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La gelosia

(Discussione n. 01)

Nei bambini da 0 a 3 anni e oltre, si assiste spesso a manifestazioni di rabbia, a comportamenti anomali, a fenomeni regressivi, come l'enuresi, notturna o diurna, ad episodi di violenza contro oggetti o persone.

Molti di questi casi possono essere compresi tra soggetti che soffrono di gelosia.

Per chi? Per che cosa? Potete dare una spiegazione al riguardo?

Avete argomenti o siete stati spettatori e testimoni di casi del genere?

Voi cosa ne pensate?

A risentirci.

Cordialità.

A.Vita

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in base a che cosa quei comportamenti, potrebbero esse compresi tra soggetti che soffrono di gelosia?

non ho capito come sarebbe uscita la correlazione... :Confused:

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Ipotizzo, gelosia nei confronti di fratelli o sorelle più grandi o più piccoli, che assorbono l'attenzione dei genitori?

Nel caso di sorelle più grandi io ho riscontrato per esempio l'idea che la sorella maggiore sia più forte in tutto, una prepotentona bravissima, che se ci si perde in una gara a carte o videogiochi, scoppia la tragedia da parte del fratello minore.

E per questa "figura" è sempre tutto "semplice", tutto "facile", come per la mamma.

E allora il desiderio rabbioso di suonargliele.

Ecco questo è un esempio che ho visto, che ho interpretato come gelosia.

Da parte della sorella maggiore, d'altro canto, la sensazione detta esplicitamente di essere "invisibile" per i genitori, da quando c'è il fratello.

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Nel caso di sorelle più grandi io ho riscontrato per esempio l'idea che la sorella maggiore sia più forte in tutto, una prepotentona bravissima, che se ci si perde in una gara a carte o videogiochi, scoppia la tragedia da parte del fratello minore.

mah... secondo me questa vicenda è più riconducibile all'invidia...

forse dovremmo cominciare col definire gli oggetti di indagine, no?

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La gelosia

(Discussione n. 01)

Nei bambini da 0 a 3 anni e oltre, si assiste spesso a manifestazioni di rabbia, a comportamenti anomali, a fenomeni regressivi, come l'enuresi, notturna o diurna, ad episodi di violenza contro oggetti o persone.

Molti di questi casi possono essere compresi tra soggetti che soffrono di gelosia.

Per chi? Per che cosa? Potete dare una spiegazione al riguardo?

Avete argomenti o siete stati spettatori e testimoni di casi del genere?

Voi cosa ne pensate?

A risentirci.

Cordialità.

A.Vita

mia figlia quando è nato suo fratello ha cominciato a balbettare .

crescendo le cose nn sono migliorate lei è sempre gelosa del fratello dice che lo odia! (credo di aver cresciuto un'altra erika di novi) :icon_neutral:

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mah... secondo me questa vicenda è più riconducibile all'invidia...

forse dovremmo cominciare col definire gli oggetti di indagine, no?

Eh, ma l'invidia è un concetto da peccati capitali, no?

Mi sembra un po' generico, più da adulti.

Tu metti che un bambino a dieci anni voglia "vincere" la sorella maggiore, di diciassette, nel suo campo, cioè vincere su ciò che sa benissimo essere minato,e se perde dice: "la vorrei picchiare, vince sempre lei"

E per forza, la vai a stuzzicare su un settore su cui assolutamente non puoi batterla!

questo è un meccanismo che secondo me è mosso da gelosia, non da invidia, non può essere qualcosa di consapevole.

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e che ne so io :unknw:

apposta chiedevo come si fa a correlare certi comportamenti alla gelosia, piuttosto che all'invidia in sto caso, o ad altri :Batting Eyelashes:

dall'esempio che hai fatto tu, giusto per aggiungere un terzo elemento al quesito/discussione, potrebbe pure esse che il monelletto sfidando la sorella in qualcosa che sa di perde, cerchi solo un pretesto pe menalla o per esprimere il desiderio di farlo, magari nel tentativo di innescare certi meccanismi (familiari?), giusto per aggiungerne un quarto (di elemento) :p:

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in base a che cosa quei comportamenti, potrebbero esse compresi tra soggetti che soffrono di gelosia?

non ho capito come sarebbe uscita la correlazione... :Confused:

Avevo scritto la risposta, ma mi è sparita..... adesso provvedo a ripeterla.

Ho scritto: ""Molti di questi casi possono essere compresi tra soggetti che soffrono di gelosia"".

Forse avresi potuto dire che "NON MOLTI" di loro, ma soltanto "ALCUNI" soffrono di gelosia, gli altri d'invidia.

Avrei condiviso l'obiezione.

Allora, mettiamola in questo modo: Alcuni bambini, alla nascita di un fratellino o di una sorellina, mostrano stranezze di comportamento. Tutto questo mi fa supporre che sia dovuto alla gelosia che nasce in un soggetto di due o tre anni o più.

Se non ci fosse correlazione tra la nascita e la modificazione di comportamento, avremmo allora un fenomeno di sincronicità: che è quel fenomeno di due eventi sincronici in un rapporto di a-causalità. Cioè niente dimnostra che uno sia causa dell'altro, eppure tra loro c'è un nesso che chiameremo nesso A-CAUSALE.

E adesso mando via questo post altrimenti tocco qualche tasto ancora sconosciuto e mi parte anche questo. Poi riprendo il discorso uno per unoi. Va bene?

A dopo e buon pranzo.

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Avevo scritto la risposta, ma mi è sparita..... adesso provvedo a ripeterla.

Ho scritto: ""Molti di questi casi possono essere compresi tra soggetti che soffrono di gelosia"".

Forse avresi potuto dire che "NON MOLTI" di loro, ma soltanto "ALCUNI" soffrono di gelosia, gli altri d'invidia.

Avrei condiviso l'obiezione.

Allora, mettiamola in questo modo: Alcuni bambini, alla nascita di un fratellino o di una sorellina, mostrano stranezze di comportamento. Tutto questo mi fa supporre che sia dovuto alla gelosia che nasce in un soggetto di due o tre anni o più.

Se non ci fosse correlazione tra la nascita e la modificazione di comportamento, avremmo allora un fenomeno di sincronicità: che è quel fenomeno di due eventi sincronici in un rapporto di a-causalità. Cioè niente dimnostra che uno sia causa dell'altro, eppure tra loro c'è un nesso che chiameremo nesso A-CAUSALE.

E adesso mando via questo post altrimenti tocco qualche tasto ancora sconosciuto e mi parte anche questo. Poi riprendo il discorso uno per unoi. Va bene?

A dopo e buon pranzo.

ma la mia obiezione non era per dire che i comportamenti x sono gelosia, i comportamenti y invidia, gli z un altra cosa ecc.

ma proprio per dire che non ci sono elementi, o cmq non erano stati forniti, per poter affermare una qualsiasi delle opzioni sopra citate.

anche il fatto che cè una modifica di comportamento del bambino alla nascita di un fratello o una sorella, in base a cosa possiamo dire che questo sia dovuto a gelosia?

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Sì, ma dovete definire cos'è esattamente la gelosia, sennò noi non si capisce di cosa state parlando

Cioè, cos'è la gelosia per voi psichiatri o psicologi o studenti, ecc.

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Eh, ma l'invidia è un concetto da peccati capitali, no?

Mi sembra un po' generico, più da adulti.

Tu metti che un bambino a dieci anni voglia "vincere" la sorella maggiore, di diciassette, nel suo campo, cioè vincere su ciò che sa benissimo essere minato,e se perde dice: "la vorrei picchiare, vince sempre lei"

E per forza, la vai a stuzzicare su un settore su cui assolutamente non puoi batterla!

questo è un meccanismo che secondo me è mosso da gelosia, non da invidia, non può essere qualcosa di consapevole.

Mettiamo il caso che un bambino abbia tre anni di età. Si chiama Franco. Gli nasce un fratellino. Franco vede che i geniotori si affannano dietro il fratellino. Sono tutti presi da lui. Lo trascurano. Franco teme e crede che i genitori non gli vogliano più bene. Fa di tutto per attirare la loro atenzione. Ma non ce la fa. Allora è preso da una rabbia irrefrenabile e mette in atto dei comportamenti violenti e aggressivi. E' gelosia? E' invidia? forse entrambe le cose. Diventa aggressivo, intollerante, cattivo, e spesso mostra fenomeni regressivi: si fa la pipì addosso, si mostra del tutto isolato e affatto socievole, e molte volte inizia a balbettare. Fenomeni regressivi dovuti a "GELOSIA" . Se vi piace di più mettete "INVIDIA".

Qualcuno ha parlato di invidia, un'altra persona ha parlato di balbuzie... è quello che voglio dire ...

Un sentimento di ostilità verso il fratellino appena nato.... e un'impotenza a riconquistare l'affetto dei genitori.

Franco non sa che l'affetto i genitori non gliel'hanno mai tolto. Ma che la nascita del piccolo li stanno portando in parte lontani da lui. Ma soltanto un po' distante da lui. Poco poco, pwerché i genitori lo amano ancora. Ma lui non può capire questo cambiamento.

è così per voi?

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Sì, ma dovete definire cos'è esattamente la gelosia, sennò noi non si capisce di cosa state parlando

Cioè, cos'è la gelosia per voi psichiatri o psicologi o studenti, ecc.

E' la stessa gelosia che prende una persona adulta, anzi , a volte peggiore, ed è accompagnata da un comportamento ostile, rabbioso e cattivo. A volte pantoclastico (voglia di distruggere tutto quello che egli ha intorno, ad iniziare dai suoi giocattoli)....

................Adesso esco un attimo perché devo andare a comprare un giaccone in svendita, ma tornerò presto.... OK?

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Eh, ma l'invidia è un concetto da peccati capitali, no?

Mi sembra un po' generico, più da adulti.

Tu metti che un bambino a dieci anni voglia "vincere" la sorella maggiore, di diciassette, nel suo campo, cioè vincere su ciò che sa benissimo essere minato,e se perde dice: "la vorrei picchiare, vince sempre lei"

E per forza, la vai a stuzzicare su un settore su cui assolutamente non puoi batterla!

questo è un meccanismo che secondo me è mosso da gelosia, non da invidia, non può essere qualcosa di consapevole.

Che la gelosia sia qualcosa di inconsapevole sono d'accordo. E' un complesso psicologico che nasce nell'ambito dell'inconscio,. Non è cosciente.

La stessa cosa succede per l'invidia. E' un sentimento negativo che nasce dalle viscere psicologiche dell'inconscio ! dell'animo, in una parte nascosta, nelle pieghe della psiche.

Che ne pensi? Ti va bene la definizione?

Inoltre possiamo dire che la stessa cosa che ipotizzi per un rapporto tra un bambino di 10 con la sorella di 17 è simile a quello che si stabilisce tra un bambino di tre anni e il suo fratellino di pochi giorni?

NO?

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diciamo che il fratellino di tre anni col neonato è un paragone diverso.

io credo che il fratellino neonato crei più problemi a un fratello/ sorella più grande, che è più abituato a essere figlio unico da tempo.

Un esempio: " Sei contenta che t'è nato un fratellino?! No, chè ora mi toccherà vestirmi da sola" (NDR)

Un bimbo più piccolo si rende meno conto delle cose.

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Che la gelosia sia qualcosa di inconsapevole sono d'accordo. E' un complesso psicologico che nasce nell'ambito dell'inconscio,. Non è cosciente.

La stessa cosa succede per l'invidia. E' un sentimento negativo che nasce dalle viscere psicologiche dell'inconscio ! dell'animo, in una parte nascosta, nelle pieghe della psiche.

Che ne pensi? Ti va bene la definizione?

Inoltre possiamo dire che la stessa cosa che ipotizzi per un rapporto tra un bambino di 10 con la sorella di 17 è simile a quello che si stabilisce tra un bambino di tre anni e il suo fratellino di pochi giorni?

NO?

ciao doc,

sappiamo che in certe situazioni c'e un'aumento d''endorfina che ci fa' sentire bene...

poi c'e' l'adrenalina ed altri ormoni con specifici ruoli.

e' possibile che un rabbioso, un violento in sto' caso ,l'invidia e gelosia abbiano a che fare

con un cambiamento a livello (provvisorio o cronico) di certe proteine nei fluidi neurocelebrali?

thankssssss

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Mettiamo il caso che un bambino abbia tre anni di età. Si chiama Franco. Gli nasce un fratellino. Franco vede che i geniotori si affannano dietro il fratellino. Sono tutti presi da lui. Lo trascurano. Franco teme e crede che i genitori non gli vogliano più bene. Fa di tutto per attirare la loro atenzione. Ma non ce la fa. Allora è preso da una rabbia irrefrenabile e mette in atto dei comportamenti violenti e aggressivi. E' gelosia? E' invidia? forse entrambe le cose. Diventa aggressivo, intollerante, cattivo, e spesso mostra fenomeni regressivi: si fa la pipì addosso, si mostra del tutto isolato e affatto socievole, e molte volte inizia a balbettare. Fenomeni regressivi dovuti a "GELOSIA" . Se vi piace di più mettete "INVIDIA".

Qualcuno ha parlato di invidia, un'altra persona ha parlato di balbuzie... è quello che voglio dire ...

Un sentimento di ostilità verso il fratellino appena nato.... e un'impotenza a riconquistare l'affetto dei genitori.

Franco non sa che l'affetto i genitori non gliel'hanno mai tolto. Ma che la nascita del piccolo li stanno portando in parte lontani da lui. Ma soltanto un po' distante da lui. Poco poco, pwerché i genitori lo amano ancora. Ma lui non può capire questo cambiamento.

è così per voi?

forse potremmo capire meglio se attribuiamo delle funzioni alla gelosia, oppure ancora meglio, se attribuiamo delle finalità e degli scopi ai comportamenti del bambino.

cioè per quale motivo il monelletto, in quella situazione, mette in atto comportamenti aggressivi e di intolleranza, spaccando addirittura i suoi propri giocattoli?

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Salve,

io penso che il primogenito dopo aver trascorso tot anni in una certa situazione cioè da solo con i genitori che gli dedicavano il maggior tempo possibile, all'arrivo del secondo deve condividere i suoi spazi e soprattutto l'attenzione dei genitori. Da parte loro i genitori credendolo "grande" gi riservano delle attenzioni diverse rispetto al piccolino ed è per questo che il "grande" tendo ad assumere comportamenti più infantili rispetto alla sua età, per ricevere lo stesso tipo di attenzioni che riceve "l'intruso".

Sarebbe interessante capire perchè invece con l'arrivo magari del terzo difficilmente accade, anzi il primo si attacca di più al terzo.

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diciamo che il fratellino di tre anni col neonato è un paragone diverso.

io credo che il fratellino neonato crei più problemi a un fratello/ sorella più grande, che è più abituato a essere figlio unico da tempo.

Un esempio: " Sei contenta che t'è nato un fratellino?! No, chè ora mi toccherà vestirmi da sola" (NDR)

Un bimbo più piccolo si rende meno conto delle cose.

Condivido: il bambino di tre anni soffre pene indicibili, per gelosia o invidia

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Salve,

io penso che il primogenito dopo aver trascorso tot anni in una certa situazione cioè da solo con i genitori che gli dedicavano il maggior tempo possibile, all'arrivo del secondo deve condividere i suoi spazi e soprattutto l'attenzione dei genitori. Da parte loro i genitori credendolo "grande" gi riservano delle attenzioni diverse rispetto al piccolino ed è per questo che il "grande" tendo ad assumere comportamenti più infantili rispetto alla sua età, per ricevere lo stesso tipo di attenzioni che riceve "l'intruso".

Sarebbe interessante capire perchè invece con l'arrivo magari del terzo difficilmente accade, anzi il primo si attacca di più al terzo.

Sì, va bene per me l'analisi che hai fatto.

Quando poi giunge un terzo figlio, il primo si sgancia da questa dinamica, e vi rimane impigliato il secondo.

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................Adesso esco un attimo perché devo andare a comprare un giaccone in svendita, ma tornerò presto.... OK?

Caro dottore, lei mi sta simpatico, ha capito bene come sono i tipetti assidui che frequentano questo forum! Just%20Kidding.gif

Sì, va bene per me l'analisi che hai fatto.

Quando poi giunge un terzo figlio, il primo si sgancia da questa dinamica, e vi rimane impigliato il secondo.

Mi chiedo se questo accade perché il primo ormai ha raggiunto un'età in cui è più autonomo e distaccato a prescindere oppure, o anche, perché la presenza di un terzo gli permette di passare il "ruolo" al secondo.

Ossia: visto che ora ci stai tu in mezzo, lamentati tu e io ne traggo vantaggio emozionale per interposta persona, spero di essermi spiegata :blink:, forse sto dicendo un'immensa fesseria perché i fattori in gioco sono tanti, molto dipende dal comportamento dei genitori, se sono capaci o meno di distribuire affetto equamente.

Le differenze d'età contano molto nel determinare le reazioni, sarebbe interessante conoscere queste distinzioni, ossia perché a tre anni la situazioen è tremenda ecc ecc, ma mi rendo conto che forse sarebbe troppo lungo spiegare tutto.

Poi mi viene in mente la situazione, ormai sempre più rara, di famiglie molto numerose, dove immagino la questione si prospetti più complessa.

Certo non diventano una banda di delinquenti in perenne guerra sociale fra loro, o forse sì? Ricordo il racconto di un'amica con tanti fratelli, la madre usava il battipanni per domare la ciurma :D:

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Bell'intervento.

Io provengo da una famiglia dove eravamo solo tre figli.

Io sono l'ultima, avuta in tarda età.

Bene,come affetto, i miei genitori direbbero ne ho ricevuto più di tutti, la prediletta dopo due maschi più grandi.

In realtà io ho percepito una forte gelosia nei confronti dei fratelli maggiori.

Più forti, più considerati, meno nella bambagia, più liberi.

Anche più in guerra coi genitori.

E mi sono adeguata.

Ancor oggi, LORO NON MI CONOSCONO, è QUESTO IL TRAGICO, OGNUNO HA PRESO LA SUA STRADA E SIAMO DEI PERFETTI SCONOSCIUTI.

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Il dottore che ci comunica che si va a comprare i giacconi in svendita è veramente di fuori le righe:))

Io mi sono scandalizzata subito, non lo volevo dire, mi sono autocensurata:)))

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  • 1 month later...

Sì, va bene per me l'analisi che hai fatto.

Quando poi giunge un terzo figlio, il primo si sgancia da questa dinamica, e vi rimane impigliato il secondo.

Aggiungo in calce...

Gentile Amica,

Lei avrà sentito dire che qualche volta in alcuni bambini o bambine si manifesta il fenomeno dell'ENURESI, diurna e notturna (specialmente). E sa che l'enuresi notturna, una volta assodato che la bambina non soffra di malattie renali e della vescica, è un problema di origine psicologica. Il trattenimento dell'urina, o il suo rilascio senza possibilità di contenimento durante la notte, è un problema psicologico di cui qui non diciamo altro perché occorre sapere molti fatti che riguardano i componenti della famiglia. L'incontinenza urinaria è quindi un sintomo che risale all'ansia.

Può essere un fenomeno di FISSAZIONE, cioè sin da piccola la bambina non ha mai appreso la capacità di contenere l'urina, o di REGRESSIONE, ritorno ad una fase di incontinenza a tre a quattro o a sei anni, per motivi diversi. Es.: la nascita di un fratellino o di una sorellina provoca in lei una situazione di ansietà associata a gelosia e invidia. Allora ritorna a fasi precedenti della crescita e si fa la pipì addosso specie durante la notte. E questo può durare a lungo, sino alla tarda adolescenza, in alcuni soggetti.

Bene. A questo fenomeno può assomigliarne un altro: l'ENCOPRESI, cioè il NON TRATTENIMENTO delle feci che sporcano le mutandine, sia durante la notte, ma anche durante il giorno.

L'encopresi, una volta appurato da un proctologo (medico specialista dell'ultima parte dell'intestino) che non vi è nulla di organico, è riconducibile agli stessi motivi dell'enuresi: ansia, gelosia, invidia ed altri motivi psicologici (persino, a volte all'ansia della madre!!).

Alcune bambine, adolescenti e ragazze, al contrario dell' incontinenza delle feci, trattengono le feci per giorni e giorni e questo però è un altro discorso o un discorso sempre di origine psicologica contro il quale occorre prendere provvedimenti sia di origine psicologica, sia di origine medica.

Allora, se si tratta di encopresi, e qui siamo in diversi a sostenerlo, occorre andare da uno psicologo, madre e figlia, parlarne e forse lo psicologo vorrà vedere l'intera famiglia e magari sottoporvi ad una terapia collettiva (della famiglia) .

È l'unico modo di affrontare il problema. Previa verifica medica di cui abbiamo detto sopra.

Antonio V.

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