Vai al contenuto

chiedo un consiglio...


soledade

Messaggi consigliati

Salve. Volevo chiedere un consiglio a proposito di come valutare la durata di una psicoterapia e di come si fa a capire quando si è giunti alla fine e si puo' "chiudere".

Mi spiego meglio.Io sono una ragazza disabile che ha sempre vissuto in una famiglia un po' chiusa in se stessa,ansiosa e molto statica (nel senso che i cambiamenti anche minimi,o gli imprevisti, sono vissuti con molta ansia soprattutto da mio padre..) Inoltre non sono mai riuscita a crearmi in un ambiente esterno una vita sociale ricca (in termine di numero di amici che è molto esiguo)e soprattutto soddisfacente (in termine di qualità di relazione d'amicizia).

Da poco + di un anno e mezzo ho cominciato a seguire una psicoterapia xchè avevo problemi di autostima (ansia nel prenderedecisioni,disagio nel relazionarmi con gli altri..)Diciamo che la terapia mi sta aiutando a capire quali sono gli schemi mentali da me usati e imparare a riconoscerli e a sostituirli con nuovi...

Ma mi chiedo se la psicoterapia puo' diventare un luogo a cui appigliarsi e difficile da lasciare...

Quale la vostra esperienza? o il vostro consiglio?

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Pubblicità


Girando un po' qua e la' x il sito mi è venuta in mente una risposta (a cui avevo pensato già in passato)

Anche il lasciare la terapia fa parte della terapia stessa...

ovvero riuscire a dire/dirsi ora posso camminare con le mie gambe,le difficoltà non mi creano più un ansia bloccante,ma riesco a controllarle (ho imparato a capire che non spariscono da un momento all'altro ma che perdono il loro potere bloccante e deviante ogni volta che compaiono,xchè discrimino che sono io a cambiare attegiamento verso i pensieri generatori d'ansia..) finchè si affievoliranno sempre +....

Sapro' insomma accettare il rischio (tutta la vita lo è...nel piccolo e grande del quotidiano)di allontanarmi dalla terapia e sostituire il vuoto che lascierebbe con cio' che mi sta arrivando e ho imparato a fare mio...

Dirlo è una cosa e farlo è un'altra cosa ma è questo che serve una buona terapia imparare anche a lasciarla...

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Buongiorno Soledade, personalemente non so risponderti, non sono mai stata da uno spicologo ahimé, ma penso che si capisca quando una teraia si conclude solo se ti rendi conto di stare bene, se ritrovi la forza dentro di te per riuscire a fare di nuovo le cose da sola, senza paure, ansie ma con la consapevolezza di essre in gamba come tutti .Poi , in teoria anche lo psicologo te lo dovrebbe dire se è il caso di interrompere perchè non ne hai più bisogno. Un in bocca al lupo, te almeno il grande passo dello spicologo lo hai fatto, per cui sai che oltre al tunnel ci sarà una luce per te , è solo questione di tempo ;-).

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Ciao soledade,

da quanto hai scritto deduco che la terapia che hai seguito abbia prodotto importanti benefici: oggi sei una donna più consapevole delle proprie capacità e, quindi, in grado di gestire le difficoltà senza particolari problemi.

Ritengo che una terapia, per fornire i risultati desiderati, non possa essere "molto" breve, ma — cosa molto più importante — una qualsiasi psicoterapia non può e non deve essere portata avanti indefinitamente.

In poche parole, non esiste un criterio preciso per valutare quando la terapia sia giunta al suo termine; l'unico elemento che può aiutarci a capirlo, ovviamente insieme al parere del terapeuta, è valutare se siamo "cresciuti", cioè se abbiamo modificato in modo significativo quei pensieri/comportamenti che attuavamo automaticamente e reiteratamente al presentarsi delle difficoltà della vita e che ci portavano disagio anzichè consentirci di superare le difficoltà stesse.

Nella speranza che le mie parole possano esserti state utili, mi congratulo per la maturità che hai espresso e ti auguro di crescere ancora, rendendoti sempre più serena e autonoma.

Ciao :)

Link al commento
Condividi su altri siti

 
  • 2 weeks later...

Sorry...mi accorgo ora delle vostre risposte...grazie!

X Vi@letta

Concordo: un primo passo è decidere di farsi aiutare quando da soli non si resce a "sbrogliare" i propri problemi, i pensieri /le ansie bloccanti tornano e ci si sente,appunto,come bloccati,ovvero si tende ad usare le stesse risposte...

Ma tutti i grandi viaggi iniziano con il primo passo (e farsi aiutare non è mai segno di debolezza..anzi)

x gineprix: grazie... alcune cose le ho apprese,forse guardando i problemi da angolature diverse...ma c'è ancora da fare (xchè tra capire e agire in maniera attiva come si dice..."c'è di mezzo il mare"!)

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Unisciti alla conversazione

Adesso puoi postare e registrarti più tardi. Se hai un account, registrati adesso per inserire messaggi con il tuo account.

Ospite
Rispondi

×   Incolla come testo formattato.   Incolla invece come testo normale

  Sono permesse un massimo di 75 faccine.

×   Il tuo link è stato inserito automaticamente.   Visualizza invece come link

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Editor trasparente

×   Non puoi incollare le immagini direttamente. Carica o inserisci immagini dall'URL.

  • Navigazione recente   0 utenti

    • Non ci sono utenti registrati da visualizzare in questa pagina.

Pubblicità



×
×
  • Crea nuovo/a...

Informazione importante

Navigando questo sito accetti le nostre politiche di Politica sulla Privacy.