Salve a tutti...di nuovo
da un bel pezzo non mi facevo viva da queste parti, e per caso leggevo le vostre discussioni in questa sezione.
Anni fa penso di essere stata vittima di mobbing da parte delle mie compagne di squadra ( se è così che adesso si definisce ) e più reagivo cercando di farmi valere più la situazione degenerava. Così su consiglio dei dirigenti sportivi ho cercato di ignorare le loro pressioni continuando a fare bene il mio "lavoro", ma questo equivaleva a "subire senza reagire", senza manifestare i miei stati d' animo.
non so chi in questa sezione scriveva: Mi chiedevo però se questo continuo tentare di sopire le emozioni, sia pur esse negative, alla fine sia utile o invece arrechi più danno delle emozioni stesse
Questo continuo sopire le emozioni , a lungo andare mi ha portata agli attacchi di panico ed alla depressione.Quindi se all' inizio si pensava che ignorare le situazioni di disagio poteva cambiare le cose in meglio, poi mi son accorta che tutto ciò non faceva altro che distruggermi piano piano....fin quando non ho deciso di mollare la squadra.
A tutt' oggi, dopo 6 anni, ne porto dietro le conseguenze:
ho difficoltà a relazionarmi con le persone; ho problemi nell' affrontare colloqui di lavoro o esami universitari.....
...mi sento limitata e destabilizzata
In più, cosa che credo avrebbe potuto essermi d' aiuto, non ho un amico con cui confidarmi.....ma anche avendo a idsposizione una persona amica mi chiedo
come affrontare il discorso? che faccio la chiamo e mi presento con un argomento a piacere?
Non risulterei pesante presentandomi con un problema del genere?