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quando la forza di reagire ti manca--


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ciao a tutti, scrivo questo mio sfogo e spero di non essere pesante ma di avere un motivo di confronto con voi tutti.

Sono disoccupato oramai da novembre ho 40 anni e vivo con i miei perche' dopo la fine 2 anni fa della convivenza, non posso fare altro economicamente, come tanti sono sbalottato da un lavoro all'altra senza certezze, senza un minimo di stabilita', ho sempre reagito e combattuto, sbattendomi come un animale per lavorare nel bello e nel brutto accettando qualsiasi cosa. Io sono un soggetto ansioso dal 2000 ,lasciamo stare le cause e' troppo lunga, tra queste comunque i miei genitori senza volerli accusare di nulla ma con una madre depressa e un padre assente.... e' gia una fortuna che non mi sia mai drogato, ritornando al discorso principale...sono stanco dell'ansia che mi provoca ogni genere di disturbo, sono stanco di non avere un lavoro su cui contare, sono stanco non riesco piu a tirare fuori la forza che sempre da qualche parte trovavo per combattere, specie in questo periodo, forse il cambio di stagione...forse ....insomma sono apatico seduto su la mia sedia a scrivere questo messaggio.

non so cosa fare, per curarsi ci vogliono soldi, io non lavoro, le strutture pubbliche hanno dei psicologi che psicanalizzo io... sono nel fondo del barile senza la forza di risalire, questo mi preoccupa perche' non so neanche piu se ho voglia di vivere.

scusate lo sfogo e la negativita'! ma almeno qui posso parlare libero.

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Caro Massimo, leggendo le tue parole vedo una situazione che potrebbe essere definita -in senso sociale- generale. Penso che tu non sia il solo a trovarti in una situazione sociale e di vita di questo tipo....ma il problema non è questo...Il problema è l'approccio alla situazione. Cosa può differenziare un'altra persona che in una situazione simile alla tua magari sorride e tu che la vedi "come" un vicolo cieco? L'approccio alla vita, la "visione" che si ha di questa... Una delle leggi di questra vita è che non ci sono sicurezze, di nessun tipo, ne materiale e ne sociale (a parte quella "intima", interiore). La ricerca di queste ci porterà solo verso un'illusione che prima o poi verrà spazzata via. E come cercar di camminare sulle sabbie mobili...Il fatto di non accettare che le cose siano così ti creerà ancora più ansia. In sintesi crearsi una vita immaginata o ideale è uno dei metodi per restare delusi in caso le cose non dovessero andare come vuoi. La vita ha un suo corso, che a noi piaccia o no. Tutto quello che possiamo fare è viverla ora, in questo istante, con gli strumenti che la vita ci da in questo istante. Volere fortemente qualcosa di diverso da quello che "è" ti mette in uno stato d'ansia e di lotta con te stesso e con la vita. Cercare certezze è un processo mentale illusorio. Il mio consiglio non è di non agire o di non provare a far altro, ma non aver aspettative sulle tue azioni, di non chiedere ricompense "dalla vita" ai tuoi "sforzi". Non è contemplata la parola "fallimento" se si vive nel presente. Vivere nel presente significa "fare ora" senza pensare ad un futuro, o ad uno scopo futuro. Ti godi il tragitto e non pensi alla meta (anche perchè non esiste). Tutto quello che abbiamo è perfetto qui e ora. Non c'è niente da combattere come dici tu, ma semplicemente "accettare" e "vedere" in modo diverso il tutto. Abbracciare le cose come stanno. Se continuiamo a fissare una cosa che non ci piace ci perdiamo tutto quello che capita nella vita; Ti faccio un esempio... Avevo un amico che si lagnava di essere stato lasciato dalla ragazza, e mentre si focalizzava su quello non si accorgeva che diverse ragazze lo stavano corteggiando. La vita è così. Bisogna alzare lo sguardo sulle cose come sono, perchè se restiamo a guardare il terreno non vedremo mai la totalità del quadro, il cielo, gli alberi, le persone che passeggiano... Su dai non ripiegarti su te stesso, e non dare troppa retta a quello che i pensieri ti dicono sulla vita e come dovrebbe essere....Un abbraccio

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CIAO MASSIMO , SENZA LAVORARE DA TANTI ANNI VERREBBE L'ANSIA A TUTTI.

HAI MAI PENSATO DI LASCIARE IL TUO CAMPO LAVORATIVO E FARE UN CORSO DI

SPECIALIZZAZIONE IN UN RAMO DOVE C'E' PIU' RICHIESTA DI LAVORO? POTREBBE ESSERE UN'IDEA...

...... HAI TEMPO E MOLTO PROBABILMENTE IL TUO MORALE SALIREBBE.

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si grazie dei consigli, ci provero' effettivamente bisogna reagire , per cambiare le cose, e siccome i miei sintomi sono legati alla mancanza di una attivita' lavorativa, questa e' la prima cosa da "curare" comunque e' da novembre 2007 che non lavoro non sono anni.

comunque sono d'accordo con il focalizzarsi su una cosa e non vedere il resto...come quando uno si focalizza su un sintomo e gli viene.

vi faro' sapere cosa cambia, per ora ringrazio questo forum e voi tutti, per l'interesse al mio problema.

massimo

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Che lavori hai fatto finora, Massimo?

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