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Come affrontare il proprio padre


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Salve a tutti, ho bisogno di qualche consiglio.....questa è la situazione:

Mio padre è sempre stato una persona debole, egoista, privo di iniziativa, sano orgoglio e sana competizione. Non ha mai preso una posizione netta in vita sua perchè preferisce non schierarsi e non discutere, è sempre stato latitante nell'educazione dei figli e permissivo per non voler discutere o scontrarsi. Io sono l'opposto. Ci tengo a rpecisare che comunque è una brava persona, onesta, lavoratore ecc ecc, me a me le persone come lui non piacciono e che se non fossi legata a lui dal sentimento genitoriale, non apprezzerei.

Adesso che non è più giovane (74 anni) ed ha dei problemi di salute (niente di grave ma fastidiosi) è sempre a lamentarsi, non ascolta i consigli di nessuno perchè secondo lui l'autocommiserazione è il miglior modo di affrontare i problemi, sveglia tutti e in particolare mia madre in piena notte perchè quando lui non dorme tutti devono stare a compatirlo ecc ecc.

io non riesco a parlarci, non resco a confrontarmici e se lo faccio lo aggredisco.....come posso fare?

Vi dico anche che il rapporto tra me e mo padre non è mai stato dei migliori, lui è una persona che si rifiuta di apprendere in generale ed io sono la 'brava' figlia ma misteriosa perchè nella vita ho preos una laurea 'strana', faccio un lavoro che lui non capisce, ho fatto altre scelte che lui non capisce....non perchè queste cose siano veramente particolari ma perchè lei rifiuta di mettersi al passo con i tempi e non prova quindi neanche a capire..................

Grazie :Batting Eyelashes:

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Io avevo più o meno gli stessi problemi con mia madre, nonostante sia una persona molto diversa da tua padre, però era impossibile un confronto fra noi due senza che sfociasse in discussioni assurde con urli e quant'altro.

L'ho risolto andandomene di casa. Poi è arrivata anche la comprensione: il diventare genitore mi ha permesso di mettermi nei suoi panni e, soprattutto, di capire molte delle dinamiche che l'hanno resa quello che è. Capendola, ho anche "fatto pace" con lei, l'ho accettata per quello che è. Ora il rapporto è anche bello, siamo però concordi tutte e due che la convivenza sarebbe impossibile, quindi ognuno a casa propria!

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Grazie Impa, ma il mio problema non è quello da te descritto. Io non litigo o discuto sempre con mio padre perchè il rapporto è praticamente inesistente.......è che non riesco ad accettare la sua debolezza.......le discussioni sono pochissime e quando ci sono in realtà sono io che discuto contro un muro perchè lui o si trincera dietro le solite cose senza ragionare, pensare e ascoltare quello che dici oppure stà zitto...............sono io che sbaglio nel non acettare lui........vorrei capire come migliorarmi..........

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ha un carattere innato e nn credo che riuscirai a cambiarlo.

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Qualcosa puoi cambiare...di certo non un uomo di quell'età!! Puoi modificare il tuo atteggiamento..non è così automatico farlo..ma si può. Sotterra l'ascia di guerra, mettiti nella testa e NEL CUORE soprattutto, che tu non hai nessun potere su tuo padre..non puoi decidere niente per lui..è un bello smacco vero? Finchè ti aspetti qualcosa da lui starai male..e lo allontani ancora di più.

Alcune dinamiche non si possono modificare come per magia...

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Grazie ladani, è proprio quello che vorrei fare ma non ci riesco.......comunque ci stò lavorando!!!!!

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Grazie Impa, ma il mio problema non è quello da te descritto. Io non litigo o discuto sempre con mio padre perchè il rapporto è praticamente inesistente.......è che non riesco ad accettare la sua debolezza.......le discussioni sono pochissime e quando ci sono in realtà sono io che discuto contro un muro perchè lui o si trincera dietro le solite cose senza ragionare, pensare e ascoltare quello che dici oppure stà zitto...............sono io che sbaglio nel non acettare lui........vorrei capire come migliorarmi..........

Uno dei modi che hai per accettarlo è conoscerlo, ma non intendo conoscerlo come padre, bensì come persona e capire perchè è così, che cosa nella vita l'ha portato ad essere quello che è oggi ed il padre che è stato.

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  • 4 months later...

<!--quoteo(post=295029:date= 7 8 2010, 12:02 :name=Piper)--><div class='quotetop'>CITAZIONE(Piper @ 7 8 2010, 12:02 ) <a href="index.php?act=findpost&pid=295029"><{POST_SNAPBACK}></a></div><div class='quotemain'><!--quotec-->Grazie Impa, ma il mio problema non è quello da te descritto. Io non litigo o discuto sempre con mio padre perchè il rapporto è praticamente inesistente.......è che non riesco ad accettare la sua debolezza.......le discussioni sono pochissime e quando ci sono in realtà sono io che discuto contro un muro perchè lui o si trincera dietro le solite cose senza ragionare, pensare e ascoltare quello che dici oppure stà zitto...............sono io che sbaglio nel non acettare lui........vorrei capire come migliorarmi..........<!--QuoteEnd--></div><!--QuoteEEnd-->

Uno dei modi che hai per accettarlo è conoscerlo, ma non intendo conoscerlo come padre, bensì come persona e capire perchè è così, che cosa nella vita l'ha portato ad essere quello che è oggi ed il padre che è stato.

ciao anche io sto attraversando una situazione simile, tu dici che dobbiamo conoscerlo come persona ti do ragione ma se quando parli trovi un muro puoi avere tutte le belle intenzioni di questo mondo ma se le cose non si fanno in due non si risolveranno mai.......ti auguro di riuscire stare meglio ed avere un buon rapporto cn tuo padre..........auguri a tutti e buone feste

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Piper, tanti anni fa il nonno quasi novantenne di alcune mie cugine - un vero patriarca con un mucchio di figli/e e nipoti che si riunivano a tavola nelle occasioni festive - aveva ovviamente molti acciacchi, perchè Matusalemme a parte non si è mai sentito che un vecchio scoppi di salute. Tutti a dirgli che lo trovavano assai bene, che sembrava un fiore.. e lui si arrabbiava moltissimo. Così presi l'abitudine, ogni volta che andavo in quella grande casa, di dirgli appena lo vedevo: signor P, la vedo molto sciupata, non sta bene, vero? Lui sorrideva felice, poi si rivolgeva sdegnato ai familiari presenti: solo K mi capisce! Di sicuro comprendi la morale di questa storiella.

Concludo con un'osservazione che si adatta a molti, credo:

Il rispetto che si deve ai genitori ce lo ricordiamo soltanto per pretenderlo dai nostri figli.

Buon Natale

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