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migliore rovo

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Carissimi tutti.

Torno a scrivervi dopo tempo per dare un contributo, dopo averne ricevuti diversi da voi.

Il contributo che vorrei dare è: la descrizione di un "amore tossico" data da chi lo ha vissuto e.....superato.

Con date e descrizioni annesse.

Qualcuno ricorderà il topic che inserii qualche mese fa.

A proposito di quel topic e della follia completa che mi colpì, oggi posso dire che:

1) Ero e sono un uomo felicemente sposato.

2) il 1 dicembre 2007, durante una "zingarata" ho conosciuto una ragazza che ballava la lap-dance in un locale notturno.

3) ne sono rimasto piuttosto invaghito ma ho tenuto sotto controllo la situazione.

4) Il 18 gennaio 2008, dopo una sua telefonata, ho provato sulla pelle che cosa vuol dire essere colpiti dal fulmine. Ho sperimentato una forma pura di "amore tossico". Ho desiderato lei e solo lei, 24 ore al giorno, per settimane, desiderando ardentemente la morte come fine delle mie sofferenze. Non a caso il mio nick "Migliore rovo" è l'anagramma di "voglio morire".

5) Il 7 febbraio per la prima volta ho compreso in qualche modo che non so, che le cose non erano così tragiche e che la morte non era un fatto veramente desiderabile.

6) Il 5 marzo, per la prima volta ho compreso in qualche modo che non so, che il posto di questa ragazza nella mia vita non poteva essere che marginale, ma non riuscivo in alcun modo a staccarmi da lei.

7) il 1 aprile ho deciso in modo unilaterale di non vederla e sentirla più, forte del fatto che il continuare a soffrire era diventato, per la prima volta, più spiacevole del pensare di non poterla vedere.

8) il 30 aprile ho deciso di provare a rivederla, accorgendomi che i miei sentimenti nei suoi confronti si erano radicalmente sopiti.

9) il 9 maggio, incontrandola in modo del tutto casto, mi sono accorto per la prima volta in qualche modo che non so, che non nutrivo per lei più ALCUN INTERESSE. Se non una simpatia e una riconoscenza profonda per avermi sempre trattato con sensibilità nei momenti più duri e non essersene mai approfittata.

10) Ieri, 22 maggio, incontrandola, mi ha confessato di sentirsi profondamente in crisi. La causa è la perdita del mio affetto viscerale. Ha deciso di abbandonare la vita notturna e di cercare di rimettersi col suo vecchio fidanzato. Le ho offerto tutto il mio appoggio.

Non ho una morale da suggerire.

Non ho un insegnamento da dare.

Posso solo dire che:

a) se vi sentite in una situazione come quella che ho provato io, NON TENTATE DI COMBATTERLA, vi fareste solo del male ulteriore. Abituatevi all'idea di doverci convivere, come con una lunga influenza. Preparatevi a contare il tempo più dilatato di sempre. Non tentate di ragionare troppo, perchè non è il ragionamento che vi ha portato in una condizione simile. Lasciate, insomma, che la cosa vi "passi addosso", e cercate di sostenere la vostra vita "precedente", perchè alla fine della malattia scoprirete che la vostra vita è ancora lì ad aspettarvi.

b) scoprirete di avere in voi forze che non sospettavate di avere. Potrete dormire 1 ora per notte per settimane senza avere sonno. Di poter dare amore a chi vi sta vicino pur avendo il cuore e la testa altrove. Di saper pensare a 2 cose contemporaneamente. Abbiate fiducia in voi stessi, le forze di cui disponete saranno sufficienti a resistere.

c) la morte, che vi sembrerà l'unica via d'uscita, in realtà non lo è affatto. Si tratta di saper aspettare che l'uragano passi. Perchè poi il sereno tornerà SICURAMENTE.

d) al termine del tutto vi sentirete come dei miracolati.

e) al termine del tutto, le cose che vivete quotidianamente vi sembreranno TUTTE più belle e più intense. E saprete apprezzarle di più.

Concludo il tutto dicendo che il mio matrimonio, nel frattempo, è andato ancora meglio di prima, mia moglie non ha percepito nulla o ha fatto finta di farlo in modo molto convincente. Io l'amo più di prima e le sono strettamente fedele.....anche col pensiero, molto più di prima che tutto accadesse.

Io......non sento nemmeno di averla tradita.....non ero nemmeno in me. So di averlo fatto eccome, ma sono convinto che se lei sapesse come io mi sentivo e potesse provarlo, più che arrabbiarsi mi offrirebbe il suo sostegno. Io al posto suo mi comporterei così.

Perchè io ho vissuto un incubo.

Ma dagli incubi, da TUTTI gli incubi.

Poi ci si risveglia.

Vostro per sempre.

Un abbraccio a tutti/e.

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Posso chiederti cosa provavi nei confronti di tua moglie e quando stavi con lei nel momento di maggior coinvolgimento verso quest'altra persona? non voglio dare giudizi, è solo una curiosità, per capire cosa può provare un uomo sposato n questa situazione.

sempre se ti va di rispondere eh. Nessun obbligo.

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Ho un amica ( giuro:non sono io) che esce con un ragazzo che ha moglie e che si comporta davvero come un ragazzino. Si è buttato in questo rapporto a capofitto e si comporta come la persona più spensierata del mondo. Fa mille progetti per loro due...come un 20enne qualsiasi che esce da qualche mese con una ragazza che gli piace,privo di qualsiasi altra responsabilità...comportamento immaturo ed egoista. Ce ne rendiamo conto sia io che lei...ma sarei proprio curiosa di sapere cosa passa per la testa in una situazione di questo tipo...anche se riconosco che la storia,nel tuo caso è diversa.

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c) la morte, che vi sembrerà l'unica via d'uscita, in realtà non lo è affatto. Si tratta di saper aspettare che l'uragano passi. Perchè poi il sereno tornerà SICURAMENTE

A volte si apre una pagina a caso.

Ma magari il caso non esiste.

Proverò a seguire il tuo consiglio e a lasciarmi inondare dalla mia situazione tossica.

Chissà che il sereno non torni davvero...

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Posso chiederti cosa provavi nei confronti di tua moglie e quando stavi con lei nel momento di maggior coinvolgimento verso quest'altra persona? non voglio dare giudizi, è solo una curiosità, per capire cosa può provare un uomo sposato n questa situazione.

sempre se ti va di rispondere eh. Nessun obbligo.

Mi piacerebbe rispondere in modo organico ed intelligente.

Ma non ne sono in grado.

I miei ricordi di tutto il periodo peggiore sono affidati a due scritti.

Il primo è un diario che ho tenuto delle mie sensazioni. Pieno di disperazione, di volgarità, di lacrime.

E il secondo è una specia di diario-metafora, sotto forma di racconto-libro, che parla del protagonista, cioè io, alla ricerca della Luce. Quest’ultimo ho avuto spesso voglia di postarlo qua, ma non so se sia veramente il caso, viste le dimensioni enormi.

Ma la tua domanda è interessante. Cosa provavo me lo ricordo bene, ma non ricordo gli episodi.

Io l’amavo più di prima. L’amavo tantissimo. L’amavo più di ogni altra donna al mondo, compresa colei che mi ha stregato.

Ma era oscurata dalla presenza della Follia con la F maiuscola, annidata nel mio cervello. Io non ho mai pensato, anche nei momenti più cupi, nemmeno per un istante di lasciarla. Non ho mai pensato di poter vivere senza di lei.

Sapevo perfettamente di stare facendo qualcosa che lei non meritava.

Ma sapevo altrettanto bene di doverlo fare per non impazzire.

Io le ho dato amore come sempre, a volte di più. Ed ero felice di riuscire a farlo. Era un po’ come se il mio cuore avesse trovato energie che non sapeva di avere. Un po’ come la madre che solleva il camion sotto il quale è finito suo figlio.

L’ho già scritto, e lo ribadisco, se lei sapesse come mi sono sentito in quei momenti, o se io sapessi che lei si è sentita nello stesso modo, non ho dubbi che perdoneremmo all’altro le cose che ha fatto. All’istante.

Io oggi quando la guardo non mi sento in colpa.

Mi sento un miracolato.

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A volte si apre una pagina a caso.

Ma magari il caso non esiste.

Proverò a seguire il tuo consiglio e a lasciarmi inondare dalla mia situazione tossica.

Chissà che il sereno non torni davvero...

Ciao Piuma.

Ho letto le cose che scrivi.

Sono stato assalito da un profondo senso di condivisione.

Ho rivisto me stesso in balia delle onde.

Ma te lo ripeto, se me lo permetti.

Quando arriva l’uragano, quando si scatenano su di te gli eventi più incontrollabili e devastanti non c’è nulla che tu possa fare.

La pioggia e il vento ti sferzeranno qualunque cosa tu faccia.

La soluzione migliore è quella di stare il più possibile lontano. Nasconditi. Viaggia, scappa, vai al cinema, leggi, dormi, cucina. Tieni il cervello occupato su altro.

L’uragano, così come è arrivato, ad un tratto se ne va.

Ciò che rimane è la tua vita.

Scombussolata. Disordinata e con tante cose rotte.

Ma con tutta la possibilità di ricostruirla più bella di prima.

Tieni duro.

Niente è eterno. Nemmeno il dolore.

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  • 2 weeks later...

Ho letto con molto interesse.

Spero possa errermi utile, se riporto alcune cose a una mia condizione affettiva, e di disagio, legata a dipendenza, nel mio caso una forma generale di "amore tossico" riversato su cose e persone, da cui una doppia vita, un senso di scissione, che mi fa stare male e mi rende insopportabile il vivere

Come dici tu.... "doverci convivere, come con una lunga influenza" .... e forse riuscendo così a comprendere sè stessi, la propria vita, la propria storia....

Vedremo....

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  • 2 weeks later...
Ho letto con molto interesse.

Spero possa errermi utile, se riporto alcune cose a una mia condizione affettiva, e di disagio, legata a dipendenza, nel mio caso una forma generale di "amore tossico" riversato su cose e persone, da cui una doppia vita, un senso di scissione, che mi fa stare male e mi rende insopportabile il vivere

Come dici tu.... "doverci convivere, come con una lunga influenza" .... e forse riuscendo così a comprendere sè stessi, la propria vita, la propria storia....

Vedremo....

E allora?

Le cose come vanno?

L'influenza passa o questo giugno autunnale aiuta i germi a ristagnare.

Anche se così fosse, non temere, li sconfiggerai!!!!

Un abbraccio.

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E allora?

Le cose come vanno?

L'influenza passa o questo giugno autunnale aiuta i germi a ristagnare.

Anche se così fosse, non temere, li sconfiggerai!!!!

Un abbraccio.

Beh...di aspirine ne ho prese, ma non è tutto qui....comunque ok!

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  • 2 weeks later...
Ho un amica ( giuro:non sono io) che esce con un ragazzo che ha moglie e che si comporta davvero come un ragazzino. Si è buttato in questo rapporto a capofitto e si comporta come la persona più spensierata del mondo. Fa mille progetti per loro due...come un 20enne qualsiasi che esce da qualche mese con una ragazza che gli piace,privo di qualsiasi altra responsabilità...comportamento immaturo ed egoista. Ce ne rendiamo conto sia io che lei...ma sarei proprio curiosa di sapere cosa passa per la testa in una situazione di questo tipo...anche se riconosco che la storia,nel tuo caso è diversa.

i casi sono due..se alla tua amica va bene cosi' non dovrebbe giudicare il tizio di immaturita'...in caso contrario le domande e' meglio che se le faccia a se stessa....per cercare di capire chi è il piu' immaturo tra i due

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