sanya

Faccio sempre gli stessi errori!!!! Abbiamo un'indole, istintiva, che fa parte di noi e porta a galla insicurezze e paure. Anch'io faccio sempre gli stessi errori, però ho imparato a guardarmi, nei miei comportamenti e cerco di limitarmi. Ho messo a fuoco che è un MIO problema. Che è un MIO limite. Io faccio così con i miei amici, con i figli, con il marito... o meglio farei così. A poco a poco ho imparato a non farlo. A poco a poco ho imparato a dare fiducia. Così la mia amica si deve presentare alle 8. Io alle 8.15 sono già nevrotica ma bada... non sono ancora pronta. E' qui il ridicolo, è qui che ho capito. Così aspetto. L'ansia ce l'ho lo stesso, è ovvio, fa parte di me, ma la sopporto e aspetto. Per meglio dire, non sopporto l'ansia, sopporto me stessa... e cerco di non farmi sopportare dagli altri... io ci ho messo vent'anni... ora però funziona e sono contenta di questo piccolo passo avanti.

Probabilmenete avete una gran confusione tutte e due. Tu dici che non farai più come un tempo ma intanto vivi in funzione di lei. Lei dice "non illuderti" ma ti stringe... facile non illudersi... L'amore, l'affetto non si cancella con un BASTA. Ammettiamo anche che la storia non ricominci... ciò che è stato sarà sempre dentro di te e io credo che anche nel tempo ti si stringerà il cuore. Sono parole scontate "dovresti vivere la tua vita senza aspettarti niente" se il tempo vorrà.... ma sono parole impraticabili quando si avverte qualcuno come indispensabile... Prova a prendere il buono ma non identificare la tua vita con questa cosa, con questa persona, altrimenti annulli te stessa e lei non avrà motivo per tornare perchè se tu esisti più...

Penso dipenda molto dalla tua Lei. Con me non potrebbe funzionare, ma non perchè i tuoi concetti sono sbagliati, ma perchè io sono il contrario esatto di te. Credere nel matrimonio... non è solo questo... io ad esempio non mi sentirei riconosciuta nel mio ruolo se non fossi sposata. E' un mio limite, è chiaro... ma ce l'ho. Per cui per me è importante essere la signora X, in modo che sia inequivocabile che lui ha ufficialmente deciso che io sono la sua donna. Se per la tua lei questo non è importante non è un problema. Ci sono un sacco di coppie che crediamo sposate invece non lo sono e l'unico modo per saperlo è controllare lo stato civile sulla dichiarazione dei redditi (non è più obbligatorio nemmeno sulla carta d'identità!) Per quanto riguarda i figli dipende sempre da Lei. Secondo il mio parere non è che la meternità venga rivendicata come un dovere, è che spesso la donna che potrebbe diventare mamma e non lo diventa non si sente una persona completa e purtroppo c'è un periodo biologico per questo per cui quando si avvicina ai quarant'anni si chiede se non si sta perdendo qualcosa, se non si pentirà... se .. se... se... Quindi non è importante il matrimonio o avere figli quanto capire chi ti sta accanto. E' importante capire se lei "accetta per te" o se lei "la pensa come te"

Spero sinceramente non sia uno scherzo, perchè considero questo un forum serio e ce ne sono davvero pochi. "Ditropan 5 mg compresse" è il farmaco indicato per il problema (viene usato anche dai bambini per cui non ci dovrebbero essere problemi) parlane comunque prima col tuo medico.

Anni fa ho avuto una grande storia d'amore. Il destino è strano. Lui ora non c'è più... è morto qualche anno fa... dopo che ci eravamo lasciati. E' nel mio cuore con tanto affetto e riconoscenza per ciò che abbiamo vissuto. La nostra storia è finita perchè lui non voleva figli ed io la vivevo come un'esigenza irrinunciabile come ho già detto. Ero però molto giovane. Forse se gli avessi parlato di più di quello che sentivo, di come lo sentivo, forse.... Non credo che l'amore sia fare quello che vuole l'altro, ma starlo a sentire si. Tu sei sicura che il tuo compagno abbia compreso pienamente come vivi questa cosa? A volte rinunciando a parlare si impedisce agli altri di conoscerci e di capirci.... Un abbraccio

No, non siete dei fenomeni, semplicemente inciampate in persone diverse da voi. Io ho 39 anni e sono mamma di due bambini. Non avrei potuto vivere senza. I miei figli sono arrivati subito, non appena ho deciso che era il momento. Ho avuto due gravidanze terribili ma le ho sopportate benissimo perchè c'era in ballo la cosa più importante della mia vita. Sapevo che era così, per questo ero invincibile. La mia più cara amica ha 42 anni. I miei figli la chiamano zia, è una persona di famiglia. E' sposata soltanto da qualche anno e comunque non ha riempito "quella casellina" come la chiami tu. Io voglio bene a lei come fosse mia sorella ed ho faticato a capire la sua scelta. Ne abbiamo parlato decine di volte. Allora ho capito che è così. Che non siamo tutte uguali. Che non per forza gli elementi indispensabili per qualcuno lo sono anche per tutti gli altri. Quando sono depressa, stanca, sfiduciata guardo mia figlia. Ha 7 anni. E' bellissima, lo è davvero, è simpatica, schietta, interessante, grintosa. Io ho bisogno di Lei. Se Lei non ci fosse nei momenti di diffficoltà non so se sarei in grado di andare avanti. La guardo dormire e se non trovo altri motivi comprendo che devo andare avanti almeno per lei. Lei è la parte migliore di me. Tu probabilmente hai altre cose, altri valori, altri parametri che chi vive l'argomento come me ha difficoltà a comprendere. Io non posso più avere figli. Ancora oggi pur avendo due bambini sani e bellissimi soffro ogni volta che vedo qualcuno col pancione. Io ce l'ho quella crocetta, sono un fenomeno a sentire la mancanza dell'inserimento di altre uguali? Nota che anche se potessi avere ancora figli mio marito non sarebbe d'accordo per cui non cambierebbe niente. Eppure... eppure passa la signora col pancione o vedo una vetrina con vestiti premaman o per bebè e sento una fitta al cuore. Perchè? Ho sofferto tanto per questo. ora ci convivo. Ho capito che la mia realtà è così. Sento la fitta e la vivo come un crampo al polpaccio... o il singhiozzo... un po' di pazienza.. passa subito. Quest'ipotesi di cui t ho parlato fino ad ora è una, la migliore, quella che ha più senso. (ci sono persone diverse da te) La seconda ipotesi invece è triste ma purtoppo si verifica: ci sono persone poco delicate, acide, che godono a scovare ombre nella vita degli altri. Quste non meritano neanche considerazione. In ogni caso una persona con un minimo di etica non dovrebbe permettersi di farti una domanda del tipo "perchè" a meno che non sia un'amica (come nell'esempio che ti facevo prima) e cerchi di chiederti se sei sicura di non lasciare andare un treno importante. Se è così, apprezzalo. E' solo qualcuno che ti vuole bene e non vuole verderti soffrire tra qualche anno. Per me con la mia amica è stato così.

Se fossi il sole splenderei per lui... sempre. La notte non esisterebbe perchè non potrei lasciarlo solo. Non potrei permettere che pensasse di essere lontano dai miei pensieri, nemmeno un istante. Ci sarebbe sempre luce... ci sarei sempre io accanto a lui a guardarlo vivere... e se lo volesse a vivere con lui....

Per un po' ho collezionato bustine di zucchero. Mi ricordavano i miei viaggi. Ora non lo faccio più, ma conservo le ricevute dei ristoranti, i biglietti d'ingresso ai musei o agli spettacoli, le conchiglie raccolte al mare, i biglietti d'auguri, i biglietti e i disegni dei miei figli, anche quelli secondo mio marito che non sarebbero da conservare. Conservo i libri e li appunti, tutti, di una vita.... Conservo in pratica la mia vita, fa parte di me, del mio percorso, mi ricorda com'ero, sorrido pensando a com'è cambiato tutto. E' la mia storia. Ma forse questa è una cosa diversa dal collezionare. Cambierò casa a settembre. Ho sempre pensato di volere un angolino con tutte oche ed uno con tutte rane. Mi piacciono e le trovo simpatiche. Questo è collezionare e forse può essere questo... un gioco che riunisce qualcosa che ti piace. Vedremo se lo farò...

Cos'è normalissimo? sentirsi non all'altezza? Spero di no, spero non sia "normale" Per me normalità dovrebbe essere aver raggiunto alla mia età (39) una sorta di serenità nella quale sono appagata da come sono e non trovarmi in un continuo conflitto con me stessa nel quale dieci volte al giorno mi dico : "da ora sarò diversa. Da ora non m'incanto più... da ora... farò sarò ecc.... " è frustrante ed è una pessima compagnia

Scusami, io non "deprimo" i miei lati positivi. Li amo. Mi voglio bene quando emergono... e se riuscissi ad essere loro, a vivere con l'entusiasmo dei miei lati positivi sarei "grande". Poco fa un collega ha elogiato le mie qualità: "tu sei... tu fai... tu sei predisposta .... tu riesci a...." E' vero io "sono, faccio, sono predisposta, riesco...." un'ora su 4. Le altre "cazzeggio" Se io "facessi, fossi predisposta, riuscissi" tutto il tempo che lavoro avrei molto più tempo libero ed un ufficio in perfetto ordine. Se io "facessi, fossi predisposta, riuscissi" tutto il tempo che mi occupo della casa avrei una casa calda, accogliente, ordinata; il cesto della roba sporca vuoto, i vetri trasparenti eccetera eccetera. Non sono egocentrica ma non mi mancano nè le capacità nè la creatività e quando le butto via mi sento in colpa. Mi sento tra l'altro anche una cattiva guida per i miei figli. I miei bambini sono molto diversi: 11 anni - maschio - 7 anni femmina. La femmina è pratica, concentrata, schietta. Il maschio è la mia fotocopia. E' sensibile, affettuoso, perso, inconcludente, e poi un attimo su mille geniale. A volte me la prendo con lui, così, come me la prendo con me... lo faccio quand'è geniale, lui è così, può essere così se riesce a capire come funziona, ma come me spesso perde la strada...

Per mio: "Se fossi perfetta così " non sentirei tanta tristezza quando "sforo" dalla mia immagine ideale... ... ho sbagliato di nuovo per le citazioni... mi "sopporteranno" i compagni del sito?! Scusate... datemi tempo...

dunque non sai chi sei, sai chi vorresti essere..... sii, semplicemente, sei perfetta così!

Per mio: So chi sono perchè so quando mi piaccio, e voglio, desidero ardentemente essere così. Così sto bene, sono serena, sorrido. Io voglio sorridere. Così ho voglia di vivere e voglio aver voglia di vivere per me e per i miei figli. Così sento di poter dare qualcosa anch agli altri ... e lo devo poter fare ... ho due bambini che hanno bisogno di me! Una domanda tecnica... scusa l'ignoranza e.... non ho tempo per "smanettare" e capirlo da sola: "come si fa ad inserire le cistazioni?" Grazie di tutto ciao

Grazie Tex buona gionata

Grazie tex buona giornata

E' come se ci fossero due persone: Una me che ho nella testa... ogni tanto ne prendo le sembianze e sono una donna in gamba, una che se la cava, intraprendente, grintosa, energica, aperta agli altri. L'altra me di tutti i giorni, una che butta il tempo, quel tempo tanto prezioso che non ha, che rimanda "a tra un'ora" che avverte tanta tristezza. C'è una cosa da rilevare: sono una professionista. il mio lavoro richiede quindi un'alta concentrazione. In alcuni momenti sembra che la mia testa funzioni, riesco a fare un milione di cose, a fare collegamenti inaspettati, ad avere intuizioni delle quali mi stupisco e mi compiaccio. In altri momenti anche intestare una busta diventa faticoso. Mi chiedo se si tratti di un problema neurologico, dove qualcosa di fisico non funziona o se si tratta solo di volontà. Mi trovo a pensare che si tratta di volontà, che è colpa mia e mi odio... Perchè mi faccio questo. Se io fossi la prima, l'altra, sarei felice... invece lo sono poco e poche volte....