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mjuana

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Reputazione comunità

  1. Cara Froggy, ti ringrazio per avermi risposto, per favore mi dici come faccio a mandarti un MP? Non conosco bene le regole di questo forum. Grazie, attendo una risposta
  2. Cari tutti, non è la prima volta che faccio questa richiesta in questo forum, ma purtroppo ho avuto solo risposte esigue e soprattutto nessun esperto ha provato ad aiutarmi. Sono in grande difficoltà personale, ho bisogno di un supporto terapeutico, avevo cominciato un percorso a Milano (perchè vivo lì) con un terapeuta segnalato proprio su questo sito, ma sinceramente dopo due sedute ho smesso perchè troppo esoso: 100 euro a seduta senza fattura (con la fattura mi avrebbe dovuto aggiungere l'IVA), con un trattamento intensivo (1 volta a settimana) almeno per i primi due mesi. Io tutti questi soldi non li ho, se devo mettere in conto 400 euro al mese per andare dallo psicologo non arrivo a fine mese, e poi mi sembra davvero troppo caro e poco onesto non rilasciare la fattura, insomma il mio rapporto di fiducia con questa persona era incrinato. Tuttavia io sto ancora male e ho bisogno di un supporto, chi mi può aiutare a trovare un terapeuta bravo e onesto, per tasche medie? Per favore aiutatemi
  3. mjuana

    Richiesta di un terapeuta

    Grazie per le vostre risposte, come si fa a mandare un mp? Inoltre sono entrata anch'io nel sito degli psicoterapeuti per regione proprio da psiconline, ma non c'è il prezzo .... Scusate , non sono molto pratica di questo forum, se mi dici come si fa a amndare un mp ti scrivo. grazie mille
  4. mjuana

    Richiesta di un terapeuta

    100 euro a seduta. Mi sembra un po' tanto....
  5. mjuana

    Richiesta di un terapeuta

    Scusate, non so se è previsto dalle regole di questo forum, chiedo a qualcuno di voi se può indicarmi un buono psicoterapeuta nella zona di Milano o Rho. Ho deciso di intraprendere una terapia, ma non conosco nessuno e quelli che mi sono stati indicati da conoscenti hanno prezzi carissimi; non voglio affidarmi ad una struttura pubblica perchè purtroppo so che il livello di attenzione rispetto alle mie esigenze sarebbe basso. Non so se ho bisogno di uno psicologo clinico o di un cognitivista o di uno psico-dinamico, non lo so, ho bisogno di un esperto che mi aiuti a fronteggarie il momento di grande difficoltà emotiva in cui mi trovo ora e che purtroppo credo abbia le sue radici profonde in eventi drammatici irrisolti del mio passato. Per favore, qualcuno mi può dare un aiuto?
  6. mjuana

    Derealizzazione

    Ciao, non sono una psicologa, né una psichiatra, ma da quello che ho letto deralizzazione e autolesionismo sono due sintomi severi di quello che si chiama disturbo border di personalità. vai al più presto da uno psicoterapeuta e cerca di farti aiutare. In bocca al lupo
  7. mjuana

    separazione

    Ciao, la tua storia somiglia molto alla mia solo che in questo caso io sono una delle vittime dell'indecisione e alla fin fine dell'incosistenza di un uomo che, essendo andato via di casa e lasciato la moglie in seguito all'inizio della nostra relazione, dopo sei mesi di fuoco e fiamme in cui si è preso una casa per conto suo, in cui si parlava e addirittura ci si arrischiava a fare un bambino, improvvisamente ha cominciato ad avere nostalgia, di una moglie che ha ripetutamente tradito, che ha già dodici anni fa cercato di lasciare, con cui non faceva più l'amore da anni, di una casa che gli piaceva tanto, dei momenti di vita quotidiana che, lo ricordo bene, lo annoiavano mortalmente, in cui viveva con il cellulare in mano in attesa di un mio messaggio scrivendomi "non ce la faccio più, non vedo l'ora di andar via". Il risultato è che stiamo insieme da un anno, lui è fuori di casa da 9 mesi, ma ancora non procede alla separazione legale. Ora finalmente si è deciso ad andare dallo psicologo, ma il risultato è che per ora non ci vediamo e non ci sentiamo, perchè deve riflettere, capire, guardare dentro se stesso. Mi auguro che tu ti decida ad andare dallo psicologo e a farti aiutare prima di devastare la vita di altre persone, oltre a quella di tuo marito, del tuo compagno e di tua figlia, che sicuramente non sarà felicissima di sapere che sua madre non è capace di dare una forma stabile ai suoi desideri. Scusami , ma sento di essere molto dura, perchè io sto soffrendo come un cane di queste indecisioni, sono stata messa in stand by, in attesa di cose che sono tutto e il contrario di tutto, e credo che certa gente dovrebbe provare almeno per una volta nella vita cosa significa sentire che qualcuno sta giocando con i suoi sentimenti, forse imparerebbe ad essere meno egoista ed immatura.
  8. Ciao a tutti, grazi eper le vostre risposte, io continuo a stare malissimo, però nel frattempo è successo qualcosa... lui ha sospeso la mediazione familiare, che non ha prodotto una riconciliazione, ma un rasserenamento del rapporto tra i due, un enorme brainstorming in lui che gli ha permesso di mettere a fuoco tutti gli errori del suo passato rapporto, ma anche un'enorme confusione. In queste ultime settimane lui era in preda ad uno stato di confusione emotiva e mentale totale, diceva cose, poi dopo poche ore ne diceva altre, fino a quando una sera mi ha detto "non ho più la bussola, non riesco a darmi degli obiettivi"... insomma l'ho pregato di andare da uno psicoterapeuta affinché lo aiutasse passare questo momento di difficile transizione. Anche perchè è vero che alla fine non sono tornati insieme, ma è anche vero che non sono neanche arrivati alla separazione legale. Ha deciso, su mio suggerimento, di andare in analisi, inizia fra due giorni, sostenendo che deve riuscire a capire cosa lo tiene così legato ad un passato a cui lui stesso ha voluto rinunciare, vuole capire perchè pur stando con me da Dio, pur avendo noi un rapporto praticamente perfetto, pur avendo per me dei sentimenti forti, non riesce a fare il passo che lo porti a costruirsi una nuova progettualità. Vuole capire cosa lo blocca, perchè ogni volta che è sul punto di cambiare rottta riemerge un sentimento verso sua moglie, un attaccamento forte, ma incompleto, che lo ha tenuto per anni e anni in una condizone di doppiezza, in cui continuava ad avere storie fugaci e impossibili con donne pur mantenendo una vicenda coniugale ormai priva di qualunque attrattiva, innanzi tutto sessuale. Questa volta, lui sostiene, è stato diverso, da quando ha incontrato me quello schema è saltato, ma così, da solo, non riesce a farne decollare uno nuovo. Si farà aiutare dall apsicoterapia, lo farà per capire cosa è in grado di dare, quali obiettivi può darsi e quale futuro può prospettare. Questo ha comportato che si decidesse di stoppare un po' il nostro rapporto, evitare di vederci e per ora anche di sentirci, visto che tre sere fa abbiamo pianto disperatamente entrambi al telefono, dunque per ora cerchiamo di comunicare per e-mail. Questo passaggio, almeno nelle sue fasi iniziali deve farlo da solo. Credo sia un passo in avanti, mi sento fiduciosa, almeno sta provando a mettersi in discussione, anche se non sentirlo e non vederlo mi fa stare malissimo, e poi ho paura che tutto questo ci allontani, anch ese lui dice che sono dentro di lui. Comunque credo che farò anch'io un po' di psicoterapia, per capire cosa voglio davvero.
  9. Vi ringrazio per i vostri interventi. In realtà ho pensato di intraprendere anch'io un percorso di analisi proprio per capire fino in fondo cosa voglio dalla mia vita in questo momento. Insomma, incomincio una relazione dichiarando apertamente il mio desiderio di avere un figlio, come desiderio fortissimo e ponendolo come condizione per intraprendere un rapporto con lui, e in effetti i primi meravigliosi sei mesi di relazione si sono nutriti di questa bellissima apertura da parte di entrambi a non evitare che questo potesse accadere. Si guardava in avanti e si faceva tutto in quella prospettiva. Un giorno il sogno si spegne, all'improvviso, in maniera tanto più crudele quanto più inattesa per me. e tutto in concomitanza con l'inzio della mediazione familiare. Insomma, io mi sono veramente convinta che quest'uomo incontrandomi, nel giro di tre mesi si fosse innamorato di me al punto tale da decidere di liquidare, non dico in quattro e quattr'otto, ma con ferma determinazione, il suo matrimonio. La cosa assurda è che lui me lo ha fatto credere con parole e atti (effettivamente di casa è andato via, è venuto a stare da me, abbiamo messo su una casa a Lugano, ci siamo divisi tra casa mia e casa sua) e io ho creduto che tutto ciò fosse l'inzio di un progetto di vita insieme, come ci eravamo detti. Oggi mi chiedo: come ho potuto credere che si potesse smantellare seppure il più incancrenito dei rapporti in soli tre mesi (tempo intercoprso tra il nostro innamoramento e l'inizio della nostra relazione)? Come ho potuto pensare che un sentimento seppure intenso potesse spazzar via 25 anni di vita insieme ad un'altra persona, al punto da mettersi lì a giocare di fare un bambino, senza aver ancora mosso una sola carta per la separazione legale? Come ho potuto azzerare tutte queste evidenze che dovrebbero essere quanto meno ragionevoli per una donna di 39 anni che vuole una famiglia? La cosa ancora più assurda è che sono stata io stessa adesso a pregarlo di andare in analisi e dunque di mettermi in una situazione di attesa, servendogli così su un piatto d'argento l'alibi per prendersi altro tempo. Io sto soffrendo come un cane perchè amo moltisimo quest'uomo, ma cosa amo? amo quello che ingannevolmente abbiamo creduto fosse la nostra storia. Amo quei momenti di quotidiano bellissimi che abbiamo condiviso per dei mesi di vita insieme. Ma allora, cosa c'era di vero in quella storia? è assurdo continuare a pensare che quel sentimento fosse autentico, o almeno che si fossero autenticamente incontrate due anime, e che oggi quel sentimento possa tradursi in un desiderio forse più maturo di approfondire e capire amorevolmente cosa ha significato per l'uno e per l'altro? è plausibile pensare che questo momento di sofferenza reciproca, su questo non c'è dubbio, possa diventare un'occasione di crescita insieme e non sepratamente? Lui mi ha chiesto il tempo di capire. Mi sto arrampicando sugli specchi?
  10. Ciao, grazie per avermi raccontato la tua esperienza così simile. in realtà sto cercando anch'io di mettere da paret i sentimenti, più che altro mi accorgo che sono in una condizone in cui non riesco più ad ancorarmi ad alcuna sua parola, questa forse è una difesa visto che siamo al punto in cui cambia continuamente visione, versione di quello che pensa, che dice. In un momento dichiara lo sforzo di star facendo dei passi perchè non vuole buttare il nostro belissimo rapporto alle ortiche, dopo un'ora mi chiama per dirmi che nessuno deve aspettarsi niente da lui, che è incapace di assumersi delle responsabilità e soprattutto mentre due giorni fa ha negato di aver mai scritto di voler "riannodare il suo progetto passato, l'unico della sua vita" (frase che mi ha spezzato il cuore), dicendo addirittura che non erano parole sue, ieri sera mi ha detto che in realtà quel passato gli amnca perchè gli dava un ruolo, c'erano degli equilibri, che sebbene fondati sulla doppiezza (suo intessere continuamente storie con altre donne) in realtà erano stabili. Ora sente un vuoto pazzesco, non ha un progetto, non ha un obiettivo. Questo mi fa male, soprattutto se penso che qualche ora prima era andato via da casa mia dicendo che in quetso momento non riesce a guardare lontano, ma che sta facendo un tentativo di superare paure, incertezze, per trovare il modo di darmi quello che io desidero. Sono a pezzi. Credo che lui sia depresso anche se dice di non esserlo, o forse è in uno stato di confusione totale, sta facendo questa mediazione familiare con la moglie da cui è emerso che sua moglie si è distaccata da lui, ora pensa solo a se stessa, quetso ccredo lo stia facendo soffrire molto. Allora gli ho detto: io che c'entro in tutto ciò? Dove sono in questo momento? E allora dice: sei dentro di me, provo per te i sentimenti più belli, insieme stiamo bene, ma non riesco a guaradre in avanti, non riesco a trovare il coraggio di separarmi legalmente perchè "ho paura di perdere". Gli ho detto: di perdere cosa? Parli di cose che hai già perduto perchè la tua vita è già da tempo un'altra cosa. Premetto che a gennaio ha scelto lui di raccontare della nostra storia a sua moglie e di andar via di casa, perchè si era innamorato di me, è venuto a stare un paio di mesi a casa mia, poi l'ho aiutato a cercare una casa a Lugano, dove vive, che abbiamo arredato insieme. Ora mi dice che evidentemente ha sbagliato tutto, perchè non riesce a trovare un senso , una rotta e tutto quetso senza che fossero intervenute tra di noi incomprensioni. Le uniche incomprensioni sono sorte da quano a un certo punto, cominciando questa mediazione familiare, gli è presa la nostalgia del passato ed io sono diventata progressivamente una cosa fuori da qualunque prospettiva. Aiutatemi per favore, sto impazzendo. Gli ho detto di andare in analisi, di farsi aiutare da un terapeuta a superare questo momento, che non può essere superato dalal sola mediazione familiare.
  11. Cara, purtroppo il tuo disturbo ansioso io lo conosco molto bene. Vivo col terrore che il mio uomo possa dimenticarsi di chiamarmi, se non ricevo il messaggino alla tot ora entro in panico e se un motivo mi scrive che non può chiamare mi immagino di tutto, innanzit tutto che si stia stancando di me. Questo disturbo l'ho avuto sin da bambina, quando ho cominciato ad andare a scuola a 4 anni e mezzo, avevo il terrore che i miei genitori si dineticassero di venirmi a prendere, vivevo la chiamata al microfono da parte dei genitori come un incubo finché non arrivava il mio nome. Questa cosa mi dava una tale angoscia che per molti mesi a metà mattinata dicevo di sentirmi poco bene e chiamavo mia mamma per farmi venire a prendere da scuola, questo epr essere sicura che non si dimenticassero di me. Ho sempre pensato che alla base ci sia una sindrome da abbandono, che però non saprei spiegare visto che sono figlia unica, con dei genitori che soprattutto quando ero molto piccola si sono sempre molto dedicati a me. Quest'ansia, questa paura che qualcuno possa dimenticarsi di me la vivo ancora oggi, che ho 39 anni, è una cosa che purtroppo mi ha molto nuociuto nei rapporti di coppia perchè alla fine stanchi l'altro, anche se crescendo impari a dominare questo impulso, in fondo in fondo rimane l'insicurezza che l'altro possa dimenticarti. Ho deciso che andrò in analisi per venire a capo di quest cosa, che mi rende insicura, fragile anche se nella vita sono una persona forte e determinata, lo sono sempre stat negli studi e nel lavoro, ma nella coppia sono totalmente in balia di quest'ansia. Da qualche giorno prendo un ansiolotico che devo dire mi sta dando una mano quanto meno a controlare gli impulsi, a saper aspettare..... Staremo a vedere, nel frattempo il mio uomo forse mi sta lasciando, forse con questi comportamenti l'ho indotto a spegnere i suoi sentimenti verso di me.
  12. Soffro come un cane, per favore aiutatemi a capire: Il mio compagno, o meglio, quello che io credevo fosse il mio compagno, uomo sposato di 53 anni, che, avendo cominciato una relazione con me lo scorso novembre, a gennaio scorso è andato via di casa. Premetto che lui aveva programmato di andar via ma questa cosa è stata anticipata dall’incrementarsi delle discussioni con la moglie e infine dal fatto di essere stato scoperto con un SMS in cui si alludeva alla sua volontà di diventare il padre dei miei figli. Risultato: la moglie lo butta fuori di casa prima del previsto. Dopo un paio di mesi in cui è stato da me, si è sistemato in una nuova casa che l’ho aiutato a trovare io e che abbiamo arredato e sistemato insieme. Dopo sei mesi di relazione, a giugno ha avviato una mediazione familiare con la moglie, inizialmente per gestire, a suo dire, il passaggio verso una serena separazione legale, poi, sempre a suo dire, per comprendere il crescente senso di nostalgia verso la sua vita precedente, poi ancora per verificare il suo riemerso sentimento profondo verso sua moglie e infine, come mi scrive ieri, per cercare di riallacciare quel progetto familiare con lei, l’unico della sua vita. Premetto che il nostro rapporto è stato letteralmente stupendo, un rapporto in cui si stava benissimo insieme, detto anche da lui, in conflitti o incomprensioni si sono sempre gestite attraverso il confronto, il dialogo aperto e in cui alla fine si è sempre trovato un accordo; un rapporto in cui, soprattutto nei sei mesi trascorsi insieme tra casa mie e la sua nuova casa, tutto sembrava come in un sogno. Improvvisamente a giugno inizia la famigerata mediazione familiare e lui entra in crisi, improvvisamente il nostro progetto comincia a sgretolarsi a poco a poco, perché lui sente che il suo legame con il passato è forte, che il suo progetto familiare era quello lì ed è fallito e non ne vuole altri. Premetto che sin dall’inizio del nostro incontro io gli avevo manifestato il mio grande desiderio di avere un figlio e lui ha sempre detto che questo non era di intralcio al suo sentimento per me, che questo non lo spaventava nonostante i suoi anni. Questo punto della progettualità improvvisamente è entrato in crisi in concomitanza con l’inizio ella sua mediazione familiare. Abbiamo comunque deciso di fare una vacanza in Portogallo insieme, che, a suo stesso dire, è stata stupenda, ancora una volta una grandissima intesa tra di noi su tanti piani, ma questo non scalfisce la sua volontà di andare a fondo nei suoi sentimenti verso la sua vita familiare, che, a suo dire, si accrescono invece di diminuire. Dal 5 agosto non ci vediamo perché dopo il Portogallo io sono venuta in Puglia dai miei genitori e lui è rimasto a casa a fare la mediazione, con l’intento di dedicare questo mese di agosto al famigerato passaggio verso “una rielaborazione dei suoi sentimenti, operazione indispensabile per farne un progetto”. Ieri, su mia sollecitazione, gli dico che lui non è chiaro, non mi parla di quello che sta provando, che mi ha lasciata qui con i mie pensieri in uno stato di sospensione, gli dico che in questi giorni non ha senso sentirci, la nostra comunicazione è vuota (si parla del tempo, del sole, del mare), ieri sera mi manda un’e-mail che mi ha letteralmente stroncata: mi dice che sta malissimo al pensiero di avermi costretta ad una condizione di sospensione, che soffre moltissimo all’idea di quello ce sta facendo a me e a noi, ma che la pulsione verso il suo passato, verso il desiderio di ricucire quel progetto precedente, l’unico della sua vita, è forte tanto quanto i suoi sentimenti verso di me. Mi dice che ha provato a costruire una vita con me, ha creduto possibile dimenticare e rendere più dolce il passato per provare a ricostruire una vita insieme a me, ma non riesce a trovare la serenità necessaria a distaccarsi dal suo passato per fare dei suoi sentimenti un progetto, e che comunque il tempo che gli prenderà il dover recuperare un equilibrio emotivo è troppo lungo rispetto a quello che può chiedere a me che ho quasi 39 anni e desidero un figlio. Mi sento morire, mi crolla il mondo addosso, mi sento presa in giro da un uomo che amo profondamente, perché mi chiedo come è possibile lui ha scombussolato la sua vita familiare allora (a suo dire) in profonda crisi per cominciare una vita con me, tutto procede alla grande e quando si devono porre le condizioni per consolidarla lui vuole ricucire il suo passato? Mi ha mentito sin dall’inizio, mi mente ora, mente a se stesso? Non so che dirgli, sono a pezzi, non dormo, piango in continuazione, amo quest’uomo da morire e non riesco a darmi spiegazioni. Aiutatemi.
  13. mjuana

    lo odio !

    Ciao, ti scrivo per dirti che ti capisco e ti sono vicina, ho anch'io una situazione simile, con un padre che non esito a dichiarare pazzo, irascibile, depresso e inevitabilmente un fallito. Una personalità schiacciante, che calpesta chiunque gli capiti a tiro e che ha fatto di me e mia madre due infelici. Contrariamente a quello che ti dicono gli altri, urlare, gridare in faccia, non serve a nulla, se non a peggiorare la condizione di chi è vittima di queste vessazioni, in questo caso tua (mia) madre che ci vive insieme e tu (io). Non c'è molto da fare, purtroppo, forse solo cercare di ridurre al massimo il tempo da passarci insieme e stare il più possibile vicino a tua madre, aiutandola a distrarsi e a stemperare i momenti critici. Ti sono vicina
  14. Torno a chiedere aiuto, per il semplice motivo che per quanto abbia deciso di stare comunque accanto al mio compagno (uomo sposato che da quando ha cominciato questa storia con me è andato via di casa), dandogli tutto il mio amore, e di "aspettare" che "elabori" la sua vicenda familiare e recuperi quella giusta serenità per cominciare a prpgettare un futuro, in realtà soffro come un cane. Cerco di non darlo a vedere, ma a volte i miei gesti e il mio tono di voce tradiscono i miei stati d'animo, ma soprattutto la mia paura di perderlo. Ho seguito il consiglio di Chiara, l'esperta di problemi di coppia che mi ha dato quella bellissima risposta, che ho sentito molto vicina a quello che sentivo dentro di me. Nonostante i dubbi che lui mi ha esternato in quest'ultimo mese, abbiamo fatto un bellissimo viaggio in Portogallo, in cui ci siamo divertiti molto, io e lui come due esploratori a girare ogni angolo di Lisbona, di Oporto, e di tanti altri luoghi che abbiamo scelto di visitare per il semplice fatto che ci avevano colpito. Lui ha scattato centinaia di foto, ai paesaggi e a me, ha detto lui stesso che siamo stati benissimo, che in quei giorni è stato molto sereno, che è stato un bellissimo viaggio, che abbiamo la stessa visione dell'esperienza del viaggio, come del gustare i cibi del posto, ecc... Non sono tuttavia mancati dei momenti di tensione, una sera, ad esempio, eravamo a cena e mi ha detto cose confuse: che ama sua moglie profondamente e che questo sentimento che lui credeva ormai finito da anni riemerge e più passa il tempo e più lui si sente legato alla sua famiglia e che deve verificare questi stati d'animo; poi però dice che indietro non si torna. Gli ho detto che se avessi saputo che amava la moglie profondamente non sarei partita con lui, mi ha detto che il suo sentimento per questa persona è forte e che non è in contrasto con il sentimento altrettanto forte che lui prova per me, vorrebbe riuscire a tenere insieme questi due sentimenti.... Mi sono sentita ferita, se ne è accorto, poi quella notte mi ha tenuta stretta tutta la notte, continuava a stringermi, a stringermi forte e basta; poi un altro giorno ha detto che il nostro rapporto è solido, che a differenza del suo precedente rapporto io e lui parliamo molto, ma anche che la sua vita, la sua biografia è là, che la deve affrontare, che questo non lo fa stare sereno, anche se lì in Portogallo eravamo sereni, che questa cosa degli incontri con la moglie dal mediatore è una cosa che lo coinvolge molto. Dal nostro rientro hanno avuto un altro incontro dal mediatore due giorni fa, era da giugno che non ne facevano e che non si parlavano, perchè questi sentimenti di nostalgia e di "revival amoroso" verso sua moglie sono riemersi in concomitanza con gli incontri dal mediatore, ma la cosa assurda è che al di fuori di quegli incontri i due non si parlano, lei non lo vuole affrontare, si limita a sputargli addosso accuse quando sono lì dal mediatore ma poi tra un incontro e l'altro fa muro, lei non lo cerca, lui non la cerca. In qesto momento lui è sopraffatto da sentimenti che non so definire, forse non li sa definire neanche lui, è un misto di paura per un futuro con me che non sa se sente di affrontare, nostalgia verso la sua vita passata, senso della perdita, affetto, senso di colpa (premetto che la sua andat via did casa non ha minimamente turbato il rapporto con sua figlia), ho provato a dirgli che è normale ed è ancora più normale che ciò accada visto che non hanno un reale confronto, non c'è contraddittorio reale tra di loro a parte gli incotnri dal mediatore, che di fatto lui è solo con i suoi pensieri, che si amplificano. In questo mese di agosto vuole confrontarsi con lei, per capire, verificare i suoi sentimenti. Lui ice che questa è la condizione per poter pensare un futuro insieme, ma io mi chiedo: questo futuro che ora lo spaventa e che a volte gli sembra impossibile da realizzare, lui se l'era già immaginato, quando è andato via di casa, quando ha preso una nuova casa, quando mi ha detto che mi amava e che avremmo avuto un bambino insieme. Ora siamo lontani: lui in Svizzera io a Bari, mi manda messaggi molto affettuosi, ma mi sento disperata se penso che la nostra storia potrebbe finire, anche perchè io e lui insieme stiamo benissimo. Aiutatemi per favore.
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