Vai al contenuto

marilena176

Membri
  • Numero di messaggi

    1077
  • Registrato dal

  • Ultima visita

messaggi di marilena176

  1. ...è bello perchè me ne accorgo dopo....mi accorgo del cambiamento quando ormai l'ho attuato in modo spontaneo....

    ecco, quello che mi succede: me ne accorgo dopo e in questo è il cambiamento: acquistiamo spontaneità dove non esisteva e siamo capaci di una modesta autoanalisi per rendercene conto....oggi per la verità non sono così contenta di tanti passi in avanti, oggi per la verità vorrei essere malata più che mai, indietro più che mai...certo sulla separazione ci sarà da lavorare parecchio, anche perchè mi sa che qualcosa dentro di me mi suggerirà di essereuna pessima paziente :Big Grin:

  2. Cara Marilena, mi spiace per il tuo dolore, che penso di comprendere molto bene.

    Io mi sto ripetendo come un mantra: "sopravvivrai".

    E, anche se non so come, in questo momento ne sono convinta: sopravvivrò. E stà pur certa che quando avverà il tuo, di distacco, tra molto tempo (fidati: io lo so da quasi un anno) sarai molto triste, ma anche tu saprai, dentro di te, che sopravvivrai. Se ciò in loro non è chiaro, a meno di casi sfortunati come il mio, non ci lasciano. E quando avverrà, tu, pur nella tristezza (legittima) del momento, saprai che ce la farai. Anzi, vorrai farcela da sola: vorrai vedere come andrà a inire, cosa riuscirai a fare. Farai la tua scommessa.

    Grazie margherita, hai ragione e mi ripeterò queste tue parole...e farò la mia scommessa :air_kiss:

    Il tuo ultimo incontro mi ha commossa, per te, per quanto l'hai temuto e aspettato, per come sei stata in grado di gestirlo e per tutto l'affetto che provi per quest'uomo. Mi è sembrato di sentirti serena. E hai fatto bene ad abbracciarlo, proprio per quello che hai detto: ne avevi bisogno tu e questo basta! Ecco a proposito di guarigione...non so tu, ma per me riconoscermi un bisogno e riuscire a concedermelo sarebbe, e in parte un po' lo è', una "guarigione"!

  3. è proprio il termine "guarire" che mi lascia perplessa...

    intendo dire, ad esempio se una persona ha un sintomo tipo un disturbo alimentare, posso capire che dica "voglio guarire dal disturbo alimentare" . se una persona soffre di depressione che dica "voglio guarire dalla depressione"...

    per esempio. ma se si parla di disagi esistenziali, piuttosto che poca accettazione di se stessi...ha senso parlare di guarigione? tu da cosa devi guarire?

    a volte mi sembra che si voglia "guarire da se stessi". e mi pare impossibile...

    Cara juditta, in realtà soffro di una serie di disturbi psicosomatici e ho un pessimo rapporto col cibo e il mio corpo, ho sofferto diverse volte di anoressia e bulimia, ma....non sono tanto malata, nel senso che ho il controllo di tutto ciò, che non vado mai a fondo (anche se durante l'ultima fase di anoressia ho perso 16 chili in poco più di due mesi), anzi di questi miei mali e tanti altri disagi nella vita di relazione nessuno si accorge, nessuno sa..io controllo, fingo, senza neanche saperlo nel corso del tempo ho perso la mia sensibilità e pare che nulla possa scalfirmi, appaio una donna forte e simpatica, una donna abbastanza piacente e intelligente che si sente l'esatto opposto, ma che non lo confida a nessuno.......e potrei continuare all'infinito: questo è tutto ciò che vorrei cancellare, dal quale vorrei guarire, questo è tutto ciò che mi ha precluso molte strade, affettive e professionali, tutto questo l'ho soffocato, tenuto a bada finchè un giorno non ho più potuto o saputo. Guarire per me significa capire tutto questo, riconoscerlo, accettarlo, capire da dove viene ..... e alla fine vivere meglio, meno soffocata, spontanea, vera. In un certo senso hai ragione voglio guarire da me stessa, perchè quella marilena che è stata per molto tempo, che si è costruita per non soffrire o per sopravvivere, non è la vera marilena, o non è solo quello, diciamo che si può guarire da se stessi se ci si è costruiti un falso sè, se ci siamo messi una maschera guarire vuol dire provare a toglierla.

  4. Grazie a tutte. Gliene parlerò, anzi probabile che le mandi un sms senza aspettare la prossima seduta. So che la cosa sarà graduale (e spero lunghissima), ma per ora non mi capacito, mi fisso solo sulla perdita: se non sarò più una paziente non sarò più nessuno, morirò..tanto per riprendere i sogni di morte. Il sogno era interpretabile in mille maniere, come sempre del resto, ma devo fidarmi della sua capacità di leggermi dentro, come ha fatto e le ho riconosciuto tante altre volte. Di passi in avanti ne ho fatti molti, certo non tutto è cambiato, non tutto è guarito, ma quando mi prospettò il lettino mi parlò del fatto che alla fine sarei stata capace di autoanalisi, più che di guarigione.....forse dunque ci si può solo conoscere a fondo, e, entro certi limiti, vivere meglio pur con tutte le nostre contraddizioni e le nostre paure. Il fatto è che comunque la vorrei sempre accanto :icon_confused:

  5. ah...allora il discorso è nato da quei tuoi sogni di morte..

    che dire...sicuramente se il tuo inconscio ti manda dei segnali in questo senso, non puoi ignorarli...

    e tieni presente che tra l'iniziare a parlare della conclusione e la conclusione vera e propria, ne passa di tempo!

    mica ti molla così dall'oggi al domani...verrai accompagnata progressivamente...

    Sì tutto nasce da quei sogni di morte e da questo maledetto inconscio, che non a caso mettiamo a tacere per bene. Riguardo ai tempi, sì certo mi auguro di essere accompagnata...è solo che ora come ora dispero della mia capacità di farmi accompagnare su questa strada, e come al solito difficile è capire se non sono pronta o se non voglio esserlo, ora e mai..la famosa paura di guarire. Io questa paura addosso me la sono sentita sempre, dal primo giorno ......

  6. spiega, spiega!!!!

    a me sembra un sogno che lui ne parli mai...

    ecche spiego? sto uno schifo...questa è la sola cosa che metto a fuoco, tutta colpa di un sogno e della sua interpretazione...glielo devo dire che sto uno schifo? No perchè non so se arrivo a lunedì, poi se ne va in vacanza. Dice che se compare nel sogno la possibilità, l'eventualità della conclusione (ma ce l'ha vista solo lei!), allora se ne può cominciare a parlare..il fatto è che io non ne voglio parlare affatto, non lo voglio neanche pensare...l'immagine più appropriata potrebbe essere quella di un ragazzino che punta i piedi, che non vuol sentire e urla solo una serie di NO

  7. si...ma sei io sogno qualcosa attinente alla vita di un'altra persona? ad es. il mio amico che va in una città, e conta che io con lui non parlavo da un po', non ne potevo sapere nulla!!!!!

    Non lo so judi, posso provare a chiederglielo...però dice che noi sogniamo solo di noi stessi, che siamo molto egoisti nei sogni..per la serie dovresti domandarti che cosa rapresentano per te il tuo amico, quella città, la protagonista sei solo tu, i tuoi desideri, le tue sensazioni. Certo la coincidenza è sorprendente, ma c'è da tener presente che a fronte di un sogno così "premonitore" ce ne sono migliaia che non lo sono, se si tenessero presenti nel conteggio, se cioè non selezionasimo solo gli eventi favorevoli, forse scopriremmo che non siamo lontani da una coincidenza in linea con le leggi statistiche e della probabilità. Forse :icon_confused:

  8. la mia psi se ne va in vacanza per 15 lunghissimi giorni :(:...... possibile che stia ancora così dopo tre anni e numerose assenze ? In questi giorni faccio sogni di morte, di morte annunciata..i sogni più che premonitori sono la spia del nostro inconscio, che magari vede prima e meglio quello che la parte cosciente non riesce a vedere. Insomma mi vedo morta senza di lei? ho bisogno di lei per sentirmi viva? Meglio che torno a lavorare, va...

  9. Sei sicura? La parola "esemplare" come sostantivo è maschile... :Raised Eyebrow:

    Volendo scrivere per esteso, senza troncare, sarebbe "uno esemplare femmineo" o "una esemplare femmineo"?

    Secondo me è "uno", e quindi andrebbe senza apostrofo... però non sono sicuro che sia un ragionamento corretto!

    Anch'io non sono sicura che il mio ragionamento sia corretto, è che il termine esemplare si riferisce sempre a qualcosa...per esempio con un pronome si farebbe il mio ragionamento, comunque ho un'amica che insegna italiano e si è laureata in filosofia del linguaggio...magari ci possiamo fidare della sua consulenza..

  10. Beate voi che avete voglia di scherzare... :Raised Eyebrow:

    Il mio continua a sbagliar nome...io a quella con cui mi confonde qualche giorno di questo faccio un brutto tiro :starwars: non la sopporto!!E secondo me, lui ne è un po' infatuato... Lo so che è esagerato, ma io pensavo di non andarci più, proprio per questo. Insomma, già sono insicura e sono stata scaricata più volte per altre ragazze, adesso ci si mette pure lui con questa. Consolatemi voi :(:

    Mi unisco al coro: diglielo, faglielo notare, incazzati...io non lo sopporterei...io le altre pazienti non le posso vedere, nel senso letterale del termine..figurati se mi confondesse...potresti anche chiamare lui con un nome diverso, quello del tuo dentista per esempio...

  11. Eh no! :Talk to the Hand: Non sono questioni da risolvere a colpi di sondaggio, queste! Va bene la democrazia, ma anche quella stroppia se è troppa!

    Allora dipende dall'esemplare: se è femminile ci vuole l'apostrofo, se è maschile no. E vacca è un bovino....femmina!

  12. E' una cosa che mi costa molta fatica, perchè mi vergogno anche solo di avere un dubbio...ma sono schiva con mio padre, mi da noia quando mi è troppo vicino o quando mi carezza, se fa un complimento ecc... Ha sempre avuto un atteggiamento un pò particolare nei miei confronti, mi ha sempre fatto apprezzamente fisici; ma ad oggi che ho conosciuto le teorie freudiane mi sorge un dubbio "E' possibile che mio padre mi abbia molestato?". C'è un metodo, una serie di domande da porsi, test psicologici che aiutino, nell'anonimato a capire questa cosa?

    Per capire una cosa del genere serve ben altro che rispondere a delle domande codificate o sottoporsi a semplici test, da fare poi nell'anonimato! Non capisco che centra aver conosciuto freud, vuoi forse dire che con l'analisi è possibile scavare nel profondo e capire? Questo sì, penso che sia possibile, con un lavoro lungo e faticoso come quello dell'analisi appunto. Comunque è strano che tu abbia questi dubbi, nel senso che un freudiano potrebbe dedurne molto, anche se di molestie tu non ne avessi mai avute!

    Magari però è solo una sensazione momentanea, poi magari tuo padre è un tipo affettuoso di suo e tu percepisci qualcosa che non è.....però non c'è da vergognarsene :air_kiss:

  13. ce li ho portati in terapia e lei dice che è normale che ci siano periodi in cui non si "pesca niente", che anche se frustrante bisogna saperci stare e andare avanti..... è solo che a me pare che il periodo di magra sia un po' troppo lungo e coincida con la durata della mia terapia..... <_<

    vabbè non ci far caso, oggi l'umore non è dei migliori !! 1145535484-Triste%20(10).gif

    cmq grazie !! :Rose:

    Prendila così: io se faccio passi in avanti, o così mi pare (no perchè sui progressi spesso ho notato che io e la psi abbiamo idee molto diverse), sono contenta per gli ovvi motivi..se sono in stallo sono contenta perchè la terapia durerà di più, capisco il controsenso, ma altro non è che il frutto dell'insanata ambivalenza dell'adulta che vuole curarsi e guarire e la bambina che vuole non guarire mai per essere solo coccolata, e all'infinito!

  14. :rflmao: :rflmao: :rflmao: Troppo forte la chiattona!!! E mi sembra anche la più sana di tutti :;):

    X digi: a me piacerebbe da matti esere l'unica paziente...le perdonerei anche l'inesperienza! La mia purtroppo è piena, anche se, da un po' di tempo, gli altri pazienti non li vedo più...mi piace pensare che me li ha distanziati apposta ....so' malata di brutto! :wacko:

  15. Dopodomani megasituazione topica, per me: avrò l'ultima seduta col mio megamagicopsi :cry:

    Poichè ormai non ho più nulla da perdere, ho deciso: ispirata dal video postato da Priscilla, cercherò di mettere in atto il metodo chiattona :Tounge:

    P.S.: anche se il momento è topico, sono demoralizzatissima lo stesso. Preferivo i momenti di calma piatta a queste situazioni così "attivanti".

    in bocca al lupo margherita :abbr:

    Ma che è 'sto metodo della chiattona? :icon_question:

  16. PRIMA SEDUTA SUL LETTINO:

    E chi se lo immaginava.....sto lettino è davvero utile per me...oggi di primo impatto ho (involontariamente) tirato fuori un argomento scottanto che avevamo affrontato solo in parte...e sono riuscita a parlarne abbastanza tranquillamente...mi dispiace un pò doverla tenere alle spalle per tutta la seduta, a tratti mi sento anche un pò idiota, specialmente nei momenti in cui in passato avrei comunicato le mie difficoltà con lo sguardo...ma lei pare seguirmi bene lostesso..."dice" al momento giusto...

    Comunque appena rrivata mi sono seduta al salottino per allacciarmi la scarpa e nel frattempo un pò distrattamente :Whistle: le ho detto che avrei provato il lettino...lei mi ha detto "ok, parliamone un pò prima"!!!! <_< E che dovevo dire????

    Comunque le ho spiegato grossomodo le mie difficoltà comunicative (per l'ennesima volta) e le ho detto che volevo vedere se su lelttino sarei stata in grado di superarle...che mi faceva paura ma che volevo tentare e che soprattutto mi ha colpito il fatto che sia arrivato nel momento in cui io ne avevo bisogno...e anche se so che non è così (meglio specifiarlo :Worried: ) ho sentito il peso della responsabilità, come se volesse dire "questo è per te affinchè tu faccia progressi"..... e se poi non lo faccio???? :unsure:

    Comunque finito di spiegarle, mi ha detto "ok, vuoi provare da subito"?

    E si certo cavolo, ormai il dado è tratto!!! Che fai ci ripensi tu adesso?????????? :Rolling Eyes:

    Comunque a parte l'imbarazzo iniziale, mi sdraio, molto comoda in effetti, stavo bene, nè caldo nè freddo, abbandono l'idea del palid (per l'estate poi vediamo :rolleyes: ) , mi tolgo gli occhiali (cosa che ho fatto in modo spontaneo, nemmeno ci ho pensato) e questo anche aiuta visto che senza occhiali non vedo una mazza, così mi sento ancora più distante da tutto, isolata.....e comincio a parlare....la prima cosa che mi viene in mente un sogno di due settimane che ho rimandato di raccontare più volte ma che mi ritorna in mente...da lì una serie di associazioni fino ad arrivare a un punto inaspettato....difficile, ma che spiega il sogno e mi porta ad affrontare uno degli argomenti più difficili per me....

    Parlo molto e anche lei ogni tanto...finchè non m isento dire "ok Giusy, per oggi può bastare"...quando esco, guardo l'orologio è passata un'ora e un quarto... :o:

    Sono contenta, deve essere stata proprio una bella seduta e vedrai che non sarà l'ultima in cui ti stupisci del potere del setting e dei sogni e soprattutto di quanto riescono a tirarci fuori! Ti invidio l'ora e un quarto, la mia è puntuale come la morte e passati i 45 minuti che mi spettano mi liquida con un "va bene" , lascio a lei la gestione del tempo, tengo gli occhi chiusi, e quando sento la frasetta di commiato mi alzo immediatamente, sorrisi e arrivederci....scusa ma mi hai fatto venir voglia di ripercorrere :icon_confused:

  17. A questo punto devo ringraziare te, se non fosse già chiaro da 664 pagine questo topic è stato ed è per me una "mano santa" come si diceva un tempo! Non avevo letto le parole di freud, l'interpretazione dei sogni è una lettura che ho dovuto lasciare già alle prime pagine....grazie per averle riportate, è un gran conforto sapere di aver, per così dire, centrato il problema! Riguardo alle resistenze e all'autocensura sono per me il pane quotidiano....generalmente mi capita di volerle dire tutto quello che penso, tutto quello che sento quando sono sola, anzi mi viene proprio una smania di vederla, come se non potessi tener tutto dentro...poi quando sono lì che potrei parlare, che sono invitata a farlo con la promessa del non-giudizio etc, niente da fare, tutto mi sembra banale, idiota, di nessun interesse e non so più perchè gliene volessi tanto parlare! Ecco in una situazione come questa, basterebbe un niente, anche la sola percezione di una smorfia, di uno sguardo per gelarmi per sempre, e "giocherei" alla buona paziente, ad andarle incontro, per quanto possibile....

  18. Novità:

    Ieri seduta di sera....Arrivo sbagliando orario...il bello è che non lo ricordava nemmeno lei preciso (entrambe smemorate!!!)...comunque parlando si questo benedetto orario entro nella stanza e noto subito qualcosa di diverso, aaaaah sono solo le tende (ha messo la tenda alla finestra), mi volto verso la scrivania, appoggio il mio cappotto sulla sedia e mi rigiro per sedermi e voilà ecco, lo vedo: il lettino!!!! Bello nuovo di zecca, rosso in pelle, una chease longue che se l'avessi vista in un negozio d'arredamento avrei detto che è proprio bella, invece lì proprio non ce la vedevo, in quella stanza stretta, e buia e illuminata solo dei due lumi, uno al mio fianco e uno alle sue spalle!!!

    Sensazione stranissima....angoscia, paura, e ovviamente in questi casi faccio la "pagliaccia" , così mi siedo di corsa sul mio salottino blu, che mai mi è sembrato così "mio", e le dico con una risatina nervosa "abbiamo novità"!!!!!

    E lei mi sorride dolcemente e mi dice "si , cosa ne pensa"?

    E io "bella la tenda"!!!!! Ride, io no!!!!

    "LUI invece non mi piace" , continuo,

    "e perchè no? Che sensazione le dà"?

    All'inizio praticamente ho fatto credere che mi faceva schifo... poi pian piano ho cominciato a farle capire che non era brutto ma che io non mi ci volevo sdraiare, poi subito mi sono ritirata le parole dicendole "ma magari non è mica lì per me".....sorride e non parla....caxxo non parla mai e se parla fa solo domande scomode, come quella caxxo di chease longie che dovrebbe essere comoda ma a me pare una sedia di torture....

    Così le racconto il sogno, avevo deciso di cominciare da un altro e invece mi viene fuori quello sul transfert che vi ho raccontato....lei lo ascolta in silenzio, finisco e non risponde, dinuovo silenzio, imbarazzo, mani che si contorcono, ancora silenzio, sento il ticchettio della sveglia, le chiedo di parlare, lei chiede perchè, io "perchè ho paura" di cosa?

    Il silenzio, il buio, la sveglia, il LETTINO!!!!!!!!! Caxxo, nooooooooooooooo!!!!! :Worried: E lei mi dice "come mai"? Ecc.Ecc. da lì una serie di libere associazioni....e da lì arriviamo al punto.....Sul lettino mi sento piccola, il lettino è rosso come la sua sedia, io voglio il mio divano blu!!!!

    Lei a questo punto parla e mi dice con una dolcezza commovente che ho bisogno di lasciarmi andare, che a questo punto sono le emozioni e sensazioni che parlano e io non lo so fare...nessuno mi ha insegnato a farlo....io le spiego che però io lo voglio fare, voglio andare fino in fondo a questa cosa e lei secca " a me non sembra Giusy"!!!!!!!!!!!! :huh: comeeeeeeeee???????????????

    Mi spiega che la volontà razionale conta poco se ho delle resistenze che mi bloccano...e io ce le ho!!!! Eh così capisco il senso del sogno, glielo dico e lei conferma!!!!

    Mi viene da piangere ma mi trattengo, almeno un pò di dignità mi rimane!!!

    Mi dice che non mi cihederà mai di sdraiarmi sul lettino, anche se devo sapere che mi servirebbe, a questo punto!

    Mi dice che se decido di farlo,è per me stessa e non per lei...se me lochiedesse infatti a malincuore mi siederei....lei vuole che parta da me....caxxo, è come andare a farmi torturare volontariamente!!!

    E da qui parte il discorso dell'affetto, lei mi dice che io hobisogno di una "figura" e non di un contatto intimo....e se i miei sogni mi chiedono il contrario è perchè appunto vogliono sabotarmi, resistenze...e per la prima volta ho collegato tante cose....è vero....se mi abbracciasse, se fosse più materna, io me lo farei bastare.....non proseguirei, non ne avrei bisogno....avrei tutto quello che mi serve (almeno mi convincerei di questo)...però l'ho sentita....l'ho sentita....e questo mi basta....ora devo capire cosa voglio fare con la chease longue rossa!!!!!

    Scusate ma lo volevo condividere, raccontatemi di voi, Froggyyyyyyyyyy tu ci sei passata, è vero che per certi aspetto noi siamo diverse....ma abbiamo il blocco emotivo....e qui scatta il lettino!!! A quanto pare!!!! il punto è che devo andarci con i miei piedi...uffa!!! Anche per te è stato così???

    Allora ti racconto anche di me.... sono stata vis a vis per circa otto mesi, la prima volta che sono andata mi ha proposto la psicoterapia, avevo una situazione familiare decisamente difficile da vivere e ho avuto bisogno di farmaci e di un lavoro meno pesante di una vera e propria analisi. Passato il periodo "clou" mi ha chiesto come stavo e mi ha proposto il lettino, l'analisi. Ho avuto la sensazione che il passaggio poltrona-lettino corrispondesse ad un passaggio da una terapia ad un'altra, completamente diversa...tanto che mi disse, dopo otto mesi che parlavo e in cui mi sembrava di averle raccontato quasi tutto, che non mi conosceva... :shok: ..ora so che intendeva dire che non mi conosceva nel profondo, come se il dialogo tra due parti consce si sarebbe trasformato nel "contatto " tra i due inconsci. Io ho guardato a lungo il lettino, che è una chease longue nera, di pelle, e ho detto va bene, sono pronta a guardare dentro di me. Le prime volte un grande imbarazzo, una frustrazione pazzesca non poterla vedere e con lei le sue reazioni, non poter controllare, non sapere come reagiva alle mie parole...ma il "gioco" è tutto là: non vederla aiuta a star soli, a mantenere un dialogo con se stessi, a non essere distratti o condizionati dalle reazioni che provochiamo, e poi il lettino, se mai ce ne fosse bisogno, amplifica il transfert e lo rende più chiaramente interpretabile. Ora non credo che potrei stare vis a vis, non ora, forse sul finire dell'analisi per rendere più graduale la separazione. Quello che, per me, è diventato più difficile è uscire ed entrare...nel senso che si passa velocemente da una situazione di grande "intimità" e quasi surreale ad una dimensione reale così diversa: quando mi alzo e la saluto sembriamo quasi due estranee, devo guardarla fissa negli occhi per "riconoscerla"....Comunque non ho mai sudato, nè sofferto il freddo..anzi direi che quando mi sdraio non ho più la percezione "climatica" della stanza..chissà se perchè mi concentro su altre sensazioni o perchè mi chiudo su tutte. :icon_confused:

    In bocca al lupo!!

  19. Euridice, scusa, ma se non sbaglio tu hai iniziato da pochi mesi, giusto?

    se è cosi, vuoi darti un po' di tempo?!

    come fai a tirare le somme cosi velocemente?

    Concordo....per conoscersi, acettarsi e cambiare ci vuole un'infintà di tempo, bisogna fare un investimento (in tutti i sensi) a lungo termine...del resto difese, comportamenti disfunzionali etc hanno avuto il loro tempo per radicarsi, anche la terapia ha bisogno del suo.

  20. Saluti a tutte!! Leggo di transfert negativizzati....per quanto mi riguarda, nel corso della terapia, soprattutto negli ultimi mesi, ho visto il mio transfert oscillare talmente in termini sia di qualità che di intensità, che non mi illudo più di esserne fuori, nè mi preoccupo di essere ancora tanto presa....tutto ritorna, oscilla...almeno per ora. Però voglio dirvi una cosa che mi ha detto la mia psi qualche tempo fa quando le ho detto che mi sentivo innamorata di lei, nonostante fosse un sentimento impossibile e non tanto e solo nella sua soddisfazione, ma soprattutto perchè non la conoscevo, perchè non avevamo un rapporto di quel genere, perchè lei è una donna e , last not least, perchè lei è la mia analista e sapevo bene che si trattava di transfert. Insomma pur non potendolo negare, il mio trasporto nei suoi confronti l'ho comunque sempre giudicato impossibile da provare prima che da vivere. Così confessato mi ha risposto che sentirmi innamorata era un modo per tenermi lontano, per mantenere una distanza, un alibi ...

×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.