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Egocentrum

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messaggi di Egocentrum

  1. La più grave colpa possa avere un'insegnante: mettersi sul livello dei propri alunni, essere uguale a loro, essere bambina.

    Questa è la più grave colpa di un'insegnante, essere figlia in cattedra, incaxxarsi contro i genitori, essere una ribelle, un'adolescente.

    e io ero figlia di professori, la scuola la avevo a casa, colpa ancora più grave, le colleghe erano mia madre e mio padre, insegnanti di Liceo entrambi, è difficile capire per voi che non avete avuto genitori insegnanti.

    ma quella mica è una colpa daje, anzi, a volte potrebbe essere una condizione necessaria e sufficente per stabilire u contatto coi ragazzi, a far si che la relazione diventi piu solida, la lezione più stimolante ecc. A dare solo nozioni ci pensano le enciclopedie (e le slide dei prof universitari quando si presentano alle lezioni), ma il mestiere dell'insegnamento non si riduce solo a questo, soprattutto quando i ragazzi sono giovani :;):

    poi certo, dipende da che tipo di minchiate hai fatto...

    ma cmq, non ti sembra di stare abusando un pò troppo dei tuoi genitori?

  2. E non serve dire che mi sento a disagio: a me questi ragazzi sembrano dei robots che sono programmati solo per fare sesso. Io vorrei parlare loro in faccia. [/color]

    beh, effettivamente noi umani, cosi come tutti gli altri esseri viventi che non si riproducono per clonazione, un pò lo siamo, tantè che quando il nostro "programma" al riguardo non può essere eseguito, subentrano disagi vari ed eventuali...

  3. Voglio dire, i "brutti" hanno un comportamento diverso dai "belli"?

    io ne conosco tanti, di "brutti" e "brutte", ma obiettivamente si comportano nello stesso modo mio, che sono una bella donna:))))( scherzooo)

    ma infatti non è una questione di comportamenti "tipici", ma solo di comportamenti coerenti con le proprie credenze, che naturalmente, cosi facendo, si auto-rinforzano.

  4. Ma allota cos e l amore? Sì intendevo E....

    Dal punto di vista evoluzionistico, l'amore è uno degli strumenti che la nostra specie ha sviluppato per aumentare le probabilità di concepimento e sopravvivenza dei nostri figli, e queindi dei nostri geni.

    Dal punto di vista neurofisiologico invece, l'amore corrisponde ad un incremento dei recettori dopaminergici nell'area cerebrale del nucleo accumbens (puta caso, stessi recettori, stesso neurotrasmettitore, e stessa area cerebrale coinvolti nell'instaurarsi e nel mantenimento delle tossicodipendenze, tanto per dirne una). D'altronde, le atroci sofferenze derivanti dalla fine di un amore infatti, sono dovute proprio al fatto di avere sviluppato cosi tanti recettori, ma non potendo più disporre della "dose" che scatenava il rilascio oltremisura della sostanza in questione, scatena delle vere e proprie crisi di astinenza, i cui sintomi sono facilmente sovrapponibili a quelli da abuso da sostanze. L'unica differenza, e che le "crisi d'amore" sono reversibili, mentre quelle indotte da sostanze, superato il limite, non più.

    Per quanto riguarda il legame di attaccamento che si sviluppa con il proprio partner, è dovuto anch'esso ad un incremento di recettori per l'ossitocina questa volta (puta caso, la stessa sostanza che ha un "esplosione atomica" nell'organismo femminile durante il parto e nei mesi successivi). Purtroppo non ci sono abbastanza studi sull'uomo per poter approfondire meglio questo aspetto, ma in riferimento agli animali, anche qui, affinchè il legame si instauri, sti recettori devono "svilupparsi" nel nucleo accumbens, sennò, pure se hai alti livelli di ossitocina nel sangue, non fa effetto.

    Nella fase dell'innamoramento invece, sono coinvolte sostanze come la noradrenalina, responsabile di palpitazioni, vuoti -altrimenti dette farfalle- nello stomaco, tremori e via dicendo (pura caso, n'artra volta, stessi sintomi e sostanze coinvolte negli stati ansiosi o sintomi di attacco di panico), e la serotonina, che durante questa fase raggiunge livelli simili a quelli presenti in pazienti con disturbo ossessivo compulsivo, il che la renderebbe responsabile, probabilmente, dei pensieri persistenti e a volte anche intrusivi riguardanti il partner ed il restringimento dei propri interessi (focalizzati quasi esclusivamente su di lui e sulla propria relazione) che ne deriva. Tali sostanze, ritornano a livelli "normali", entro i 9-12 mesi dall'inizio del rapporto.

    Il tutto, naturalmente, è finalizzato ad un unico scopo, ovvero quello di cui ho parlato all'inizio :Batting Eyelashes:

    Fine della lezione :Big Grin:

  5. Embè, ma come pensi che potrebbe mai riuscirci? Basandomi sull'articolo che hai postato, se davvero il carico emotivo degli eventi ne plasma l'immagazzinamento nel nostro cervello, come si può modificare l'emozione, senza ristrutturare a sua volta, tutto ciò che ne è derivato (sempre a livello cerebrale dico)? :Thinking:

  6. Il problema che nemmeno degli aiuti psicologici a cui mi sono rivolto mi hanno portato a qualcosa, e soprattutto aiutato togliermi questa convinzione di essere un mostro che mi sta spaventando e ossessionando.

    beh, è difficile togliersi delle convinzioni che (probabilmente) continuiamo a verificare e confermare. Tu ti senti brutto, ti comporti da brutto, gli altri (le altre ti vedono brutto o poco attraente), e tu ti ci senti ancora di più, ed ancora di più agisci come tale, e via dicendo.

    Potresti descriverci un episodio o un tipo di approccio che hai avuto con una ragazza?

  7. Oh, io ho fatto delle cose a scuola che è un rischio anche a parlarne in anonimo, ne ho parlato al mio analista, lui le sa, e anche un'altra analista le sa, che mi venne la febbre a quaranta, una sera, che ne parlai in chat.

    sono cose per le quali non ho mai pagato conseguenze,grazie al fatto che sono intelligente abbastanza, ma popolano i miei incubi notturni.

    Beh, ora non so che cosa hai fatto, ma anche se tu non ne hai mai pagato le conseguenze, non significa che non ne abbiano pagate anche i destinatari di tali gesti, o cmq le persone/alunni coinvolti.

    La figura del professore, soprattutto nella prima fase dell'adolescenza (scuole medie e primi anni delle superiori), svolge un ruolo abbastanza rilevante nella formazione dei pensieri e dell'identità nei suoi alunni (in misura direttamente proporzionale a quella che è la sua rilevanza/significatività per questi ultimi, naturalmente).

    Ad esempio, io c'ho ancora il "trauma" del mio prof di italiano delle medie, senza dubbio la persona più comunista che abbia mai conosciuto in vita mia, ma che ancora stimo tutt'ora; ebbene, questo qui una volta ci spiego il "perchè nel mondo ci sono più donne che uomini", e lo fece tirando in ballo la genetica: siccome la donna ha i cromosomi XX, e l'uomo XY, quando si ricombinano le probabilità sono maggiori per il fatto che il figlio sia femmina (XX).

    ...

    questa qui è una gigantesca ed enorme stronxata! Ed io lo so, lo so che ora il reale motivo di tale fenomeno sia da attribuire al testosterone, e so anche che ricombinando i geni con la tabellina fatta apposta, le probabilità sono assolutamente identiche! ma... quando ripenso a queste cose, la prima cosa, la prima risposta che mi viene in mente, è proprio quella di quel testa di caxxo (con affetto) :Straight Face:

    Poi vabè, inutile dire che ho passato i miei primi anni adolescenziali a fare il "Compagno", ma è irrilevante :Whistle:

  8. Ma sai almeno cosa si intende per "punto materiale" nei princìpi gnutognani o devo metterti un link? :Rolling Eyes:

    Boh, immagino qualcosa costituito di materia, probabilmente dotato di una massa (visto che si parlava di Fisica) :Confused:

    se non è cosi, al solito, piuttosto che i link, preferisco che mi spieghi le cose a parole tue (anche perchè questa è una nostra discussione, e non una lezione sul genere) :Batting Eyelashes:

  9. Anche tu? :huh:

    Sono sempre miei ma condizionati, questo senza dubbio :;):

    anche io che? :huh:

    cmq più che condizionati, il mio intervento era volto a far porre l'attenzione sul fatto che vengono proprio manipolati: decido io (chi?) quando tu devi desiderare certe cose, e lo faccio rendendoti disponibili solo determinate risorse.

    un pò come gli animali di allevamento... ora che ci penso mi sembra un pò tanto "orwelliano" questo pensiero, ma vabè :Thinking:

    Semplicemente non possiamo più chiamarli desideri, diventano opportunità, possibilità e sinonimi vari, ma non sono più desideri, tutto quì.

    Immagino la tua fosse una domanda retorica, comunque le risorse ci vengono rese disponibili dalla vita, dal destino, dalla fortuna, da Dio, mettila come vuoi...io ho risorse diverse rispetto ad un altra persona che vive in Africa, ad una che è nata senza gambe, ad una che vive con 100 euro al mese o ad una che vive con 100.000 euro al mese, sarebbe ipocrita da parte mia dire che tutti abbiamo le stesse possibilità...

    io penso che le proprie (vere) risorse, risiedano nelle nostre capacità di identificare queste possibilità nel nostro ambiente (interno o esterno che sia); il fatto è che per me la cosa non è lineare, nel senso di risorsa >> desiderio, o se cmq lo è, non lo è in questa direzione :;):

    Si e no...nel senso che se ti accontenti, se riesci ad ingannarti, allora quello può essere un metodo per non incorrere in delusioni, faccio ciò che posso e me lo faccio bastare, anzi mi dico pure che mi piace farlo, ma alla fine con me non ha funzionato... ^_^

    e che cosa ti piacerebbe fare allora, indipendentemente dalle risorse che al momento ritieni disponibili?

  10. Ecco infatti il grande successo della psicanalisi

    LOL! Questa qui è la cosa più divertente che hai scritto :D:

    (Non è vero, quella che mi ha fatto scoppiare a ridere è stata questa qua):

    Piuttosto dovresti togliermi tu una curiosità: utenti con 24.000 messaggi e seduti su questo cesso da 6 anni sono automaticamente, per anzianità, immuni dallo sparare stronzate a raffica e dunque non criticabili?

    :He He:

  11. Insomma...mi era venuta un idea su come risolvere il problema: bastava desiderare solo cose realizzabili nel momento in cui potevo realizzarle, quindi desiderare di mangiare solo all'ora di pranzo, di dormire solo all'ora della nanna, di lavorare solo all'ora di apertura ufficio e cosi' via...e sai cosa ho scoperto? che non c'è gusto a desiderare ciò che si può ottenere facilmente <_<

    E cosi facendo, chi ti dice che poi i desideri che ti vengono sono realmente i tuoi?

    Tralasciando quelli prettamente fisiologici (fame, sete ecc), se desideriamo le cose solo in base alle risorse che ci vengono rese disponibili (da chi poi?) per soddisfarceli, quale è davvero il nostro ruolo? Per che cosa (e per chi, n'artra volta) viviamo?

    Avoja poi a sentirsi perennemente insoddisfatti (di se stessi), a seguire questa strada qua, non ti pare?

  12. psicologi...

    in effetti, un riferimento materiale al quale attaccarcisi lo si trova sempre... e con un po'

    di insistenza può anche darsi che il bersaglio te ne suggerisca uno (chessò, il tram) :D:

    Perché ti interessa tanto del mio (ex) lavoro? :huh: Sarai mica un "passatista"?

    ps: però il principio di azione e reazione è riferito a un "punto materiale", eh! è una cosa ben diversa da "qualsiasi cosa che abbia un riferimento materiale"

    Non è solo questione di attaccarcisi, ma di imparare a trovare ed utilizzare tutti gli strumenti e le conoscenze (al momento) disponibili per i propri scopi.

    Porca miseria poi, se non ti quotavo non leggevo neanche il pezzo del PS: da dove pensi che nascano, e di cosa sono composti, i tuoi pensieri (se ai pensieri volevi far riferimento), se non da/di "punti materiali"?.

    Mi interessava del tuo (ex) lavoro (e ciò ad esso collegato) perchè spesso lo tiri in ballo (col contagocce) in modo indiretto quasi dappertutto, e pensavo sarebbe stato meglio farlo in una maniera più specifica, anche per lasciare liberi gli altri spazi.

    Poi vabè, "Passatista", a fini ludici e ricreativi diciamo, lo posso pure essere :Big Grin:

  13. si ho capito , ma una volta quando mi venivano riuscivo a stare calma cercavo di rilassarmi e nn mi facevo prendere dal panico , ora è un periodo che ho sempre l'ansia e spesso il panico e i trucchi imparati nn funzionano più Shame%20On%20You.gif è come se avessi fatto 10 passi indietro sad.gif invece vanno molto meglio gli sbalzi dell'umore . Perchè?

    e che ne so, forse perchè prendi il Litio?

    riguardo le tecniche ed i trucchi che ora non si rivelano più efficaci, 2 sono le cose:

    - o sbagli qualcosa nell'applicarli

    - o non sono più adatti alle situazioni, e qundi vanno cambiati

    fammi un esempio di situazione ansiogena che ti capitava prima, e relativo trucco, quando funzionava, e un esempio di quelle che ti capitano ora...

  14. Lol, sapevo che mi avresti risposto in un modo del genere Ste :D:

    Sicuramente è vero che i metodi che ho adottato non hanno funzionato, ma questo non significa che non funzionano in assoluto, ma solo che non avevo trovato il modo per cui funzionassero con te :Whistle:

    La cosa del punto materiale è irrilevante, in quanto un riferimento "materiale", lo si trova sempre per qualunque cosa, anche per i pensieri (se era a questo a cui volevi /sinonimo di riferirti/) :;):

  15. lessi questo libro... 6-7 anni or sono... molto bello ed intrigante :Batting Eyelashes:

    cmq il fatto che il tizio era un artista credo c'entri poco e niente; al max, col senno di poi e razionalmente parlando, considerei la cosa come una questione di ormoni (e feromoni) correlati ad una suscettibilità di tipo psicologico (della donna) ad essi. Purtroppo il marito psichiatra non mi ricordo che ruolo aveva, ma probabilment anche qualcosa di suo c'entrava :Just Kidding:

  16. Voi che ne pensate?

    se tu prendi quella pillola, e ti cancella determinate esperienze "inibendo" anche tutte le connessioni neurali generate da esse (leggi=le cose che hai imparato), cosa ti impedirebbe/proteggerebbe dal fatto di ricadere di nuovo in situazioni simili, e quindi riprendere di nuovo la pillola, e poi ricaderci, e poi la pillola, fino al giorno della tua morte? :Confused:

  17. Io inoltre debbo fare attenzione due volte, perché oltre alla curiosità sono anche affetta da quel disturbo che ti spinge a cercare la soluzione ai problemi quando questi ti si presentano davanti <_<

    Beh, meno male Lis, direi :;):

    ora non so che tipo di lavoro fai, ma parlando in generale, da qualche parte lessi che per fare il lavoro di 10 statali (assunti e stipendiati naturalmente), ne basterebbero 4. Se non ci fossero quei 4, la "macchina/azienda/Stato/ecc" non andrebbe avanti, e fortuna che ci sono! (e che tu, magari, sei una di essi).

    Poi certo, quegli altri 6 li si potrebbero pure mandare in mezzo a una strada, ma coi comunisti ed i sindacati, qui in Italia, non si puede, e dunque ce li teniamo :rolleyes:

  18. credevo dopo tanti anni di riuscire a controllare l'ansia e il panico......ma invece ultimamente va sempre peggiorando......e questo nn aiuta la mia vita sociale e sentimentale Shame%20On%20You.gif si accettano consigli !!

    lol, ma come ti è venuto in mente di controllare queste cose?

    sarebbe come pretendere di controllare di fare la cacca, per dire; al max potresti riuscire ad organizzare o scegliere il momento ed il modo in cui farla, ma il tuo organismo ha bisogno di "scaricare", e lo stesso vale per l'ansia, il panico e (quasi) tutto il resto. Se non lo si fa, ci si ammala, e tanto più si cerca di non fare la cacca (sempre in riferimento all'es.), e tanto più le probabilità di ammalarsi seriamente aumentano :Hmmmph:

  19. Voglio eliminare la dipendenza da televisione e masturbazione scrivendo su un foglio che non devo masturbarmi e non devo guardare la televisione quando ne sento il bisogno.Quando sento il bisogno di dedicarmi a questi rituali,secondo voi,è possibile che una frase su un foglio possa farmi smettere se ci credo veramente?

    Sicuramente sarà un processo lungo e faticoso,bisogna avere piena fiducia in quel pezzo di carta se si vuole eliminare le dipendenze

    Mah... a scrivere solo questo credo proprio di no; tuttavia se si vuole utilizzare la scrittura, si potrebbero scrivere molte altre cose ed in modo organizzato, su cui poi fare leva per raggiungere i tuoi obiettivi.

    come ti è venuta in mente questa "soluzione", se posso chiedere?

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