ipazia

La Chiesa dice che la Terra è piatta, ma io so che è rotonda perché ne ho visto l'ombra sulla Luna, ed ho più fiducia in un'ombra che nella Chiesa - Ferdinando Magellano

....Cattivo???????.....E' un capolavoro!.....invito chiunque a leggerlo, dice verità assolute e incontestabili scritte da uno dei più vivaci filosofi del nostro tempo!!!!!.... A proposito...io conosco un vero libro cattivo dove ci sono intere città distrutte, fratelli che si uccidono tra di loro, gente che viene trasformata in statue di sale, invasioni di cavallette, siccità e carestia....non ricordo il nome...qualcuno sa aiutarmi?

Totalemente d'accordo con mio!!! E' il solito vecchio problema, ci innamoriamo delle proiezioni che facciamo sulle persone e poi passiamo il tempo a struggerci quando scopriamo che il soggetto non corrisponde alle nostre proiezioni come vorremmo. Non perdere tempo in un rapporto che non ti soddisfa, cambia pagina e cerca l'uomo della tua vita...guarda che lo trovi!!!!!! Good Luck!

Ciao Luky, non sono sicura di aver capito il motivo del tuo malessere. Dici che la tua depressione è indipendente dall'eventuale danno causato a tuo fratello. Ma allora da che dipende? Quali sono i pensieri che ti angosciano? Credo che l'unico motivo per cui qualsiasi cosa, incluso l'incesto, sia condannabile è se induce un danno ad un altro essere vivente. Quindi se escludiamo l'ipotetico danno a tuo fratello credo che ciò che rimane sono solo molti sensi di colpa dettati da una cultura che ha bollato come "maligni" comportamenti che in alcuni casi (soprattutto nell'adolescenza) sono assolutamente istintivi. Non sta a me ricordarti che in altri tempi e in altre culture ben più assennate della nostra (vedi Gracia antica) certe pratiche erano considerate assolutamente normali. E poi, non credi che VI farebbe un gran bene parlarne tra di voi? Io escludo che lui non ricordi nulla (ho subito piccole molestie da mio cugino quando avevo 10-11 anni...e le ricordo perfettamente)... Cmq non mollare l'analisi, magari ci vuole un po' ma vedrai che servirà...

Vorrei aprire un argomento dedicato a coloro che come me hanno avuto la disgrazia di avere uno dei genitori che si è tolto la vita. Detto che spero per voi di essere la sola, nel caso però in cui non lo fossi vorrei scambiare delle opinioni, ragionamenti e riflessioni. Credo che questo evento sia profondamente comprensibile solo a chi lo abbia vissuto e spesso perfino gli psicologi non sono molto di aiuto. Vorrei trovare qualcuno che abbia subito lo stesso mio "danno" non per piangerci addosso, ma per vedere in modo tranquillo e, se si può, leggero come gli altri hanno affrontato la cosa. ...

...forse qualcosina in comune sì...dai....

perdonami ma credo che si debba fare attenzione ai luoghi comuni. La tua amica è solo un caso. ce ne sono tanti altri di persone che lo dicono e lo fanno, e dirlo è comunque segnale di un disagio talmente grande da non sottovalutare mai. Una persona a me vicinissima lo disse un paio di volte, lo tentò la prima volta. Qualcuno potrebbe dire che un suicidio fallito è solo una richiesta di attenzione. La seconda ci riuscì. Voleva davvero morire...facciamo attenzione!

Non potrei essere più daccordo! Inoltre volevo riflettere su una cosa: cos'è la cattiveria? Secondo me spesso si intende per cattiveria l'istinto naturale di sopravvivenza e quindi all'occorrenza di prevalere sull'altro. In natura non esiste la cattiveria, per quanto Spielberg ci provi, non esistono animali cattivi!...quindi nemmeno noi. Credo quindi che si tratti di una questione evolutiva e culturale. Ci siamo allontanati anni luce dal nostro essere animali, ma a volte salta fuori...e lo chiamiamo cattiveria...

Scusate se mi intrometto, ma leggevo con interesse il vostro dialogo e l'impressione che ne ho avuta è che quello che vi distingue credo sia essenzialmente il vostro attuale stato sentimentale. Mio mi sembra molto innamorato e appagato dalla relazione con la moglie, di Turbo non so la situazione sentimentale, ma mi sembra di capire che sia libero da diciamo "impegni". Potrebbe essere che la verità sia nel mezzo? cioè che quando si ha l'amore il sesso fine a se stesso perda senso? e che quando invece l'amore ancora non si è trovato il sesso giustamente occupi un posto importante nella vita emotiva e che quindi non si veda nemmeno il motivo per dovervi rinunciare?.....

Ciao! Sono Ipazia e mi sono appena iscritta...quindi sono o molto emozionata! Secondo me bisogna stare attenti a non confondere le due cose perchè è proprio da questa confusione che si generano le infelicità di coppia a cui assistiamo quotidianamente. Purtroppo, per una questione culturale, ci viene detto fin da subito che il sesso fine a se stesso, come soddisfacimento di naturali istinti fisiologici, è una cosa sporca e cattiva. Un peccato. Quindi nella maggiorparte dei casi, quando si prova attrazione fisica per qualcuno, si tende a voler confondere questo impulso con sentimenti ben più strutturati e complessi come l'amore semplicemente per ammansire il nostro senso di colpa. Non fraitendetemi, ciò che intendo dire è che quando in un rapporto si uniscono l'attrazione fisica e il sentimento, allora ci si trova davanti all'ideale assoluto. Purtroppo però la passione è un'emozione talmente forte e coinvolgente che le persone tendono spesso a confonderla con l'Amore...poi, dopo 2 anni, ci si lascia