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Ma gli uomini che tipo di donne amano?quelle suberanti e sicure di sè?o le solite gatte morte lagnose?


blondie

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:Praying: Ecco,come donna odio le gattemorte!!!ultimamente ho avuto a che fare con una collega /amica che definisco in questo modo....con un attegiamento di continuo conflitto con le altre e di invidia totale riguardo aspetto fisico vita amorosa..avete avuto esperienze simili?...ops...ho dimenticato la e in esuberanti...pardon!!
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:Praying: Ecco,come donna odio le gattemorte!!!ultimamente ho avuto a che fare con una collega /amica che definisco in questo modo....con un attegiamento di continuo conflitto con le altre e di invidia totale riguardo aspetto fisico vita amorosa..avete avuto esperienze simili?...ops...ho dimenticato la e in esuberanti...pardon!!

La gatta morta è meglio morta che viva, ma se la acchiappo la concio per le feste! Però ogni uomo è diverso dall'altro, ognuno cerca qualcosa di diverso, io cercavo tanto la donna tormentata, intellettuale, depressa, autosminuente...ma finiva regolarmente male. Ormai aspetto la prossima vita per riuscire a vivere l'avventura con la donna avventurosa, sfuggente, contraddittoria...sono vecchio, sono vecchio!

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Questo lo lessi anni fa, guarda se ti ci ritrovi :Batting Eyelashes:

Uomo avvisato...

Guerra alla gattamorta

di Katia Salvaderi

È furba, determinata e ha come unico scopo quello di “catturare” un maschio che le permetta di fare una vita da sogno. Carla Bruni è un esempio eccellente di questa tipologia di donna. Ma se voi maschietti non vi identificate nel modello Sarkozy eccovi le 10 strategie per disinnescarla. E salvarvi la vita

Donne che combattono per ritagliarsi una identità decorosa e donne che investono sul loro potere seduttivo, perseguendo come unica ragione di vita la cattura del maschio. Un gap tra generi femminili che pare incolmabile: donne vere contro gattemorte.

Da un lato del ring si trovano tipe come Alba Parietti, che qualche giorno fa ribatteva al cafone di turno: “io sarò puttana, e mi diverto, tu invece non trombi da trent’anni”. Una che parla con enfasi e ride sguaiatamente, pazienza se non fa bon ton; che ha il coraggio di dire – prima in Italia – che si è rifatta tutta; che ha sempre raccontato il dolore delle sue storie d’amore andate male, senza per questo trasformarle in business malcelato di vittimismo. Ma siccome sappiamo che anche la Alba nazionale non è del tutto esente da gattamortismo (un paio di relazioni “giuste” le ha centrate pure lei...), ci tocca guardare ad altri esempi, ahinoi, non italiani: Madonna, Penelope Cruz, Sharon Stone, donne bellissime che, senza diventare virago isteriche, hanno saputo costruirsi da sole (o quasi) la propria fortuna.

Sull’altro lato del ring, troviamo la gattamorta per eccellenza: no, non parliamo di Marina La Rosa "storica" gattamorta del Grande Fratello 1, ma di Carla Bruni. Che, pur priva di qualsivoglia talento - carina, ma c’è di meglio; afona, ma cantante; inespressiva, ma attrice – è salita sempre più in alto di maschio in maschio, adeguando se stessa, il proprio stile e il proprio lavoro al compagno di turno. Guadagnandoci - prima in lire, poi in franchi e infine in euro - enormemente.

Bene, ora che grazie alle nostre testimonial eccellenti abbiamo identificato il genere veniamo alle questioni pratiche: come si riconosce una gattamorta? E come si fa a disinnescarla? La gattamorta è una mantide religiosa: si muove piano, parla sottovoce e sta a tavola con stile, ma una volta che ha messo le sgrinfie addosso a un uomo, è rovinato. E va a finire che i maschi si arroccano su posizioni sempre più difensive. Ma il gattamortismo fa male anche a noi donne, che ci troviamo rappresentate in una versione sminuente. Quindi nel desiderio di sconfiggerla è indispensabile l'alleanza tra uomini e donne. Per questo proponiamo a te uomo cje ci leggi e potenziale vittima, le dieci strategie sicure per disinnescare la bomba gattamorta e le semplici mosse per non cascarci più.

1 La preda sei tu.

Non pensare di averla conquistata: sei solo caduto nella rete. Una volta che ti ha puntato, la Gattamorta inizia col lanciarti occhiatine da lontano. Ogni volta che incrocia il tuo sguardo reclina il capo con fare verginale. Casualmente, si fa trovare più volte sul tuo percorso, ancheggiando e lasciando una scia di profumo. Non appena ti fai coraggio e le rivolgi la parola, ti si avvolge attorno come un boa: non te la scrollerai più di dosso per tutta la vita.

Disinnesco. Quando ti passa davanti, fermala con gentilezza e sussurrale: “Volevo avvisarti che hai l’orlo scucito.

Poi gira sui tacchi e alllontanati. Se ti capita di incrociare ancora i suoi sguardi (a quel punto stizziti), alza il calice verso di lei, goliardico. Non ti disturberà più: non sei “azzerbinabile”, non fai al caso. In poche parole, sei salvo.

2 Quel che dici è Vangelo.

Se non lo capisci al volo che ti sta adulando... Eppure il più delle volte funziona, perché una brava Gattamorta si fa specchio del tuo ego e ti cattura nel tuo disperato bisogno di conferme. Che parli dei tuoi gusti a tavola o dei bulloni che hai appena piazzato al cliente vietnamita, trova irresistibile tutto quel che dici. Ti ascolta incantata, accompagnando la conversazione con molti “ooohhh”, “ma daiii”, “anch’ioooo”...

Disinnesco. Parlando della Ferrari, dì che ti fa impazzire. Ovviamente, piacerà molto anche a lei. Dopo mezz’ora, dì che la Ferrari fa schifo e che la Porche è molto meglio. Concorderà. A quel punto falle notare la contraddizione. Nel momento in cui comincia a ingarbugliarsi, tu mettiti a ridere. Si sentirà smascherata e passerai immediatamente dalla parte degli “stronzi”. L’hai scampata anche qua e hai ragione di ridere contento.

3 Sei tu il più bello del reame.

Facendo leva sul tuo virile spirito di competizione, ricorre a tecniche di marketing comparativo. Mette l’accento sui difetti degli altri maschi, denigrandoli colpo su colpo. Deve farti sentire più figo di Valentino Rossi, che siccome ha evaso le tasse è un disonesto, o di Raoul Bova, che è truzzo.

Disinnesco. Fingiti gay. Non appena prova ad attaccare il vicino di tavola per il colore della cravatta, tu dì che sotto quella cravatta c’è un bel maschio. Quando si indigna per le tasse di Valentino, tu afferma che per una sera con lui faresti qualsiasi cosa. E se prova a distruggere anche Bova, sgrana gli occhi e sbotta: “Ma sei scemaaaa?”. Il giorno dopo racconterà a tutti che sei gay e sei salvo.

4 Le tue amiche sono sue amiche.

Il controllo della concorrenza rientra nelle sue principali attività e siccome tra le tue amiche si può celare una insidia, la tecnica adottata è quella di farsele amiche. Su Facebook studia ogni tua mossa, ma si guarda bene dal partecipare alle tue conversazioni, se non per brevi battute che in realtà significano: “Sei sotto controllo”. Notata l’amica con cui parli di più, alla prima occasione butterà lì: “Simpatica quella tipa” e ti metterà in condizione di dovergliela presentare. Ben presto diventerà amica carissima di ogni tua conoscente, ancora più amica di te. Cosicché se per caso ti “comporterai male”, le avrai addosso tutte perché, brutto e cattivo, la stai facendo soffrire.

Disinnesco. Circondati di un esercito di amiche intelligenti. Parlando del tuo ultimo incontro con Elvira, riferisci della vostra disquisizione sul cinema russo o sulle inquadrature fisse di Ozu; su Facebook, parla di politica e di biografie illustri.

La Gattamorta non è intelligente (è furba, ma è diverso) e non essendo in grado di farsi amiche donne di tale spessore, si sentirà spiazzata. Più amiche hai, meglio è. Tienile care: sono un cordone sanitario anti-gattamorta molto efficace.

5 L’intramontabile arte di farla fruttare.

Tease & denial è la sua arma del potere: te la fa annusare, te la darà, ma meno di quanto ti aspetti. E per poco. Alle prime uscite al massimo un bacio, ti deve studiare: dove la porti a cena, che macchina hai, se sai porgere il cappotto e cosucce così. Passato l’esame, comincerà a vestirsi da zoccola doc, al punto che tu sentirai scottare la sedia e quando, ormai arrapato come un lupo, tenterai di baciarla, questa volta si lascerà baciare. Ma solo un bacetto che è tardi. E scenderà dall’auto mostrando sbadatamente la coscia per farti pregustare le delizie che ti spettano se ti comporterai bene. In una seconda fase diventa esplicita. Ti piace quella posizione? Si mette sempre in quella posizione. Come per tutte le altre cose, una volta capiti i tuoi gusti vi si adegua. A quel punto tu penserai di aver trovato la cuccagna. Sbagliato! L’idillio erotico dura un mesetto, giusto il tempo di sentirsi fidanzata. Dopodiché avrà spesso mal di testa e non si concederà più, se non a prezzo di corteggiamenti estenuanti e regali costosi.

Disinnesco. Osserva bene come fa l’amore, se è capace di perseguire il proprio piacere o se fa sempre quello che vuoi tu. Anche in questo caso, spiazzala: fruste, legacci, baciala dolce e poi tirale i capelli, dì le parolacce. Una vera donna sa fare sesso in molti modi, o perlomeno sperimenta con te. Una Gattamorta no, lei è tutta un cliché. Tu buttale per aria gli schemi, divertiti pure e poi… butta via lei, che è meglio.

6 La piccola fiammiferaia.

Non le viene neanche in mente di portare la mano al portafoglio. Fa niente se ha la borsa di Gucci al braccio, lei è povera e bisognosa e il momento del conto non la riguarda: paghi tu. La devi sempre andare a prendere sotto casa e ce la devi riportare. Per Natale ti regala un CD, perché è il pensiero che conta, a fronte di un costosissimo gioiello che si sarà premurata di segnalarti la settimana prima, passando “per caso” con te davanti a quella vetrina.

Disinnesco. Questa è facile: fingiti povero. Ti lascerà perdere immediatamente.

7 La borsa della spesa, questa sconosciuta.

Non avendo carattere né spina dorsale, a portar pesi la poverina non ce la fa. La spesa tocca a te. Quelle rare volte che si degna di passare dal negozio sotto casa, per punizione mangerai solo salumi in busta e gallette di mais. Se non funziona l’ascensore, inscena uno svenimento: portare in giro il suo stesso fondoschiena è un peso insostenibile per lei.

Disinnesco.

Rifiutati categoricamente e fin dalla prima volta (se cedi all’inizio, sei finito) di fare la spesa. Abbi sempre da fare, pur di arrivare a casa tardi la sera. Dopo due spese fatte da sola capirà che non sei l’uomo per lei. E mentre te ne vai da quella casa, cacciale in mano un pacco e fatti aiutare a portar giù le tue cose: si sa mai che ci ripensi e ti richiami indietro!

8 La depressione funzionale.

Essendo Gatta (morta) miagola, e il suo miagolìo è in genere un lamento: la durezza della vita, il suo ex che le ha ucciso il cuore, le ingiurie alle elementari… Esser tristi, si sa, attiva l’istinto di protezione nel maschio. Tutte noi abbiamo il mestruo, ma lei ce l’ha più doloroso delle altre. Già cinque giorni prima è giù di morale, piange, ha freddo, non ha fame, non ha voglia. Non dice “sono stanca” ed è morta lì, ma “sono depressa”. E ti guarda come se fossi tu la causa di tanto dolore, o perlomeno come una merdaccia perché lei soffre e tu non la capisci. Ti devi sentire un mostro di insensibilità, sempre.

Disinnesco. Quando attacca la lagna, proponile un viaggio improvviso in Polinesia e aggiungi: “Che dici, andiamo a prenotare?”. Come d’incanto, si sentirà meglio. Portala in agenzia e sul più bello dì che siete lì per prenderle un biglietto per Torino, che se ne torni da sua madre, che di tutto questo umore mestruale non ne puoi più.

9 “Se mi lasci mi uccido”

La vita dell’uomo che cerca di liberarsi di una Gattamorta diventa durissima. Il senso di colpa è il suo pezzo da novanta e lo sa usare in modo sublime. Ha sempre barbiturici nel comodino e in borsetta. Non vuole che usi il rasoio elettrico, solo lamette, che tiene in bella vista sulla mensola del bagno. E poi la frase fatidica, la scena madre per eccellenza: “Se mi lasci, mi uccido!”.

Disinnesco. Nel momento esatto in cui pronuncia la ferale minaccia di suicidio, tu vai in bagno a prendere le lamette e porgigliele. Incurante degli strilli che seguiranno, esci coi tuoi amici. Stai tranquillo, non si ucciderà. La troverai con il muso, ma la cura darà i suoi frutti: visto che non stai al ricatto, si vedrà costretta a lasciarti, perché “sei un cinico e un vile”. Ma cavolo, sei salvo!

LA DECIMA STRATEGIA

Una decima strategia per disinnescare la Gattamorta non c’è. A meno che non si voglia considerare tattica di anti-gattamortismo il valutare una persona dalla sua generosità, dalla sua prontezza a un sorriso autentico, dalla sua gaiezza nel volerti rendere gaio e dalla sincera compartecipazione nei momenti pesanti. In realtà non è difficile riconoscere una Gattamorta, ma per esserne liberi bisogna meritarsi una donna. E questa sì che è tutta un’altra storia, perché le donne-gattamorte in genere fanno coppia con gli uomini-topo. Ma di loro parleremo un'altra volta

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La gatta morta è meglio morta che viva, ma se la acchiappo la concio per le feste! Però ogni uomo è diverso dall'altro, ognuno cerca qualcosa di diverso, io cercavo tanto la donna tormentata, intellettuale, depressa, autosminuente...ma finiva regolarmente male. Ormai aspetto la prossima vita per riuscire a vivere l'avventura con la donna avventurosa, sfuggente, contraddittoria...sono vecchio, sono vecchio!

nn ci sarà una prossima vita.....la nostra occasione l'abbiamo buttata nel cesso....ormai è troppo tardi :(:

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:Praying: Ecco,come donna odio le gattemorte!!!ultimamente ho avuto a che fare con una collega /amica che definisco in questo modo....con un attegiamento di continuo conflitto con le altre e di invidia totale riguardo aspetto fisico vita amorosa..avete avuto esperienze simili?...ops...ho dimenticato la e in esuberanti...pardon!!

cosa ti frega di cosa piace agli uomini, tu devi essere te stessa .

nn devi diventare una geisha per trovarti un uomo.....ecco perchè le storie finiscono si cerca sempre (all'inizio) di essere diverse da quello che si è :Shame On You:

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nn ci sarà una prossima vita.....la nostra occasione l'abbiamo buttata nel cesso....ormai è troppo tardi :(:

Dai a tutti è concessa un'altra occasione. Ed io proverò a fare il GATTOMORTO... :Just Kidding:

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come dicono i siculi:

donne pepate nn sanno da sposare ma solo da t@@@@@@e!!Shame%20On%20You.gif

:Drooling:

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  • 3 months later...

secondo me gli uomini come le donne, quando hanno quello lagnoso vorrebbero quello esuberante, qundo hanno quello esuberante vorrebbero quello timido. e' un cane che si morde la coda, quando si ha una cosa se ne vuole un'altra, il motivo e' semplice, siamo sempre insoddisfatti di tutto quello che abbiamo.In entrambi i casi cmq, quando la cosa diventa troppo asfissiante e sembra che vogliano cambiarti, l´unica soluzione e´ alzare i tacchi e andare via, lasciandole a bocca aperta.l´ho sperimentato e funziona sempre!!!

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