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non so più cosa pensare


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Ciao a tutti. Per questioni di privacy ometterò molti dettagli, spero si capisca comunque il problema. Sinceramente sto molto male e non so più cosa pensare, ho veramente bisogno di pareri che non siano solo "lascialo" ma un po' più elaborati in modo che sia la mia testa a giungere alla giusta conclusione.

Ho una relazione da 5 anni con una persona che si definisce schizofrenico. Ci siamo conosciuti all'estero dove mi trovavo per lavoro. Mi ha subito detto della situazione ma ho deciso di continuare perchè mi sembrava normale. Questa persona percepiva una pensione per la sua condizione, fornita dal suo paese. Durante la nostra relazione è successo che cambiassimo spesso case o stati, per varie problematiche, ma anche perchè le situazioni ( normali situazioni che possono capitare a tutti ovunque) non erano qualcosa di tollerabile e lo spingevano sempre a fuggire, tanto che mi ha lasciato indietro più volte andandosene e ho sempre cercato io poi di raggiungerlo o trovare una soluzione. In tutto questo a un certo punto la sua pensione è stata pure sospesa a causa del covid. Venendo al presente dopo la sua ultima fuga sono tornata in Italia dove ho acquistato una casa, che è quella in cui vivo e mentre facevo alcuni lavori lui ( che era fuggito) viveva alla giornata e non potendolo fare venire subito l'ho aiutato economicamente più volte. In tutto questo lasso di tempo continuavo a non capire se voleva continuare la relazione o no perchè ci sentivamo ma quando parlavo di com'era qua e di quando sarebbe venuto stava sempre sul vago. Comunque alla fine è venuto, ma anche mentre era qui continuava a cercare un modo o una ragione per andarsene. Non era mai contento a volte nemmeno gentile con me, poi tornava. Parlava sempre di riavere questa pensione che era suo diritto. Finchè questa estate non se n'è andato deciso a riaverla. Ha vissuto da questa estate fino a poco fa per strada o in alloggi per senza tetto, ospedali e molte volte l'ho aiutato io economicamente a stare in qualche alloggio normale.  Parlava sempre di morire e ho cercato di supportarlo che mancava poco per la decisione sulla sua pensione. Alla fine l'ha avuta e ha avuto anche un alloggio.

Dopo tutta questa premessa...perchè scrivo? Perchè sono esausta e stanca e sto perdendo tutte le speranze. Nel senso che ho fatto da supporto emotivo e economico per mesi ( ma anche in passato quando vivevamo insieme mi sono fatta carico io di molte delle spese), tanto che a un certo punto ho cominciato a sentire di stare pagando per aiutare qualcuno affinchè potesse stare lontano da me ( cioè invece di aiutarlo al fine di stare insieme sembrava quasi che stessi aiutando qualcuno che mi stava abbandonando a ricostruirsi una vita lontano da me, mentre in realtà io volevo stare insieme). Allora gli ho chiesto, quando tutto quello che voleva si sarebbe risolto, di prendersi cura anche di questa relazione o di dirmi cosa voleva farne. Io dal canto mio ho sempre rinnovato l'interesse a stare insieme.Lui mi ha sempre detto che dopo sarebbe stato più semplice, che avremmo trovato una soluzione, che avrebbe fatto altro per trovare altre forme di reddito etc. Ora che le cose sono abbastanza sistemate quando chiedo cosa succederà adesso, mi dice che non lo sa, che non posso aspettarmi che si risolva tutto subito e che la situazione ( io qua e lui là) è impossibile e non lo aveva considerato. Ora, non è che ci volesse un genio a considerare la situazione, io me ne ero già resa conto da tempo, ma siccome diceva che avremmo trovato una soluzione, non volendo appesantire una situazione già pesante ho aspettato. La pensione lo obbligherebbe a stare lì la maggior parte del tempo, io là non posso andare a quanto pare e comunque in generale è molto complicato e comunque non me lo ha nemmeno chiesto. Molto tempo prima una delle volte in cui se ne era andato tornando aveva detto che mai più sarebbe successo io in uno stato e lui in un altro, invece...è successo molte altre volte. Mi scrive tutti i giorni e ultimamente chiama spesso ( prima non chiamava mai, raramente, non voleva o solo se serviva). Però da quando ho esternato il mio disagio coi messaggi capita spesso che lasci morire la conversazione li e le chiamate sono molto corte. Quando è capitato che chiedessi cosa sarebbe successo adesso non ho ricevuto grandi risposte oppure non so. Un giorno mi ha detto che non può stare qui perchè là ha le cose gratis.

In tutto questo ci tengo a precisare che io avevo provato a contattare i familiari quando parlava di morire, ma se n'erano fregati. Ora invece vanno a pranzo insieme.

Sinceramente ho la testa piena di pensieri e domande. A volte mi sento quasi la vittima di una presa in giro/sfruttamento ben orchestrato, a volte no, ma allo stesso tempo non capisco cosa passa per la testa di questa persona. Non capisco nemmeno se mi ha lasciato senza dirmelo e continua a scrivere o se è contento di posticipare una soluzione a tempo indefinito? Mi domando che significato abbia per lui una relazione a questo punto, non quello canonico devo dedurre? Sono covinta che mi ami, ma forse non mi ama e mi vuole solo bene? Forse aspetta che sia io a stufarmi così che la responsabilità ricada su di me? il fatto che pranzi coi famigliari che se ne fregavano prima se era in mezzo alla strada mi ferisce mortalmente. In un certo senso va bene, dall'altro mi sa di cosa malata in cui a rimetterci sono stata solo io. Io non so più cosa pensare. Mi sembra di essere stata abbandonata per dei soldi. Sto malissimo. Molte scelte le ho fatte per stare insieme e non me ne pento, ma pensavo che qui dove sono avremmo avuto un po' di pace invece no. Fra non molto verrà a trovarmi per una settimana ( non capisco perchè solo una settimana...? anche qua ho il dubbio se viene a trovarmi o a prendere cose sue) e si è lamentato del costo ( quando io mesi prima sono andata a trovarlo e ho speso ben di più visto che sono dovuta stare in hotel). Chiunque mi direbbe parlaci quando è lì...ma se non si riesce neanche a parlare al telefono, figurarsi qui tanto riceverei sempre le stesse risposte o promesse a cui ormai non credo più e non so nemmeno se lui ci crede o le dice tanto per dire. ( per esempio dovrebbe restituire una parte almeno dei soldi che ho usato per aiutarlo, ha detto che ci teneva, ma per adesso a parte una piccola parte non invia nulla e non credo lo farà mai). Tralaltro io al momento non lavoro, non mi hanno rinnovato il contratto. Se e quando ne troverò un altro di lavoro non ci sarà il tempo di viaggiare, ma poi se quando vado lì non posso nemmeno stare da lui ma devo stare in hotel sinceramente mi sembra complicato.

Vorrei sapere cosa ne pensate e cosa dovrei fare? Io ho bisogno di saperlo perchè questa situazione non mi fa vivere perchè non c'è una vera ragione per cui dobbiamo stare separati, ma allo stesso tempo c'è ( la pensione) perchè secondo lui per via della sua condizione non può fare altro. Comunque io non credo che lui viva la situazione male come la vivo io, anzi a volte penso che non gli importi se sono qui o lì, sembra che viva e ragioni per conto suo e io sia un contorno, ma non può essere cosi una relazione...ancora adesso mi dice che vuole morire. Giorni fa mi ha detto che "sta lì ad aspettare la morte" come se, di nuovo, io non avessi nessuna importanza, come se fossi una persona qualunque a cui si dice, come se non ci fosse alcuno stimolo ad andare avanti per stare insieme.

per favore aiutatemi. Ho bisogno di capire perchè se sono stata lasciata lo devo capire per elaborare la cosa e devo prendermi del tempo per me, perchè così sto troppo male.

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Ho familiari dalla parte di mia cognata che soffrono di schizofrenia, spessissimo li aiutiamo e stiamo con loro, sono persone meravigliose! generosissime, intelligentissime, brillanti. Ma la loro tendenza e di vivere per strada, di sentirsi inadatti ovunque, di non confidarci le voci che sentono e le cose che sconvolgono la loro mente, perché hanno capito che se parlano di cose strane allora pensiamo che sono malati. Realmente sono malati, sono schizofrenici e infatti prendono la pensione per questo. 

Nella ASL dove gli assegnano la pensione, ci sono alcuni altri pazienti che si arrabbiano perché dicono che sono persone normalissime e non dovrebbero ricevere la pensione, ma tutti i dottori sanno bene che hanno la schizofrenia. 

In effetti sono apparentemente normali, anche in grado di amare, ma non è possibile che la loro vita sia esente dalla loro malattia. Le medicine funzionano, ma comunque la loro tendenza e di non voler essere contraddetti, di non sapere dove vivere, di sentirsi scomodi ovunque ecc ecc...

Lo vuoi amare? Non avrai mai una soluzione ai problemi che menzioni, quindi è una scelta tua. Spero che non ti stia solo ingannando, ma ovviamente questo non lo può sapere nessuno. Certamente, la malattia non evita che abbiano i loro difetti e la loro personalità, quindi devi decidere tu, perché non diventano schizofreniche solo le persone brave, e buone, ma anche le persone egoiste, manipolatrici e che sfruttano gli altri. 

Non ha amici? E hai detto che avevi parlato con i parenti, chi sono? Che fanno nella vita? Come se ne prendono cura? Sono 5 anni che lo supporti, ma cosa desideri da lui? Amore e stabilità? Allora prova a dargli amore e stabilità, ma non più denaro, con qualche scusa, con qualche giustificazione se dovesse servire, ma prova a dargli amore e stabilità anche se lui non ti da nulla dei due, e vedi i risultati. Dare denaro ad una persona, in modo costante, significa creare un problema che non necessariamente esisteva prima ma che si può creare poi, si crea dipendenza, ma non affettiva e non necessariamente consapevole. Non sarà difficile, perché chiunque in 5 anni avrebbe capito come farti pena, anche senza cattiveria e con l'intenzione di ridarti poi i soldi, ma chiunque lo avrebbe capito e quindi sarà facile (eventualmente) per lui sapere dove andare a "toccare" per spingerti a dargli denaro magari anche rifiutandolo in un primo momento. 

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Il 7/1/2024 alle 15:39 , scettica ha scritto:

Ho familiari dalla parte di mia cognata che soffrono di schizofrenia, spessissimo li aiutiamo e stiamo con loro, sono persone meravigliose! generosissime, intelligentissime, brillanti. Ma la loro tendenza e di vivere per strada, di sentirsi inadatti ovunque, di non confidarci le voci che sentono e le cose che sconvolgono la loro mente, perché hanno capito che se parlano di cose strane allora pensiamo che sono malati. Realmente sono malati, sono schizofrenici e infatti prendono la pensione per questo. 

Nella ASL dove gli assegnano la pensione, ci sono alcuni altri pazienti che si arrabbiano perché dicono che sono persone normalissime e non dovrebbero ricevere la pensione, ma tutti i dottori sanno bene che hanno la schizofrenia. 

In effetti sono apparentemente normali, anche in grado di amare, ma non è possibile che la loro vita sia esente dalla loro malattia. Le medicine funzionano, ma comunque la loro tendenza e di non voler essere contraddetti, di non sapere dove vivere, di sentirsi scomodi ovunque ecc ecc...

Lo vuoi amare? Non avrai mai una soluzione ai problemi che menzioni, quindi è una scelta tua. Spero che non ti stia solo ingannando, ma ovviamente questo non lo può sapere nessuno. Certamente, la malattia non evita che abbiano i loro difetti e la loro personalità, quindi devi decidere tu, perché non diventano schizofreniche solo le persone brave, e buone, ma anche le persone egoiste, manipolatrici e che sfruttano gli altri. 

Non ha amici? E hai detto che avevi parlato con i parenti, chi sono? Che fanno nella vita? Come se ne prendono cura? Sono 5 anni che lo supporti, ma cosa desideri da lui? Amore e stabilità? Allora prova a dargli amore e stabilità, ma non più denaro, con qualche scusa, con qualche giustificazione se dovesse servire, ma prova a dargli amore e stabilità anche se lui non ti da nulla dei due, e vedi i risultati. Dare denaro ad una persona, in modo costante, significa creare un problema che non necessariamente esisteva prima ma che si può creare poi, si crea dipendenza, ma non affettiva e non necessariamente consapevole. Non sarà difficile, perché chiunque in 5 anni avrebbe capito come farti pena, anche senza cattiveria e con l'intenzione di ridarti poi i soldi, ma chiunque lo avrebbe capito e quindi sarà facile (eventualmente) per lui sapere dove andare a "toccare" per spingerti a dargli denaro magari anche rifiutandolo in un primo momento. 

Grazie per la tua risposta. Non credo abbia bisogno più di denaro adesso che ha avuto di nuovo la pensione..se non altro finché se la riesce a tenere ( il che implica stare dove sta e non qua). Ho provato a dargli stabilità prima che decidesse di andare a richiedere la pensione, ma se hai presente il ritratto dell' infelicità...beh amplificalo del 1000% 

È vero che possono passare per persone normali, infatti a volte penso anche io queste cose e soprattutto adesso ho questo pensiero doloroso che mi tormenta di essere stata abbandonata per dei soldi.

La cosa più dolorosa a dire la verità è un giorno ricevere qualche parola che dà speranza sul fatto di trovare una soluzione, il giorno dopo sentirlo parlare come se progettasse da adesso in poi la vita da solo addirittura parlando di anni senza alcun riguardo per la nostra relazione dicendo solo "non è molto buono per noi due ma..."della serie i soldi sono più importanti. Non so neanche come nella sua testa una relazione possa andare avanti in modo indefinito così. La cosa per me si aggrava perché dopo aver passato 5 anni insieme e aver vissuto insieme sembra quasi che non gli pesi per nulla la cosa, che anzi sia contento così. Credo che la cosa più dolorosa è che tenda a non pensare a come mi sento io e ad autoconvincersi che non ha nessuna colpa perché le regole sono così. Nessuno dice che ha una colpa, ma una scelta l'ha fatta e nonostante la schizofrenia, una scelta abbastanza opportunistica ( ed è qui dove mi divido io fra il pensare all' opportunismo e al contrario che fosse la cosa giusta da fare). Ma sta di fatto che, sinceramente, sto soffrendo molto la cosa e avrei perlomeno bisogno che mi dicesse in via definitiva che vuole stare là e basta e non cercherà una casa dove io possa andare etc così che forse io possa processare la cosa. Ma se mi dice troveremo una soluzione mi illude di nuovo e così via in una sofferenza perpetua che sembro sentire solo io ...

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Carissima, traspare dispiacere dalle tue parole, trasuda dolore e mi dispiace tanto. 

Come dicevamo, purtroppo oltre la malattia c'è anche il carattere e la personalità. Non so dove lui viva e non devi dirmelo, ma conosco persone di tutta Europa, e ti garantisco che è tutta Europa, che vivono fuori dai loro paesi e prendono la pensione. Nessuna nazione Europea traccia dove si muovono i suoi cittadini a meno che non cambino residenza. Alcuni hanno vissuto 12-20 anni fuori dal loro paese prendendo la pensione. Non si tratta di ingannare nessuno, semplicemente, la pensione spetta nel paese di residenza ma non impedisce di viaggiare; quindi se voglio visitare la mia ragazza all'estero e passare mesi con lei, e settimane nella mia residenza, nessuno può dire nulla. L'importante è non cambiare residenza.

Per il resto, 5 anni sono un eternità, quasi possono apparire una vita insieme, lo capisco benissimo, 5 anni sono sacrifici e gioie, 5 anni sono ricordi indelebili. Però ti garantisco che puoi costruire altri anni con qualcuno che ti faccia sentire amata e stabile. Devi decidere tu, ma anche se con le azioni decide lui, tu dovresti vedere i fatti, non solo le parole e più passa il tempo e più si accumulano anni che poi forse potranno essere "buttati".

 

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