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Senso di colpa


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Un saluto a tutti,

Mio padre è giunto alla fine, sta morendo, tra breve sarà ricoverato, ma non credo tornerà più a casa.

Ha 83 anni ed io l' unica figlia.

Mi chiedo e vi chiedo come ci si deve comportare, cosa è giusto o non è giusto? La vita continua lo so, ma come? come conciliare tutto il resto? il lavoro, i figli, l' amore ?

Dovrei fermarmi davanti a quanto sta accadendo?

Provo sensi di colpa quando torno a casa e cerco di continuare con i miei figli a condividere la vita di sempre, mentre so che con mio padre non sarà più così.

Grazie per l' attenzione

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io nn saprei pero' se fai una ricerca su' internet

sul comportamento fra figli e parenti sul soggetto

son sicuro che troverai qualcosa....ciao

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Un saluto a tutti,

Mio padre è giunto alla fine, sta morendo, tra breve sarà ricoverato, ma non credo tornerà più a casa.

Ha 83 anni ed io l' unica figlia.

Mi chiedo e vi chiedo come ci si deve comportare, cosa è giusto o non è giusto? La vita continua lo so, ma come? come conciliare tutto il resto? il lavoro, i figli, l' amore ?

Dovrei fermarmi davanti a quanto sta accadendo?

Provo sensi di colpa quando torno a casa e cerco di continuare con i miei figli a condividere la vita di sempre, mentre so che con mio padre non sarà più così.

Grazie per l' attenzione

penso molto spesso a quale potrà essere il mio di comportamento quando per mio padre sarà arrivato il momento di lasciare questo mondo.In realtà considerandolo il mio più grande amico e punto di riferimento morale,caratteriale,il mio modello di uomo insomma credo la terra sotto i piedi mi mancherà...

Ma da lui ho anche imparato che appunto la vita continua e che fermarsi a piangerci sopra non fa la differenza,si va avanti proprio per onorare chi a questo mondo ci ha dato la possibilità di essere.Credo in sintesi che una volta che avrai fatto del tuo meglio per conciliare tutto quanto è la tua vita e sarai stata con lui fino alla fine dei suoi giorni avrai fatto appunto tutto quello che ti era possibile.Piuttosto perchè non gli chiedi o cerchi di capire se volesse qualcosa che non ha visto o fatto o detto e che ha sempre sognato in vita sua?Poi dovrai lasciarlo andare se è arrivato il suo giorno,tutto quello che puoi fare è cercare di esserci,niente di più.

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Anche mio padre è morto qualche mese fa, in ospedale. Tra le tante cose alle quali ho pensato in quel periodo, c'è

stato l'andare indietro con la memoria al momento in cui era morto il suo, di padre (cioè mio nonno). Io ero bambino,

eravamo lontani perché in quel momento vivevamo all'estero, e mi ricordo che quando mio padre ebbe la notizia

l'unica cosa che fece, senza ostentare dolore di fronte a noi bambini, fu di chiederci se ci ricordavamo il nonno, "quello

che ogni volta che andiamo a trovarlo vi dà le noccioline", e di dirci che adesso era in cielo. Poi ci portò a una messa

che fece officiare per onorarlo a distanza.

Punto. Tutto il dolore, i rimpianti per non essere stato lì, che conoscendolo so che aveva, lo tenne per sé o comunque

ce lo nascose e fece di tutto perché la vita continuasse normale. L'ho preso a riferimento per come comportami io, nei

confronti dei cuccioli di casa (non ho figli ma un mezzo esercito di nipoti), e credo che ancora una volta è stato un buon

punto di riferimento.

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Quello che mi consola è sapere che ha vissuto credo bene la sua vita, accontentandosi sempre delle piccole cose, anche adesso mi sconvolge vedere con quanta serenità e quasi contentezza ha accettato di farsi ricoverare sia perchè non si sentirà solo quando avrà bisogno e poi perchè nonostante tutto (ormai non cammina quasi più) spera di migliorare e tornare a casa, ed io so che non sarà così.

Sono rimasta tutto il giorno a pensare, a convincermi che non c' erano altre soluzioni al ricovero in un hospice (che avverrà domani) perchè consapevole della realtà mi sembra di tradire la sua fiducia e così mi tormento con mille dubbi e paure.

Grazie per quanto mi avete scritto

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io nn saprei pero' se fai una ricerca su' internet

sul comportamento fra figli e parenti sul soggetto

son sicuro che troverai qualcosa....ciao

Ciao

Ho provato ma nello specifico purtroppo non sono riuscita a trovare nulla

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Quello che mi consola è sapere che ha vissuto credo bene la sua vita, accontentandosi sempre delle piccole cose, anche adesso mi sconvolge vedere con quanta serenità e quasi contentezza ha accettato di farsi ricoverare sia perchè non si sentirà solo quando avrà bisogno e poi perchè nonostante tutto (ormai non cammina quasi più) spera di migliorare e tornare a casa, ed io so che non sarà così.

Sono rimasta tutto il giorno a pensare, a convincermi che non c' erano altre soluzioni al ricovero in un hospice (che avverrà domani) perchè consapevole della realtà mi sembra di tradire la sua fiducia e così mi tormento con mille dubbi e paure.

Grazie per quanto mi avete scritto

mio padre è morto 2 anni fa e nn l'ho ancora superata!

mia madre e mia sorella hanno voluto farlo morire a casa, io nn ero d'accordo ma mi sono dovuta piegare!!

tu hai fatto bene a ricoverarlo, ti sei risparmiata un'esperienza tremenda!

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A mio padre hanno appena diagnosticato una metastasi, anche se sembra che, con la radio, possa andare avanti ancora qualche anno. Io però sto già pensando alla sua morte, a come la vivrò.

Credo non sia giusto sentirsi in colpa per la nostra vita che continua, perchè in fondo è giusto così, è continuata anche la loro dopo la morte dei loro genitori.

Ci sarà il dolore, bisognerà viverlo, ma guai a fermarsi, soprattutto se ci sono dei bambini che vivono con noi ed anche per il genitore stesso, che sicuramente non vorrebbe vederci in quello stato.

Ora parlo così, poi vediamo come mi comporterò quando accadrà...

In ogni caso, se ci riesci, vai avanti e, soprattutto, vivi il dolore ed il senso di colpa: da cosa nasce? Perchè ce l'hai? Affrontalo e superalo!

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A mio padre hanno appena diagnosticato una metastasi, anche se sembra che, con la radio, possa andare avanti ancora qualche anno. Io però sto già pensando alla sua morte, a come la vivrò.

Credo non sia giusto sentirsi in colpa per la nostra vita che continua, perchè in fondo è giusto così, è continuata anche la loro dopo la morte dei loro genitori.

Ci sarà il dolore, bisognerà viverlo, ma guai a fermarsi, soprattutto se ci sono dei bambini che vivono con noi ed anche per il genitore stesso, che sicuramente non vorrebbe vederci in quello stato.

Ora parlo così, poi vediamo come mi comporterò quando accadrà...

In ogni caso, se ci riesci, vai avanti e, soprattutto, vivi il dolore ed il senso di colpa: da cosa nasce? Perchè ce l'hai? Affrontalo e superalo!

Grazie, ma non è facile, forse perchè mi sono sempre sentita responsabile di tutto, ho sempre cercato di aiutarlo a risolvere ogni problema e ora mi sento impotente, vorrei fare di più, guarirlo, riportarlo a casa, razionalmente so che non è possibile, ma con il cuore è un' altra cosa.

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Credo sia normale quello che stai passando e penso che l'unico modo per superarlo sia viverlo. Penso che vivere i dolori e i lutti sia l'unica via che abbiamo per elaborarli e superarli.

E vedrai che, col tempo, sentirai anche col cuore che sei un essere umano coi suoi limiti e a certe cose non puoi proprio porre rimedio.

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Io ho perso mia mamma 1 anno fa' dopo 4 di dolore e sofferenza perchè il cancro se l'è presa a poco a poco.

Aveva 65 anni e una nipotina di 4.

Mia figlia, e non s'è l'è potuta godere da nonna.

Giustizia divina ? io non ci credo. non e' giusto soffrire cosi'!

Non ho sensi di colpa perchè ho fatto tutto cio' che era nelle mie possibilità quando era in vita per accompagnarla di qua e di la alle kemio o alle visite. e quando stava bene ho sempre avuto un rapporto stupendo con mia mamma.

Mia sorella mi rode l'anima invece perchè aveva con lei un rapporto conflittuale,e tranne gli ultimi giorni non si è quasi mai fatta vedere.

Stai vicino il piu' possibile a tuo padre e fa che soffra il meno possibile per quello che è nelle tue possibilità.

Dopo sarà "piu' facile" accettare la mancanza. Almeno per me è cosi' da un anno.

E' la vita! Non è giusto, ma è cosi'.

pierpa

p.s. Grazie per la tua risposta.

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nn e' giusto soffrire in quel mod per poi morire.

io vorrei morire come mio nonno anzi lo pretendo.

ando' alla sua casa per pranzare, si fece un caffe e delle sigarette

per poi farsi un pisolino. mori.nel sonno e ricordo vivemente

anche se ero piccolo che nn aveva sofferto dato che

le lenzuola e la coperta erano ancora adosso a lui

come se fosse dormendo. viva il nonno

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E' di grande conforto!

Morire così ormai non succede quasi più.

Ma ci resta la speranza!

Un po', almeno un po'.......

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CITAZIONE paolo04

Non ho sensi di colpa perchè ho fatto tutto cio' che era nelle mie possibilità quando era in vita per accompagnarla di qua e di la alle kemio o alle visite. e quando stava bene ho sempre avuto un rapporto stupendo con mia mamma.

Stai vicino il piu' possibile a tuo padre e fa che soffra il meno possibile per quello che è nelle tue possibilità.

Dopo sarà "piu' facile" accettare la mancanza. Almeno per me è cosi' da un anno.

E' la vita! Non è giusto, ma è cosi'.

Spero davvero che sarà così anche per me, ogni giorno ci penso, quando lo accompagno a fare il girettino nel parco della struttura e lo vedo contento con la sua magliettina nuova, sulla sedia a rotelle, che mi ringrazia continuamente per quello che sto facendo, ma torniamo sempre al solito punto, al solito mio cruccio (non voglio che lui sappia) vorrei che fino all' ultimo non se ne rendesse conto e mi dicesse ancora come fa continuamente " Guarda che io sono vecchio, ma non ho proprio nessuna intenzione di morire"[/font]

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Non ho sensi di colpa perchè ho fatto tutto cio' che era nelle mie possibilità quando era in vita per accompagnarla di qua e di la alle kemio o alle visite. e quando stava bene ho sempre avuto un rapporto stupendo con mia mamma.

Stai vicino il piu' possibile a tuo padre e fa che soffra il meno possibile per quello che è nelle tue possibilità.

Dopo sarà "piu' facile" accettare la mancanza. Almeno per me è cosi' da un anno.

E' la vita! Non è giusto, ma è cosi'.

pierpa

p.s. Grazie per la tua risposta

Spero davvero che sarà così anche per me, ogni giorno ci penso, quando lo accompagno a fare il girettino nel parco della struttura e lo vedo contento con la sua magliettina nuova, sulla sedia a rotelle che mi ringrazia continuamente per quello che sto facendo, ma torniamo sempre al solito punto, al solito mio cruccio (non voglio che lui sappia) vorrei che fino all' ultimo non se ne rendesse conto e mi dicesse ancora come fa continuamente " Guarda che io sono vecchio, ma non ho proprio nessuna intenzione di morire"

"Guarda che io sono vecchio, ma non ho proprio nessuna intenzione di morire"

Ah questi vecchietti...

io invece tutte le volte che vado a trovare mia nonna di 91 anni mi dice che è brutta la vecchiaia , vuole andarsene ... che non è giusto che il signore s'è preso sua figlia e non Lei...ed io ... ma nonna manca a tutti noi era tua figlia , ma anche nostra madre. 'Na fatica. ma si deve fare.

proprio il contrario di tuo padre, li facciamo incontrare???

dai dai abbi pazienza

ciao pierpa

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[spero davvero che sarà così anche per me, ogni giorno ci penso, quando lo accompagno a fare il girettino nel parco della struttura e lo vedo contento con la sua magliettina nuova, sulla sedia a rotelle, che mi ringrazia continuamente per quello che sto facendo, ma torniamo sempre al solito punto, al solito mio cruccio (non voglio che lui sappia) vorrei che fino all' ultimo non se ne rendesse conto e mi dicesse ancora come fa continuamente " Guarda che io sono vecchio, ma non ho proprio nessuna intenzione di morire"[/font]

Kale, non ti puoi sentire in colpa per la sua malattia, non gliel'hai procurata tu, cerca di accettare il fatto che non puoi far fronte a tutto, non hai la bacchetta magica.

Non ti devi sentire responsabile di quanto sta accadendo, tu puoi solo cercare di rendergli il più piacevole possibile questo ultimo periodo e mi sembra che lo stia facendo.

Capisco il tuo dolore, ma renditi conto che tutto questo non è colpa tua.

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