Bordello!

[juditta 0]

quando non è una scelta imposta con violenza fisica e psicologica oppure una scelta disperata dovuta a estrema povertà. almeno questo è il mio punto di vista...

per fare gossip idiota...in questi giorni ha fatto scalpore aldo busi che a mo' di battuta (ma nemmeno tanto) ha affermato di fare le marchette da giovane, ho letto sue interviste su questo passato che non rinnega...idem vladimir luxuria che non rinnega il proprio passato in questo senso...

al momento mi vengono solo questi due esempi perchè ne ho sentito parlare di recente... quello che dico io è: se queste persone hanno fatto una scelta che tra l'altro non rinnegano... abbiamo noi il diritto di sindacare?

[ransie 0]

le mie perplessità a riguardo nascono dal rapporto sesso contro denaro. E' questo il punto. Una persona che si dà in cambio di soldi la si può definire veramnete libera? tendenzialmente credo che non gli piaccia particolarmente... è un lavoro... è risaputo che le puttane non baciano, per esempio.

[juditta 0]

quante cose le persone scambiano per denaro? non riesco a vedere "il corpo", o meglio "un contatto sessuale" come la cosa più riprovevole che si possa scambiare con denaro... mi vengono in mente le persone che sposano qualcuno di ricco solo per i soldi...le trovo molto più riprovevoli di chi vende in maniera chiara una singola "prestazione".

e il rapporto con la sessualità è troppo privato per essere sindacabile. io non lo farei, non come scelta libera... però altre persone hanno un rapporto diverso con la sessualità. dici che non provano piacere? non è nemmeno sempre vero, alcuni/e si... e comunque potrebbero risponderti come gli attori dei film porno, che scindono il sesso privato dal sesso fatto per lavoro.

[digi79 0]

infatti io nememno mi immagino una cosa tipo "bordello" vecchio stampo...diciamo che quello che fanno le così dette escort, a tutti i livelli, è già qualcosa di più "libero" da schemi e preconcetti... ovviamente però che non mi vengano a dire che loro non sono prostitute, perchè questo mi fa imbestialire...proprio loro che non vogliono essere giudicate però fanno distinzioni...questo non mi piace!!!

Vendere il proprio corpo è una scelta, condivisibile o meno...però appunto come tale non deve nuocere agli altri e a se stessi!

Se una persona sceglie di fare questo per scelta e si sente "sereno", io credo che si dovrebbe dare un nome a questa "professione" (sicuramente particolare) e regolamentarla, invece di far finta che non esiste perchè a qualcuno non scende giù!

Poi ripeto io non farei ma ila prostituta, ma nemmeno l'avvocato o il politico... per dire...sono mestieri incompatibili con il mio modo di essere! mica giudico gli avvocati male...semplicemente io non lo farei....i politici invece....

[digi79 0]

Per me gli attori porno per esempio non hanno niente di diverso da chi si prostituisce..fanno sesso per denaro!!!

[ransie 0]

ma ... adesso... a parte tutto...Non è che volessi aprire il topic per dare dei giudizi... mi interessava di più fare dei ragionamenti intorno all' argomento, cercae di sviluppare un po' il tema...

mo' torno

[juditta 0]

inteso come tema pratico: come dovrebbe funzionare un bordello?

o come tema "di principio": è giusto che venga legalizzata la prostituzione?

perchè nel secondo caso credo che chi non è d'accordo abbia motivazioni di ordine morale che portano a "giudicare" la prostituzione inaccettabile, come io la "giudico" accettabile..

insomma non è che bisonga avere paura dei giudizi...ho più paura dei pregiudizi, semmai.

tra l'altro si può sempre cambiare idea...

[ransie 0]

però c' è da dire che un certo genere di prostituzione è già bella che "legale"... non mi pare che a una D' Addario, per esempio, abbiano contestato l' operazione... è lei è una che lo dice bello chiaro cosa fa ...

[ransie 0]

insomma non è che bisonga avere paura dei giudizi...ho più paura dei pregiudizi, semmai.

tra l'altro si può sempre cambiare idea...

infatti, il brutto è quando non riesci a prenderli d' anticipo...

mi scappa un domandone. Se tua figlia, ipoteticamente, decidesse visto che è una cosa "normale" tutto sommato, uno può scegliere... dicevo, metti caso che ti dica una mattina: ciao mamma Juditta, oggi uno m' ha dato 1.000 euri per smollargliela... quasi quasi vivo di quello. Te come la prenderesti... (oh, l'esempio l' ho fatto su mamma Juditta perchè sono sicura che non hai figli, non ti arrabbiare!

)

[juditta 0]

non so come la prenderei... ma conta che è quel tipo di domanda che spesso esce quando si parla di omosessualità: quando ti dicono "si facile parlare... e se tuo figlio fosse omosessuale?"

si deve accettare, anche se difficile, che un figlio/figlia abbia un' etica diversa dalla nostra...diciamo che cercherei di capire se dietro ci fossero situazioni di disagio psicologico o materiale...

nel caso non fosse, boh, mi sentirei lontana da lei perchè per me i soldi non sono la molla principale...però la accetterei lo stesso. non so, che dovrei fare?

[ransie 0]

e no Judi... il paragone con l' omosessualità proprio no, dai...

[juditta 0]

non sto facendo il paragone...sto dicendo che quella domanda mi è sempre stata posta parlando di omosessualità...

che ti devo di?

insomma.. alla fine perchè coinvolgere ipotetici figli mai nati per testare le nostre convinzioni?

[ransie 0]

e invece no... nel senso che le cose o valgono oppure no... non è che (secondo me) valgono per il vicino, tanto cavoli suoi... insomma

ripeto... io il topic l' ho aperto per fare ragionamenti...

[juditta 0]

ti faccio un'altra domanda...più vicina alla mia realtà: conosci qualcuno che sia stato con prostitute o prostituti oppure conosci qualcuno che si sia prostituito?

[ransie 0]

ammazza Judi! sembra uno scioglilingua! comunque sì...

però credo che per parlare di una cosa non sempre è necessario conoscere il parere del conoscente o del vicino di casa, che c' entra?

[juditta 0]

siccome mi ha chiesto di un ipotetico "figlio" e io non ce la fo a ragionar così...

intendo dire che la questione "prostituzione" non ha avuto influenze sul mio modo di rapportarmi con queste persone. so che è difficile applicare questo discorso a un figlio...però sarebbe anche sbagliato considerare i figli come nostri prolungamenti...quindi se riesco a rispettare le scelte di amici, mi auguro di riuscire a rispettare anche quelle di un figlio.

l'unico problema sarebbe rendermi conto che abbiamo una scala di valori molto diversa (chessò avessi una figlia che fa la escort per far la bella vita)...soffrirei perchè la sentirei molto lontana da me.

insomma ransie, io cerco di rispondere alle domande che poni tu. spiegati meglio se intendevi altro con quella domanda...

nun so!

[ransie 0]

ma infatti, la mia, era una domanda del cavolo... solo volevo arrivare in fretta a fare qualche altro tipo di ragionamento... comunque rimane il fatto che non è affatto determinante che tu accetti o no una cosa... quella lo fa lo stesso... certo con l' approvazione di mammà è più facile...

ari- domanda del cavolo... questa è già più difficile... sempre la figlia: mamma, visto che non mi compri le robe firmate, faccio dei p... a tutto l' istituto così posso pesare meno su di te e mi compro cosa mi pare.

(oh, non vi incazzate ma sono robe vere queste, non è fantasia, purtroppo... e non sto giudicando nessuno... sto solo provando delle partenze)

la puntinite che avanza...

[digi79 0]

ma perchè Ransie secondo te che sialegalizzata o no la prostituzione cambierebbe qualcosa in questi casi in cui un figlio si mette in testa qualcosa?

Certo che non sarei contenta che mia figlia volesse fare la prostituta ma nemmeno la suora però...che però appunto secondo la morale generale non è una cosa negativa...eppure io in entrambi i casi mi chiederei: dove ho sbagliato?

Detto questo però non posso mica rinchiudere mai figlia o fare chissà che se ha deciso di fare la suora o la prostituta, semplicemente cercherei di capire se avesse un qualche disagio, poi ramamricata l'accetterei per quello che ha scelto di essere!

Insomma se uno decide una cosa la fa....anzi spesso alcune cose attraggono di più quando sono "illecite"...

[juditta 0]

ma infatti, la mia, era una domanda del cavolo... solo volevo arrivare in fretta a fare qualche altro tipo di ragionamento... comunque rimane il fatto che non è affatto determinante che tu accetti o no una cosa... quella lo fa lo stesso... certo con l' approvazione di mammà è più facile...

ari- domanda del cavolo... questa è già più difficile... sempre la figlia: mamma, visto che non mi compri le robe firmate, faccio dei p... a tutto l' istituto così posso pesare meno su di te e mi compro cosa mi pare.

(oh, non vi incazzate ma sono robe vere queste, non è fantasia, purtroppo... e non sto giudicando nessuno... sto solo provando delle partenze)

la puntinite che avanza...

mi sa che per risponderti una marea di puntini...

forse adesso non sono abbastanza lucida, secondo me il discorso qui devia un po' perchè c'è di mezzo la giovane età e una degenerazione sociale... mi è capitato di parlare di questo con un "educatrice" che parla di queste cose con le ragazzine... e lei mi testimonia che fondamentalmente quelle che agiscono così non ritengono di prostituirsi. c'è proprio un gap di consapevolezza...

è un discorso lungo, ora nun gli a fo....

[ransie 0]

e invece è proprio qua che cominciamo ad addentrarci... lungi da me voler puntare il dito contro le ragazzine... che semmai sono solo vittime, per diversi fattori...

[ransie 0]

ci riprovo ari-domanda: quanto è libera una donna, che seppur consapevolmente vende il suo corpo?

[juditta 0]

non so se ci addentriamo, ci addentriamo in un aspetto... ma oltre a quell'aspetto c'è anche una prostituzione che è sempre esistita anche quando le ragazzine non facevano pompini per l'ipod.

e ci sono persone che la praticano o l'hanno praticata sapendo di farlo (poi sulle implicazioni psicologiche non mi addentro perchè non mi sento in grado, ma sicuramente ci sono pure quelle...). per dire...il ragazzo, ora uomo che conosco e che faceva marchette...sapeva di stare prostituendosi...mica pensava di fare altro!

dicamo che sono due aspetti diversi, sicuramente se ne può parlare ma tenedo presente che è solo una faccia della medaglia.

parlando delle ragazzine il tema secondo me non è il bordello...perchè nessuna di loro si considera prostituta ne andrebbe mai a lavorare in un bordello...

[digi79 0]

anche secondo me il discorso delle ragazzine non è consono...

E poi (ora non vorrei offendere le suore) secondo me anche chiudersi in un convento è segno di poca "libertà" psicologica, eppure nessuno dice niente...

Il punto non è tanto quando le scelte di vita siano influenzate dalnostro vissuto ma quanto queste scelte ci rendano felici o no...

A volte si trova il modo per star bene con se stessi e ovviare ai problemi (o disagi) psicologici, nelle cose più strane...ma finchè non si fa un danno ad altri e uno evidente a se stessi cosa altro si può fare?

[digi79 0]

parlando sempre di adulti!

[juditta 0]

in effetti il terreno della libertà psicologica è scivoloso... perchè fa scalpore che la società abbia un' influenza sulla percezione del valore della propria intimità fisica... però è anche vero che ci sono altri aspetti, non sessuali, che subiscono la stessa influenza che interferisce con la libertà di scelta.