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delia

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  1. "Tutto va imparato non per esibirlo ma per adoperarlo." Georg Lichtemberg Potrete mai perdonarmi la seguente "licenza poetica euforica" post birra e festeggiamenti???!!! :flasher
  2. delia

    l'ignoranza

    C'è tanto "malessere" e aggressività intorno a noi. Dispiace sentire certe storie. :(
  3. personalmente penso che "le pippe" mentali sono molto belle se a doppio senso: cioè se siamo in due a farle!!
  4. Fatto! Ho appena discusso la mia tesi di master, ero un'attimo agitata, non capisco come si possa controllare l'emozione, io non riesco. Comunque è fatta e ne sono abbastanza orgogliosa. Penso al mio lavoro, lunedi tornerò e dovrò riporre tutto nel cassetto, in attesa di quei tempi migliori di cui parlavo, dove si inizierà a "crescere" professionalmente come gruppo di lavoro. Forse la chiave di tutto sta nell'evitare affermazioni personali, ma lavorare anonimamente a nome dell'equipe. Ho notato che ha funzionato alcuni gg fa. buon fine settimana delia :p
  5. Forse alcune cose che ci emozionano ed entrano nella nostra emotività con effetto "amplificatore" risiedono nel nostro "io nascosto". Pur essendo un"addetto ai lavori" e abituato al sangue, il mio dentista ha delle paure legate alla vista del suo sangue, e al dolore. Qualcuno utilizza delle fantasie che emozionano ed amplificano sensazioni a volte eccitano!! Altri desiderano fare di queste fantasie realtà. Qual'è il significato simbolico che gli psicologi attribuiscono al sangue?
  6. Il mio dentista non sopporta di andare da un collega per curarsi. Accumula i problemi e poi va da un collega in ospedale che per amicizia, lo sottopone ad anestesia totale e risolve i problemi. Forse chi è del "mestiere" la sa lunga sul "taglia e cuci", insomma voglio dire che per gli addetti ai lavori, il sangue è un fatto normale.
  7. :ok : lo penso anchio e lo dico con le faccine: state facendo un buon lavoro con me!!! grazie :ciao
  8. ok grazie per l'indicazione sui tempi. Per ora intendo aspettare periodi migliori. Ogni giorno spero che cambi. Ma non ci sono mai "piccole luci all'orizzonte". Ho sentito dire che non bisogna aver paura del conflitto, ma che "stresssss" lavorare in un ambiente conflittuale!! boxing notte a tutti
  9. ciao Stefano. La situazione come la descrivo è così da 2 mesi esatti (da quando ho iniziato questa nuova esperienza lavorativa). Il cambio dirigenziale, è avvenuto 8 mesi fa. Ma il "caos" c'è da qualche anno e immagino che i problemi di "cattiva comunicazione" abbiano portato al ritiro del mandato dirigenziale. Ho comunque l'impressione che siano "giochi" più grandi me, nel senso che la scelta di togliere o dare mandati, sia di matrice politica. Quali possono essere gli interessi nel togliere a chi comunque ha dimostrato una discreta competenza, per dare a chi, non solo nulla sa, ma che dimostra ogni giorno di non essere per nulla motivata al miglioramento, ma solo a salvare sè stessa, generando caos nel caos. :depresso !!!
  10. delia

    Ecce homo.... (femina)

    benvenuta... bella presentazione :ok2
  11. La situazione è così dal primo giorno di lavoro. Per le due moderate del gruppo, la situazione di crisi è iniziata a causa della revoca del mandato alla responsabile precedente e il gruppo si è disgregato. Il licenziamento della capo ha fatto scaturite proteste e dimissioni di due di loro. Riassumendo lo staff formativo si era costituito 10 anni prima. Si era distinto si, per bravura, ma anche per la "comunicazione difficile": era un ottimo gruppo dal punto di vista "tecnico", ma non dal punto di vista "diplomatico relazionale" un semi-disastro. Nel nuovo gruppo ci sono 2 "vecchie". Una è la "tosta", prevaricatrice, a cui non hanno offerto il mandato di responsabile invece proposto ad una molto in gamba, ma dimessa, insieme ad una terza, in quanto troppo coinvolte e sconvolte dalla revoca del mandato della loro responsabile. Risultati: = :bash Abbandono massiccio e formazione di un nuovo gruppo con tre elementi nuovi su cinque. Io invece sogno = :all un cambiamento per vivere meglio. E' utopia?
  12. Soffro d'insonnia perciò racconto che succede. Due gg fa si è svolto un'incontro organizzativo riguardante la formazione degli studenti. A poche ore dall'incontro la mia capo mi chiama chiedendomi di presentare alcuni aspetti organizzativi e contenuti formativi. Non ho ancora autoacquisito competenze dal punto di vista organizzativo, ugualmente preparo con supporti slide, ecc, una presentazione. Chiedo (haimè) un debriefing: la grande capo che non mi affida mandati, o lo fa in modo confuso e sempre aggressiva, mi comunica la non soddifazione riguardo la mia presentazione. Motivazioni, non oggetive, ma soggettive, "esponendo competenze acquisite di recente, sembrava volessi dire ai partecipanti che tu ne sapevi più di loro". Insomma mi ha per l'ennesima volta tarpato le ali. Il messaggio è: non si fa nulla d'innovativo, non si applicano le recenti raccomandazioni scientifiche (linee guida, protocolli,..), non si discute per crescere per non perdere tempo, si utilizzano seminari e proposte datate, "tiriamo avanti la "baracca" che qui se salta una testa è la mia". Effetti e sintomi disagio interpersonale blocco della comunicazione disaffezione al posto di lavoro insonnia demotivazione mutismo e rassegnazione autostima in ribasso voglia di evasione verso: Totem e Tabù!!!! vado!! notte a tutti
  13. delia

    ho fameeeee!!!

    mah! io quando si tratta di fame, e ogni giorni ho fame, :sex primo o secondo vanno bene. La cosa che ti consiglio sono gli "antipasti"!!!
  14. giornata terribile. un'altra così e getto la spugna! :starwars
  15. delia

    ho fameeeee!!!

    Sono d'accordo con te!!! :sex
  16. Il clima è teso, la "chiarificazione" tentata con la riunione chiesta non ha portato a nulla, anzi: la "tosta" del gruppo oggi si è scatenata. Si tratta della più giovane molto preparata, ma insicura e aggressiva. Donna sola di 37 anni, bella presenza, ottima dialettica, molto motivata alla carriera. Abituata a gestire lei il gruppo in cui sono entrata, prevaricatrice e giudicante, è la persona di cui ho già parlato, anche oggi discrepanza netta tra linguaggio verbale e mimica del viso: con la prima modalità... disponibilita nei contenuti, con la seconda.... gestualità di esagerata ostentazione tipo occhi al cielo, ampi gesti con le mani...insomma è un enigma per me. Non capisco perchè le sia stato concesso dal gruppo. Spero non sia "passato" un sentimento negativo di invidia in quello che ho appena raccontato. Solo mi rendo conto che anch'io sono rapida nei giudizi. Che fare, tacere? Scrivo qui per riordinare le idee, come pensare a voce alta.... Rimane comunque :roll: solo un pensiero.
  17. delia

    ho fameeeee!!!

    :sex Scusate, non ho resistito: è la fame quasi ora di cena!
  18. delia

    Imparare a scrivere

    Belle belle davvero sia la stradina, sia le letterine che vanno per mano. Racconterò alle mamme di prima queste cose. La pedagogia attraverso il gioco può essere la "stradina" che unisce i piccoli di prima con il mondo oscuro del sapere. Chissà se questo aiuterebbe una mia piccola amica che grida tutte le mattine: :grab maaaaaaa perchèèèèèèèèèè devo andare a scuolaaaaaaaaa?
  19. "In ogni organizzazione c'è almeno una persona che sa cosa sta accadendo. Questa persona va licenziata" (Legge di Conway). La persona che per anni ha ricoperto il ruolo di capo, è un "mostro" di bravura, ed ha lasciato un vuoto totale, e parte della sua equipe. Io sono li, perchè altri l'hanno seguita licenziandosi. A quei livelli i capi sono nominati, non hanno la certezza del posto che occupano, se non confermati dal Rettore. Sono settimane che penso di contattarla, per ora comunico con chi ho sostituito, mi sta dando grande aiuto. Sono consapevole dei rischi, mi muovo con cautela e nel rispetto dei ruoli. Stefano, Indubbiamente comprendi ed elabori queste dinamiche contorte perchè hai vissuto le medesime esperienze. Anche per me non è la prima volta, per questo sono preparata e combatto consapevole che posso anche perire. Tu comprendi a fondo questa tematica, spendi del tempo investendolo per gli altri. Una cosa importante da apprendere e restituire. Sono in debito grazie per l'aiuto. Come arabe fenici, dobbiamo rinascere dalle nostre ceneri.
  20. delia

    Imparare a scrivere

    l'esperienza che racconti è entusiasmante e spero condivisa e attuata da molti. I rappresentanti di classe generalmente vengono eletti nel mese di novembre, fino a quel momento i genitori "matricole" dei piccoli di prima che non hanno avuto esperienze passate, brancolano nel buio più fitto. La comunicazione scuola famiglia spesso non è reciprocamente efficace, perciò è normale che nascano quesiti, e come rappresentante d'istituto ho sempre inoltrato le proposte costruttive e le richieste di dialogo. Tanti genitori di prima sono scontenti, è un fatto. Forse si potrebbe migliorare pensando ad un inserimento specifico per le classi prime per dare inizio nel migliore dei modi ad un percorso formativo integrante ed efficace. Chissà se esiste un progetto formativo e obiettivi generali che prevedano anche l'inserimento e la socializzazione, oltre che la triplice scrittura.
  21. delia

    Imparare a scrivere

    sono un genitore, rappresentante d'istituto.
  22. per quanto riguarda la comunicazione ai capi, ho informato i miei due superiori con 5 gg di anticipo sulla riunione che ho chiesto nell'ambito dell'ufficio. La mia diretta superiore ha acconsentito allo svolgimento della riunione affermando ancora di non volere interessarsi ai problemi di gestione del gruppo con queste parole: "voi dovete fare da sole, io ho già un mucchio di problemi per la testa". Insomma lei non coordina il gruppo, in realta è in affanno per sè stessa. Nella gerarchia anche la capo della mia capo, coordinatrice delle sedi associate, è stata informata da me sulla difficoltà attuale e sulla riunione per affrontare e capire il disagio, del quale lei è a conoscenza da anni. Per quanto riguarda il mansionario, esistono delle linee guida e compiti della mia figura professionale nell'ambito formativo universitario, regolata da norme di cui io sono pienamente consapevole e a quelle norme mi attengo. Il mio "vantaggio" se vogliamo chiamarlo così, è il fatto di avere acquisito competenze professionali elevate da un master di I° livello, che mi ha portato a un cambio di ruolo e ad una progressione di carriera. La situazione è difficile, ma sono motivata al miglioramento per esigenze personali non tanto di carriera, ma di entusiasmo e motivazione. Entusiasmo che nasce da una mia situazione di vita personale particolarmente positivo da un lato per quello che ho, e non tanto da un altro, per quello che lascio. E' quest'ultimo aspetto negativo che sto vivendo a livello personale, che fa emergere in me la voglia di "fare" costruire dove posso per aiutarmi in una crescita personale e di autostima. Buon fine settimana a tutti
  23. delia

    Imparare a scrivere

    Chiarito che è "normale" proporre tutte e tre le forme di scrittura fin dalla prima settimana di prima, mi sorge un'altro dubbio: è sempre normale chiedere di apprendere a memoria due poesie sull'autunno di cui una abbastanza lunga sempre ai bimbi di prima che non hanno ancora imparato a leggere? leggono e cerchiano le vocali e qualche sillaba: bi, ba, boh!. Me lo chiedo perchè questi compiti pomeridiani in realta li stanno facendo le mamme, o le nonne, e per molte ore al giorno. N.B. la poesia le mamme l'hanno imparata a forza di leggerla ai bimbi. Chiedo aiuto non sto criticando. Che consigli dare a questi genitori? Non sarebbe più giusto dare ai bimbi dei compiti alla loro portata per insegnare ad apprendere in senso automo e percepire il "conoscere"come bisogno personale? Se l'autonomia è la motivazione a fare da sè è fondamentale perchè non dare tempo e mezzi ai piccoli di diventare autonomi e motivati? Come può un compito al di sopra della propria competenza fare acquisire autostima a chi si affaccia per la prima volta nel mondo del sapere? grazie delle risposte e delle spiegazioni
  24. L'incontro è avvenuto. Tutte tacevano dunque ho iniziato io parlando del mio ingresso nel gruppo e dell' essere lasciata allo "sbaraglio" con richieste continue di aiuto da parte delle colleghe. Dato che sono l'ultima arrivata, ed ho cambiato ruolo lavorativo, sostenevo: " le mie risorse sono insufficenti per me stessa, e alla fine della giornata devo comunque produrre e dare restituzione di mandati che mi vengono più o meno chiaramente affidati". Inoltre ho evidenziato il fatto che la nostra capo si trova in una situazione di costante agitazione con idee scarse e confuse! Le mie colleghe, hanno aderito pienamente alla proposta di confronto per migliorare la comunicazione e l'efficenza del gruppo. Inoltre tutte hanno identificato la causa principale del disagio, l'analisi è proseguita e sono emersi altri due elementi da me successivamente restituiti al gruppo: 1) la non competenza dirigenziale (causa principale). 1) la sensazione di inadeguatezza personale (da qui il bisogno continuo di aiuto) 2) la prevaricazione di un elemento del gruppo (la tosta di cui parlavo precedentemente). Tenendo in considerazione quanto suggerito dalle persone che mi seguono (grazie) in questo forum, non perdo di vista che il nemico è il mobbing, non le persone che si difendono da esso. Con la speranza di costruire e migliorare il mio ambito lavorativo, ho suggerito al gruppo di parlarci di nuovo fra 15 gg. buona giornata delia :)
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