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sanya

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  1. Ciao Mirtilla. Non era una critica al forum. Era un "raccontare" un mio stato d'animo in relazione al fatto che "le cose serie" spesso sono scomode. Spesso sopravvivono più i rapporti superficiali nella vita che quelli seri. Così sul forum capita che una persona racconta un suo problema e magari c'è chi si mette a fare battibecchi e puntualizzazioni ignorando chi ha aperto la discussione. Tutti questi aspetti mi portano verso una "chiusura". Il comportamento del mio amico mi porta verso una chiusura, al non voler mettermi in gioco, per non soffrire, come in questo caso, tra l'altro senza sapere perchè. La storia dell'ex fidanzato l'ho raccontata per spiegare quanto, nel mio caso, cicatrici di questo tipo ci mettano a rimarginare. (Il suo comportamento era stato analogo all'amico di ora. Ho risolto dopo anni, dopo avergli parlato ed aver capito) Ovviamente non è tutta carne e non è tutto pesce! La prova è questa discussione dove comunque ci sono state persone pronte a confrontarsi alle quali dico "grazie"
  2. Sei più permalosa di me! Finalmente qualcuno mi toglie il primato! Devo andare... a domani
  3. Non è vero... E poi dite le stesse cose... solo che Ste le dice meglio.... (sto scherzando) Che vuoi... il Mr ha il suo fascino.... Scherzi a parte, alcune cose erano davvero analoghe.
  4. Si. intendo quello. Per me dirti "fratellino" ha un significato molto profondo. Per me lasciarti chiamarmi "sorellina" è una grande apertura. C'è chi chiama Amore anche il giornalaio... io non sono così. Chi mi conosce sa che per me le parole hanno un senso ben preciso.
  5. Allora, scusami... forse ho fatto una gran confusione. Per me che vivo la cosa è tutto chiaro ma forse l'ho spiegata male. C'è l'amico X che mi chiamava sorellina, con il quale credevo di avere un rapporto importante e si è dileguato. C'è l'amico Y, pieno di problemi, con al quale facevo in più casi paragoni. Con questa seconda persona abbiamo trovato un equilibio. E' quello che dice "silenzio" e io sto zitta. E' quello che, quando non dice silenzio, ascolta la mia opinione, in qualità di amica. Ed io gliela dico perchè credo che fargli vedere le cose da un altro punto di vista lo possa aiutare. Forse è vero X non era 'sta gran conoscenza, forse è pieno di casini pure lui ed io non lo so, ma allora perchè usare certi termini? Le rose non sono nè papaveri nè margherite... esistono tante parole proprio per fare in modo di capirci.... Spero di aver chiarito l'equivoco...
  6. Io capisco... o meglio capisco fino a un certo punto. Tu prova a capire me. Considera che io non so neanche se questo ha dei problemi. So che di punto in bianco ha troncato. Non può una persona fino al giorno prima chiamarti "sorellina" e il giorno dopo interrompere le comunicazioni. Se fosse davvero stato mio fratello sarei stata autorizzata a fare "occupazione" davanti a a casa sua per sapere cosa c'è? E cosacambia? Il fatto che il sangue è diverso?
  7. Mio Dio! Sei tremendo! Vuoi che ti dica come la penso? Se provi dell'affetto per me, se non vuoi ferirmi... "dovresti" Ritengo che la cosa sia reciproca... anch'io ritengo sia giusto fare così nei tuoi confronti.... Adesso dirai che sono io a non rispettare ciò che tu sei e, forse, hai ragione... è un cane che si morde la coda, non ne usciamo. Ma alla base di tutto io credo che se sapessi che una persona sta soffrendo per un mio comportamento cercherei di spiegare. (Ma forse io sono fatta così...) Vorrei però che tu capissi che io sono in buona fede...
  8. Scusa Juditta, hai capito male. La persona che sta male è un'altra, un altro amico con il quale , tra l'altro c'è un ottimo rapporto. Avevo portato l'esempio per spiegare che ci sono anche altri modi di fare... Seconda cosa, se un amico mi chiedesse di non fare prediche lo farei. A fatica ma lo farei. La persona di cui sopra lo sa. In quei momenti mi guarda e dice: "ho bisogno di silenzio", magari sto male, ma lo rispetto e sto in silenzio e aspetto che lui stia meglio
  9. due obiezioni: - se io ti dico quale potrebbe essere un punto di vista diverso dal tuo e tu fai di testa tua, non rifiuti il mio aiuto, sei te stesso ed io "ti voglio bene" e sono tua amica e sono qui perchè sei tu... se volevo che fossi me... beh... me ne stavo da sola - se non vuoi che ti dica come la penso puoi sempre iniziare con "non voglio sentire prediche, ho bisogno solo di parlare..."
  10. Su questo hai ragione, lo faccio da sempre... poi mi trovo a stare così. Forse sbaglio persone... ma come si fa a sapere prima... Fosse per la mia indole sarei sempre circondata da gente. Solo che io non concepisco i mezzi rapporti. I "rapporti da buoni vicini di casa" non li capisco. Se ho un rapporto ce l'ho fino in fondo considerando l'altro come essere umano a tutto tondo e, quando apro le porte, le apro ad un amico/a con la A maiuscola. Non so se riesco a spiegarti quello che voglio dire...
  11. ... l'altra persona non capirebbe i miei motivi.... certo, può essere... ma almeno avrò provato. E' sbagliato considerarsi "Dio" ed essere certi che l'altro non capirà. Bisognerebbe avere più stima dell'intelligenza altrui...
  12. Se avessi capito cos'è non sarei qui... Può anche essere che io non abbia capito cos'è stato, per questo nelle mail, telefonate sms avevo chiesto: dimmi perchè... poi sono pronta ad accettare le scelte degli altri, per carità. Ma così non serve a niente. Se ho sbagliato non serve a migliorarmi o almeno a capire, se non è a causa mia è una ferita gratuita... e non mi pare giusto. Ribadisco: basta dire "non posso/voglio più per motivi miei". Una cosa del genere mi è capitata tanti anni fa. Ero stata in ospedale per un lungo periodo. Ero molto giovane. Accanto a me c'era una signora di quarant'anni. Legammo molto. Vivemmo quella convivenza, poi ognuno tornò alla propria vita con i propri problemi. Si chiamava Chiara. Ci scrivemmo e telefonammo per un po'. Poi a un certo punto lei tagliò. Aveva iniziato a rispondere al telefono e quando sentiva la mia voce poi stava in silenzio. Non capivo. Pensavo a problemi sulla linea o non sapevo darmi una spiegazione. Dopo qualche volta mi rispose. Mi raccontò di stare male e che la vita che gli si prospettava non era certo felice. Mi disse che non se la sentiva di mantenere quel rapporto che le ricordava l'inizio del calvario a cui andava incontro. Aveva bisogno di stare sola, lei e la sua famiglia. Avrei voluto starle vicino. Lei non voleva. Non ne aveva bisogno, non la aiutava. Chiara è nel mio cuore. Sono passati più di vent'anni e ancora la penso con affetto. Ora ho l'età che lei aveva allora. Chissà se il futuro è stato meno peggio di come si prevedeva. Ho ancora le sue lettere. A volte mi farebbe piacere... ma a me, non a lei... per cui no, non lo faccio... Accetto le sue scelte, guardo le stelle e le mando un saluto...
  13. Se io sono una tua amica e tu ti trovi su un ponte vuoi chiaccherare un po' prima di buttarti e non vuoi interferenze, scusami, ma io non ci sto... ti tiro per un braccio verso di me. Sarò egoista, ma non ci sto... e ti dirò, non mi sento neanche egoista... mi sembra semplicemente la cosa giusta da fare!
  14. A volte, che qualcuno può farti vedere le cose sotto un'ottica diversa. Ti è mai capitato di non riuscire a fare un problema di matematica? Poi qualcuno si siede al tuo fianco, fa un commento e ci riesci! Voglio dire che a volte ci "intestardiamo" a vedere le cose a nostro modo. Credimi, in quel caso la cosa funziona da anni. Io lo faccio con questa persona, questa persona lo fa con me. Capita che non la pensiamo allo stesso modo e accettiamo l'altro per quello che è e per come la pensa. Se sei malato e vedi la vita uno schifo, e ti sembra che non ne valga la pena, qualcuno può dirti di capirti ma chiederti di considerare anche che le medicine sono una schiavitù "sopportabile" che la vita ti può ancora dare tanto e che ci sono persone che ti vogliono bene e che hanno bisogno di te perchè aggiungi qualcosa nella loro vita, qualcosa di troppo importante per buttare via tutto. Questo è un esempio. Così magari di passare le giornate aspettando che venga l'ora di andare a dormire una persona torna a vivere le sue giornate. Spero davvero che tu riesca a capire cosa sto cercando di dirti. Io sono consapevole di avere un sacco di difetti ed a volte so di costruire un grattacielo su un granello di sabbia, ma cerco di non ferire gli altri e, quando lo faccio, a partire dalle persone che vivono con me, cerco di spiegargli perchè. Se stessi zitta, (a volte è più comodo, si discute meno) vorrebbe dire che di queste persone non mi importa nulla
  15. Non lo so Ste. Una delle persone più importanti della mia vita, con la quale ho un rapporto davvero importante, sta vivendo un momento davvero difficile da tutti i punti di vista (umano, fisico, lavorativo, familiare...) Mi trovo nella situazione a volte di dirgli come la penso, magari in merito a problemi familiari o personali. Sento che gli devo dire "quelle cose", che non posso farne a meno perchè gli voglio bene. Ma so anche che gli farò male. Prima di parlare ho il magone. A volte non parlo, gli scrivo. Così che "possa dosare" quanto ho da dirgli quando se la sente. A volte prima di parlargli dico: "senti... non voglio farti male , ma...non ti pare che..." e mentre parlo mi sembra di toccare una mia ferita aperta. L'affetto è questo. Chi sbatte il telefono non prova lo stesso magone? Al mio "non ho capito" non può rispondere con una mail o un sms, se non vuole parlare, dicendo: "è perchè.... punto! adesso ti ho spiegato. Chiudo... e non passo! chiudo proprio!" Credimi, non è che non voglio capire, non ho proprio capito!
  16. Come ho detto a Ste... non è un commento stupido anzi... Con l'abbandono ho un pessimo rapporto... se sono qui qualche problema da risolvere lo devo pur avere e questo forse è il più grande... solo che sai, di solito gli amici dovrebbero conoscerti e sapere che scelgono di farti del male gratuitamente è dura da accettare
  17. Sono d'accordo con te... ma tu dai delle spiegazioni e ti metti in relazione, mi sembra da quello che dici. Se quello di là è sordo... bhe... allora non è colpa tua! E a parer mio quello, come sostieni tu, non è neanche un rapporto "umano"...
  18. Ciao. Ho provato a telefonare, mi ha riattaccato il telefono. Ho madato un sms. niente. Ho mandato una mail. niente. Ho aspettato un paio di settimane poi ho chiamato questa persona in negozio (ha un'attività commerciale) dicendo: "non riattaccare devo dirti una cosa" e gli ho chiesto perchè. Ha riattaccato dicendo che non aveva l'articolo che cercavo. A questo punto... Mi sei sempre stata simpatica, anche se non abbiamo molto avuto modo di relazionarci. La stessa scelta della tua immagine fa intuire come sei. Quanto ho detto sul forum è relativo, è ovvio. Ma vedere che alcune persone mettono "a disposizione" il loro dolore ed altre se ne prendono gioco mi fa male e mi fa arrabbiare. Per la tua storia... bhe... le persone che non ti hanno richiamato non avevano saputo capire che con te poteva esistere un rapporto umano. Scusami, sono dura, eri un numero di telefono. Chi continua a sgridarti invece è "una persona" degna di essere chiamata così. Non credo che se qualcuno ti avesse chiamato in quel periodo avresti chiuso... forse avresti detto "è un momento difficile... ti prego non chiedermi niente" dandogli modo di capire che non gli attribuivi colpe o che non avevi contrasti diretti con lui/lei. Un abbraccio
  19. Si, è vero. Ma se un attimo prima c'era l'idilio, quando sbatti la porta scrivi almeno un post-it spiegando perchè l'altro ti stava usando o perchè non ti serve più... questo fa in modo che quel rapporto almeno sia servito a qualcosa
  20. Oh, guarda, io ho il primato per rivolgermi alle persone sbagliate a partire dagli uomini in avanti. Il fatto di affinare le capacità di scelta me lo propongo credo da quando avevo 13 anni, ovviamente in modo diverso, ma già allora avevo capito che sbagliavo qualcosa. Ci sono persone, poche, che fanno parte della mia vita. Quelle rimangono. Sono diverse da me, ma abbiamo trovato un equilibrio. Un modo per stare insieme. Il fatto è che per me i rapporti tanto per avere un numero di telefono in più, non hanno senso. O il rapporto è costruttivo ed ha un senso, o tanto vale. Quei "ciao, come va?!" così tanto per dire, quando in realtà di come va non te ne frega niente per me non hanno senso. Certo è più facile che sia sola e ci sto male, ma quando scopro appunto che dietro al "come va?" non c'è niente, ci sto anche peggio, allora tanto vale...
  21. Sono d'accordo... ognuno amodo suo... ma continuando a condiderare l'altro. Anche in modo poco gentile, per carità, tutto è concesso, ma considerandolo come "persona" non come cosa "non mi servi più... ti butto via...." e dandogli la possbilità di capire
  22. Si ma vedi... bisogna vedere quanto male fanno... Quando il male supera il bene, forse vale la pena di scegliere strade diverse... per sopravvivere o imparare a vivere. Ciao mio!!!
  23. No. Non cerco conferme. Come vedi mantengo quello che ho detto. Leggo e rispondo a questo topic. Poi chiudo. Volevo raccontare un mio punto di vista, dire una mia opinione su questo (e ci sarà chi capirà), dare un punto di partenza a me stessa, chiudere le porte dopo aver detto perchè!
  24. Ciao Mirtilla. Associavo l'ex fidanzato all'amico perchè a parer mio non si fa così. Non si chiudono le porte, si dice, se proprio si ritiene giusto farlo: "chiudo la porta perchè.... " Gli altri sono esseri umani, non cose! Il forum... vedi, io sono arrivata al forum di psicologia perchè cercavo qualcosa. Forse avevo io delle aspettative diverse. Anch'io a volte mi sono sentita "ascoltata" o ho avuto la sensazione di confrontarmi che era quello che cercavo... Sui forum di fisco si parla di come calcolare le imposte, delle dichiarazioni dei redditi eccetera, sul forum di psicologia non sempre si parla di quello... e non tutti, ho l'impressione, cercano quello. Ci sono quelli che cercano quello, ci sono soggetti che cercano lo scontro ad ogni costo, ci sono quelli che snobbano a ogni costo ed io non lo capisco. Forse sono io che sono troppo "quadrata" ma è come se sul forum di fisco trovassi qualcuno che mi chiede come cucinare... non lo capisco.. tutto lì.
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