivimi .

vinci

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non siate ingenui......non credo si tratti di cercare di ottenere  

favori personali..piuttosto di mobbing x cercare di costringere ad andar fuori con i propri piedi.

Beh... questo è possibile ma va dimostrato.

I floppy che promuovi ad ogni occasione hanno qualche utilità in tal senso?

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...non credo si tratti di cercare di ottenere favori personali..piuttosto di mobbing x cercare di costringere ad andar fuori con i propri piedi. Ne ho descritto in un mio libro nel lontano 2000 che ancora mi richiedono xè c'è anche un floppy per fare un'autovalutazione della situazione. Io sono sempre x confronta con i dati e fatti e non con ipotesi poko probabili.

Alcuni sindacalisti fanno proprio come tu hai descritto, ne ho 1 anke ora a La Spezia.

Cmq sentirò gli sviluppi. L'unica cosa nn dimetterTi se sei burnout (pure questo misura il floppy, se non hai + risorse di coping. Rivolgiti ad un legale del lavoro... e se posso aiutarTi scrivimi .

vinci

inanzitutto ti ringrazio per la disponibilità.

Ho dato un'occhiata al tuo sito e ho trovato interessante il libro, anche perchè fino ad ora non sono riuscita ad ottenere degli aiuti concreti su come affrontare la situazione. Sono stata alla clinica del lavoro qualche mese fa , mi hanno fatto un mucchio di test, ma ancora non mi hanno detto nulla. A fine marzo ho un appuntamento con l'associazione Prima che penso conoscerai e spero che potranno essermi d'aiuto.

Non ho molta confidenza con i termini burnout e coping, cosa intendi esattamente?

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