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julie

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Che riguarda julie

  • Compleanno 25/10/1982

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    http://juliette104.blogspot.com
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    Torino
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    Mi interesso di comunicazione e scrittura per i nuovi media, i miei hobby sono leggere, scrivere, strimpellare la chitarra, la fotografia, insomma, tutto ciò che ha qualcosa di artistico (senza pretese, però...)! <br />Tra le cose che mi incuriosiscono c'è la psicologia, quindi eccomi qua!

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Reputazione comunità

  1. Mirtilla: su questo hai ragione. Infatti ci sto male da cani in questa situazione. Ho provato a scrivergli quello che provo... Juditta: in parte concordo, in parte no. E' giusto scegliere degli esempi e seguirli, ma credo che in qualche modo si resta sempre legati ai genitori, volente o nolente...
  2. Forse non mi sono spiegata bene...io non lo odio affatto! Io voglio avere un rapporto con lui perché ci tengo, ma sinceramente mi sembra che si sia comportando da xxxxx. Quale fortuna ho secondo te mirtilla? Non capisco. Sono sempre io che lo cerco, e quando lo cerco mi scrive che mi vuole bene e spera che le cose cambieranno, però intanto la sua bella faccia non la fa vedere, fino a poco fa ero senza lavoro e non voleva darmi quasi niente di soldi, non si interessa di quello che faccio e di come sto. Facile poi mandarmi i messaggini dicendo che mi vuole bene, intanto sono altre le persone che condividono con me i momenti tristi e anche quelli belli...
  3. Il problema è che tu continui a parlare di "donne" come se fossero una specie, e come se ci fosse un modo per avere successo con "le donne" in generale! E invece sono tutte singoli individui, spesso spaventate e preoccupate proprio come te, di non piacere abbastanza agli uomini. Secondo me devi piantarla di farti paranoie, e cercare di trovare una ragazza che ti interessi come persona, e non per il solo fatto di essere di sesso femminile. Inoltre non mi risulta che andare in discoteca sia il modo migliore per conoscere le persone... Forse per limonarsele sul divanetto, ma non mi pare sia quello che vuoi. Scusa la durezza ma è quello che penso... Se vuoi continuare a convincerti che la tua colpa sia di non essere un tamarro maleducato fai pure, ma a me risulta che i tamarri maleducati piacciano solo alle tamarre maleducate. Ciao!
  4. Ho 25 anni, e al momento non ho un rapporto con mio padre, il che mi fa stare molto male e mi fa sentire triste. Cercherò di riassumere la storia in modo comprensibile. Ho pochi ricordi della mia infanzia, ma in linea di massima mi ricordo un padre piuttosto assente e preso dai suoi problemi, con rari momenti di grande dolcezza ma anche altri di estrema irritabilità e tendenza alle urlate (che mi spaventavano). Crescendo, ho avuto la sensazione che mio padre tendesse a defilarsi sempre più in un suo mondo estraneo alla famiglia. Il tempo da trascorrere insieme è diventato sempre meno, sempre meno, al punto che anche la domenica pranzava da solo e poi se ne andava. Nel frattempo ho vissuto diversi anni in un'altra città per motivi di studio. Mia madre, sempre molto -anche troppo- presente, forse per compensare, mi chiamava quasi ogni giorno per sentire le notizie e raccontarmi le sue. Mio padre non si faceva nemmeno passare al telefono. Alla fine della scorsa estate, mi laureo, e contemporaneamente scoppia il casino che ho già raccontato in qualche vecchio post: mio padre ci rivela che da anni ha una storia con un'altra, all'inizio è indeciso e sembra turbato, poi se ne va di casa. In seguito mia madre, spinta anche dal dolore di sentirsi continuamente umiliata dal vedere la coppia ovunque e ritrovarsi la compagna di mio padre come collega, decide di avviare una separazione. Nei primi momenti mio padre sembra improvvisamente avere voglia/bisogno di sentirmi, e mi manda molti sms (!!), ma io inizio a sentirmi lacerata tra lui e mia madre e gli chiedo di aspettare che le cose si calmino un po'. Io non lo so bene cosa vorrei che facesse, ma so che ho bisogno di lui, ma non delle e-mail e dei messaggini in cui fa il padre-amico raccontandomi anche cose private che preferirei non sapere. Vorrei un padre che mi aiutasse a crescere, in questo momento in cui sto prendendo tante decisioni importanti per il mio futuro, e invece ho un padre che risponde alla richiesta di separazione dicendo che mia madre è sempre stata un'arpia crudele e senza sentimenti che lo ha costretto a cercare supporto altrove... il che a quanto mi risulta è assurdo, semmai io l'ho sempre vista un po' troppo appiccicosa, ma crudele decisamente no! Lui dice che non si sente affatto in colpa per quello che è successo, che ha solo cercato un modo di essere felice. Può darsi che le cose tra i miei non potessero funzionare, ok. Ma io e mio fratello, trattati con indifferenza per anni? E adesso dice che solo adesso riesce a dirci che ci vuole bene? Poi però con mio fratello ha avuto una litigata e non si sentono più, con me basta che non gli rispondo a un sms e non lo sento più per mesi. Mia madre dice che non gliene frega niente di noi, io non ci posso credere. Mio padre ogni tanto mi ha scritto delle belle parole, ma di fatti ai quali aggrapparmi non ce n'è, c'è solo un grande vuoto ora che non vive più con noi. Vorrei avere qualche parere su questa storia... Grazie.
  5. Ciao a tutti, mi sento di intervenire perchè rivedo in questo problema un po' di me tanti anni fa, al contrario (nel senso che io sono una ragazza ). Mi sembrava di essere invisibile, mi sembrava di non riuscire a tirarmi fuori... E adesso, ripensando a quel periodo ho capito una cosa. Che quando uno si chiede continuamente che cosa ha meno degli altri, cosa può fare per essere notato, cosa può dire per essere notato, resta concentrato solo su di sè. E gli altri vogliono essere ascoltati. Quindi il mio consiglio non è tanto di farti carino e fare il gradasso, perché quelli che se la tirano hanno magari anche successo ma sono pallosi da morire. Il mio consiglio è di cercare di conoscere veramente le persone, ascoltandole, facendoti raccontare. Credo che ad una ragazza faccia piacere sentirsi trattata così, sentirsi ascoltata come persona, e non come essere vivente dotato di tette... E' stato da quando ho cercato di capire le persone e non di "stupirle con effetti speciali" che le cose sono migliorate per me. Chissà se funzionerà anche con te? In bocca al lupo! :-)
  6. julie

    Scuola Gestalt di Torino

    Buongiorno a tutti sono una ragazza che nell'ultimo periodo sta maturando l'idea di seguire un corso per diventare counselor. Ho seguito un corso di studi umanistico, ma non di psicologia, ed ho letto in vari forum che c'è un po' di ostilità da parte degli psicologi verso chi vorrebbe intraprendere una professione in questo ambito senza un'effettiva preparazione universitaria. Inoltre, mi sembra di capire che il mercato del lavoro non sia poi così fiorente... Credo però che sarebbe, nel mio caso, un modo realizzarmi, per tentare un percorso professionale che mi farebbe sentire soddisfatta. Vorrei fare una scelta consapevole, non so se propendere per la prudenza o per la speranza di realizzare un sogno! Ho visto che a Torino la scuola Gestalt propone un corso di 3 anni. Qualcuno conosce questa scuola o l'ha frequentata personalmente? Qualcuno si sente di consigliarmi o sconsigliarmi un percorso di studi in questo campo? Grazie a tutti!
  7. julie

    bulimia.dirlo in famiglia?

    Le ricadute ci sono sempre... ma non bisogna abbattersi! Coraggio! Ti abbraccio...
  8. QUOTO ransie. Stalle vicino, chiamala, falle sentire che ci sei... Il resto arriverà...
  9. julie

    Voglia di gioventu'

    Che belle parole... E' molto vero che si può essere soli in coppia e paradossalmente meno soli da single... La fiducia è fondamentale in una storia, ma il tempo guarisce molte delusioni... Un abbraccio!
  10. julie

    bulimia.dirlo in famiglia?

    In bocca al lupo... Coraggio, forse sarà più facile di quel che pensi!
  11. julie

    Voglia di gioventu'

    Anch'io vorrei avere notizie!
  12. julie

    ci sto ricadendo di nuovo

    Coraggio! In bocca al lupo! Idea: se non hai modo di lavorare perché non ti trovi un hobby? Ricamo, maglia, pittura, qualcosa che ti impegni le mani e poi ti faccia sentire soddisfatta del risultato. Con me funziona, quando sono giù. O magari sai fare la manicure o cose del genere, da me molte ragazze ricevono le clienti in casa... passa il tempo, si guadagna qualcosa, e ci si sente brave! Un bacione!
  13. julie

    rapporto con il proprio corpo

    E' vero... Ci vorrà del tempo. Forse mi sento così anche perché ho appena finito l'università e trovato un lavoro e preso una casa da sola: improvvisamente mi sento più grande, ma con il solito viso da bimba... sento che sto cambiando, e sono stufa di dare sempre l'idea della ragazzina timida...! Il discorso sull'educazione è complicato... non so bene perché, ma sono venuta su timida, riservata, solitaria, agitata... Con il tempo tutto ciò si è affievolito un po', ma con chi non conosco dò ancora questa idea... e mi dispiace, perché dentro di me ho un'altra parte, che ha voglia di ridere, ballare, tirare fuori la femminilità... Chissà!?
  14. julie

    Problemi con amicizia

    Con gli amici bisogna essere MOlto pazienti... Questo ho imparato... Ciò non significa ovviamente che bisogna accettare qualunque comportamento. Se questa ragazza ti sta simpatica, ti consiglierei di provare ad uscire una volta voi due sole... che ne so... proponile un giro di shopping, un caffè, un cinema, e trova il modo di poter chiacchierare un po' in pace, senza altri "conoscenti" intorno. Se ci sono affinità verranno fuori, credo! Non concordo con papabuono, che ha reagito alle delusioni con la diffidenza. Anche io ho preso un sacco di fregature, ma adesso ho anche degli amici cari. L'unica è buttarsi un po'. Non si può non farsi male, ma poi si inizia a capire di chi ci si può fidare...
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