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oscar

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messaggi di oscar

  1. Voglio stare io sopra a tutto. E sopra non ci voglio nessuno.

    Voglio essere amata e voluta.

    Gestione della frustrazione e concezione delle relazioni in termine di potere, sono ostacoli alla tua serenità.

    Le tue rigidità, probabilmente promosse da qualche evento passato percepito in modo negativo, ti avrà indotto a pensarla così. La sola consapevolezza dei motivi e delle dinamiche dei meccanismi non basta. Per questo molte analisi durano anni.

    Lo ripeto ancora: da un terapeuta ci si va apposta per avere un rapporto che nella vita normale si considererebbe squilibrato. Se non si è disposti ad accettare questo, significa che si è già scelto di non cambiare ma al massimo di desiderare soltanto di farlo, come con un puff di un mago. La differenza tra le due cose sta nel costo (emotivo, economico, energetico, ecc) che comporta ciò. E' come volersi tanto riprendendersi da una frattura senza fare fisioterapia, o stando sempre fermi.

  2. Domanda di pura curiostà alla Redazione:

    Come mai il totale dei miei messaggi sono praticamente dimezzati?

    Pensavo di festeggiare la soglia dei 5.000.

    Quale sistema numerico è stato introdotto?

    Quale eventuale non numerazione è stata applicata?

    O è solo un errore?

    Grazia pardon GRAZIE.

    distinti saluti.

    nello.

    Già... anche a ste ne hanno tolti più di 1000, due-tre giorni fa!

    Domanda ai moderatori: (che tanto lo so che manco mi rispondono) che tipologia di vantaggio da al forum, questi "tagli" ?

  3. E bravo datango... ci credo che ti erano venute delle paranoie :rflmao:

    Beh, da donna, immagino sia come quando siete uno di financo all'altro nei bagni pubblici e cade l'occhio :sweat: almeno cosi mi raccontano gli amici maschi! ^_^

    Ma lì è per la competitività maschile tipica... mai sentito parlare della sindrome da spogliatoio? :shok:

    ammazza e quanti ne siamo contemporaneamente su questo topic... ora! Ci volessimo vedere tutti su messenger? :shok:

  4. :rflmao:

    Si in effetti 'sto gergo da psicologi è proprio irritante...Se il mio psicologo se ne dovesse uscire con "ti restituisco il tranfert" lo mando a quel paese anch'io

    E' vero che diversi sono scemi e incompetenti, ma non fino al punto di parlare in psicologichese e psicopatologichese con i pazienti...! :D:

    In ogni caso... si parlerebbe di "transfert" o "traslazione" (in questo caso positivo e benefico per una relazione terapeutica, se entro certi limiti)

    ma può anche riferirsi a gelosia, invidia, competitività, aggressività, ed essere negativo, se le emozioni tirate fuori dal transfert sono queste.

    PSI: "desideri fare sesso con me?"

    io: " :shok::sweat::shok:^_^ "

    PSI: "Tutto qui? L'avevo capito già da un pezzo "

    Ci puoi giurare che lo ha capito da un pezzo, ma non te lo dirà mai, se non è un pivello.

  5. Grazie oscar,innanzitutto, per le osservazioni così interessanti e chiare.

    Prego! :mellow:

    Credo di portare molto, in seduta, dell'esperienza sui forum.

    Anche, forse soprattutto, l'aspetto ludico.

    Come se mi allenassi in una palestra dialettica, espressiva, creativa, per poi esercitare lì una sorta di "abilità" acquisita.

    Questo è un esempio della sua sottovalutazione: le connessioni e gli spunti di riflessione che possono derivare dalla rete, abilità acquisite comprese.

    Basti pensare che più della metà delle abilità formative si possono tranquillamente apprendere on-line con misurazione degli indici di perfomarmance e con risultati anche superiori a quelle apprese nei "corsi" tradizionali.

    Spirito di competizione, forse. E' assurdo! :redface: Ho sempre rifuggito la competizione, l'ho sempre temuta..

    Su questo non concordo. Se c'è competizione semmai, ce la vedo in lui, dove LUI vede minacciata dalla rete una modalità esclusiva di esercitare la sua professionalità.

    Quello che mi preoccupa, tuttavia, è che questa "passione" per i forum non è naturale, secondo me, è indotta dalla terapia.

    Possibile, perchè no? Ma anche se fosse, cosa ci sarebbe di male? Anzi! Ora sei in un periodo dove stai dissetando la tua esigenza di riflessione, analisi, discussione, ecc, e ogni mezzo è buono pur di completare il tuo puzzle.

    Se si tratta di prime informazioni, la rete oggi è il mezzo principe, e per esempio anzi, il fenomeno dei blog (per alcuni di essi pochi ma buoni) sta raggiungendo vette altissime sia per profondità di analisi che per originalità e portata dei contributi.

    Domani potrebbe addirittura bastarti solo la rete, o al contrario bastarti solo riflessioni con gli amici giusti, o solo con lui. O non avere necessità alcuna. Chi può dirlo? E perchè giudicare in modo negativo l'una o l'altra modalità?

    Il rifiuto di un nuovo mezzo tecnologico che colma un "pezzo di mercato" di una esigenza prima non manifestata chiaramente (es la "ruota", il telefono, ecc), mi sembra una resistenza all'innovazione (che costa energie per capire, entrare, sperimentare e far diminuire di valore quanto usato e imparato prima).

  6. Mi dice che se scrivo sui forum, butto le mie parole nel vuoto, al vento.

    Che il lavoro va fatto nella stanza, a due, io e lui.

    Tipologie di forum, no, ma io scrivo solo su quelli di psicologia e gli faccio le corna, toh, voglio dire anche questo!

    E caschi il mondo! ^_^

    Dimenticavo: che devo pensare: imperativo categorico. Non rimuginare, differenza notevole.

    Facile a dirsi.

    1) Questo mi fa pensare ad uno che conosce o stima poco l'impatto psicologico delle comunicazioni mediate da forum e altre tipologie di community on line. I due anni passati con lui pertanto mi pare rientrino in un approccio "classico".

    2) Potrebbe temere sia interferenze sulle sue strategie, ma pure di perdere qualcosa del paziente o il paziente stesso

    3) E' vero che il lavoro in due va fatto al meglio come dice lui, in un setting protetto (che è l'insieme dell'ambiente fisico dove parlate + la relazione che c'è fra voi). Qui non si fa terapia nè sarebbe possibile farla, ma al massimo si danno informazioni e si fa sostegno, con uno stile che ricorda a volte i gruppi di autoaiuto, dove però l'efficacia a volte è sorprendente. Sottovalutare questi sostegni è una perdita.

    4) Gli insight cognitivi (l'illuminazione dell "ah... è così che stanno le cose, allora!") possono avvenire ovunque, dall'amico al forum, al caso. Anche dal vento e dal vuoto. Il lavoro con lui ti aiuta invece a ridefinirli in modo per te produttivo.

    5) Infine c'è un aspetto ludico nei forum. Perchè perderselo? L'importante che non sia "l'unico mezzo" per socializzare.

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