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marilena176

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messaggi di marilena176

  1. carissimi tutti..un saluto veloce (sono alle prese con scatoloni e precaria nella nuova casa!!)...è che non potevo salutarvi a sentivi tanto parlare di conclusioni.....ho finito l'analisi da due mesi, penso continuamente alla psi, mi manca da morire....e la sogno spessissimo...è dura, ma sono convinta di potercela fare...quello che mi manca di più non è l'analisi, ma lei, la persona...sapere come sta, che fa..insomma non è facile, ma è molto diverso dalla dipendenza e dal forte tranfert che ho patito per tanto tempo...

    un abbraccio...vi leggo sempre :flowers2::ola (2):

  2. Judy. dall'alto della sua millenaria esperienza l'Eccelso (oggetto del transfert più transfertevole della storia della psicanalisi), sostiene che chi chiede consigli raramente desidera davvero riceverne :im Not Worthy:

    ..l'Eccelso non si è tradito :good:

  3. Ciao a tutte.....mi sto stravolgendo di fatica (trasloco in corso) nel tentativo di non pensare..indovinate a chi? :icon_confused:

    La mia da "eccelsa", "fantastica"...analista è solo passata ad essere una "eccelsa", "fantastica"...persona e veramente faccio fatica ad accettare il fatto di non vederla più.....torno agli scatoloni seguendo i vostri transfert :(:

  4. Io per "rapporto fusionale" intendo dire che non mi interessa mantenere una mia autonomia, neanche pratica, rispetto a lui; non ho timore ad affidarmi completamente a lui, gli dico tutto, non ce la faccio a mantenere degli spazi privati miei dove lui non possa entrare, mi turba sapere che c'è un lato della mia vita che lui non conosce (es.: un corso di teatro dove andrei solo io, dove si svilupperebbero dinamiche a cui lui è estraneo, dove io mostrerei aspetti che con lui non mostro). Mi sento molto più infantile della mia età ma non me ne faccio un problema, mi lascio proteggere da lui.

    Ecco, questo è il quadro :) comunque in effetti sarebbe un peccato rinunciare alla psicoterapia per questo motivo.

    Se devo essere sincera non è che sarebbe un peccato rinunciare alla psicoterapia per questo motivo.....direi piuttosto che è per questo motivo che faresti bene ad andare a fare una psico terapia. Scusa se sono un po' diretta, ma i rapporti fusionali, di dipendenza assoluta non sono tra i più sani... e se sono sinceri, come lo è il tuo, reggono bene l'urto di transfert, psicoterapia..etc

  5. Sì Juditta è ovvio che io c'abbia pensato :) ma ho appreso che questo non mette affatto "al riparo" dal transfert, che ci si può transfertare pure di una psicologa donna, anche se sei donna e eterosessuale.

    Io poi non riesco a fregarmene, non riesco a dire che i miei sentimenti sono solo miei, ho un rapporto molto fusionale col mio ragazzo.

    Sono reduce a un'analisi con psicoanalista donna e posso garantire sul fatto che il transfert c'è con tutti, sarebbe "grave" il contrario, vorrebbe dire che la cosa non sta funzionando...che sia una donna per la verità nbon mette al riparo neanche dall'eventualità di un transfert di tipo sessuale-amoroso, e nonostante si sia tutte eterosessuali. Il transfert fa parte della terapia, ci deve essere, può essere di tanti tipi e cambia durante la terapia, ma non sono sentimenti reali, sono "specchiati", sono quelli che esasperati proviamo verso tutti (per esempio mi farei delle domande sul rapporto fusionale che hai col tuo ragazzo, è probabile che tenderesti a instaurarlo anche con l'analista) e vengono "indotti" proprio per essere analizzati, non è il caso di temerli...non ti allontanerebbero dal tuo ragazzo!

  6. mi prende non poco tutto questo. ma questa quotidianità credo che non tutti saremmo in grado di viverla. sono sicura che se andassi da un analista, non riuscire a gestirlo. ditemi: finite le sedute, intendo definitivamente, cosa succede? chi lo decide che sono finite? lui? o forse voi?

    L.

    si decide insieme, nessuno impone niente a nessuno.....nel mio caso più di un anno fa è venuta fuori la parola conclusione epoi ci abbiamo lavorato su un bel po'.....dopo aver riconosciuto e valutato che potevo andare avanti da sola, ho piano piano accettato l'idea della separazione (altra cosa difficile). La data alla fine l'ho decisa io, che ero pronta me lo ha fatto capire lei, anche perchè noi pazienti si sta bene con qualcuno che ci "sorregge" e restii a concepire la fine di una terapia. le modalità le decidono loro in base alla scuola di appartenenza o alla loro personale visione: io ho continuato con due sedute settimanali fino alla fine, altri diradano le sedute per una separazione più "soft"

  7. perdonate l'insistenza della mia ignoranza, in poche parole oltre ad andare da un analista/psicoterapeuta per capire, gestire, risolvere problemi esistenziali, devi anche lavorare per creare un rapporto umano-sociale (o no so') con il tuo analista? se ho capito bene è veramente devastante.

    L.

    tu vai dall'analista per i tuoi motivi, poi il setting (cioè il complesso delle modalità, per esempio: il lettino, il non sapere niente di lui/lei, andare sempre alla stessa ora, negli stessi giorni, parlare senza essere imbeccata, essere ascoltata, non poter andare oltre la tua ora, il tuo spazio, la profonda intimità senza la quotidianeità....) induce il trasfert, non lo devi creare, nè lavorarci: te lo ritrovi addosso...e allora puoi provare nei confronti del tuo analista amore folle, avere fantasie sessuali, odiarlo, esserne tremendamente gelosa, puoi idealizzarlo.... insomma come se concentrassi su una sola persona i sentimenti che ti legano a tuo padre, tua madre, sorelle, amici, amanti, mariti...impossibile da descrivere per bene...non è faticoso da costruire è faticoso e a tratti doloroso da gestire: sentimenti intensi, desideri impossibili da realizzare.....però alla fine (e io ho finito da pochi giorni) il bilancio è positivo :):

  8. Scusate, cos'è il transfert?

    intanto ti dico com'è: devastante!! :D: .....come dicevano i vari post è parte integrante se non fondamentale di ogni analisi e/o psicoterapia, è il complesso dei sentimenti (che variano, si sommano, si mischiano in corso d'opera) che provi nei confronti del tuo /a analista (il cui sesso è del tutto indifferente: nel senso che si provano le stesse cose..) e che approssimativamente non sono altro che quelli che hai provato ( e che non ti ricordi più) per i tuoi genitori da piccolissima, un po' amplificati grazie al setting e in questo modo suscettibili di un'analisi....certo è molto più complesso di così,, ma tanto per avere unìidea vaga, comunque se cerchi su internet c'è una letteratura spaventosamente ampia a riguardo.

    Rispondendo anche a chi ha aperto il topic, quindi, il transfert non è una sventura, piuttosto una condizione molto particolare, che non può instaurarsi nella vita normale e che ti porterà alla "guarigione", certo si soffre anche un bel po'!! Comunque ha ragione muchacha: se deve essere trasferita meglio cambiare prima che le cose si facciano difficili, in ogni caso parlale chiaramente, sono lì apposta .....

  9. a me non quadra nemmeno il termine "guarire". nel senso che io per guarire intendo che ci sia uno stato originario di "salute" che viene turbato da un qualche disturbo, e al quale si torna dopo una "cura".

    ma se uno non c'è mai stato a quello stato originario di "salute" come fa a capire di esserci tornato, di essere dunque "guarito"?

    nessuno, penso, vive in uno stato originario di salute, per la serie siamo tutti "disturbati", chi più chi meno, chi ci convive meglio e chi peggio, chi sotterra più o meno profondamente, chi sente di più il peso di tutto questo e chi lo sente meno...e non sempre dipende dalla "gravità" del disturbo, anzi... :;):

  10. Una domanda, forse idiota: nei resoconti delle vostre esperienze di psicoterapia ricorre l'espressione "acquisire strumenti" (per far fronte a situazioni, ecc.). Io in questo contesto la parola "strumento" la percepisco come sinonimo di "tecnica", cioè di reazione consapevole. Ecco, io mi rendo conto di aver compiuto notevoli passi avanti con la psicoterapia, ma tutta questa consapevolezza sul come ci sono arrivata e su come "ho imparato" a reagire a determinate situazioni proprio non ce l'ho. L'unica consapevolezza che ho acquisito è di stare meglio. Si tratta forse di scuole di terapia diverse oppure sono io che non ci ho capito niente?

    Io credo, o almeno credo di riconoscere nel percorso che ho fatto, che ci sono almeno due tipologie di trasformazione....si acquisisce una certa consapevolezza di sè che ti porta a concederti debolezze, a capire da cosa dipendono certi tuoi atteggiamenti e quindi ti aiuta a non averne timore o vergogna, o a vederli nella giusta prospettiva ( per esempio il mio timore di non essere ricordata ha ovviamente a che fare con la mia storia, ad accadimenti ormai ben analizzati e dunque pur avendo ancora questa sensazione so che con tutta probabilità non sarà così ...). Altre trasformazioni nel mio modo di essere , di sentire di reagire di fronte alle cose e alle persone me li sono invece come ritrovati addosso, quasi come un miracolo, da un giorno all'altro....come dici tu si sta meglio senza sapere il perchè, e spesso sono passaggi neanche tanto graduali...non credo che dipenda dalla scuola

    Colgo l'occasione per salutare Mari, di cui tutti noi ci ricordiamo e che sono sicura anche la psi ricorderà con piacere per l'intelligenza e la sensibilità. E non è una sviolinata ma lo penso veramente :give_rose:

    :air_kiss::redface:

  11. mo' non ricominciare co 'ste storie !!

    forse non sono guaritissima :Big Grin: ...comunque è vero, cioè, sono convinta che guarire veramente non si può...si possono acquisire strumenti, si può sapere e gestire quello che ci succede, si può e sto molto meglio, nel senso che mi sento ..senza soma, senza il peso e il disagio del vivere (al quale peraltro mi ero assuefatta)...ma certe ferite non si richiudono completamente e vanno sempre..disinfettate!

  12. Se inizio a pensare che forse per lei sono stata una paziente speciale (e mi è capitato di pensarlo, in particolare quando ha deciso di scegliere il mio caso x la sua tesina)

    pure io voglio la tesina!!!!! a parte gli scherzi..è un bell'attestato, puoi esserne contenta e sicuramente fa di te se non una paziente speciale,una che si è distinta.....io per la verità dubito di essere ricordata..è uno dei motivi principali per cui non avrei concluso mai :icon_confused: ..scusate sono ancora sotto shock :Big Grin:

  13. ciao marilena, capisco bene cosa stai provando xchè ci sto passando anche io.... e anche la mia psi esclude la possibilità di un'amicizia post terapia... dice che lei sarà sempre lì, che la porta rimane sempre aperta... ma (e questo lo aggiungo io) che lei esca da sta benedetta porta, no, eh???

    Io lo sento che la terapia è finita, che la relazione terapeutica è conclusa, ma fatico cmq a separarmi... non mi mancano le sedute, non mi manca la terapia e (almeno finora) riesco a cavarmela bene da sola, non sento più il bisogno di portarle i miei problemi e le mie difficoltà, perchè bene o male ciò che facevamo in seduto ora riesco a venirne a capo da sola... eppure l'idea di non vederla più mi fa un'immensa tristezza...

    col tempo passerà, sta già diminuendo, ma ora mi sento come se stessi cercando di dimenticare un amore finito...

    Tale e quale a come mi sento io, e ci piango pure :Big Grin: anche la mia dice che ci sarà sempre ...ma io dico se ho finito, in questo momento non posso certo pensare che tanto tra un po' ne ho ancora bisogno? Devo poter credere che è veramernte finita e che veramente potrò camminare con le mie gambe.....hai ragione, una tristezza infinita, ma tu da quando hai smesso? Dici che è diminuita, speriamo , io ho avuto l'ultima seduta giovedì scorso ! :(:

  14. marilena considerando quanto fosse rigida la tua psi immagino che l'idea di rimanere in qualche modo in contatto non sia stata minimamente presa in considerazione......

    Immagini giusto..nessuna possibilità, se non il ricontattarla quando voglio, fosse anche solo per vederla..senza ricadute per intendersi, ma prendersi un caffè insieme o simili è fuori discussione, nè mi sento di piatire un rapporto d'amicizia :icon_confused: però ci tiene a dire che è una separazione e non una morte.....se poi me l'ha detto solo per aiutarmi ad allontanarmi....no vabbè è così: il contatto sarà posibile, l'amicizia no, a meno che non smetta di lavorare e ...fosse lei a fare la prima mossa!

  15. Buongiorno a tutte e a tutte grazie della partecipazione ...su tutto! Sono contenta di avervi incontrato, di aver parlato con voi, di essere tra voi :abbr:

    Sono reduce dall'ultima seduta, in assoluto, la mia analisi sembra conclusa. Ho un subbuglio di sentimenti, sensazioni e pensieri dentro che non saprei ora, così a caldo spiegarvi per bene...mi sento oggi come in fondo per tutto il periodo: piena di gioia, soddisfazione, frustrazione, tristezza, commozione..... quando avrò metabolizzato e sarò più lucida posterò qualcosa di sensato! :icon_confused:

    Per ora ripsondo solo ad alcune curiosità : abbiamo cominciato a parlare di conclusione più di un anno fa, poi si è continuato soprattutto sull'elaborazione della separazione che è lo scoglio più duro, non credo solo per me; il suggerimento ci è venuto da un sogno, sarebbe a dire dall'inconscio :icon_rolleyes: ; ho fatto tanti progressi, ma per rispondere a digi, appena si parla di concludere e in prossimità dell'effettiva conclusione riciccia tutto o quasi...e del resto questo apparente ritorno ai vecchi schemi e alle vecchie paure ha un suo senso; riguardo alla capacità di far da sola, di tradurre in una quotidianeità migliore tutte le conoscenze e le consapevolezze acquisite..bè c'è solo da provare e vedere, nel caso sono sempre pronte a raccogliere i nostri "cocci" (per cui cara joker chiama senza paura, se è solo la paura di star sola non ha importanza, vorrà dire che la vedrai per poche volte, fino a che ti senti sicura).

    Ora vado al mare da mia figlia, tornerò domenica e cercherò di pensare alla mia nuova casa, alla mia famiglia, ai miei progetti lavorativi, alla mia vita. Con voi , naturalmente!!

    Buon week end a tutte e apresto

  16. Ciao

    Scusate l' intrusione, vi leggo spesso ma partecipo di rado....

    Vorrei sapere se qualcuno di voi ha terminato la terapia, come avvengono le ultime sedute?Il distacco è molto difficile?

    Qualcuno può raccontarmi la sua esperienza?

    Per me è ancora presto ma inizio a pensarci e la cosa mi spaventa un pò, ovviamente.....

    Grazie.

    mi mancano quattro sedute :o: ...tra poco saprò essere precisissima... ma poi dipende dalle due persone coinvolte, dalla loro relazione, dalla scuola di appartenenza...però una cosa posso dirtela subito: il distacco è difficilissimo, l'ostacolo più grande.....infatti sono tristissima, cambiata, cresciuta, trasformata, libera.....ma tristissima :(:

  17. Ciao a tutte :abbr: , vecchie e nuove e ..anche a quelle ricicciate dopo tanto tempo....come me, non mi ditE che vi siete scordate chi sono:(:! Mi mancano quattro sedute e poi ho finito :o: , e oggi le ho parlato del forum e di quanto mi abbia aiutato a sdrammatizzare un po' il transfert...mi sembra un secolo fa! Comunque se il mio affetto per lei è cambiato, è pur sempre grandissimo e l'idea di non vederla più mi mette una tristezza infinita. Ma dopo aver capito tante cose, dopo essersi liberata di tanti pesi, soprattutto dentro di me, dopo aver rivoluzionato la mia vita reale negli ultimi mesi (cambiato lavoro, comprato casa, affrontato la morte di mia madre, smantellato e venduto la sua casa, che è stata anche la mia da sempre,..) devo pur affrontare questa ultima separazione e camminare con le mie gambe che, a detta sua, sono pronte :huh: mi mancherà lei, come una persona alla quale voglio un mondo di bene. :cray:

    provo a leggere qualche post così mi aggiorno un po'

    :abbr::ciao:

  18. Un saluto anche da parte mia a MARILENA, che bello sentire queste cose...ci vuole la storia di qualche terapia portata a termine (o che sta per finire) bene!!!

    Certo il dover fissare da soli una data per la fine della terapia mi sembra un passo molto maturo da fare...penso che se la psi dovesse chiedermi adesso(per assurdo) una cosa del genere , collasserei all'istante!!! Al massimo prende lei la decisone!!! Io non di certo!!!

    Però lo ammetto che dentro di me segretamente sogno di portare a termine sto cavolo di percorso....voglio vivere e camminare da sola!!!

    Ciao digi.....sono contenta che ti faccia piacere sentire storie .....a lieto fine :)::(:

    Ora vivo meglio, sono più leggera..anche quando ricado, e fatalmente perchè l'analisi non fa miracoli, non fa più male...ecco ho lasciato indietro il disagio di vivere. Ora mi aspetta la separazione, l'addio e per questo non sono ancora pronta...la data devo sceglierla io certo, la responsabilità è la mia ora, nessuno deve scegliere per me......e infatti sono collassata già più volte ...solo che lei mi ha sempre ripreso ! :wub:

  19. beata te marilena, ti invidio tanto perchè vedo questo momento ancora così lontano...

    non mi ricordo più da quanto sei in terapia... così, per farmi un'idea della tempistica...

    buon natale anche da parte mia!

    ps. muchacha che fine ha fatto?

    Veramente io non mi invidio affatto...nel senso che l'idea di finire, di non vederla più e il dubbio, latente ma insopportabile, di essere dimenticata...insomma non sono ancora arrivata alla fine del mio percorso, sto anzi affrontando il tema più importante e difficile: la separazione, il lutto.....

    Comunque sono in terapia sul lettino bisettimanale da tre anni, ai quali devi aggiungere otto mesi di psicoterapia vis a vis...ma come dicono, non c'è una durata standard: dipende da quanto è lungo il percorso e da come si cammina!!!

    Buon Natale anche a te!!!

  20. Ciao Marilena, è un piacere rileggerti, ho seguito con grande interesse la tua storia psicoanalitica con la rigida psycho freudiana e non sai che gioia leggere dei tuoi sentimenti nei suoi confronti e della loro positiva evoluzione. Ti auguro il meglio, davvero.

    Personalmente stenderei un velo pietoso sul mio stato d'animo, fisico e sulla seduta di oggi. Non c'è niente da fare, io non mi fido e non lo farò mai, mi aspetto sempre una pugnalata alle spalle, mi aspetto di essere abbandonata o, ancora peggio, lasciata in questa melma in eterno. E secondo voi dove sfogherò tutta questa rabbia, questa frustrazione oggi? Sul mio corpo attraverso il cibo, ovviamente. Penso di non dover accettare questo stato di cose, eppure non so come tirarmene fuori...

    Ciao Berenice, c'è un passo in un libro di Kundera e che ho sempre ritenuto mi rappresentasse benissimo, che dice:" per lui l'amore non era un prolungamento della sua vita pubblica bensì il suo polo opposto. Significava per lui il desiderio di darsi in balia all'altro. Chi si dà all'altro come un soldato si dà prigioniero, deve prima consegnare tutte le armi. E così privato di ogni difesa, non può fare a meno di chiedersi quando arriverà il colpo. Posso dunque affermare che per Franz l'amore era una continua attesa di un colpo imminente" Ho atteso a lungo il suo colpo imminente e non è arrivato....sono arrivate frustrazioni e "rifiuti", ma accompagnati da parole, sguardi, sorrisi e qualcosa di impapabile tali che non ho potuto considerarli "colpi imminenti", non quelli che mi aspettavo e chissà, che forse andavo cercando per essere riconfermata nel mio trauma, nel ruolo in cui , per difesa, mi ero ben trincerata.....Per dirti, cara Berenice, che ti fiderai, che verrà piano piano, senza che tu possa elaborarlo razionalmente, ti prenderà, quella fiducia di poter essere amata ti si metterà dentro ...

    Auguri per tutto anche a te, vedrai che avrai il meglio, davvero! :abbr:

  21. una curiosità: la fase conclusiva quanto dura ? avete già parlato di date ?

    io sono ancora molto lontana dalla conclusione, ma un po' d'ansia ce l'ho già (mi porto avanti col lavoro !! -_-)

    Proprio ieri, dopo aver tante volte nominato la fatidica conclusione, o aver ad arte evitato anche la parola :icon_mrgreen:, mi ha detto di pensare a fissare una data......ecco dovrei mettermici a pensare, dipende da me :80:

    Comunque il modo di gestire la fase conclusiva (che può durare anche un anno o più) e la conclusione, così come tutta la terapia, dipende dal singolo terapeuta, dalla sua teoria di riferimento, dalla sua esperienza e dal particolare paziente..... dunque non so quanto si possa generalizzare. Per quanto mi riguarda fisserò una data di massima, ma mi prenderò un tempo abbastanza lungo, tipo mesi, per avvicinarmi pian piano ...per impanicarmi poco alla volta :D:

  22. Un saluto a tutte voi di questo storico topic, vecchie e nuove!!! Magari qualcuno si ricorda ancora di me...bè che qualcuno si ricorda lo so :;): Entro per augurare a tutte un buon natale e una ...sostenibile separazione :wacko:

    La mia terapia continua anche se è in fase conclusiva ...... l'idea di lasciarla è ancora abbastanza inaccettabile, ma piano piano so che ce la farò. Il transfert ha lasciato il posto ad un amore profondo che non finirà e non si affievolirà mai e dunque il distacco sarà dolorosissimo, comunque...solo che l'amore di oggi è senza patimento, un'esperienza bellissima, come tutta l'analisi del resto.

    Ho letto solo qualche post e mi sembra che siate alle prese con il coraggio di dare "regalini"...ho capito bene? Se è così: bè, da che non avevo neanche il coraggio di pensarli i regalini, soprattutto ricordando che la mia è una terapeuta freudiana abbastanza rigida, sono arrivata a pensarli possibili, farli, darglieli senza sotterfugi e, last not least, a "prendermi" tutto il piacere del suo sorriso! Sono contenta ragazze, sono un'altra persona e tutto quello che non potrà essere risolto so da dove viene, so che non può più farmi tanto male!

    Auguri E UN ABBRACCIO a tutti!!!!!

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