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Risposte alla condizione di Gazza
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Aspettando la neve
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Aspettando la neve
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@Lis, beh noi per la neve eravamo attrezzati così:
http://www.ravennatoday.it/video/video-neve-lungomare-cervia-bob-ape.html
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Aspettando la neve
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Ciao a tutti, come va? Come é iniziato l'anno per voi?
Io ho brindato con l'aspirina e, quando cominciavo ad avere dubbi sulla mia sopravvivenza, mi sono accorta che a San Pietro in realtà non gliene frega nulla dell'animaccia mia...
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Ciao a tutti, come va? Come é iniziato l'anno per voi?
Io ho brindato con l'aspirina e, quando cominciavo ad avere dubbi sulla mia sopravvivenza, mi sono accorta che a San Pietro in realtà non gliene frega nulla dell'animaccia mia...
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Ciao a tutti, come va? Come é iniziato l'anno per voi?
Io ho brindato con l'aspirina e, quando cominciavo ad avere dubbi sulla mia sopravvivenza, mi sono accorta che a San Pietro in realtà non gliene frega nulla dell'animaccia mia...
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Perché chi sta male dovrebbe essere più sensibile e invece si mostra aggressivo? Modi e toni veramente negativi e distruttivi dovunque...
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Pure io la penso come Lis. Per esperienza personale ti dico che non ha senso dire "quella persona lì, con quello che ha passato è più sensibile". Oppure, altra cavolata immensa: il dolore ti rende più forte. Non è vero niente, ti rende solo più cattivo e arrabbiato con il mondo. Io ne sono un esempio.
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Fino a che punto coinvolgere gli altri nei propri momenti felici è indice di "amicizia" e quando diventa invece ostentazione?
Nello specifico, una mia amica si è sposata e non fa altro che parlarne, mostrare foto, regali, a distanza di giorni dalla cerimonia, così io mi chiedo se la cosa mi infastidisce perché sono una zitella acida o perché, ad un certo punto, la propria felicità bisognerebbe godersela in santa pace e per conto proprio?
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Fino a che punto coinvolgere gli altri nei propri momenti felici è indice di "amicizia" e quando diventa invece ostentazione?
Nello specifico, una mia amica si è sposata e non fa altro che parlarne, mostrare foto, regali, a distanza di giorni dalla cerimonia, così io mi chiedo se la cosa mi infastidisce perché sono una zitella acida o perché, ad un certo punto, la propria felicità bisognerebbe godersela in santa pace e per conto proprio?
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@Ste a lavoro se la passano meglio di me. Mi riferisco a una persona in particolare, che ha un contratto a tempo indeterminato a differenza di me che sono disoccupata. Ad affetti 0 come la sottoscritta. Però se in passato capivo il volersi isolare da parte di questa mia amica, e so che non ce l'ha con me, adesso non lo capisco più. Ha avuto problemi di depressione piuttosto gravi anche a causa della madre che è da anni costretta a letto in condizioni da semi-vegetale. Quando la cosa era appena successa, io la capivo, le sono stata vicino per quello che ho potuto. Sono stata una delle poche amiche che non si sono allontanate da lei in quel periodo (o meglio era lei che allontanava). Però adesso non la giustifico più. In fondo ora ha un lavoro stabile, e la madre purtroppo sono anni che sta così, credo che ormai dovrebbe farsene una ragione, andare avanti, pensare a mettere su famiglia, lei che può. Invece ogni volta mi dice che è stressata per il lavoro, non esce mai, che è depressa per sua madre e non sarebbe di compagnia. Non la capisco più. Anche perché adesso sono io che sto passando un periodo molto brutto e che magari avrei bisogno della sua amicizia.
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Fino a che punto coinvolgere gli altri nei propri momenti felici è indice di "amicizia" e quando diventa invece ostentazione?
Nello specifico, una mia amica si è sposata e non fa altro che parlarne, mostrare foto, regali, a distanza di giorni dalla cerimonia, così io mi chiedo se la cosa mi infastidisce perché sono una zitella acida o perché, ad un certo punto, la propria felicità bisognerebbe godersela in santa pace e per conto proprio?
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Fino a che punto coinvolgere gli altri nei propri momenti felici è indice di "amicizia" e quando diventa invece ostentazione?
Nello specifico, una mia amica si è sposata e non fa altro che parlarne, mostrare foto, regali, a distanza di giorni dalla cerimonia, così io mi chiedo se la cosa mi infastidisce perché sono una zitella acida o perché, ad un certo punto, la propria felicità bisognerebbe godersela in santa pace e per conto proprio?
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Intendo che quelli che considero amici finché si tratta di qualche conversazione via chat o messaggio ok, ma se appena chiedo di uscire e vederci un paio d'ore anche solo per un caffè e 2 chiacchiere trovano mille scuse. Sto giù, mia madre non sta bene, è brutto tempo, sono stanca... E via di questo passo.
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Fino a che punto coinvolgere gli altri nei propri momenti felici è indice di "amicizia" e quando diventa invece ostentazione?
Nello specifico, una mia amica si è sposata e non fa altro che parlarne, mostrare foto, regali, a distanza di giorni dalla cerimonia, così io mi chiedo se la cosa mi infastidisce perché sono una zitella acida o perché, ad un certo punto, la propria felicità bisognerebbe godersela in santa pace e per conto proprio?
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Fino a che punto coinvolgere gli altri nei propri momenti felici è indice di "amicizia" e quando diventa invece ostentazione?
Nello specifico, una mia amica si è sposata e non fa altro che parlarne, mostrare foto, regali, a distanza di giorni dalla cerimonia, così io mi chiedo se la cosa mi infastidisce perché sono una zitella acida o perché, ad un certo punto, la propria felicità bisognerebbe godersela in santa pace e per conto proprio?
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Ogni pianta per crescere ha bisogno di una certa dose di luce e di calore. Se viene lasciata troppo in ombra i casi sono due: o muore, oppure cresce tutta storta e rachitica, con il tronco e i rami il più possibile protesi verso la fonte di luce più vicina. Penso che noi da bambini siamo un po' come le piante. Se nasciamo e viviamo in condizioni ottimali allora cresciamo dritti e forti. Altrimenti la nostra mente deve trovare vie traverse per sopravvivere. Cresciamo storti, ma probabilmente era l'unico modo che avevamo per non morire.
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Ho bisogno della vostra smisurata voglia di non fregarvene un c..zo per arrivare ad una conclusione che probabilmente non serve a un c..zo
Sappiamo che:
-Il tempo scorre più veloce in alto che in basso..
-Esistono i tempi non il tempo(ogni tempo è diverso)
-Il tempo scorre più veloce per chi sta fermo e è più lento per chi si muove
-Non esiste un presente unico ma tanti presenti
-Esistono processi inversi in cui nella fisica presente passato e futuro si possono invertire, tranne per il calore, un oggetto più caldo trasmetterà calore ad un oggetto più freddo e mai viceversa..
Secondo voi il tempo in realtà esiste??
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Chiaramente il tempo inteso come anni, ore, minuti è solo una convenzione sociale (per quanto necessaria). è innegabile però che il tempo esista nel passare delle stagioni, nei cambiamenti del nostro corpo, nella crescita e nell'invecchiamento di ogni essere vivente. Se il tempo non esistesse non ci verrebbero le rughe, i capelli bianchi... resteremmo per sempre neonati.
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Ogni pianta per crescere ha bisogno di una certa dose di luce e di calore. Se viene lasciata troppo in ombra i casi sono due: o muore, oppure cresce tutta storta e rachitica, con il tronco e i rami il più possibile protesi verso la fonte di luce più vicina. Penso che noi da bambini siamo un po' come le piante. Se nasciamo e viviamo in condizioni ottimali allora cresciamo dritti e forti. Altrimenti la nostra mente deve trovare vie traverse per sopravvivere. Cresciamo storti, ma probabilmente era l'unico modo che avevamo per non morire.
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"Sii come il mare che, infrangendosi contro gli scogli, trova sempre la forza per riprovarci" (cit.)
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Ciao :)
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Ragazzi alla fine ognuno è libero di manifestare la propria irrilevanza in chat o forum..
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Ragazzi alla fine ognuno è libero di manifestare la propria irrilevanza in chat o forum..
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DOMANDA: se vi capitasse che un parente vi chiedesse 5mila euro voi che fareste?
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Ho le domande e ho le risposte...se solo riuscissi ad abbinare le due cose nel giusto modo, allora troverei la soluzione.