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Il suicidio


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quando mi veniva un'istinto suicida , pensavo sempre di inpasticcarmi .....il meno cruento .....dal sonno alla morte.

però stavo lontano dalle finestre e terrazzo perchè avevo paura di buttarmi di sotto!

va bene come risposta dottore :LOL:

In una notte di fine autunno, possibilmente nebbiosa, a metà settimana, in una conca nascosta su di una strada sterrata sperduta negli antri più nascosti dell'oltrepò pavese, dove la casa più vicina è lontana km e la strada più trafficata nemmeno si vede. Fatto il pieno di gasolio, collegato il tubo flessibile allo scarico dell'auto, tamponato il finestrino posteriore affinche entri meno aria fresca possibile, impasticcatomi con 3 o 4 tavor aspettando finalmente la felicità.

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In una notte di fine autunno, possibilmente nebbiosa, a metà settimana, in una conca nascosta su di una strada sterrata sperduta negli antri più nascosti dell'oltrepò pavese, dove la casa più vicina è lontana km e la strada più trafficata nemmeno si vede. Fatto il pieno di gasolio, collegato il tubo flessibile allo scarico dell'auto, tamponato il finestrino posteriore affinche entri meno aria fresca possibile, impasticcatomi con 3 o 4 tavor aspettando finalmente la felicità.

sembra una morte molto romantica .....

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@ Orion: se permetti due domande...

1. Dici di trovarti in questo stato da una decina d'anni. E prima, come vivevi?

2. Ti va di parlarci dei tuoi genitori?

Ciao!

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La migliore è lo sballo. Paradiso assicurato per direttissaima!

che tipo di sballo? Straight%20Face.gif

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Scusate, ma leggendovi,forse mi sbaglio, mi date l'impressione che voi condividete e appoggiate la scelta di Michele,secondo me invece si dovrebbe cercare di dissuaderlo perchè mi sembra che sia molto risoluto nella sua decisione......ciao

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Scusate, ma leggendovi,forse mi sbaglio, mi date l'impressione che voi condividete e appoggiate la scelta di Michele,secondo me invece si dovrebbe cercare di dissuaderlo perchè mi sembra che sia molto risoluto nella sua decisione......ciao

Ripensando ai miei periodi cupi, ricordo che prendevo le distanze da tutti quelli che non parlavano la "mia lingua" (col rischio peggiore dell'isolamento) e mi scatenava rabbia e più determinazione nelle mie convinzioni chi cercava di dissuadermi con le convenzionali espressioni perché sentivo che veniva sminuito il mio dramma...

Mi viene in mente ora un film, visto molto tempo fa, di cui mi sfugge il titolo (scusate la memoria), dove il protagonista, un ragazzo autistico, aveva il "pallino" di scappare per andarsi ad arrampicare su di una struttura metallica altissima, dalla quale sapeva salire ma mai scendere... Ogni volta si mobilitavano pompieri e forze dell'ordine per andarlo a prendere e portar giù... Ma un bel giorno, grazie ad un attimo di distrazione del fratello più grande che lo doveva sorvegliare, scappò ed in un baleno raggiunse la cima di quella struttura. Così in alto era impossibile anche per i pompieri raggiungerlo che da sotto col megafono cercavano di dirgli "attento, potresti farti male, stai fermo dove sei...se scendi ti facciamo un bel regalo, vieni giù che fra poco viene buio...etc..." ma invano!

Ad un certo punto il fratello grande, da sotto, gli canta una canzoncina... e lui,il ragazzo autistico, con tutta naturalezza, felice ed ebete, rispondendo alla stessa filastrocca, scende .. tra lo stupore di mezzo paese che nel frattempo si era radunato...

Morale: "da fuori" si dovrebbe "entrare" e...

Io sto solo cercando di tener aperta la porta...

Può entrare solo chi impara la sua lingua...

Cerchiamo di conoscerla...

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Scusate, ma leggendovi,forse mi sbaglio, mi date l'impressione che voi condividete e appoggiate la scelta di Michele,secondo me invece si dovrebbe cercare di dissuaderlo perchè mi sembra che sia molto risoluto nella sua decisione......ciao

Ciao laraa, no no non devono dissuadermi, non è quello che voglio dai miei amici qui sul forum, voglio solo sapere cosa ne pensano e le loro risposte sono sempre state corrette e ben accette. Ho apprezzato anche il tuo intervento, come per ammonire gli altri dicendo loro: attenzione, perchè michele è davvero deciso bisogna fare qualcosa per salvarlo, apprezzo questo tuo attaccamento alla vita tienilo stretto perchè è un dono. Io ogni giorno vedo la mia fine, la vedo con serenità veramente, mi passa persino il bruciore allo stomaco e il malessere quando ci penso, prima o poi succederà ne sono più che certo e sbaglio di rado su ciò che sento io della mia persona. Se non questo, il prossimo o l'altro ancora autunno arriverà il momento.

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Ripensando ai miei periodi cupi, ricordo che prendevo le distanze da tutti quelli che non parlavano la "mia lingua" (col rischio peggiore dell'isolamento) e mi scatenava rabbia e più determinazione nelle mie convinzioni chi cercava di dissuadermi con le convenzionali espressioni perché sentivo che veniva sminuito il mio dramma...

Mi viene in mente ora un film, visto molto tempo fa, di cui mi sfugge il titolo (scusate la memoria), dove il protagonista, un ragazzo autistico, aveva il "pallino" di scappare per andarsi ad arrampicare su di una struttura metallica altissima, dalla quale sapeva salire ma mai scendere... Ogni volta si mobilitavano pompieri e forze dell'ordine per andarlo a prendere e portar giù... Ma un bel giorno, grazie ad un attimo di distrazione del fratello più grande che lo doveva sorvegliare, scappò ed in un baleno raggiunse la cima di quella struttura. Così in alto era impossibile anche per i pompieri raggiungerlo che da sotto col megafono cercavano di dirgli "attento, potresti farti male, stai fermo dove sei...se scendi ti facciamo un bel regalo, vieni giù che fra poco viene buio...etc..." ma invano!

Ad un certo punto il fratello grande, da sotto, gli canta una canzoncina... e lui,il ragazzo autistico, con tutta naturalezza, felice ed ebete, rispondendo alla stessa filastrocca, scende .. tra lo stupore di mezzo paese che nel frattempo si era radunato...

Morale: "da fuori" si dovrebbe "entrare" e...

Io sto solo cercando di tener aperta la porta...

Può entrare solo chi impara la sua lingua...

Cerchiamo di conoscerla...

Questa fino ad ora è la risposta che più mi è piaciuta, che più di tutte ha centrato il nocciolo della questione. Io parlo una lingua sconosciuta a tutti me ne rendo conto, colui che la imparerà sarà l'unico in grado di capirmi, non salvarmi forse ma capirmi.

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Questa fino ad ora è la risposta che più mi è piaciuta, che più di tutte ha centrato il nocciolo della questione. Io parlo una lingua sconosciuta a tutti me ne rendo conto, colui che la imparerà sarà l'unico in grado di capirmi, non salvarmi forse ma capirmi.

:friends:

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Ciao laraa, no no non devono dissuadermi, non è quello che voglio dai miei amici qui sul forum, voglio solo sapere cosa ne pensano e le loro risposte sono sempre state corrette e ben accette. Ho apprezzato anche il tuo intervento, come per ammonire gli altri dicendo loro: attenzione, perchè michele è davvero deciso bisogna fare qualcosa per salvarlo, apprezzo questo tuo attaccamento alla vita tienilo stretto perchè è un dono. Io ogni giorno vedo la mia fine, la vedo con serenità veramente, mi passa persino il bruciore allo stomaco e il malessere quando ci penso, prima o poi succederà ne sono più che certo e sbaglio di rado su ciò che sento io della mia persona. Se non questo, il prossimo o l'altro ancora autunno arriverà il momento.

Vedi,Michele,Senzapadroni ha ragione, non parlando lo stesso linguaggio mi è davvero difficile comprenderti e devo essere sincera mi fa un certo effetto leggere certe affermazioni.ciao

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Ripensando ai miei periodi cupi, ricordo che prendevo le distanze da tutti quelli che non parlavano la "mia lingua" (col rischio peggiore dell'isolamento) e mi scatenava rabbia e più determinazione nelle mie convinzioni chi cercava di dissuadermi con le convenzionali espressioni perché sentivo che veniva sminuito il mio dramma...

Morale: "da fuori" si dovrebbe "entrare" e...

Io sto solo cercando di tener aperta la porta...

Può entrare solo chi impara la sua lingua...

Cerchiamo di conoscerla...

Ciao,sai leggendo quello che scrivi non posso che darti ragione perchè anch'io mi sentivo così, ma il fatto è che io vedo le cose da un punto di vista differente perchè la mia esperienza è diversa dalla vostra,nel senso che ho soffro di ansia-depressiva da molto tempo,ho passato periodi difficili che pensavo di non riuscire a continuare a vivere in quello stato di angoscia continua che mi pesava sulle spalle,però per fortuna non sono mai arrivata ad avere il pensiero estremo di non farcela piu' e di farla finita....è per questo che forse ,come dici tu,non "conoscendo la vostra lingua "trovo difficoltà a comprendervi completamente.... un abbraccio

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@ Orion: se permetti due domande...

1. Dici di trovarti in questo stato da una decina d'anni. E prima, come vivevi?

2. Ti va di parlarci dei tuoi genitori?

Ciao!

Prima ero un ragazzo poco più che ventenne, avevo finito da poco il militare, le prime esperienze lavorative, un non so che di voler scoprire qualcosa, fantasie di trovare qualcosa. Venivo comunque da un periodo non bello, con alle spalle comunque tanto dolore anche allora, due tentativi già in quei tempi di suicidio, blandi ma comunque voluti, cercati, ma soprattutto la paura di finire come sono oggi, quel famoso sentire un qualcosa, immaginarselo ed infatti eccolo arrivato.

La mia famiglia, bhe che dire, comincerei subito col far sapere che i miei genitori vivono in stanze separate da oramai 20 anni, non si sono mai veramante amati o forse ci hanno anche provato io non lo so i primi tempi. Ognuno dei due voleva scappare dalla propria situazione familiare chi per un motivo chi per un altro, si sono conosciuti in fabbrica nel 72 e in sei mesi si sono sposati. Hanno messo al mondo un figlio non perchè lo volevano, mio padre infatti non lo voleva (magari mia madre gli avesse dato retta almeno una volta) ma perchè mia madre era l'ultima di tre sorelle senza figli quindi per non sfigurare han deciso a mio malincuore di mettermi al mondo. Dei ricordi dell'infanzia posso dire che ho impressi più quelli brutti di quelli belli, che so ad esempio le innumerevoli e quasi quotidiane litigate, mia madre che girava col coltello in tasca e io che mi mettevo in mezzo quando lo puntava a mio padre, il ricovero al mondino di mio padre quando ha dato di matto e ha sfasciato la cucina, le fughe di mia madre e le scopate che si faceva a casa col suo amante quando mio padre faceva la notte, potrei continuare con altre storie ma preferisco fermarmi qui. Ma fondamentalmente, nonostante i danni che mi hanno causato (questo me lo ha confermato anche la psicologa) i miei mi vogliono bene a modo loro, con mio padre non parlo praticamente piu da anni, non mi chiede mai come sto, si interessa poco a me, basta solo che io lavori e che abbia i bollini per un domani per la pensione, mia madre è super presente, super assillante, è come se mi abbia sostituito al marito, si preoccupa così tanto da essere invadente, fastidiosa, non ho più 15 anni, ne ho 33 ma è come se questo non significasse nulla per lei. Lo so cosa state pensando, vi chiedete perchè non mollo tutto e vado a stare da solo ed è vero, ci sono migliaia di giovani che ce la fanno anche con un lavoro precario che fanno sacrifici e tutto. Sono precario anche io, mi han detto che forse mi assumono a gennaio a tempo indetreminato, anche se ci credo poco, ma fondamentalmente il problema è che per me un guscio vale un altro, male sto qui e male starò da solo, mi conosco è così, ma per lo meno qui non ho il peso e il timore di non farcela anche economicamente, ci manca solo il terrore di finire in rosso alla fine del mese. Sono sempre stato un gran risparmiatore, questo perchè nella mia vita non ho mai fatto nulla, ci manca solo il terrrore di non farcela economicamente. Ci ho pensato alla casa mia in quest'utimo periodo, almeno la sarò solo e lontano da tutto e da tutti e magari corro ancora meno il rischio di essere scoperto in autunno, ma poi penso ma chissenefrega tanto ormai....

Un caro saluto da michele.

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Vedi,Michele,Senzapadroni ha ragione, non parlando lo stesso linguaggio mi è davvero difficile comprenderti e devo essere sincera mi fa un certo effetto leggere certe affermazioni.ciao

Ti prego amica mia, se le mie parole ti hanno colpito negativamente non proseguire, non leggere altro, non voglio assolutamente creare dolore a coloro che vedono in me il dolore come un faro che le abbaglia. Io non ti conosco ma ti voglio bene, come a tutti coloro che in questi giorni hanno scritto e cercato di combattere il mio male, ma se questo ti turba allora evitami. Non ti voglio mandar via, quello che voglio è non farti stare male lara.

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Ti prego amica mia, se le mie parole ti hanno colpito negativamente non proseguire, non leggere altro, non voglio assolutamente creare dolore a coloro che vedono in me il dolore come un faro che le abbaglia. Io non ti conosco ma ti voglio bene, come a tutti coloro che in questi giorni hanno scritto e cercato di combattere il mio male, ma se questo ti turba allora evitami. Non ti voglio mandar via, quello che voglio è non farti stare male lara.

Il fatto è che mi dispiace leggere che un ragazzo giovane come te,sia così rassegnato e non voglia trovare la forza di reagire...so che non sono queste le parole che vorresti che ti vengano dette ......ciao

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Il fatto è che mi dispiace leggere che un ragazzo giovane come te,sia così rassegnato e non voglia trovare la forza di reagire...so che non sono queste le parole che vorresti che ti vengano dette ......ciao

Cara laraa, reagire per cosa? per quale scopo o obbiettivo quando non ne hai. Quando non hai niente non sei niente e non senti piu niente. Io voglio che mi scrivete tutto quello che pensate, anche se credete sia inutile o nan abbia significato, io accetto tutto, l'unica cosa che non accetterei è se dovessi crearti disagio nello scriverle.

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Cara laraa, reagire per cosa? per quale scopo o obbiettivo quando non ne hai. Quando non hai niente non sei niente e non senti piu niente. Io voglio che mi scrivete tutto quello che pensate, anche se credete sia inutile o nan abbia significato, io accetto tutto, l'unica cosa che non accetterei è se dovessi crearti disagio nello scriverle.

ma,come già ti ho scritto nel mio primo messaggio alcuni giorni fa', fino a quando ti trovi in questo stato d'animo,non potrai che vedere il buio intorno a te,comunque non preoccuparti ,non è disagio quello che provo ma pudore forse.un abbraccio

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Scusate, ma leggendovi,forse mi sbaglio, mi date l'impressione che voi condividete e appoggiate la scelta di Michele,secondo me invece si dovrebbe cercare di dissuaderlo perchè mi sembra che sia molto risoluto nella sua decisione......ciao

ciao Laraa , nn è che io approvi la scelta di Orion ma essendoci passata anche io so cosa vuol dire, niente e nessuno ti può far cambiare idea!

ci vorrebbe un'altro tipi di aiuto che noi nn possiamo dargli....Shame%20On%20You.gif ci vorrebbe una persona competente

io quando ci sono i periodi no....l'unico mio pensiero è la morte...e nemmeno la psi riesce a distogliermi.....

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ciao Laraa , nn è che io approvi la scelta di Orion ma essendoci passata anche io so cosa vuol dire, niente e nessuno ti può far cambiare idea!

io quando ci sono i periodi no....l'unico mio pensiero è la morte...e nemmeno la psi riesce a distogliermi.....

Beh,Patrina la mia risposta a Senzapadroni spiega il motivo delle mie affermazioni.Comumque lei mi ha fatto comprendere il vostro punto di vista e ho capito che i vostri pensieri sono dettati dall'esperienza che avete vissuto personalmente e quindi siete in grado di capire perfettamente lo stato d'animo di Michele.

ci vorrebbe un'altro tipi di aiuto che noi nn possiamo dargli.. ci vorrebbe una persona competente

Inatti è quello che cercavo di spiegare a Michele con il mio commento quì:

Ciao Patrina,un saluto anche a Michele e Senzapadroni

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Beh,Patrina la mia risposta a Senzapadroni spiega il motivo delle mie affermazioni.Comumque lei mi ha fatto comprendere il vostro punto di vista e ho capito che i vostri pensieri sono dettati dall'esperienza che avete vissuto personalmente e quindi siete in grado di capire perfettamente lo stato d'animo di Michele.

Inatti è quello che cercavo di spiegare a Michele con il mio commento quì:

http://www.psiconlin...25-il-suicidio/

Ciao Patrina,un saluto anche a Michele e Senzapadroni

ok Laraa , a volte nn leggo tutto sono troppo pigra :LOL:

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Cara laraa, reagire per cosa? per quale scopo o obbiettivo quando non ne hai. Quando non hai niente non sei niente e non senti piu niente. Io voglio che mi scrivete tutto quello che pensate, anche se credete sia inutile o nan abbia significato, io accetto tutto, l'unica cosa che non accetterei è se dovessi crearti disagio nello scriverle.

Ci sarà una piccolissima cosa che ti piace fare.. mi faresti un elenco delle cose che ti piacciono, degli interessi che hai? quando sei a casa in camera tua farai qualcosa che ti piace..me lo faresti un elenco? anche se le ritieni xxxxxxx.. ^_^

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Ci sarà una piccolissima cosa che ti piace fare.. mi faresti un elenco delle cose che ti piacciono, degli interessi che hai? quando sei a casa in camera tua farai qualcosa che ti piace..me lo faresti un elenco? anche se le ritieni xxxxxxx.. ^_^

Cosa mi piace? è un po difficile darti una risposta. Che faccio quando sono in stanza, guardo la tele, che so un film una partita, un po di zapping qua e la ma senza interessi precisi. Il cinema ti potrei dire, ogni tanto scopro qualche titolo che mi interessa, anche se devo ammettere che ultimamente questo interesse sta scemando. Internet, ecco in questi giorni scrivo qui, poi ogni tanto cazzeggio qua e la giusto per passare il tempo. Riguardo l'xxxxx essendo solo guardo qualche filmato dei miei (anche se non sono quelli canonici) ma anche questo ad essere sincero ultimamente non mi dice più di tanto. Dormo, dormo tantissimo, quando faccio il 6/2 al lavoro dormo un paio d'ore al pomeriggio, quando faccio il 2/10 dormo fino alle 11 quasi al mattino. Nel week-end faccio un giro in macchina di un ora, torno a casa e dormo, guardo un po di tele, che so le partite in inverno ad esempio, non sto praticamente più uscendo il sabato sera (non è che sia mai uscito molto in vita mia) a parte quando si organizza qualcosa ma ormai sinceramente anche questo non mi interessa più, preferisco stare in casa a riposarmi.

Altri interessi non ne ho, non mi dice niente nessuna cosa, un'apatia generale verso ogni cosa. Forse l'unica cosa positiva in tutto questo è che non so cosa sia la noia, questo perche avendo fatto poco in vita mia, non ho la sensazione di vuoto nei momenti in cui per altri la vita rallenta un po.

Ho come la sensazione che leggendo i miei post ed interessandoti al mio caso disperato o disparato come dir si voglia, ti sia venuto da chiedermi se ho mai pensato di fare del volontariato, aiutare per aiutarmi, bhe, mi viene da risponderti con una storia che mi appartiene, nella quale ci sono 2 protagonisti uno dei quali sono io. Se ti va te la racconto.

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Cosa mi piace? è un po , mi viene da risponderti con una storia che mi appartiene, nella quale ci sono 2 protagonisti uno dei quali sono io. Se ti va te la racconto.

ciao Michele certo,a me interesserebbe conoscerla la tua storia...e penso anche a Free.un abbracio

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Cosa mi piace? è un po difficile darti una risposta. Che faccio quando sono in stanza, guardo la tele, che so un film una partita, un po di zapping qua e la ma senza interessi precisi. Il cinema ti potrei dire, ogni tanto scopro qualche titolo che mi interessa, anche se devo ammettere che ultimamente questo interesse sta scemando. Internet, ecco in questi giorni scrivo qui, poi ogni tanto cazzeggio qua e la giusto per passare il tempo. Riguardo l'xxxxx essendo solo guardo qualche filmato dei miei (anche se non sono quelli canonici) ma anche questo ad essere sincero ultimamente non mi dice più di tanto. Dormo, dormo tantissimo, quando faccio il 6/2 al lavoro dormo un paio d'ore al pomeriggio, quando faccio il 2/10 dormo fino alle 11 quasi al mattino. Nel week-end faccio un giro in macchina di un ora, torno a casa e dormo, guardo un po di tele, che so le partite in inverno ad esempio, non sto praticamente più uscendo il sabato sera (non è che sia mai uscito molto in vita mia) a parte quando si organizza qualcosa ma ormai sinceramente anche questo non mi interessa più, preferisco stare in casa a riposarmi.

Altri interessi non ne ho, non mi dice niente nessuna cosa, un'apatia generale verso ogni cosa. Forse l'unica cosa positiva in tutto questo è che non so cosa sia la noia, questo perche avendo fatto poco in vita mia, non ho la sensazione di vuoto nei momenti in cui per altri la vita rallenta un po.

Ho come la sensazione che leggendo i miei post ed interessandoti al mio caso disperato o disparato come dir si voglia, ti sia venuto da chiedermi se ho mai pensato di fare del volontariato, aiutare per aiutarmi, bhe, mi viene da risponderti con una storia che mi appartiene, nella quale ci sono 2 protagonisti uno dei quali sono io. Se ti va te la racconto.

sono tutta orecchi....

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Questa storia si svolge a Pavia, in una strada del centro storico, via xx settembre, dietro la chiesa di S.Maria del Carmine. E’ una via pedonale sempre molto trafficata perché dalla piazza del mercato porta a corso Cavour, la via principale di Pavia. Quindi anche io ci passo molto spesso fin da bambino essendo nato e cresciuto in questa città. Molti anni fa, saranno una ventina più o meno, passando notai un uomo di colore, avrà avuto una quarantina d’anni, stava fermo al lato della via con in mano dei giornali, o dei depliant, non ho fatto mai molto caso. Stava lì fermo in attesa che qualcuno si fermasse per comprare quel giornale, incuriosito da cosa fosse magari, io passai senza fermarmi, tirai dritto per la mia strada. Giorni dopo ripassai e lo notai ancora sempre fermo al solito posto e cosi la volta successiva, ancora lì. Non so perché ma quell’uomo mi colpì, io avevo circa 15 anni, vivevo le tribulazioni dell’adolescenza, ma in quell’uomo vedevo qualcosa. Ripassai di nuovo in quella via e decisi di dargli qualcosa, avevo mille lire in tasca e glieli ho dati, non era tanto ma ho pensato che magari non era riuscito a vendere nessun giornale e che quindi avrebbe avuto difficoltà magari, non so. Gli diedi il mille lire, lui mi guardò e mi disse grazie, io non dissi niente ma mi sentivo strano, un misto di benessere e malessere insieme. Allora giravo molto in città, non avevo ancora la patente, quindi passavo spesso in quella via e lui sempre lì, estate e inverno pioggia o sole con i suoi giornali, ed io ogni volta gli davo sempre il mille lire, me lo preparavo prima di uscire di casa, questo è per lui pensavo. Gli anni passavano, io crescevo, cominciavano le sofferenze, quelle che conoscete, ma ogni volta che passavo per via xx settembre io ormai avevo la mia “missione” : il mille lire, ma anche le duemila, il cinquemilalire poi quando cominciai a lavorare, successivamente l’euro o il 5 euro. Ma quello che più ci tengo a sottolineare non sono queste monete, ma il significato che ha per me e ora penso anche per lui, il valore di quell’incrocio di sguardi che abbiamo ogni volta, il significato di quelle 3 parole che ci scambiamo, il mio “coraggio fratello” e il suo “grazie”. Sembra incredibile ma è da venti anni che io e lui ci conosciamo e nessuno dei due conosce nemmeno il nome dell’altro, ci sono solo i nostri occhi che si incontrano e queste 3 parole.Ora lui è vecchio, supera i sessant’anni secondo me, zoppica anche un po, ma spero sempre di trovarlo, spero sempre che il mio amico sia li, con i suoi giornali. Sembra una storia pirandelliana lo so ma è la mia storia e se devo essere sincero ci tengo, siete i primi ai quali la racconto, nessun’altro prima di voi, forse perché pensavo che nessuno potesse darle il valore che le do io.

Grazie per aver letto la mia storia e come sempre un caro saluto da Michele.

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