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vivere la realtà...


mio

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Ieri ho sentito questo...

tutti noi vediamo la realtà distorta e se impariamo come la vedono gli altri, unendo tutte le visioni si avrebbe la verità....Questo è sbagliato e MATEMATICAMENTE sbagliato alla base......E' esatto il concetto che se non interpreto vedo la verità...se sia possibile o meno è poi da vedere?

Sarebbe giusto se tutti noi ne vedessimo un pezzo....ma noi non ne vediamo neppure un pezzo integro, noi la pensiamo e pensandola la coloriamo di noi stessi, la coloriamo di un colore indelebile...cio che recepiamo è sempre falso...

nessuno può pensare la realtà...la si può vivere ma non pensare...è cosa potrà mai essere questo viverla di differente dal pensarla?

tornado al fatto che sia poi possibile o meno credo che noi non ci dovremmo nemmeno occupare della cosa....se vogliamo saperlo dobbiamo sperimentarlo, altrimenti siamo a punto a capo, siamo ancora nell'idea e ogni idea è pura interpretazione...

conosce un po' più se stessi sarebbe già sapere di noi quante cose sappiamo per vere e quante interpretiamo e addirittira quante crediamo....

il problema e che rifiutiamo tutto ciò.. Andate da un credente e dire che non solo interpreta ma crede, immagina...eppure pur essendo un concetto ovvio, a meno che uno abbia avuto prova tangibile e conoscenza diretta del suo Dio....ma ovviamente se uno anche lo incontrasse e incontrasse cio che ha immaginato sarebbe un falso....essendo IMPOSSIBILE immagine cio che non si conosce.

vedere in noi come e perchè interpretiamo e cosa e perchè crediamo...sarebbe già vivere la realtà... :icon_surprised:

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Ieri ho sentito questo...

tutti noi vediamo la realtà distorta e se impariamo come la vedono gli altri, unendo tutte le visioni si avrebbe la verità....Questo è sbagliato e MATEMATICAMENTE sbagliato alla base......E' esatto il concetto che se non interpreto vedo la verità...se sia possibile o meno è poi da vedere?

Sarebbe giusto se tutti noi ne vedessimo un pezzo....ma noi non ne vediamo neppure un pezzo integro, noi la pensiamo e pensandola la coloriamo di noi stessi, la coloriamo di un colore indelebile...cio che recepiamo è sempre falso...

nessuno può pensare la realtà...la si può vivere ma non pensare...è cosa potrà mai essere questo viverla di differente dal pensarla?

tornado al fatto che sia poi possibile o meno credo che noi non ci dovremmo nemmeno occupare della cosa....se vogliamo saperlo dobbiamo sperimentarlo, altrimenti siamo a punto a capo, siamo ancora nell'idea e ogni idea è pura interpretazione...

conosce un po' più se stessi sarebbe già sapere di noi quante cose sappiamo per vere e quante interpretiamo e addirittira quante crediamo....

il problema e che rifiutiamo tutto ciò.. Andate da un credente e dire che non solo interpreta ma crede, immagina...eppure pur essendo un concetto ovvio, a meno che uno abbia avuto prova tangibile e conoscenza diretta del suo Dio....ma ovviamente se uno anche lo incontrasse e incontrasse cio che ha immaginato sarebbe un falso....essendo IMPOSSIBILE immagine cio che non si conosce.

vedere in noi come e perchè interpretiamo e cosa e perchè crediamo...sarebbe già vivere la realtà... :icon_surprised:

buongiorno mio

non concordo con cio' che dici perche' la Realta' non e' visibile a nessuno.

Vero e' quando dici che la realta' e' un pensiero , un giudizio, un punto di vista e pertanto condizionato da cio' che ognuno di noi e'.

Siamo tutti quanti calati in un mondo volutamente duale dove tutto e' classificato come brutto, bello, buono, cattivo, sereno, triste.....

tutto necessario e indispensabile per consentirci di progredire secondo il proprio Essere ma impossibile per arrivare alla realta'.

Nemmeno vivere senza classificare e' possibile o osservare senza interpretare, diciamo che in linea di principio, solo teorico, mi esprimerei nello stesso modo, ma non e' applicabile a cio' che e' il nostro mondo esteriore e interiore.

La realta' e UNA come tutto cio' che esiste e' UNO

un po' come le facce della moneta......

piu' facile a dirsi che a comprenderlo davvero e ancor piu' viverlo.....

Io credo che il nostro sia un percorso proteso alla ricerca della realta'....

quindi un continuo cammino...... :Ying Yang:

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buongiorno mio

non concordo con cio' che dici perche' la Realta' non e' visibile a nessuno.

Vero e' quando dici che la realta' e' un pensiero , un giudizio, un punto di vista e pertanto condizionato da cio' che ognuno di noi e'.

Siamo tutti quanti calati in un mondo volutamente duale dove tutto e' classificato come brutto, bello, buono, cattivo, sereno, triste.....

tutto necessario e indispensabile per consentirci di progredire secondo il proprio Essere ma impossibile per arrivare alla realta'.

Nemmeno vivere senza classificare e' possibile o osservare senza interpretare, diciamo che in linea di principio, solo teorico, mi esprimerei nello stesso modo, ma non e' applicabile a cio' che e' il nostro mondo esteriore e interiore.

La realta' e UNA come tutto cio' che esiste e' UNO

un po' come le facce della moneta......

piu' facile a dirsi che a comprenderlo davvero e ancor piu' viverlo.....

Io credo che il nostro sia un percorso proteso alla ricerca della realta'....

quindi un continuo cammino...... :Ying Yang:

bene...

una cosa non capisco..

dici che la realtà non è visibile a nessuno, poi dici che è difficile....ma è possibile o no? Ma rispondere a questo non è crede...a meno che....

e chiederselo non è tornare al duale....chi chiede?

concordo su tutto il resto e soprattutto sull'ultima frase......viverla è osservare passivamente il nostro cammino

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bene...

una cosa non capisco..

dici che la realtà non è visibile a nessuno, poi dici che è difficile....ma è possibile o no? Ma rispondere a questo non è crede...a meno che....

e chiederselo non è tornare al duale....chi chiede?

concordo su tutto il resto e soprattutto sull'ultima frase......viverla è osservare passivamente il nostro cammino

No

la realta' non e' a noi visibile perche' viviamo nel mondo di Maya e la nostra "vista", quindi la nostra realta' e' solo parziale, limitata al "cio' che crediamo di vedere"....al pensiero di vedere.....

il difficile e' fare cio' che dici tu: vivere senza interpretare

porsi delle domande..... beh meno male..... altrimenti "vivremmo" una vita senza alcun senso, semplicemente aspettando il momento della fine....

e' la curiosita' insita nella nostra natura di "uomini"

e il cercare delle risposte....pure....

ma e' inevitabile che domande e risposte sono fin dall'origine condizionate dalla dualita' dell'ambiente di cui siamo intrisi

l'ultima frase.....

non intendevo vivere passivamente.....

non potrei mai affermare un a cosa di questo tipo....

la passivita' e' la staticita' per me e non approvo in nessuna forma e in nessun momento questo tipo di atteggiamento....

semmai va benissimo l'accettazione di cio' che e' ,

la capacita' di cogliere ogni singolo attimo come unico

e imparare a riconoscere i momenti in cui "lasciar andare" rispetto a quelli in cui "agire"

....e' piu' chiaro?

:Hypnotized:

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No

la realta' non e' a noi visibile perche' viviamo nel mondo di Maya e la nostra "vista", quindi la nostra realta' e' solo parziale, limitata al "cio' che crediamo di vedere"....al pensiero di vedere.....

il difficile e' fare cio' che dici tu: vivere senza interpretare

porsi delle domande..... beh meno male..... altrimenti "vivremmo" una vita senza alcun senso, semplicemente aspettando il momento della fine....

e' la curiosita' insita nella nostra natura di "uomini"

e il cercare delle risposte....pure....

ma e' inevitabile che domande e risposte sono fin dall'origine condizionate dalla dualita' dell'ambiente di cui siamo intrisi

l'ultima frase.....

non intendevo vivere passivamente.....

non potrei mai affermare un a cosa di questo tipo....

la passivita' e' la staticita' per me e non approvo in nessuna forma e in nessun momento questo tipo di atteggiamento....

semmai va benissimo l'accettazione di cio' che e' ,

la capacita' di cogliere ogni singolo attimo come unico

e imparare a riconoscere i momenti in cui "lasciar andare" rispetto a quelli in cui "agire"

....e' piu' chiaro?

:Hypnotized:

concordo ....con passività intendevo la comprensione di cio che è, la resa del volerlo diverso adesso, .....parlerei di attenzione passiva atta a comprendere....

cio che dici è giusto , l'uomo sarà sempre duale, ma può vederlo ( è questo è già vedere una realtà) o no....

essere passivi in realtà vuol dire essere schiavi dell'ambiente, un ambiente che ti obbliga a sperare, avere scopi, desiderare, avere paura, ecc..e.cc...

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concordo ....con passività intendevo la comprensione di cio che è, la resa del volerlo diverso adesso, .....parlerei di attenzione passiva atta a comprendere....

cio che dici è giusto , l'uomo sarà sempre duale, ma può vederlo ( è questo è già vedere una realtà) o no....

essere passivi in realtà vuol dire essere schiavi dell'ambiente, un ambiente che ti obbliga a sperare, avere scopi, desiderare, avere paura, ecc..e.cc...

Esattamente cio' che volevo esprimere!!!!

certo che stavo facendo una banale considerazione....

e' da un anno abbondante che tutta una serie di vicissitudini mi hanno portato a non frequentare il forum e noto che gli argomenti di interesse sono cambiati parecchio......

un tempo questo tuo topic avrebbe suscitato le reazioni pragmetiche e partenopee di antius e sicuramente una serie di interventi a vario titolo

ora.....

siamo qui io e te.....

una visione un po' nostalgica la mia di questo momento......

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vivere la realtà.....

certo la realtà viene vissuta e in molti modi diversi.

sempre relatà è .

piove... e uno si mette a piangere. .mentre l' altro se ne rallegra.. e un altro ancora non ci presta attenzione.

l' unica relatà oggettiva è che piove.

poi ci sono i vissuti che sono altrettanto veri ma soggettivi.

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vivere la realtà.....

certo la realtà viene vissuta e in molti modi diversi.

sempre relatà è .

piove... e uno si mette a piangere. .mentre l' altro se ne rallegra.. e un altro ancora non ci presta attenzione.

l' unica relatà oggettiva è che piove.

poi ci sono i vissuti che sono altrettanto veri ma soggettivi.

quindi e' un po' come se le cose reali sono quelle che appartengono alla natura

e in vece il vivere dipende dall'uomo e dal suo modo di porsi in relazione con essa?

ma secondo te c'e' una verita' assoluta?

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quindi e' un po' come se le cose reali sono quelle che appartengono alla natura

e in vece il vivere dipende dall'uomo e dal suo modo di porsi in relazione con essa?

ma secondo te c'e' una verita' assoluta?

esiste un oggettività assoluta..

e neanche tanto perchè è legata ai nostri strumenti percettivi .

cioè il cileo è blu.. .in realtà sono i nostri occhi a tradurre delle frequenze in cun colore..

altri "occhi " potrebbero vederlo giallo.

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esiste un oggettività assoluta..

e neanche tanto perchè è legata ai nostri strumenti percettivi .

cioè il cileo è blu.. .in realtà sono i nostri occhi a tradurre delle frequenze in cun colore..

altri "occhi " potrebbero vederlo giallo.

gia...

quindi anche cio' che dici essere una oggettivita' assoluta in realta' non lo e'?

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Esattamente cio' che volevo esprimere!!!!

certo che stavo facendo una banale considerazione....

e' da un anno abbondante che tutta una serie di vicissitudini mi hanno portato a non frequentare il forum e noto che gli argomenti di interesse sono cambiati parecchio......

un tempo questo tuo topic avrebbe suscitato le reazioni pragmetiche e partenopee di antius e sicuramente una serie di interventi a vario titolo

ora.....

siamo qui io e te.....

una visione un po' nostalgica la mia di questo momento......

il buon Antiuss manca in effetti....

ma sai l'importarte è vivere bene ogni passo del nostro cammino,

non serve essere in tanti , ma vivere bene con chi si è..

cmq si il forum è cambiato, o meglio i suoi utenti che fanno i forum...

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Dunque il non poterla recepire , o melgio il fatto che non la recepite (il che non implica che io o altri la recepiamo, ma solo mi attengo a quanto avete detto) implica la sua non esistenza......il che non è credere?

non so se mi sono spiegato.

secondo me la cosa è molto più semplice di quanto non si riesca a spiegare....

abbiamo detto che è la dualità a impedire l'oggettività...giusto? Su questo concordiamo?

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Dunque il non poterla recepire , o melgio il fatto che non la recepite (il che non implica che io o altri la recepiamo, ma solo mi attengo a quanto avete detto) implica la sua non esistenza......il che non è credere?

non so se mi sono spiegato.

secondo me la cosa è molto più semplice di quanto non si riesca a spiegare....

abbiamo detto che è la dualità a impedire l'oggettività...giusto? Su questo concordiamo?

non e' questo il senso di cio' che volevoo dire in quanto anche gli ultrasuoni non siamo in grado di percepirli ma non per questo non esistono....

se questo e' credere, ok bene, non c'e' nessun problema per quanto mi riguarda

del resto sono molte le cose in cui si crede senza che siano dimostrabili.....

se tu haio una compagna, una moglie credi nel suo amore......non e' un credere anche questo?

e' un problema credere in qualcosa che non e' riscontrabile scientificamente?

la dualita'? si concordo

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Io penso che noi creiamo la NOSTRA realtà soggettiva dando le NOSTRE interpretazioni agli eventi, e che quindi, a seconda della persona, ci siano interpretazioni più o meno profonde della vita, a livelli più o meno sottili. Chi si vive da egoista e da superficiale ovviamente trova una sua realtà da egoista e superficiale. Quelle persone che hanno dedicato la propria vita agli altri hanno vissuto una realtà assai più profonda, anche se rimane la LORO realtà.

Forse si vive la REALTA' vera solo nell'istante in cui sparisci come essere, come io...AL DI FUORI DELLO SPAZIO E DEL TEMPO, dove risiede il Volto Eterno di Dio. Uno dei Volti dell'apparente dualità.

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non e' questo il senso di cio' che volevoo dire in quanto anche gli ultrasuoni non siamo in grado di percepirli ma non per questo non esistono....

se questo e' credere, ok bene, non c'e' nessun problema per quanto mi riguarda

del resto sono molte le cose in cui si crede senza che siano dimostrabili.....

se tu haio una compagna, una moglie credi nel suo amore......non e' un credere anche questo?

e' un problema credere in qualcosa che non e' riscontrabile scientificamente?

la dualita'? si concordo

nessun problema, anzi nessun giudizio sul credere :icon_surprised:

è importante invece distinguere cio in cui credo, ciò che vivo e cio non conosco...

se voglio vedere la verità si una cosa ho solo una possibilità: osservarla abbandonando tutte e due gli aspetti di preconcetti, che sono sia il credere, sia il sapere.

il nuovo essendo tale non lo conosco, se lo so, osservo, e se osservo senza preconcetti, ho esperienza diretta della cosa, della mia osservazione verso il nuovo...questo è un rapporto con la realtà......poi che sia difficile realizzarlo è un altro paio di maniche,.... :icon_surprised:

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Io penso che noi creiamo la NOSTRA realtà soggettiva dando le NOSTRE interpretazioni agli eventi, e che quindi, a seconda della persona, ci siano interpretazioni più o meno profonde della vita, a livelli più o meno sottili. Chi si vive da egoista e da superficiale ovviamente trova una sua realtà da egoista e superficiale. Quelle persone che hanno dedicato la propria vita agli altri hanno vissuto una realtà assai più profonda, anche se rimane la LORO realtà.

Forse si vive la REALTA' vera solo nell'istante in cui sparisci come essere, come io...AL DI FUORI DELLO SPAZIO E DEL TEMPO, dove risiede il Volto Eterno di Dio. Uno dei Volti dell'apparente dualità.

[/quote :icon_surprised:]

io credo che questa dualità venga in essere proprio per l'interpretazione.....ma possiamo vivere senza interpretare e se sì cosa accade, come la si vive?

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Condivido in pieno cio' che ha espresso turbociclo

se la dualita' e' figlia dell'interpretazione o se e' l'interpretazre che fa nascere la dualita' non lo so....

mi sembra l'emblematica domanda "nasce prima l'uovo o la gallina?"

noi come "uomini" non possiamo vivere senza interpretare perche' e' proprio l'interpretazione degli eventi che permette di acquistare consapevolezza e quindi di crescere....

voi che dite?

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Condivido in pieno cio' che ha espresso turbociclo

se la dualita' e' figlia dell'interpretazione o se e' l'interpretazre che fa nascere la dualita' non lo so....

mi sembra l'emblematica domanda "nasce prima l'uovo o la gallina?"

noi come "uomini" non possiamo vivere senza interpretare perche' e' proprio l'interpretazione degli eventi che permette di acquistare consapevolezza e quindi di crescere....

voi che dite?

bhe sull'uovo e la gallino non so, non mi pongo il quesito è cos'...la dualità è interpretazione e viceversa....

io non credo a quando voglio conoscere e imparare una cosa....dunque non dico si può o non si può...

la consapevolezza , la mia implica il fatto che so che l'intepretazione c'è che è falsa e che dipende da quanto ho vissuto ho visto ho esperito ho fatto....

capita che vedendo tutto cio, tutto si ferma, capita che non c'è più chi interpreta e la cosa interpretata capita di vivere l'unica cosa che esiste in verità il "rapporto" tra colui che interpretava e l'interpretato....capita a volte di essere semplicemente "rapporto"....

la verità è rapporto, fuori dal rapporto tutto è immaginazione e pensiero.....

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ma la realtà esiste solo perchè esistiamo noi a viverla.. quindi non esiste una realtà assoluta.

qualcuno ha detto:

un suono esiste solo se qualcuno lo ascolta.....io lo trovo vero....e posso dire che senza di me il mondo non esiste , che io sono il mondo, tutto il resto è mero pensiero. Vedine la bellezza.

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non riesco a coglierne bene il senso

cerca di essere cinica e realista al massimo....

cos'è la realta per te.....? Non è cio che vivi, le sensazioni che il tuo rapporto con il "resto" ti da....

non è questo l'unica cosa tangibile e che tu possa dire vera?

se muori cosa accade?

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