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liberarsi dai condizionamenti?


mio

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è possibile?

Cosa sono i condizionamenti?

da dove nascono?

io ritengo che prima di pensare solo di superarli bisognerebbe aver chiaro le risposte a queste domande?

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I condizionamenti nascono dal momento in cui nasciamo, dall'ambiente in cui viviamo. Quando si è grandi poi è difficile eliminarli da noi stessi.....quando nasciamo siamo tutti uguali, le nostre potenzialità sono uguali, poi crescendo, le persone che abbiamo vicino (genitori, amici ecc) fanno sì che ci incolliamo addosso delle convinzioni (che in fondo non ci appartengono) che sono poi convinzioni negative.

Bisognerebbe riuscire a guardarsi dall'esterno con gli occhi degli altri e capire di cosa siamo convinti davvero e seguire le nostre vere convinzioni e non quelle inculcate in noi dagli altri.

Se credi in qualcosa mettici tutta l'anima per raggiungerla, non credere a chi dice che non puoi farcela!!!

C'è una piccola storia che mi hanno raccontato e che mi ha colpito molto:

C'era una volta un regno in cui la vita dei contadini era davvero difficile e a stento essi riuscivano a sopravvivere. Un giorno il Re propose un gioco, l'ALBERO DELLA CUCCAGNA. In palio c'era un appezzamento di terreno che poteva dare cibo e lavoro a molta gente. Il Re pero' cerco' di ingannare i contadini mettendo del grasso su gran parte del tronco dell'albero per fare in modo che nessuno riuscisse ad arrivare in cima e si aggiudicasse il premio.

Allora i contadini iniziarono ad arrampicarsi uno dopo l'altro ma nessuno riusciva a salire, iniziarono a demoralizzarsi, mancava solo un contadino, l'ultimo che poteva aggiudicarsi il premio.....ci provo' una volta e cadde, due volte e cadde, tre volte e cadde....la gente iniziò a gridare che non ce l'avrebbe mai fatta, che era inutile.....non faceva altro che gridare. Ad un certo punto il ragazzo prese tutte le sue forze e spicco un salto che lo fece arrivare dove il grasso sul tronco non c'era e arrivò in cima......La cosa particolare era che quel ragazzo era SORDO!!!

Questo per far capire quanto sia importante credere in se stessi, nelle cose che amiamo e nei nostri desideri, senza dar retta a coloro pronti a demoralizzare il prossimo.

Spero di non essere andata OT ma credo che condizionamenti e convinzioni vadano spesso di pari passo.....

Bellissimo argomento Mio!!! :D:

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I condizionamenti nascono dal momento in cui nasciamo, dall'ambiente in cui viviamo. Quando si è grandi poi è difficile eliminarli da noi stessi.....quando nasciamo siamo tutti uguali, le nostre potenzialità sono uguali, poi crescendo, le persone che abbiamo vicino (genitori, amici ecc) fanno sì che ci incolliamo addosso delle convinzioni (che in fondo non ci appartengono) che sono poi convinzioni negative.

Bisognerebbe riuscire a guardarsi dall'esterno con gli occhi degli altri e capire di cosa siamo convinti davvero e seguire le nostre vere convinzioni e non quelle inculcate in noi dagli altri.

Se credi in qualcosa mettici tutta l'anima per raggiungerla, non credere a chi dice che non puoi farcela!!!

C'è una piccola storia che mi hanno raccontato e che mi ha colpito molto:

C'era una volta un regno in cui la vita dei contadini era davvero difficile e a stento essi riuscivano a sopravvivere. Un giorno il Re propose un gioco, l'ALBERO DELLA CUCCAGNA. In palio c'era un appezzamento di terreno che poteva dare cibo e lavoro a molta gente. Il Re pero' cerco' di ingannare i contadini mettendo del grasso su gran parte del tronco dell'albero per fare in modo che nessuno riuscisse ad arrivare in cima e si aggiudicasse il premio.

Allora i contadini iniziarono ad arrampicarsi uno dopo l'altro ma nessuno riusciva a salire, iniziarono a demoralizzarsi, mancava solo un contadino, l'ultimo che poteva aggiudicarsi il premio.....ci provo' una volta e cadde, due volte e cadde, tre volte e cadde....la gente iniziò a gridare che non ce l'avrebbe mai fatta, che era inutile.....non faceva altro che gridare. Ad un certo punto il ragazzo prese tutte le sue forze e spicco un salto che lo fece arrivare dove il grasso sul tronco non c'era e arrivò in cima......La cosa particolare era che quel ragazzo era SORDO!!!

Questo per far capire quanto sia importante credere in se stessi, nelle cose che amiamo e nei nostri desideri, senza dar retta a coloro pronti a demoralizzare il prossimo.

Spero di non essere andata OT ma credo che condizionamenti e convinzioni vadano spesso di pari passo.....

Bellissimo argomento Mio!!! :D:

allora i condizionamenti sono le idee degli altri, quelle che ci inculcano...e le nostre non sono condizionamenti.....??

credere a Dio, credere che il denaro e il successo portino la felicità, il doversi realizzare, il doversi compiacere, il dover provare piacere.....non sono questi tutti condizionamenti........??

cosa ti condiziona in una scelta? Non è forse la motivazione e l'obbiettivo che hai? E l'obbiettivo non è forse figlio di quanto ti ha condizionato in precedenza....

voglio fare successo! Oppure voglio farmi una famiglia? Voglio aiutare il prossimo.....non sono tutti obbiettivi nobili o non nobili ma tutti obbiettivi che nascono dai condizionamenti che la vita ci ha imposto, tramite famiglia, chiesa , amici, tv , giornali, ecc..e.cc..

e non sono questi poi a farci soffrire se non realizzati? Ma non soffriamo anche per altri motivi che non avevamo preso in considerazione, come l'angoscia di essere, tanto da dover essere sempre occupati, piuttosto fumando una sigaretta....o schioccando le dita.....

Questi motivi, nati dai condizionamenti, non sono alla fine una figa dall"essere qui e ora", una forma di fuga??

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Allora ci sono dei condizionamenti che nascono da noi, dal modo nostro di pensare e altri che inconsciamente li abbiamo fatti nostri e questi sono condizionamenti negativi....

Certo, l'obbiettivo è figlio dei nostri condizionamenti ma deve esserlo di quelli positivi cioè dei NOSTRI condizionamenti, infatti gli obbiettivi figli di condizionamenti negativi ci fanno soffrire se non realizzati e ci fanno sentire falliti, gli obbiettivi invece in cui crediamo davvero, anche se non li raggiungiamo al primo tentativo li inseguiremo sempre xchè fanno parte di noi.....

Per quanto riguara la fuga dall'"essere qui e ora" non te lo so dire......ma l'importante è che lo creda tu.

Io penso che ognuno debba scegliere cosa fare e chi essere nella propria vita, il problema sono proprio i condizionamenti.....ma sempre quelli negativi cioè che non fanno parte di noi ma dell'ambiente in cui viviamo.

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Allora ci sono dei condizionamenti che nascono da noi, dal modo nostro di pensare e altri che inconsciamente li abbiamo fatti nostri e questi sono condizionamenti negativi....

Certo, l'obbiettivo è figlio dei nostri condizionamenti ma deve esserlo di quelli positivi cioè dei NOSTRI condizionamenti, infatti gli obbiettivi figli di condizionamenti negativi ci fanno soffrire se non realizzati e ci fanno sentire falliti, gli obbiettivi invece in cui crediamo davvero, anche se non li raggiungiamo al primo tentativo li inseguiremo sempre xchè fanno parte di noi.....

Per quanto riguara la fuga dall'"essere qui e ora" non te lo so dire......ma l'importante è che lo creda tu.

Io penso che ognuno debba scegliere cosa fare e chi essere nella propria vita, il problema sono proprio i condizionamenti.....ma sempre quelli negativi cioè che non fanno parte di noi ma dell'ambiente in cui viviamo.

scusa...per un attimo eliminiamo i concetto di negativo o positivo, perchè anche questi nascono dai condizionamenti....e sono dovuti agli obbiettivi.

Quali sono gli obbiettivi che nascono da noi....se noi siamo un contenitore vuoto che si riempi di esterno che è sempre "gli altri"....ed in base a questo contenuto poi assimiliamo altre idee, altri condizionamenti....esiste un obbiettivo che nasce da noi senza condizionamento diverso dall'istante che hai davanti??

dici ognuno deve scegliere....ma se siamo condizionati la scelta non sarà condizionata?

Vedo che ripeti spesso la differenza tra nostri condizionamenti e quelli esterni....io cercherei di eliminare, questa per me falsa, divisione...

però non assodiamo che sia vera o falsa, altrimenti l'indagine finisce qui....

cercahiamo di vedere ognuno in se, se esiste qualche condizionamento che non nasce dall'esterno, che non abbia come imput qualcosa che abbiamo accumulato perchè vorrebbe dire che proviene dall'ambiente.....

io non ne vedo. Tu? :rofl:

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Ok, io per condizionamenti negativi intendo quelli che la nostra famiglia d'origine ci ha inconsciamente messo in testa, ad esempio se i miei genitori fin da piccola mi ripetono che non ho potro' mai fare la ballerina, questo diventa un condizionamento ed io non provero' mai a fare la ballerina anche se da piccola magari immaginavo di diventarlo....(convinzioni)

Va bè a parte questo io capisco che le nostre scelte dipendono dall'esterno visto che la vita è fatta molto dall'esterno ma permetti che ognuno di noi la pensa in modo diverso (nonostante facciamo parte di un'unica "cosa".....) e anche se dipendono dall'esterno le scelte le facciamo x qualcosa in cui crediamo noi e non coloro che ci hanno detto di credere questo.....spero di essere riuscita a spiegarmi, cioè sono d'accordo con te ma la soggettività esiste.....

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Ok, io per condizionamenti negativi intendo quelli che la nostra famiglia d'origine ci ha inconsciamente messo in testa, ad esempio se i miei genitori fin da piccola mi ripetono che non ho potro' mai fare la ballerina, questo diventa un condizionamento ed io non provero' mai a fare la ballerina anche se da piccola magari immaginavo di diventarlo....(convinzioni)

Va bè a parte questo io capisco che le nostre scelte dipendono dall'esterno visto che la vita è fatta molto dall'esterno ma permetti che ognuno di noi la pensa in modo diverso (nonostante facciamo parte di un'unica "cosa".....) e anche se dipendono dall'esterno le scelte le facciamo x qualcosa in cui crediamo noi e non coloro che ci hanno detto di credere questo.....spero di essere riuscita a spiegarmi, cioè sono d'accordo con te ma la soggettività esiste.....

stai arrivando a delle conclusione perchè temi cosa io possa dire.....mascherina...

io non ho parlato ne di soggettivita ne di oggettiviità....

tu dici "permetti che ognuno di noi la pensi in maniera diversa"....allora, io permetto tutto e cerco anche di comprenderlo....ma vedo che cosa pensiamo e dettato sempre dall'esterno che poi diventa parte di noi con lo scorrere del tempo. Esiste la soggettività e l'unicità proprio per questo, ogni percorso è singolo, ogni vita è unica, e accumulando dall'esterno ognuno accumula cose diverse ma simili, modificate secondo quanto già accumulato.

cio che io volevo dire è questo.....dietro ogni pensiero che ah uno scopo non c'è un condizionamento e non tutti i condizionamenti sono esterni? Ci sono quelli della famiglia, della chiesa, degli studi, dei film delle esperienze, dell'amore, della passione, del tempo, della cultura, della società, degli scopi , dal piacere, da cio che ritieni giusto e cosa sbagliato....nel tuo caso ritieni , per altri condizionamenti, che quelli della tua famiglia siano stati negativi , magari un'altro li troverebbe positivi....in base ai suoi condizionamenti...

io credo che ogni condizionamento impedisca di cogliere lo stato delle cose per quello che sono,,,,e impedisca il vivere in gioia e pace...

anche quelli positivi...perchè lo sono per ora...magari con nuovi condizionamenti cambierebbero colore...e comunque cio che importa secondo me e che ti fanno correre verso un qualcosa che tu crei ma non esiste.

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Quello che intendo è che mentre si cresce si creano i condizionamenti giusto? Quando si è piccoli sono piu' "pericolosi" nel senso che si crede cio' che dicono le persone piu' grandi e per noi piu' sagge e quindi rimangono impresse in noi quasi senza volerlo, mentre da grandi si è piu' consapevoli visto che abbiamo accumulato (come dici tu) molte esperienze e altro....

Quello che dico io è che a un certo punto bisogno guardarsi dentro e capire se le mie convinzioni derivano da me o da qualcun altro a cui conveniva che io credessi in quel modo.

Mio io non riesco a spiegare le cose come fai tu, sono un po' piu' pratica.....forse.

Ma almeno un pochino sei d'accordo con me? Giusto per capire....

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Quello che intendo è che mentre si cresce si creano i condizionamenti giusto? Quando si è piccoli sono piu' "pericolosi" nel senso che si crede cio' che dicono le persone piu' grandi e per noi piu' sagge e quindi rimangono impresse in noi quasi senza volerlo, mentre da grandi si è piu' consapevoli visto che abbiamo accumulato (come dici tu) molte esperienze e altro....

ok....però elimina il pericoloso...che è giudicare. Si fanno esperienze che accumuliamo e diventano noi stessi....Da piccoli siamo ovviamente condizionabili come fogli bianchi da grandi le esperienze devono fare i conti con quelle già in noi....io non riesco a dire buone o cattive...diciamo che le esperienze fatte ci condizionano nelle scelte e nell'obiettivo da raggiungere....

Quello che dico io è che a un certo punto bisogno guardarsi dentro e capire se le mie convinzioni derivano da me o da qualcun altro a cui conveniva che io credessi in quel modo.

qui....rifletterei....è possibile avere convinzioni che non derivino dall'ambiente o da convinzione precedentemente acquisite sempre dall'ambiente??

vuoi fare successo? Non è perchè ti hanno mostrato insegnato e convinto che con il successo sai felice. Vuoi Dio, non è perchè ti hanno detto e convinto che dio ti darà la felicità eterna....allo stesso modo le restrizioni....non tradisci perchè è moralmente ignobile e non uccidi per lo stesso motivo...ma non è anche la morale un'introito dal mondo esterno??

Mio io non riesco a spiegare le cose come fai tu, sono un po' piu' pratica.....forse.

Ma almeno un pochino sei d'accordo con me? Giusto per capire....

certamente ti capisco....

d'accordo? cero sono daccordo che tu vedi quello che dici...e lo trovo normalissimo e anche giusto, perchè ora rispondendomi da "ragionamenti" fai utilizzo di quella fonte costruita anch'essa con i condizionamenti, non trovi?

cio che io chiedo è possibile vedere questi condizionamenti in noi, quando si manifestano tutti i giorni, vederli come movimento verso una direzione, non "denominarli" dunque ragionandoci sopra il che sarebbe giudicarli, ma semplicemente vedere cosa accade....

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Si è possibile, di certo non viene automatico farlo,ma se si fa caso alle azioni, sì è possibile. Mi fai un esempio se riesci?

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Si è possibile, di certo non viene automatico farlo,ma se si fa caso alle azioni, sì è possibile. Mi fai un esempio se riesci?

come ti voglio bene dio mio....sei così tenera...

allora un'esempio.....bananle banale....

bhè facciamo così..tu hai dei condizionamenti ok? Li abbaimo tutti, in quanto cio che conosciamo ci condiziona....

aspetta devo pensare a .......ecco...

allora tu sei una piccola imprenditrice...giusto?

vuoi il successo, vuoi arrivare , hai ambizioni per la tua azienda....e credi che questo risultato se arriverà ti porterà maggiore felicità dovuta alla tua realizzazione lavorativa, che si accompagna ad un compagno impegnato con te......

il tuo obbiettivo è il "successo lavorativo" questo dipende da un condizionamento (attenzione forse parlando sembro giudicare ma sto cercando di osservare senza farlo ma le parole ingannano, cerca di ascoltarmi con il cuore)....

il condizionamento è dovuto dall'esperienza lavorativa, vedi realizzato qualcuno lavorativamente e ti poni quell'obbiettivo....lo trovo normale...

Ora lavorarai per quell'obbiettivo , userai le tue forze per raggiungerlo......questo lo senti in te....lo riesci ad isolare come sentimento,,,ad osservarlo?

dai poi continuo...

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Grazie, anch'io ti voglio bene.... :Whistle:

Pero' dovrai continuare xchè non ti seguo......cioè quasi tutto tranne dove mi chiedi se riesco ad isolarlo come sentimento, ad osservarlo, cioè nel senso che diventiamo desiderio?

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Grazie, anch'io ti voglio bene.... :Whistle:

Pero' dovrai continuare xchè non ti seguo......cioè quasi tutto tranne dove mi chiedi se riesco ad isolarlo come sentimento, ad osservarlo, cioè nel senso che diventiamo desiderio?

aspetta....tutto è più semplice....di quanto pare....ricordi "la mano sotto il rubinetto!"...

ok...lo so la ricordi...

adesso vuoi aver successo? Si...non vedi tutte le azioni che compi per averlo....il pensiero che ti parla e ti dice "devi farcela" a volte "non c'è la farai mai"

quella sensazione di voler arrivare al risultato? Diciamo il motore per giungere all'obiettivo....

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Lo ricordo, dunque intendi il fatto di guardare la cosa dal di fuori, come se fossimo osservatori di noi stessi, giusto? Cioè lasciando da parte l'emozione e osservarci e basta, ok? Io ho capito questo....

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Lo ricordo, dunque intendi il fatto di guardare la cosa dal di fuori, come se fossimo osservatori di noi stessi, giusto? Cioè lasciando da parte l'emozione e osservarci e basta, ok? Io ho capito questo....

calma calma....

facciamo così...tu vuoi avere successo nel lavoro? Si....perchè?

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Mio sto andando via ora, vado a fare il bagnetto con mia nipote nella sua piscinetta.....continuiamo domani ok? Ci tengo....tvb.

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Per soddisfazione personale e per non rimanere ferma dove sono, migliorare e per avere piu' indipendenza....

dunque indipendenza e soddisfazione sono i tuoi obbiettivi...oltre al migliorarsi....

questo ti renderà felice?

(scusa faccio botta e risposta veloce per chiarezza, almeno spero :rflmao: )

da cosa nasce questo desiderio e questa convinzione...?

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Ohhhhhh bel topic!

Credo che la scelta, il giudizio, l'ARBITRIO siano fondamentali nella vita.

Distinguerei il condizionamento dall'esperienza, sono due cose ben diverse.

Il condizionamento avviene quando si fa qualcosa (o si pensa) per dare dei riscontri all'esterno... a me piace usare la frase "dimostrare a qualcuno".

E' stato detto che si nasce vuoti e tutto viene "inserito" dentro di noi... bene, questo tutto non sono condizionamenti, ma è esperienza.

Se IO voglio andare al mare oggi, è perchè nella mia vita ho avuto modo (non importa come, ci ritorno dopo) di creare dentro di me il concetto "mi piace il mare". Oggi ho una giornata libera e voglio passarla in modo piacevole, quindi vado al mare.

Non significa che mi sono fatto condizionare nella mia scelta. Lo sarebbe stato se avessi pensato "mmmmm dove posso andare? Ma si vado al mare perchè tutti vanno lì oggi", mentre magari avrei preferito la montagna.

L'esperienza è formata da TUTTO quello che viviamo, anche i condizionamenti... diventa esperienza quando entra nella nostra consapevolezza. Ripeto il mio concetto di condizionamento: fare qualcosa per dare un riscontro all'esterno.

Ah, inutile dirlo ma tanto le parole non si pagano qui: questa è la MIA opinione eh! :rflmao:

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Ohhhhhh bel topic!

Credo che la scelta, il giudizio, l'ARBITRIO siano fondamentali nella vita.

Distinguerei il condizionamento dall'esperienza, sono due cose ben diverse.

Il condizionamento avviene quando si fa qualcosa (o si pensa) per dare dei riscontri all'esterno... a me piace usare la frase "dimostrare a qualcuno".

E' stato detto che si nasce vuoti e tutto viene "inserito" dentro di noi... bene, questo tutto non sono condizionamenti, ma è esperienza.

Se IO voglio andare al mare oggi, è perchè nella mia vita ho avuto modo (non importa come, ci ritorno dopo) di creare dentro di me il concetto "mi piace il mare". Oggi ho una giornata libera e voglio passarla in modo piacevole, quindi vado al mare.

Non significa che mi sono fatto condizionare nella mia scelta. Lo sarebbe stato se avessi pensato "mmmmm dove posso andare? Ma si vado al mare perchè tutti vanno lì oggi", mentre magari avrei preferito la montagna.

L'esperienza è formata da TUTTO quello che viviamo, anche i condizionamenti... diventa esperienza quando entra nella nostra consapevolezza. Ripeto il mio concetto di condizionamento: fare qualcosa per dare un riscontro all'esterno.

Ah, inutile dirlo ma tanto le parole non si pagano qui: questa è la MIA opinione eh! :rflmao:

bhè io sono daccordo con te.....ma andrei oltre,,,,

tu parli di andare al mare....e dici che non sei condizionato...ma se ci va ci vai perchè le precedenti esperienze ti portano a scegliere per il mare, se non avessi mai fatto quell'esperienza o ne avessi tratto un brutto ricordo non andresti non ti pare?

partiamo del concetto che non vi è nulla di male....nel essere condizionati su certi gusti...

potremmo dire che tifiamo una squadra di calcio perchè condizionati da un certo ambiente, magari per spirito di contraddizione incoscio tifiamo la squadra odiata dagli amici o dalla famiglia...oppure per essere strani seguiamo qualcosa di alternativo sempre per esperienze che ci inducono a quello...

insomma chiamola esperienza o condizionamento ma noi seguiamo cio che il passato ci detta..no??

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Questa volta ti devo deludere, non sei andato oltre... :D:

Ti rispondo citando una frase che avevo già scritto prima:

L'esperienza è formata da TUTTO quello che viviamo, anche i condizionamenti... diventa esperienza quando entra nella nostra consapevolezza.

Questo implica alcune cose:

Non c'è niente di male nei condizionamenti quando ne diventiamo consapevoli

Non è assolumante auspicabile non aver vissuto l'esperienza del mare, non avrei informazioni per quanto riguarda il mare (sempre per rimanere nell'esempio). Non concepisco questa demonizzazione della personalità: è normale che la nostra personalità è basata su tutte le esperienze ed i condizionamenti che viviamo... perchè negarlo o vergognarsene o anche dire che sono una cosa negativa? Una persona senza questo, è una persona vuota (ok, qualcuno potrebbe dire "pura", ma ne avevamo già discusso e sai come la penso :;): )

L'esempio della squadra: inizio a tifare Milan perchè qualcuno che mi sta antipatico tifa Inter. Dopo qualche tempo divento CONSAPEVOLE di questa cosa, mi chiedo "ma perchè io tifo Milan?"... ecco, in quel momento il condizionamento smette di essere tale, in quel momento che io decida di continuare a tifare Milan o no, ne sono consapevole, ho capito perchè avevo iniziato a farlo, e non ha più importanza quindi.

Non riuscire mai ad individuare il perchè, ti rende condizionato.

Questo è un discorso "da oltre" ovviamente, rimane il fatto che se il perchè è "per farlo vedere agli altri" siamo ad un livello proprio diverso, decisamente più immaturo, non si discute che quello sia un condizionamento non mi fraintedere! :):

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è possibile?

...si, è possibile... eh eh.. ma non è da tutti... cioè "può" essere da tutti ed è da tutti... ma non si "realizza" per tutti... o almeno tale realizzazione, in questo sistema di cose che chiamiamo "vita", non avviene per tutti contemporaneamente (e comunque occorre, di solito, un lavoro di de-condizionamento)... ovvio, no? Tuttavia se avviene (e si presume che sia avvenuto e sempre avverrà, stando alle conoscenze cosiddettamente "metafisiche" attuali eh eh ) anche solo per una persona al mondo, è come se avvenisse per tutti... il potenziale è quello insomma...

Cosa sono i condizionamenti?

...sono ciò che non-siamo... e sono uno "strumento" in questo sistema attuale di cose con cui "misurarci" per ricongiungerci all'Essenza... ovviamente questo discorso che sto facendo "trascende" la psicologia... altrimenti resterei nel "condizionato"... e sarebbero infinite le cose da enumerare come "condizionamenti", poiché tutta la faccia apparente della Vita è "condizione"..

da dove nascono?

...dal non-essere.. dalla faccia apparente della Vita...

io ritengo che prima di pensare solo di superarli bisognerebbe aver chiaro le risposte a queste domande?

..si, anche questa può essere una Via... :;):

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