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NEW ENTRY... DOMANDE SU BAMBINI DIFFICILI


blueyes23

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Salve a tutti, avrei un problema:

La mia ragazza (24 anni) ha da poco iniziato il lavoro di maestra alle scuole elementari.

Fino ad ora non avevo mai pensato che questo poteva rivelarsi una fonte di mia preoccupazione in quanto ha sempre lavorato con bimbi di una età media di 4-5 anni.

Tutt'ora sta lavorando come supplente in una quinta elementare.

Quindi ci sono bambini più grandi.

Probabilmente sto facendo un discorso che è stato preso e ripreso diecimila volte da voi, ma purtroppo è un campo per me totalmente sconosciuto, quindi gradirei sentire le vostre opinioni in merito.

Il problema è il seguente, nella classe ci sono bambini di 11 anni che forse voi li chimate "difficili", io li chiamo "delinquenti", uno di questi ha messo le mani addosso alla mia donna e l'ha sbattuta contro il muro dicendole con voce quasi sensuale "Maestra... non sai quello che ti farei....".

Lei lo ha allontanato.

Ma temo che la situazione possa ripresentarsi.

Il bambino in questione è uno zingarello, quindi non voglio neanche immaginare i genitori come possano essere.

Mi sento impotente.

Cosa posso fare??

Lei cosa può fare??

Quali sono le "armi" da poter utilizzare con questi bambini che fanno gli adulti??

Quello che FAREI io e credo tutti come me, gli darebbero 4 schiaffoni... ma poi potrebbero arrestarmi...

Per favore datemi un consiglio.

Vi ringrazio anticipatamente

blueyes23 (29 anni)

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se i genitori sono in quel modo credo che quel bambino è già ben avviato, c'è poco da fare, a parte convocare i genitori, sperando che magari per una questione di orgoglio non vogliano mettere in riga il figlio, pur rimanendo orgoglio miope e basta, ma almeno andrebbe bene per la sua situazione.

Da brava maestra dovrebbe proccuparsi non solo di se stessa ma anche degli altri bambini che potrebbero essere vittime di questo delinquente, se non lo ferma crederà di poter fare tutto.

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Salve a tutti, avrei un problema:

La mia ragazza (24 anni) ha da poco iniziato il lavoro di maestra alle scuole elementari. .....

Quali sono le "armi" da poter utilizzare con questi bambini che fanno gli adulti??

Quello che FAREI io e credo tutti come me, gli darebbero 4 schiaffoni... ma poi potrebbero arrestarmi...

Per favore datemi un consiglio.

Vi ringrazio anticipatamente

blueyes23 (29 anni)

Io sono stato in una scuola pubblica in cui la presenza di ragazzi border line era ben nutrita, ho vissuto momenti in cui dovevo difendermi da questi personaggi che traevano soddifazione dall'insultare e picchiare chiunque senza un vero motivo. Spesso mi chiedevo il perchè queste persone venivano lasciate libere di perpetrare i loro soprusi mentre insegnati facevano finta di non vedere, magari proprio per paura di subire ritorsioni.

Io adesso la vedo cosi, il mestiere dell'insegnante non deve limitarsi alla sola educazione intellettuale, loro hanno la possibilità di educare alle emozioni, educazione che potrebbe addomesticare queste menti a comprendere i propri sentimenti ed a trattenersi dal gesto, a veicolare con la parola quello che altrimenti si trasforma in energia compulsiva.

Gli insegnati hanno questa possibilità ma spesso non la sfruttano, la nostra situazione attuale ne è il risultato, miramo solo alla soddisfazione materiale per colmare i vuoti emotivi, di tanto in tanto la nostra sensibilità (non più di tanto) è colpita da persone come noi che compiono gesti selvaggi e brutali che non riusciamo a collocare in quella che consideriamo una civilta evoluta.

Tua moglie ha subito un aggressione da parte di un bambino di 10 anni, il background familiare di uno zingaro potra sicuramente rassicurare noi tutti sul fatto che loro sono bestie per il mondo civile e come tali vanno trattate, per un po ci sentiremo al sicuro...per un po perlappunto...

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Io sono stato in una scuola pubblica in cui la presenza di ragazzi border line era ben nutrita, ho vissuto momenti in cui dovevo difendermi da questi personaggi che traevano soddifazione dall'insultare e picchiare chiunque senza un vero motivo. Spesso mi chiedevo il perchè queste persone venivano lasciate libere di perpetrare i loro soprusi mentre insegnati facevano finta di non vedere, magari proprio per paura di subire ritorsioni.

Io adesso la vedo cosi, il mestiere dell'insegnante non deve limitarsi alla sola educazione intellettuale, loro hanno la possibilità di educare alle emozioni, educazione che potrebbe imparare queste menti a comprendere i propri sentimenti ed a trattenersi dal gesto, a veicolare con la parola quello che altrimenti si trasforma in energia compulsiva.

Gli insegnati hanno questa possibilità ma spesso non la sfruttano, la nostra situazione attuale ne è il risultato, miramo solo alla soddisfazione materiale per colmare i vuoti emotivi, di tanto in tanto la nostra sensibilità (non più di tanto) è colpita da persone come noi che compiono gesti selvaggi e brutali che non riusciamo a collocare in quella che consideriamo una civilta evoluta.

Tua moglie ha subito un aggressione da parte di un bambino di 10 anni, il background familiare di uno zingaro potra sicuramente rassicurare noi tutti sul fatto che loro sono bestie per il mondo civile e come tali vanno trattate, per un po ci sentiremo al sicuro...per un po perlappunto...

sono d'accordissimo, da piccola (alle elementari) c'era un bambino che mi picchiava spesso, era strano a volte veniva da me tutto carino, poi bastava un niente per farlo incavolare e se la prendeva sempre con me...io l'ho detto ai miei che purtroppo non hanno mai fatto niente, dicendomi che erano cose da bambini (si anche quando tornavo con le ginocchia insanguinate perchè spingendimi mi aveva fatto cadere!!!!), anche il maestro non faceva niente e alla fine mi trovai la guardi adel corpo un mio cugino che aveva le stesse "doti" del bulletto e che mi difendeva...se ci penso mi vengono i brividi!!!!!

Credo che la tua ragazza abbia il dovere (ma ancheil diritto se ci tiene davvero) di difendere se stessa e gli altri bambini da questo delinquententello, alla fine si tratta sempre di bambini e se è vero cheson ormai avviati verso una strada sbagliata perchè magari le famiglie sono uguali o peggio, è anche vero che una maestra forte che sappia dare un'educazione non fatta di soli rimproveri ma anche di spiegazioni, premi e emozioni, allora magari questo ragazzino potrà imparare qualcosa in più... certo non è facile e non è una cosa che si fa in un giorno ma si può fare, io ci credo!!!!!!

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Salve a tutti, avrei un problema:

La mia ragazza (24 anni) ha da poco iniziato il lavoro di maestra alle scuole elementari.

Fino ad ora non avevo mai pensato che questo poteva rivelarsi una fonte di mia preoccupazione in quanto ha sempre lavorato con bimbi di una età media di 4-5 anni.

Tutt'ora sta lavorando come supplente in una quinta elementare.

Quindi ci sono bambini più grandi.

Probabilmente sto facendo un discorso che è stato preso e ripreso diecimila volte da voi, ma purtroppo è un campo per me totalmente sconosciuto, quindi gradirei sentire le vostre opinioni in merito.

Il problema è il seguente, nella classe ci sono bambini di 11 anni che forse voi li chimate "difficili", io li chiamo "delinquenti", uno di questi ha messo le mani addosso alla mia donna e l'ha sbattuta contro il muro dicendole con voce quasi sensuale "Maestra... non sai quello che ti farei....".

Lei lo ha allontanato.

Ma temo che la situazione possa ripresentarsi.

Il bambino in questione è uno zingarello, quindi non voglio neanche immaginare i genitori come possano essere.

Mi sento impotente.

Cosa posso fare??

Lei cosa può fare??

Quali sono le "armi" da poter utilizzare con questi bambini che fanno gli adulti??

Quello che FAREI io e credo tutti come me, gli darebbero 4 schiaffoni... ma poi potrebbero arrestarmi...

Per favore datemi un consiglio.

Vi ringrazio anticipatamente

blueyes23 (29 anni)

Credo che la prima cosa da fare sia "coinvolgere": il dirigente, i colleghi, i rappresentanti di classe.

Episodi simili non riguardano solo la maestra direttamente coinvolta- che ha anche lo svantaggio di essere alle prime armi - e il bambino. Riguardano,piuttosto, l'intera scuola dove questi episodi avvengono.Ogni intervento non può essere delegato unicamente al singolo ma intrapreso con il contributo di tutti. Anche perchè si tratta di intervenire a più livelli...

Purtroppo la risoluzione di queste situazioni difficili è un obiettivo lontano e occorre molto tempo per raggiungerlo e spesso nel frattempo continuano a succederne di tutti i colori... bisognerebbe avere la pazienza e la forza di "sostare nelle difficoltà" senza perdersi d'animo se i risultati tardano a farsi vedere..L'unica è non mollare mai ..io preferisco le situazioni difficili proprio perchè sono una sfida: se ci stai diventi un insegnante altrimenti cambi mestiere..Che gusto c'è ad insegnare in una scuola di bimbi "a modino"? E' fin troppo facile, no?

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L'unica è non mollare mai ..io preferisco le situazioni difficili proprio perchè sono una sfida: se ci stai diventi un insegnante altrimenti cambi mestiere..Che gusto c'è ad insegnare in una scuola di bimbi "a modino"? E' fin troppo facile, no?

Località Gricignano, vicino Napoli; progetto educativo extracurricolare in una scuola media frequentata da teppistelli, delinquenti e con dispersione scolastica inverosimile.

Di fronte all'ennesima assenza ed indisciplina manifesta dello scolaro, in presenza dell'assistente sociale coinvolto, si minaccia la madre di toglierle la patria potestà e la responsabilità del figlio 11enne. La risposta è stata: -

"e pigliatavìll chist, accussì tenimm na vocc e meno 'a supurà, ca cià facite nu piacere" -

Traduzione: - "prendetevelo pure, così non dovremo più sfamarlo e ci fate pure un piacere" -

Facile... no? :unsure:

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Località Gricignano, vicino Napoli; progetto educativo extracurricolare in una scuola media frequentata da teppistelli, delinquenti e con dispersione scolastica inverosimile.

Di fronte all'ennesima assenza ed indisciplina manifesta dello scolaro, in presenza dell'assistente sociale coinvolto, si minaccia la madre di toglierle la patria potestà e la responsabilità del figlio 11enne. La risposta è stata: -

"e pigliatavìll chist, accussì tenimm na vocc e meno 'a supurà, ca cià facite nu piacere" -

Traduzione: - "prendetevelo pure, così non dovremo più sfamarlo e ci fate pure un piacere" -

Facile... no? :unsure:

se non fosse vero, sembrerebbe una barzelletta!!!!

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O mio dio... non so nemmeno dare una risposta perchè mi è salito solo un gran nervoso.

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Località Gricignano, vicino Napoli; progetto educativo extracurricolare in una scuola media frequentata da teppistelli, delinquenti e con dispersione scolastica inverosimile.

Di fronte all'ennesima assenza ed indisciplina manifesta dello scolaro, in presenza dell'assistente sociale coinvolto, si minaccia la madre di toglierle la patria potestà e la responsabilità del figlio 11enne. La risposta è stata: -

"e pigliatavìll chist, accussì tenimm na vocc e meno 'a supurà, ca cià facite nu piacere" -

Traduzione: - "prendetevelo pure, così non dovremo più sfamarlo e ci fate pure un piacere" -

Facile... no? :D:

CAPSITA OSCAR !!!

SON DACCORDO IN PARTE CON ILARIA ....AVETE MAI VISTO UN FILM DI CUI MI SFUGGE IL NOME

ED E' IMPIANTATO A NAPOLI ? CREDO CHE L'ATTORE SIA VILLAGGIO , INSEGNA TANTO

MA SOLO A CHI VUOL ASCOLTARE.

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Credo che la prima cosa da fare sia "coinvolgere": il dirigente, i colleghi, i rappresentanti di classe.

Episodi simili non riguardano solo la maestra direttamente coinvolta- che ha anche lo svantaggio di essere alle prime armi - e il bambino. Riguardano,piuttosto, l'intera scuola dove questi episodi avvengono.Ogni intervento non può essere delegato unicamente al singolo ma intrapreso con il contributo di tutti. Anche perchè si tratta di intervenire a più livelli...

Purtroppo la risoluzione di queste situazioni difficili è un obiettivo lontano e occorre molto tempo per raggiungerlo e spesso nel frattempo continuano a succederne di tutti i colori... bisognerebbe avere la pazienza e la forza di "sostare nelle difficoltà" senza perdersi d'animo se i risultati tardano a farsi vedere..L'unica è non mollare mai ..io preferisco le situazioni difficili proprio perchè sono una sfida: se ci stai diventi un insegnante altrimenti cambi mestiere..Che gusto c'è ad insegnare in una scuola di bimbi "a modino"? E' fin troppo facile, no?

Grazie a tutti voi che avete postato un vostro commento.

Credo che ILARIA sia la persona che si è avvicinata di più, ad una possibile soluzione.

Le altre risposte, (senza offendere nessuno) sono belle parole, ma rimangono tali.

Provate voi a insegnare in una classe dove:

- le bambine sanno e dicono più parolacce di quante non ne conoscete voi. E vengono tutte da famiglie benestanti.

- i bambini (alcuni fotunatamente) mettono le mani addosso agli insegnanti...

Poi mi dite.

Poco tempo fa c'è stato un bambino che ha tirato una sedia addosso alla precedente insegnate. E una gamba della sedia gli è andata a finire sulla gola. L'insegnante quasi tramortita, è riuscita a "salvarsi" perchè non riusciva a respirare. Poi si è ritirata e non è più andata a lavorare.

Io non ho problemi a dirlo apertamente sono di destra. Bambini ROM, teppistelli non dovrebbero proprio entrare a scuola. (io non li farei prorpio entrare in italia) però dato che abbiamo un governo di m###a... Prima li facciamo entrare, e poi ci lamentiamo.

che tristezza.

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Bambini ROM, teppistelli non dovrebbero proprio entrare a scuola. (io non li farei prorpio entrare in italia) però dato che abbiamo un governo di m###a... Prima li facciamo entrare, e poi ci lamentiamo.

che tristezza.

Quindi arrendiamoci. Non serve educare certa gente... eh?

Si cominciò ad alimentare questo modus pensandi anche con gli ebrei, in perfetto dis-"accordo" con i dettami cristiani. Poi si sa come è finita.

Possiamo anche fare le scuole per i bimbi educati e quelle per quelli poveri e maleducati, quelle per i settentrionali, e così via. E' un'idea...

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CAPSITA OSCAR !!!

SON DACCORDO IN PARTE CON ILARIA ....AVETE MAI VISTO UN FILM DI CUI MI SFUGGE IL NOME

ED E' IMPIANTATO A NAPOLI ? CREDO CHE L'ATTORE SIA VILLAGGIO , INSEGNA TANTO

MA SOLO A CHI VUOL ASCOLTARE.

Quel film del 1992, diretto dalla Lina Wertmüller, è tratto da un libro di un maestro di scuola elementare che ha realmente insegnato ad Arzano (vicino Napoli) e ha semplicemente trascritto alcuni dei temi che riceveva dai suoi alunni.

Si tratta di "io speriamo che me la cavo", dove Villaggio interpretava il goffo insegnante non capace di tenere testa ai bulletti di quelle zone.

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Grazie a tutti voi che avete postato un vostro commento.

Credo che ILARIA sia la persona che si è avvicinata di più, ad una possibile soluzione.

Le altre risposte, (senza offendere nessuno) sono belle parole, ma rimangono tali.

Provate voi a insegnare in una classe dove:

- le bambine sanno e dicono più parolacce di quante non ne conoscete voi. E vengono tutte da famiglie benestanti.

- i bambini (alcuni fotunatamente) mettono le mani addosso agli insegnanti...

Poi mi dite.

Poco tempo fa c'è stato un bambino che ha tirato una sedia addosso alla precedente insegnate. E una gamba della sedia gli è andata a finire sulla gola. L'insegnante quasi tramortita, è riuscita a "salvarsi" perchè non riusciva a respirare. Poi si è ritirata e non è più andata a lavorare.

Stavamo parlando della tua ragazza, futura maestra ( e non del governo :;): ..peraltro "che fu")

Mi viene da dire di fronte a certi racconti che si tratta pur sempre di bambini, non di mostri, i gesti dei bambini riecheggiano quelli degli adulti ma non hanno il loro stesso significato: e questa è la speranza..

E' indubbio che ci siano dei contesti veramente difficili dove ogni intervento ha una remota possibilità di riuscire. Sarebbe dannoso quanto mistificante pensare che un insegnante alla " l' attimo fuggente" vada bene in qualsiasi momento e in qualsiasi contesto purchè in lui batta un cuore ispirato dal sacro fuoco della passione.Però..c'è un però grande come una casa..

Io penso che l'insegnante davvero motivato e con il senso delle situazioni metta in conto la sconfitta, sa che non ce la farà in ogni caso, che alcune situazioni sono al limite. Ma nonostante questo non nasconderà dietro alle difficoltà dei contesti, le sue difficoltà e insufficienze professionali, e ci darà dentro a tenere duro formandosi, interrogandosi e ricordandosi quanto e come hanno fatto altri prima di lui in contesti analoghi riuscendo ad ottenere qualche risultato.

Le cose non sono mai solo bianche o solo nere, le persone non sono solo male o solo bene, una scuola, una famiglia non è solo delinquenza allo stato puro o perfezione, sta all'abilità di chi lavora in certi ambienti saper vedere l'altra faccia della luna, secondo me.

Noi abbiamo a disposizione una casistica ricchissima, di fatti di cronaca dai quali possiamo sbizzarrirci ad estrarre i racconti più terrificanti. Ma in ogni caso io penso che ci si dimentica che si tratta di bambini..forse sarebbe importante riuscire a mettersi in contatto con gli aspetti "infantili" di quei bambini fin troppo immersi in un mondo adulto deteriore.In quei casi,io penso, gioca una buona parte l'insegnante: se, per esempio, ha paura, se cede alle provocazioni, se si sente offeso e ferito da insulti e parolacce è finita...è come se si comportasse "da pari" e non come un educatore..e purtroppo è proprio questo che spesso accade perchè siamo umani e scivoliamo dentro le dinamiche che è una meraviglia.. ma ci si può lavorare su..

Quanto ai Rom..io ho lavorato con bambini rom in una scuola dove il dirigente aveva preso davvero a cuore la loro situazione.. si trattava di un inizio, un tentativo appena avviato...mi viene una tristezza infinita pensare quanto tempo dovrà ancora passare prima che si riesca a capire cosa sia meglio fare per loro mentre loro, nel frattempo, ogni momento corrono il rischio di morire carbonizzati dentro a una roulotte.

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Quel film del 1992, diretto dalla Lina Wertmüller, è tratto da un libro di un maestro di scuola elementare che ha realmente insegnato ad Arzano (vicino Napoli) e ha semplicemente trascritto alcuni dei temi che riceveva dai suoi alunni.

Si tratta di "io speriamo che me la cavo", dove Villaggio interpretava il goffo insegnante non capace di tenere testa ai bulletti di quelle zone.

ecco dov'è l'avevo "sentito", ho letto il libro parecchi anni fa.....realisticamente tragicomico.....

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Stavamo parlando della tua ragazza, futura maestra ( e non del governo :;): ..peraltro "che fu")

Mi viene da dire di fronte a certi racconti che si tratta pur sempre di bambini, non di mostri, i gesti dei bambini riecheggiano quelli degli adulti ma non hanno il loro stesso significato: e questa è la speranza..

E' indubbio che ci siano dei contesti veramente difficili dove ogni intervento ha una remota possibilità di riuscire. Sarebbe dannoso quanto mistificante pensare che un insegnante alla " l' attimo fuggente" vada bene in qualsiasi momento e in qualsiasi contesto purchè in lui batta un cuore ispirato dal sacro fuoco della passione.Però..c'è un però grande come una casa..

Io penso che l'insegnante davvero motivato e con il senso delle situazioni metta in conto la sconfitta, sa che non ce la farà in ogni caso, che alcune situazioni sono al limite. Ma nonostante questo non nasconderà dietro alle difficoltà dei contesti, le sue difficoltà e insufficienze professionali, e ci darà dentro a tenere duro formandosi, interrogandosi e ricordandosi quanto e come hanno fatto altri prima di lui in contesti analoghi riuscendo ad ottenere qualche risultato.

Le cose non sono mai solo bianche o solo nere, le persone non sono solo male o solo bene, una scuola, una famiglia non è solo delinquenza allo stato puro o perfezione, sta all'abilità di chi lavora in certi ambienti saper vedere l'altra faccia della luna, secondo me.

Noi abbiamo a disposizione una casistica ricchissima, di fatti di cronaca dai quali possiamo sbizzarrirci ad estrarre i racconti più terrificanti. Ma in ogni caso io penso che ci si dimentica che si tratta di bambini..forse sarebbe importante riuscire a mettersi in contatto con gli aspetti "infantili" di quei bambini fin troppo immersi in un mondo adulto deteriore.In quei casi,io penso, gioca una buona parte l'insegnante: se, per esempio, ha paura, se cede alle provocazioni, se si sente offeso e ferito da insulti e parolacce è finita...è come se si comportasse "da pari" e non come un educatore..e purtroppo è proprio questo che spesso accade perchè siamo umani e scivoliamo dentro le dinamiche che è una meraviglia.. ma ci si può lavorare su..

Quanto ai Rom..io ho lavorato con bambini rom in una scuola dove il dirigente aveva preso davvero a cuore la loro situazione.. si trattava di un inizio, un tentativo appena avviato...mi viene una tristezza infinita pensare quanto tempo dovrà ancora passare prima che si riesca a capire cosa sia meglio fare per loro mentre loro, nel frattempo, ogni momento corrono il rischio di morire carbonizzati dentro a una roulotte.

quoto ogni singola parola......

le "belle parole" possono diventare fatti se il fare gli insegnanti non è solo un modo per guadagnarsi da vivere ma una vera e propria missione, un impegno verso i bambini /ragazzini che in fin dei conti sono solo lo specchio di noi adulti.....

Riguardo al discorso dei rom, davvero NO COMMENT!!!!!! :D:

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Grazie a tutti voi che avete postato un vostro commento.

Credo che ILARIA sia la persona che si è avvicinata di più, ad una possibile soluzione.

Le altre risposte, (senza offendere nessuno) sono belle parole, ma rimangono tali.

Provate voi a insegnare in una classe dove:

- le bambine sanno e dicono più parolacce di quante non ne conoscete voi. E vengono tutte da famiglie benestanti.

- i bambini (alcuni fotunatamente) mettono le mani addosso agli insegnanti...

Poi mi dite.

Poco tempo fa c'è stato un bambino che ha tirato una sedia addosso alla precedente insegnate. E una gamba della sedia gli è andata a finire sulla gola. L'insegnante quasi tramortita, è riuscita a "salvarsi" perchè non riusciva a respirare. Poi si è ritirata e non è più andata a lavorare.

Io non ho problemi a dirlo apertamente sono di destra. Bambini ROM, teppistelli non dovrebbero proprio entrare a scuola. (io non li farei prorpio entrare in italia) però dato che abbiamo un governo di m###a... Prima li facciamo entrare, e poi ci lamentiamo.

che tristezza.

Non confondiamo il fenomeno personale con quello sociale perchè bisognerebbe agire su due piani diversi. Intanto il bullismo è un problema da sempre ed anche strettamente riguardo le interazioni tra le persone e il rispetto degli altri, anche prima che arrivassero i rom e anche dove questi sono assenti, alla luce di questo mi sembra un'uscita esagerata e fuoriluogo, se poi la mentalità delle loro famiglie li incoraggia a questi comportamenti e ne fa dei piccoli bulletti questo aggrava solamente quella devianza che ci può essere e c'è da sempre. La capacità di questi teppistelli di essere un pericolo per gli altri non ci sarebbe se il personale della scuola fosse sempre adatto, se gli insegnassero anche a fronteggiarle queste situazioni, se gli insegnassero una coscienza dell'educazione anche emotiva dei bambini e dei pericoli possibili.

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Quindi arrendiamoci. Non serve educare certa gente... eh?

Si cominciò ad alimentare questo modus pensandi anche con gli ebrei, in perfetto dis-"accordo" con i dettami cristiani. Poi si sa come è finita.

Possiamo anche fare le scuole per i bimbi educati e quelle per quelli poveri e maleducati, quelle per i settentrionali, e così via. E' un'idea...

EDUCARE?!?

MA COSA VUOI EDUCARE???

CERTI BAMBINI SONO "BAMBINI" SOLO ALL'ANAGRAFE!

OGGI SONO xxxxxxxxxxx NERO!! IL BAMBINO IN QUESTIONE HA DATO UN PUGNO ALLO STOMACO ALLA MIA RAGAZZA. L'HA FATTA PIEGARE IN DUE...

CHE POI LEI E' PICCOLINA... NON E' ROBUSTA E ALTA... UNA VIOLENZA E UNA TALE FORZA... TUTTO CIO' DAVANTI ALLA CLASSE DI BAMBINI.

QUESTO BAMBINO VIENE DA UN CAMPO ROM. PROBABILMENTE NON HA GENITORI...

E SE IN TASCA AVESSE AVUTO UN COLTELLINO??!??!?

IL FATTO E', CHE CI SONO DELLE REALTA' CHE VOI O NON CONOSCETE, O FATE FINTA DI NON VEDERE.

CI SONO BAMBINI ROM NEL NOSTRO PAESE CHE VANNO IN GIRO CON LA PISTOLA!!

CHE VENGONO MANDATI SU COMMISSIONE DAGLI ADULTI A "FAR FUORI" TIZIO O CAIO....

E NOI STIAMO QUEI A DIRE CHE DOBBIAMO E D U C A R E ? ? ? ?

FACCIAMO FINTA SE QUESTO EPISODIO CHE E' SUCCESSO ALLA MIA RAGAZZA FOSSE SUCCESSO A VOSTRA FIGLIA. PENSATECI UN ATTIMO...

FACCIAMO FINTA CHE IN TASCA AVEVA UN COLTELLINO (IPOTESI POSSIBILISSIMA).

COME VI SARESTE COMPORTATI?!?!

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EDUCARE?!?

MA COSA VUOI EDUCARE???

CERTI BAMBINI SONO "BAMBINI" SOLO ALL'ANAGRAFE!

OGGI SONO xxxxxxxxxxx NERO!! IL BAMBINO IN QUESTIONE HA DATO UN PUGNO ALLO STOMACO ALLA MIA RAGAZZA. L'HA FATTA PIEGARE IN DUE...

CHE POI LEI E' PICCOLINA... NON E' ROBUSTA E ALTA... UNA VIOLENZA E UNA TALE FORZA... TUTTO CIO' DAVANTI ALLA CLASSE DI BAMBINI.

QUESTO BAMBINO VIENE DA UN CAMPO ROM. PROBABILMENTE NON HA GENITORI...

E SE IN TASCA AVESSE AVUTO UN COLTELLINO??!??!?

IL FATTO E', CHE CI SONO DELLE REALTA' CHE VOI O NON CONOSCETE, O FATE FINTA DI NON VEDERE.

CI SONO BAMBINI ROM NEL NOSTRO PAESE CHE VANNO IN GIRO CON LA PISTOLA!!

CHE VENGONO MANDATI SU COMMISSIONE DAGLI ADULTI A "FAR FUORI" TIZIO O CAIO....

E NOI STIAMO QUEI A DIRE CHE DOBBIAMO E D U C A R E ? ? ? ?

FACCIAMO FINTA SE QUESTO EPISODIO CHE E' SUCCESSO ALLA MIA RAGAZZA FOSSE SUCCESSO A VOSTRA FIGLIA. PENSATECI UN ATTIMO...

FACCIAMO FINTA CHE IN TASCA AVEVA UN COLTELLINO (IPOTESI POSSIBILISSIMA).

COME VI SARESTE COMPORTATI?!?!

Credo che tu abbia già ricevuto le risposte che chiedevi.Ogni altra risposta, per quel che mi riguarda, non sarebbe che una ripetizione di quanto ho già detto: i casi difficili esistono, non sempre sono risolvibili in tempi brevi, ciò non toglie ...ecc,ecc.,ecc.Se tu non ritieni possibile alcun intervento su certi bambini..bene, libero di avere la tua opinione.Ti prego,in ogni caso, di mantenere calmi i toni dei tuoi interventi nella discussione.Grazie.

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CI SONO BAMBINI ROM NEL NOSTRO PAESE CHE VANNO IN GIRO CON LA PISTOLA!!

CHE VENGONO MANDATI SU COMMISSIONE DAGLI ADULTI A "FAR FUORI" TIZIO O CAIO....

E NOI STIAMO QUEI A DIRE CHE DOBBIAMO E D U C A R E ? ? ? ?

dalle mie parti le pistole son piu' popolari dei lecca lecca che faccio nn esco piu' di casa?

ma ti fa' paura il ragazzino o la famiglia? sai che la miglior arma e' l'intimidazione ?

FACCIAMO FINTA SE QUESTO EPISODIO CHE E' SUCCESSO ALLA MIA RAGAZZA FOSSE SUCCESSO A VOSTRA FIGLIA. PENSATECI UN ATTIMO...

FACCIAMO FINTA CHE IN TASCA AVEVA UN COLTELLINO (IPOTESI POSSIBILISSIMA).

COME VI SARESTE COMPORTATI?!?!

e' vero che finquando nn si ha lo stesso problema nn si puo' capire ma io ti capisco. e

ti dico che puoi solo rivolgerti al preside o chi per lui oppure alla magistratura.

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e' vero che finquando nn si ha lo stesso problema nn si puo' capire ma io ti capisco. e

ti dico che puoi solo rivolgerti al preside o chi per lui oppure alla magistratura.

Giusto Tex!

un conto è punire un colpevole, un altro punire i suoi compagni d'etnìa prima che entrino in Italia o prima che commettano alcunchè. Bisogna però rendere certa la pena (se sgarri di sicuro paghi) proprio per proteggere chi si ama e prevenirla il più possibile.

Come Ovadia disse, parlando di Talmud e di un ebreo che si rivolgeva ad un nazista antisemita:

- Dovrebbero uccidere tutti i ciclisti corridori! - disse l'ebreo

- E perchè proprio i ciclisti corridori? - replicò il nazista

- E perchè proprio gli ebrei? -

Cercando di raccogliere il più piccolo briciolo di speranza di miglioramento, anche nel più feroce degli uomini.

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e' vero che finquando nn si ha lo stesso problema nn si puo' capire ma io ti capisco. e

ti dico che puoi solo rivolgerti al preside o chi per lui oppure alla magistratura.

un pugno nello stomaco... come minimo l'espulsione da scuola, e poi ci può essere anche la denuncia.

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ma come ha reagito e cosa ha fatto la tua ragazza quando il ragazzino le ha tirato il pugno? Io capisco la tua rabbia per carità però io in lei la prima cosa che avrei fatto è chiamare il preside e poi via dicendo .....se si ha paura di questa gente si fa il loro stesso gioco....

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sono d'accordo con ciò che ha detto ilaria...

i casi di bullismo ci sono sempre stati...secondo me l'importante è tenere testa a questi "bambini difficili"...d'altronde il bullo si prende gioco della vittima, si sceglie la vittima....colui che è debole...non sceglie mica uno della sua stazza...se ci facciamo cogliere impreparati siamo fregati...

comunque bisogna rivolgersi alle autorità al di sopra, cioè preside e quant'altro...

sono d'accordissimo sul discorso dell'educare...purtroppo è proprio a causa dell'ignoranza e della mancata educazione che accadono certi fenomeni...

joker...

P.S spero la tua ragazza stia bene e spero non accadano più episodi del genere!

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