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Il passato è vortice, che ti risucchia dentro portane via tutto


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  Ciao a tutti ragazzi, mi chiamo Federica Ho fatto i miei trent’anni qualche anno fa , e questo non fa più di me una ragazzina promesso che una ragazzina non sono mai stata   , ma forse adulta lo sono stata da sempre... Arrivo subito al mio problema, che è parecchio persuasivo  ..Ho perso mia madre , appena compiuti 14 anni , ne avevo 12 anni quando un tumore inizio a ucciderla lentamente in due anni, trasformandola in un’altra persona, quella persona che implorava di morire, i suoi strilli di dolore sono presenti ancora nei miei incubi, ho perfino vissuto l’ultimo giorno , l’ultimo suo respiro e una lacrima che scendeva sul sua guancia, disfacendosi di un corpo martoriato , e marchiato di tutti i buchi delle punture di morfina...  Che dire ho visto mia madre morire , e mio padre consumato dal dolore, che cercava di farsi forza e darsi forza per non , perdermi  darsi forza x per me ...Cercava sempre di scherzare con la mamma davanti a me per rendere le cose accettabili e insegnarmi che la vita è così ... Mi ricordo un giorno mi disse: Amore mio questi due anni te gli ricorderai x tutta la tua vita, cerca di  accumulare e rubare più momenti che puoi con la mamma perché,  quando arriverà il momento è la mamma se ne andrà, e ti mancherà , saranno questi momenti ad alleviare la sua mancanza ... Ebbene non andò così,  appena persa mia madre l’unica via di uscita era il suicidio ,  perfino atti di lesioniamo, assunzioni di vari mix di antibiotici  , vecchie medicine che la mamma assumeva in vita , prendevo ogni pasticca che trovavo  x poterla fare franca, il tutto di nascosto, perché davanti a mio padre non mi perdevo mai d’animo... Giunse il giorno che tutto però inizio a diventare chiaro per i miei familiari,  ero dimagrita in fretta, per non dire quasi un mucchio di ossatura ostile verso la vita, gli occhi erano un qualcosa che mi facevano riconoscere dalla vecchia me .. C’era qualcosa che non andava , e lui capì un po’ tardi tutto, buttò l’ultimo pacchetto di sigarette con i occhi gonfi di pianto, disse: Io x te sono sia mamma che sia tuo Padre tu non sei sola, non solo a te manca ! -Manca anche a me è manca tanto  , piu tardi mi confesso molti tanti ani più tardi che avevo provato più volte a suicidarsi ma non lo fece perché io ero piccola, e prima che la mamma morisse gli avevo promesso che si avrebbe preso cura di me ... Inizio così il mio percorso, rifiutai ad ogni modo lo Pshiologa  addirittura era la cosa più terrificante , odiavo che i mei ricordi di lei fossero di uno qualunque, che potesse rubarmi la mamma rubarmi le nostre chiacchierate notturne, e portarmela via ... .. Dopo vari tentativi di mio padre di aiutarmi, tanto che nulla funzionava oppure addirittura durava per qualche mese , ero tranquilla , il volere farmi del male era convulsivo e fisso nella testa, addirittura cantavo , esprimendomi liberamente senza vergogna di voler essere assieme a lei ....Dopo tanti altri tentativi, mio padre disperato , a fine di ogni suo tentativo fallito, mi allontano immediata dal abitazione dove, io lui lei avevamo vissuto un  giorno due giorni prima dicco questo perché un anno due anni erano come giorni x me il tempo si era fermato in un solo giorno..,Così mi porto via dal mio amato paese, mi ha cresciuta nel meglio possibile viziandomi perfino troppo,  e facendomi vivere , in poche parole ha vissuto solo x me ... Dopo bensì 15 anni in qui ho realizzato tante cose , raggiunto traguardi importanti della mia vita mio padre si amala gravemente, il tumore se lo porta via , in 8 mesi lo stesso destino, cerco di accettare il suo male standoli accanto e mettercela tutta, per sembrare forte x lui , riesco perfino ad essere distruttiva verso la persona di cui ero innamorato e distruggere. tutto senza un perché , dimostrare l’odio verso ogni persona che cercava ad essermi vicino , è arrivato il momento della sua vita.. 72 anni vado fuori di testa, perdo completamente ogni cosa , e mi guardò attorno sentendomi un essere umano arrabbiato pieno di rancore, per qualche anno mi sono buttata nelle divine braccia del alcool , e sigarette, chiusure di giorni consecutivi in casa al buio piangendo... Adesso invece con l’arrivo del covid19, nonostante in piena pandemia mi sono fatta belle vacanze 😂😂😂😂😂perché nemmeno il covid19 è mai riuscito a completare l’incarico della distruzione di me stessa... Il mostro e ritornato , stavolta è tornato più forte di  prima sono sola in questo paese , e nulla riesce ad aiutarmi , nonché il pensiero di suicidio è raggiungere la pace... Basta lottare basta combattere!!! Qualcuno potrebbe si vede da un ottica diversa una via d’uscita per cui merita consacrare la vita è non essere donatore di organi solamente perché non si desidera più vivere? ... com’è che funziona con la vita, come è  fingere di sorridere per non più piangere? 

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Dalla realtà dei fatti non si può sfuggire, tuttavia si può creare un surrogato su cui si può in un certo qual modo concentrare un proprio benessere, almeno parlo io per esperienza personale. Io sono in caduta libera come si suol dire, vivo una vita sotto depressione esistenziale in cui la vita non ha più senso per ragioni anche logiche derivate da pensieri profondi sull'esistenza (che non starò qui a dirti per non peggiorare ulteriormente la situazione), anch'io ho "visto morire parenti che ci tenevo molto lentamente e con sofferenza, anzi gli ultimi momenti di mia nonna (quella che io considererei una madre) sono stati lontano da me, dove malattie come il covid hanno contribuito a peggiorare situazioni già presenti e dove oltre non averla potuta più vedere è morta pensando che io e gli altri miei parenti l'abbiamo abbandonata. Capisco la tua sofferenza nel aver perso tuo padre e tua madre in un modo così cruento, ma tu comunque avrai un lavoro od un ragazzo, no? Il fatto che tu ti sia fatta un viaggio in piena pandemia significa che avevi soldi da parte per permetterti ciò e quindi a sua volta un esorcismo seppur minimo alla sofferenza lo hai comunque compiuto. Trova altro che possa darti conforto finchè sei in tempo, non so immagine di fare una storia che tratta dei tuoi genitori o crei un qualcosa che in un certo qual modo interagisci indirettamente con loro in base ai tuoi ricordi, oppure cerchi conforto in altri affetti sociali o materiali... c'è chi non ha più nulla nemmeno per se stesso, e non solo dal punto di vista affettivo

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