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dipendenza affettiva


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Ciao a tutti,

mi chiamo Francesca e ho 42 anni. Sento il bisogno di raccontare la mia storia e il mio sentire qui su questo forum nella certezza che verra' letta da persone che potranno comprendermi. Circa 6 anni fa ho conosciuto un uomo per il quale ho posto fine ad una relazione di convivenza che durava da 11 anni. Mi sono perdutamente innamorata di lui , mi ha travolto, divento' la mia ossessione anche se lui, separatosi da poco, non voleva impegnarsi. Io ho tenuto duro, ho sopportato molte umiliazioni e anche tradimenti ma ero sicura che prima o poi si sarebbe innamorato di me. Finalmente parve succedere , tentammo una convivenza che falli' perche' lui diceva che io ogni tanto "scleravo" e che lui non mi sopportava. Tentai di allontanarmi, poi ci ritrovammo , poi ci riallontanammo....il tutto in continuazione, da 6 anni. Ad agosto di quest'anno venne di nuovo a vivere con me ma dopo nemmeno un mese mi disse che lui ha bisogno dei suoi spazi, che con me a vivere non riesce. Ancora una volta ho accettato. Quello che mi fa stare malissimo e' che se per caso non mi chiama o non lo vedo mi sento molto male, mi sento abbandonata, mi viene un'ansia fortissima che non riesco a controllare e sfogo come posso....o nel fumo o telefono ad un'amica ma spesso non serve e sono costretta a chiamarlo io per rassicurarmi. In cuor mio so bene che questa persona non fa per me, credo mi voglia bene ma di sicuro non mi ama e a questo punto non so nemmeno se io amo lui, so solo che senza di lui non posso stare. Ho pensato spesso di andare da uno psicoterapeuta ma non me lo posso permettere; vivo sola con due gatti con uno stipendio basso, ho un affitto da pagare, non mi avanza nulla. Spero pero' qui di poter trovare persone con cui confrontarmi, potrebbe essermi di aiuto, almeno lo spero. Grazie

Francesca

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In cuor mio so bene che questa persona non fa per me, credo mi voglia bene ma di sicuro non mi ama e a questo punto non so nemmeno se io amo lui, so solo che senza di lui non posso stare.

Ciao,

anche a me è capitato qualcosa del genere, molto diverso nel contenuto ma simile per quanto riguarda la dipendenza e soprattutto la consapevolezza che nonostante quella storia non avrebbe avuto uno sbocco io non ne potevo fare a meno...non saprei dirti quale meccanismo mi ha spinta ad allontanarmi definitivamente, sembra assurdo ma accade da un giorno all'altro, ti svegli e te ne rendi conto come se osservassi la tua vita dal fuori.

Con il senno di poi ti posso dire che ci sono alcune cose che possono favorire questo "rinsavimento".

Coltivare hobby ad esempio, tenersi impegnati e frequentare persone nuove. L'isolamento è nocivo in questi casi.

Prova a disfarti delle cose che ti ricordano lui, prova a cambiare la disposizione dei mobili, il taglio dei capelli, il colore dei vestiti, la strada per andare al lavoro, sono cose frivole ma tentar non nuoce...

P.s. bello il gattone nella foto, è uno dei tuoi?

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Ciao Lis e grazie per avermi risposto.....il micio della foto non e' uno dei miei, le mie sono due siamesi thai :-)

E' vero quel che tu dici riguardo il "rinsavimento"....ci sono stati dei momenti anche lunghi tra noi di non frequentazione ed io cercavo di uscire, andavo in palestra (cosa che peraltro faccio tuttora) , uscivo con le amiche...ho avuto pure brevi relazioni con altri uomini, non mi sono isolata. Pero' e' sempre bastato un suo sms , e' sempre bastato un momento di debolezza o mia o sua che ci e' rivisti e tutto e' riniziato da capo. Anche se avevo delle nuove relazioni, mandavo tutto a monte. Sara' forse come dici tu, sara' che da un giorno all'altro davvero scattera' qualcosa...non so. Forse ci sono persone destinate a cercarsi pur non essendo reciprocamente le persone giuste l'una per l'altra.

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Ciao,

ho letto molto sull'argomento e, a riguardo, potrei consigliarti di leggere "Donne che amano troppo" della Norwood. questa autrice americana ha scritto una serie di libri sulla dipendenza affettiva e forse leggerli potrebbe esserti d'aiuto per capire meglio quello che ti succede, il perchè e come affrontarlo, certamente affrontare e risolvere può essere anche molto difficile e può richiedere l'aiuto di uno specialista...ma si può vivere meglio.

Quando essere innamorate significa soffrire, stiamo amando troppo.

Quando nella maggior parte delle nostre conversazioni con le amiche intime parliamo di lui, dei suoi problemi, di quello che pensa, dei suoi sentimenti, stiamo amando troppo.

Quando giustifichiamo i suoi malumori, il suo cattivo carattere, la sua indifferenza, o li consideriamo conseguenze di un'infanzia infelice e cerchiamo di diventare la sua terapista, stiamo amando troppo.

Quando non ci piacciono il suo carattere, il suo modo di pensare e il suo comportamento, ma ci adattiamo pensando che se noi saremo abbastanza attraenti e affettuosi lui vorrà cambiar per amor nostro, stiamo amando troppo.

Quando la relazione con lui mette a repentaglio il nostro benessere emotivo, e forse anche la nostra salute e la nostra sicurezza, stiamo decisamente amando troppo.

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Ciao Margherita, quel libro l'ho letto ed e' proprio grazie ad esso ho iniziato a capire di soffrire di questa "malattia"....sul fatto che poi mi abbia aiutato...purtroppo non sempre si superano le cose anche se siamo consapevoli delle motivazioni che ci portano ad esse...magari fosse cosi'...

A Lorella volevo dire che se ne vuoi parlare possiamo cercare di aiutarci reciprocamente anche se vedo che tu stai a Roma e io vicino a Milano

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Ciao Titty/Francesca. Leggendo la tua storia mi ha subito colpito, perche' ci ho visto dentro molte analogie con una situazione che riguardava da vicino una mia carissima amica. Ovviamente le vostre storie sono molto diverse per ovvi motivi ed esperienze personali, ma il punto in comune in queste situazioni e' cmq il medesimo sempre, ossia un rapporto tra due persone vissuto per determinati motivi personali che pero' pone sempre una persona a rincorrere continuamente un'altra, quando invece dovrebbe essere una cosa piu' bilanciata e di reciproco piacere. Molto spesso chi scappa o si pone in una posizione privilegiata rispetto al partner e' una persona che ha dei problemi personali piu' o meno radicati, e che ha continuamente bisogno di sentirsi il centro dell'universo di qualcuno. Per quello che ho potuto vedere di persona, queste persone hanno una visione molto negativa della vita e in special modo delle persone e nonostante tutto l'amore che gli si possa dare rimangono cmq fermi nelle loro idee. Non hanno fiducia nel prossimo, e quindi vivono i rapporti di coppia in maniera distorta, basando ogni loro scelta su impulsi momentanei. Dicono e fanno cose di qualsiasi genere, assecondano le persone facendo credere che tutto vada bene per poi creare grossi problemi quando piu' li aggrada. Spariscono e ritornano nella medesima maniera a intervalli, come dei drogati in cerca di una dose. Hanno bisogno di sentirsi dire che sono le persone piu' importanti del mondo, ma allo stesso tempo tutte le piu' belle parole ed azioni sincere non fanno cambiare di una virgola il loro pensiero. Dicono che e' meglio chiudere la storia perche' sono la persona sbagliata, ma dopo un tot tornano chiedendo scusa per l'errore commesso. Sembra come se il bastone e la carota sia la loro ossessione nella vita. Da una parte danno emozioni forti e dall'altra fanno rimpiangere di essere nati...E la mia amica lo sa bene, anche se nel suo caso lei e' molto giovane e lui ha 50 anni.

Cmq sia il fattore piu' importante in questi casi per uscirne e' la propria dignita'. Bisogna sempre valutare le cose come stanno e non mitizzarle solo perche' danno emozioni piu' forti del normale, perche' come hai potuto vedere te le fanno rimpiangere nelle maniere piu' dure e disparate e di continuo. La consapevolezza che esiste il problema e' di sicuro il primo passo per accettarlo e il rispetto verso se stessi e' il secondo, perche' io credo che se una persona non vuole essere infelice rimanendo in balia degli sbalzi continui di queste persone, deve avere rispetto di se' e fare qualcosa anche se sembra impossibile. Ci sono tante persone degne che aspettano di essere amate come vogliamo essere amati noi, e quindi per il nostro bene e' giusto recidere un legame cosi' dannoso, se e' la felicita' di un rapporto sano e reciproco quella che si cerca davvero. Nulla e' facile nella vita purtroppo, ma tutto e' possibile se e' quello che noi vogliamo davvero. Fallo per te stessa come la mia amica ha fatto per se' ^_^

Spero di esserti stato d'aiuto...Ti auguro tanta felicita' per il futuro.

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Forse ci sono persone destinate a cercarsi pur non essendo reciprocamente le persone giuste l'una per l'altra.

Titty, questa frase può essere pericolosa, ripetendocela nella nostra mente siamo portati a pensare che questa dipendenza affettiva derivi da qualcosa di più grande di noi, il destino appunto, mentre non è così.

Certo il destino ci fa incontrare le persone ma le relazioni che ne nascono e il loro sviluppo dipendono esclusivamente da noi. :wink:

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